CeIS don Mario Picchi

CeIS don Mario Picchi Dal 1971, accogliamo, progettiamo e sosteniamo chi affronta fragilità e dipendenze.

Promuoviamo inclusione e rinascita con percorsi personalizzati, comunità e progetti educativi: il tutto in maniera gratuita! Pagina ufficiale del Ce.I.S don Mario Picchi e di tutte le sue sedi: Santa Maria, San Carlo & San Francesco a Città della Pieve 🏡

Dal 1971, accogliamo, progettiamo e sosteniamo chi affronta fragilità e dipendenze. Scopri il Progetto Uomo e tutta la filosofia del Ce.I.S sul nostro sito ufficiale!

«L’immagine mostra un progetto di riciclo creativo a Santa Maria : vecchie lampade trasformate in vasi sospesi con piant...
15/11/2025

«L’immagine mostra un progetto di riciclo creativo a Santa Maria : vecchie lampade trasformate in vasi sospesi con piante, che donano vita e accoglienza all’ambiente. Dove qualcosa finisce, può nascere bellezza. Il riciclo creativo non salva solo oggetti, ma anche speranza.»

L’allarme del nostro presidente, Roberto Mineo, sulle pagine de Il Secolo XIX: 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘍𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘺𝘭 𝘦̀ 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘦, 𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦 ...
13/11/2025

L’allarme del nostro presidente, Roberto Mineo, sulle pagine de Il Secolo XIX: 𝘪𝘭 𝘳𝘪𝘴𝘤𝘩𝘪𝘰 𝘍𝘦𝘯𝘵𝘢𝘯𝘺𝘭 𝘦̀ 𝘳𝘦𝘢𝘭𝘦, 𝘦 𝘳𝘪𝘤𝘩𝘪𝘦𝘥𝘦 𝘳𝘪𝘴𝘱𝘰𝘴𝘵𝘦 𝘪𝘮𝘮𝘦𝘥𝘪𝘢𝘵𝘦.

«𝘚𝘢𝘳𝘦𝘣𝘣𝘦 𝘤𝘰𝘮𝘦 𝘭’𝘦𝘳𝘰𝘪𝘯𝘢 𝘥𝘦𝘨𝘭𝘪 𝘢𝘯𝘯𝘪 ’70, 𝘮𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘳𝘢𝘷𝘦» – spiega Mineo – «𝘐 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘩𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘮𝘦𝘮𝘰𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘷𝘦𝘳𝘥𝘰𝘴𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘶𝘯 𝘵𝘦𝘮𝘱𝘰 𝘳𝘪𝘦𝘮𝘱𝘪𝘷𝘢𝘯𝘰 𝘭𝘦 𝘤𝘳𝘰𝘯𝘢𝘤𝘩𝘦. 𝘖𝘨𝘨𝘪 𝘴𝘦𝘳𝘷𝘰𝘯𝘰 𝘪𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘦 𝘱𝘳𝘦𝘷𝘦𝘯𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦».

Il pericolo è globale: la Cina, primo produttore mondiale, potrebbe aprire rotte dirette verso l’Europa. E intorno, crescono anche le 𝙨𝙢𝙖𝙧𝙩 𝙙𝙧𝙪𝙜𝙨, sostanze dagli effetti imprevedibili.

Al Ce.I.S., rispondiamo con un modello che fa della comunità una famiglia: regole chiare, lavoro quotidiano e un percorso che restituisce dignità e responsabilità.

Qui sotto trovate l'intervista completa 👇🏻

⛪ Il 12 novembre, alle ore 17.00, ci ritroveremo nella sede di via Ambrosini per un momento di raccoglimento e preghiera...
11/11/2025

⛪ Il 12 novembre, alle ore 17.00, ci ritroveremo nella sede di via Ambrosini per un momento di raccoglimento e preghiera, celebrando la Santa Messa in memoria di don Mario, Juan, di tutti i collaboratori che hanno segnato la nostra storia, e di ogni caro che ci ha lasciato.

