Prof.Paolo Sammartino

Prof.Paolo Sammartino Il Professor Paolo Sammartino chirurgia oncologica specializzato nei tumori del peritoneo. PROF.

SAMMARTINO PAOLO è Medico Chirurgo, che ha concentrato la sua attività clinica e scientifica prevalentemente nel trattamento delle neoplasie primitive o metastatiche del peritoneo. Oltre a far parte del board del costituendo Registro Nazionale dei Tumori Peritoneali, è responsabile presso il Dipartimento Valdoni dell'Unità Operativa "Citoriduzione e Chemioipertermia endoaddominale" del Policlinico Umberto I di Roma. Numerose le Attivita documentate da lavori scientifici facilmente reperibili in letteratura effettuati sia in prima persona che in collaborazione con centri nazionali o esteri.

⚕️ Lo 𝐏𝐒𝐎𝐆𝐈 (Peritoneal Surface Oncology Group International) è la società scientifica che da circa vent’anni promuove l...
23/10/2025

⚕️ Lo 𝐏𝐒𝐎𝐆𝐈 (Peritoneal Surface Oncology Group International) è la società scientifica che da circa vent’anni promuove la conoscenza, la diffusione e lo sviluppo dei trattamenti per le metastasi peritoneali.

🗓️ Dal 𝟐𝟗 al 𝟑𝟏 𝐨𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞, a 𝐁𝐚𝐫𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨𝐧𝐚, si terrà il 𝟏𝟓° 𝐂𝐨𝐧𝐠𝐫𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐈𝐧𝐭𝐞𝐫𝐧𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐞 𝐏𝐒𝐎𝐆𝐈, interamente dedicato al trattamento delle neoplasie primitive e metastatiche del peritoneo.

🩺 Grandi progressi sono stati fatti in questi anni e grandi risultati sono stati ottenuti in questo ambito dell’oncologia, ma la strada è ancora lunga e tutti noi continueremo a impegnarci per migliorare ulteriormente le prospettive dei pazienti.

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💊 Nei casi in cui la chemioterapia sistemica può essere associata a farmaci biologici, i pazienti affetti da neoplasie g...
16/10/2025

💊 Nei casi in cui la chemioterapia sistemica può essere associata a farmaci biologici, i pazienti affetti da neoplasie gastriche con metastasi peritoneali sincrone possono beneficiare di significative opportunità terapeutiche.

⚕️ Ciò è reso possibile da parametri come il recettore 2 per il fattore di crescita (HER2), l’instabilità dei microsatelliti, la sensibilità all’immunoterapia (PD-L1 CPS >5) e la marcata positività alla proteina Claudina 18.2 nelle cellule tumorali, che consentono di potenziare in modo rilevante l’efficacia della chemioterapia sistemica.

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09/10/2025

⚕️ Il trattamento delle neoplasie gastriche che esordiscono con diffusione peritoneale sincrona rappresenta ancora una sfida terapeutica, in particolare nei pazienti con caratteristiche istochimiche e molecolari che non consentono l’impiego di farmaci biologici o che li rendono non idonei all’immunoterapia.

🩺 In questi casi, infatti, l’attuale standard di cura è rappresentato dalla sola chemioterapia sistemica, che purtroppo garantisce risultati estremamente limitati.

📋 Uno studio da noi recentemente condotto e pubblicato sul ‘Journal of Clinical Medicine’ ha analizzato per questi pazienti l’impiego della chemioterapia intraperitoneale in associazione a quella sistemica, evidenziando promettenti prospettive terapeutiche.

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🌸 “𝐎𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐑𝐨𝐬𝐚” è il nome della campagna mondiale dedicata alla sensibilizzazione sulla 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐨,...
01/10/2025

🌸 “𝐎𝐭𝐭𝐨𝐛𝐫𝐞 𝐑𝐨𝐬𝐚” è il nome della campagna mondiale dedicata alla sensibilizzazione sulla 𝐩𝐫𝐞𝐯𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐞𝐥 𝐭𝐮𝐦𝐨𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝐬𝐞𝐧𝐨, con l’obiettivo di individuare precocemente i carcinomi maligni attraverso efficaci strategie di prevenzione.

È importante ricordare che il tumore mammario rappresenta la forma extraddominale che più frequentemente determina metastasi al peritoneo, e, sebbene rispetto al passato in casi selezionati sia possibile ottenere risultati clinici significativi, i programmi di screening e le visite senologiche restano il miglior alleato per individuare la malattia primaria prima della diffusione.

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🩺 La presenza di una diffusione peritoneale sincrona a una neoplasia gastrica pone, fondamentalmente, problemi di stadia...
25/09/2025

🩺 La presenza di una diffusione peritoneale sincrona a una neoplasia gastrica pone, fondamentalmente, problemi di stadiazione e di individuazione di un trattamento chemioterapico basato sulle caratteristiche biologiche della neoplasia primitiva.

⚕️ In questi casi, al primo approccio con il paziente, la strategia chirurgica appare spesso come l’ultimo dei problemi, poiché, purtroppo, sono ancora pochi i soggetti che, al termine delle procedure di stadiazione e della chemioterapia neoadiuvante, riescono a raggiungere il tavolo operatorio.

💉Si è sviluppato, quindi, il concetto di “conversion surgery”, inteso come l’insieme di procedure finalizzate a rendere candidabili alla chirurgia radicale pazienti inizialmente non idonei al trattamento con intento curativo.

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🩺Per una serie di motivi, le linee guida per il trattamento della diffusione peritoneale di una neoplasia gastrica rappr...
17/09/2025

🩺Per una serie di motivi, le linee guida per il trattamento della diffusione peritoneale di una neoplasia gastrica rappresentano attualmente l’argomento più complesso dell’intero panorama delle PSM (Peritoneal Surface Malignancies).

🧬 Tale complessità deriva innanzitutto dall’elevata aggressività istologica di queste neoplasie, che negli ultimi anni hanno mostrato un significativo aumento delle forme cosiddette “poorly cohesive”, caratterizzate da una precoce ed estesa disseminazione peritoneale.

💉 Va inoltre sottolineato che gli approcci terapeutici con finalità curativa si stanno concentrando esclusivamente sulle forme “sincrone”, in cui la neoplasia primitiva e la diffusione peritoneale coesistono al momento della