🕊️ Un appuntamento per onorare chi ha costruito con noi un cammino di solidarietà, e per sentirci ancora più comunità unita!

Vi aspettiamo ❤️

Work in progress dei nostri campi sportivi: non vediamo l'ora di farveli vedere ⚽ 🥅
10/11/2025

Work in progress dei nostri campi sportivi: non vediamo l'ora di farveli vedere ⚽ 🥅

Continua anche oggi la VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze!
08/11/2025

Continua anche oggi la VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze!

Il Presidente Roberto Mineo, la Vicepresidente Patrizia Saraceno e la Rappresentanza del CeIS Don Mario Picchi ETS alla ...
07/11/2025

Il Presidente Roberto Mineo, la Vicepresidente Patrizia Saraceno e la Rappresentanza del CeIS Don Mario Picchi ETS alla VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze.

𝙍𝙤𝙗𝙚𝙧𝙩𝙤 𝙈𝙞𝙣𝙚𝙤 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙖 𝙑𝙞𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝘽𝙧𝙪𝙢𝙤𝙩𝙩𝙞: 𝙪𝙣’𝙪𝙣𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙞𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙡𝙤 𝙨𝙥𝙖𝙘𝙘𝙞𝙤Roberto Mineo, presidente del Centro Ita...
07/11/2025

𝙍𝙤𝙗𝙚𝙧𝙩𝙤 𝙈𝙞𝙣𝙚𝙤 𝙞𝙣𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙖 𝙑𝙞𝙩𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤 𝘽𝙧𝙪𝙢𝙤𝙩𝙩𝙞: 𝙪𝙣’𝙪𝙣𝙞𝙤𝙣𝙚 𝙙𝙞 𝙞𝙢𝙥𝙚𝙜𝙣𝙤 𝙘𝙤𝙣𝙩𝙧𝙤 𝙡𝙤 𝙨𝙥𝙖𝙘𝙘𝙞𝙤

Roberto Mineo, presidente del Centro Italiano di Solidarietà “don Mario Picchi” ETS, ha posato in foto con Vittorio Brumotti, noto per le sue coraggiose campagne contro gli spacciatori e le piazze di spaccio. L’incontro rappresenta la sintesi di un impegno comune: proteggere i giovani e contrastare il diffondersi delle dipendenze attraverso azioni concrete, prevenzione e sensibilizzazione.

Il Centro don Mario Picchi da sempre pone la persona al centro del proprio operare, promuovendo percorsi di recupero, supporto familiare e reinserimento sociale. La vicinanza a figure pubbliche come Brumotti rafforza il messaggio che la lotta allo spaccio richiede coraggio, attenzione sul territorio e una rete di solidarietà pronta a intervenire.

Questa foto testimonia non solo un momento simbolico, ma anche la volontà di mettere in primo piano, ognuno con i propri impegni, la tutela dei giovani con campagne informative, attività di prevenzione nelle scuole e progetti di supporto per chi è in difficoltà.

In occasione della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, Papa Leone XIV è intervenuto con un videomessaggio forte e...
07/11/2025

In occasione della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze, Papa Leone XIV è intervenuto con un videomessaggio forte e chiaro, richiamando l’attenzione sulle nuove forme di dipendenza che colpiscono i giovani in una società sempre più segnata dall’incertezza e dalla mancanza di prospettive.

“Un mondo privo di speranza” – così il Santo Padre ha definito l’attuale contesto sociale, citando l’aumento del consumo di droghe, la dipendenza dal gioco d’azzardo e l’uso distorto di internet come sintomi di un malessere più profondo. Davanti a un futuro percepito come incerto, molti giovani tendono a ripiegarsi su se stessi, cercando rifugio in evasioni pericolose.

Il Pontefice ha esortato le istituzioni a farsi carico di una risposta concreta, basata sull’ascolto, sulla prossimità e su una cultura della solidarietà. Al centro di ogni intervento deve esserci la dignità della persona, accompagnata con pazienza e supporto pratico. Famiglia e comunità, ha ricordato, svolgono un ruolo cruciale come reti di sostegno, mentre la formazione e opportunità reali sono strade fondamentali per il recupero.

Ascoltare le sue parole è stato come ascoltare l'eco del “Progetto Uomo” di don Mario: le parole del Santo Padre, infatti, risuonano profondamente con l’approccio del CeIS e del Progetto Uomo ideato da don Mario Picchi: un modello che mette al centro la persona nella sua interezza, unisce dimensione materiale, psicologica e spirituale, e crea attorno a ciascuno una comunità educante. Anche per noi, come ribadito dal Papa, la fiducia, le seconde possibilità e la prevenzione sono pilastri irrinunciabili.

Un ringraziamento a Papa Leone XIV per aver dato voce a chi opera ogni giorno in prima linea, e un impegno a continuare, insieme, a seminare speranza.

In un videomessaggio inviato alla Conferenza Nazionale sulle dipendenze organizzata a Roma dal governo italiano, Leone XIV sottolinea la tendenza dei giovani...

Alla sessione di apertura della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze sono intervenute le più importanti istituzioni...
07/11/2025

Alla sessione di apertura della VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze sono intervenute le più importanti istituzioni: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella; il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni; il Santo Padre Leone XIV, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano; il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa; il Sindaco di Roma, Roberto Gualtieri; il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Massimiliano Fedriga; il Presidente della Camera dei Deputati, Lorenzo Fontana; Claudio Leonardi, Tossicologo e Presidente della Società Italiana Patologie da Dipendenza; Andrea Fantoma, Capo Dipartimento Presidenza del Consiglio dei Ministri; l’Executive Director United Nations Office on Drugs and Crime, Ghada Waly.

Il 7 e 8 novembre 2025, al Centro Congressi “Auditorium della Tecnica” di Roma, si terrà la VII Conferenza Nazionale sul...
07/11/2025

Il 7 e 8 novembre 2025, al Centro Congressi “Auditorium della Tecnica” di Roma, si terrà la VII Conferenza Nazionale sulle Dipendenze. La Rappresentanza del 𝗖𝗲𝗻𝘁𝗿𝗼 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮𝗻𝗼 di Solidarietà don Mario Picchi sarà presente ai tavoli tematici, portando il valore dell’esperienza maturata in oltre 55 anni di lavoro nel campo delle dipendenze da sostanze e non sostanze.

L’importanza del confronto pubblico-privato:
- Favorisce l’integrazione tra politiche pubbliche e pratiche operative consolidate sul territorio.
- Permette lo scambio di dati, evidenze e buone pratiche per interventi più efficaci e mirati.
- Rafforza reti di cura e presa in carico multidisciplinare, migliorando continuità e qualità dei servizi.
- Stimola innovazione e sperimentazione (modelli terapeutici, prevenzione, percorsi di reinserimento).
- Incrementa la responsabilità condivisa e la sostenibilità degli interventi nel lungo periodo.

La partecipazione del Centro don Mario Picchi garantisce un contributo concreto e concreto basato su competenza clinica, esperienza educativa e capacità di rete, essenziali per costruire risposte integrate e durature alle nuove e complesse forme di dipendenza.

Vi aspettiamo il 15 ❤️
06/11/2025

Vi aspettiamo il 15 ❤️

E anche noi vogliamo ringraziare RomaOstia S.r.l. e il Presidente Luciano Duchi per queste parole di stima ricevute in s...
03/11/2025

E anche noi vogliamo ringraziare RomaOstia S.r.l. e il Presidente Luciano Duchi per queste parole di stima ricevute in seguito alla nostra partecipazione alla Rome Half Marathon del 19 ottobre.

Questa collaborazione è stata un’esperienza significativa per i nostri ragazzi, che si sono messi in gioco con entusiasmo e determinazione.

Vedere il loro impegno riconosciuto è per noi il miglior risultato. Grazie per aver dato loro quest'opportunità di crescita e di integrazione!

Indirizzo

Via Attilio Ambrosini, 129
Rome
00147

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La storia del CeIS don Mario Picchi e di Progetto Uomo

Il CeIS di Roma è una libera associazione senza scopo di lucro promossa alla fine degli anni ’60, e costituitasi legalmente nel 1971, dal sacerdote Mario Picchi con il fine di affrontare i problemi derivanti dall’emarginazione e dal disagio giovanile e familiare. All’inizio gli sforzi del CeIS sono stati soprattutto tesi a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi delle guerre, della fame, della povertà e del disagio giovanile. Più tardi la diffusione del consumo di droghe raggiunse livelli allarmanti e il CeIS accettò la sfida e iniziò a operare in questo campo. Nasceva così, e a poco a poco andava sviluppandosi, un progetto per una nuova cultura della vita, articolato in diversi programmi educativi e terapeutici, la cui filosofia di riferimento è stata chiamata Progetto Uomo. Le due parole, Progetto e Uomo, esprimono l’essenziale: l’impegno a considerare la persona come il centro della storia, una storia aperta al futuro e sempre più umanizzata. L’uomo nella sua piena dignità, prescindendo dalla sua razza, religione, cultura, livello sociale, possibilità economiche e potere politico. In questa ottica Progetto Uomo vuole essere una proposta di interscambio e dialogo, iniziando dalla possibilità di guardare in se stessi, di fermarsi per analizzare l’origine del proprio disagio, per poi comunicarlo e condividerlo con gli altri. La volontà di creare autonomie e non dipendenze ha spinto il CeIS a sviluppare un sistema di servizi aperto, un movimento di idee e proposte più che una organizzazione rigida. A Roma e nella provincia si sono moltiplicate le strutture e i servizi del Centro Italiano di Solidarietà, evolutisi nel tempo secondo le nuove esigenze e richieste degli utenti. Dalla comunità terapeutica per assuntori di droghe con legami sociali ancora saldi (CT Santa Maria, in origine a Torvaianica sul litorale laziale e poi nel complesso di Via Appia Nuova, in zona Capannelle), al Programma “Serale” per adulti lavoratori; dall’Accoglienza diurna ai servizi specifici per adolescenti (Mentore) e per bambini di famiglie problematiche (Mani Colorate nella struttura di lungotevere Raffaello Sanzio, già sede della Comunità di Reinserimento degli ospiti provenienti dalla CT, negli anni 80); dalle attività in favore delle scuole e degli insegnanti, oltre che degli studenti (“Koiné” e poi Gulliver), per la prevenzione del malessere e la promozione del benessere alle iniziative culturali, educative, informative con la rivista “il delfino” (dal 1976), il centro studi e la biblioteca Agorà, i libri, i manuali, i rapporti di progetto e dalla fine degli anni Novanta la newsletter e il sito Internet); dal “Barone Rampante” per persone senza fissa dimora a Eco per giovani in doppia diagnosi (tossicodipendenza e problemi psichiatrici); dall’assistenza domiciliare ai malati di Aids al gruppo di volontariato per l’assistenza agli anziani; dalle iniziative in favore di stranieri immigrati, rifugiati e richiedenti asilo politico alla più recente comunità “La Casa” per pazienti psichiatrici dimessi dagli ospedali. La consapevolezza delle differenze culturali ha suggerito inoltre la ricerca di collaborazione con altre organizzazioni, invece che produrre un modello da esportare in altre città e nazioni. Questo processo fu messo in atto tramite la Scuola di Formazione del CeIS dove sono stati formati operatori provenienti da molti paesi. Sono nati così Programmi, Associazioni, Federazioni in Italia, Spagna e in molti altri paesi dove a tutt’oggi, con le dovute e necessarie elaborazioni, vengono applicati metodologie e strumenti del Progetto Uomo. Tutte queste organizzazioni sono assolutamente autonome dal punto di vista operativo, amministrativo e giuridico e offrono servizi diversi in base alle esigenze delle aree geografiche in cui operano.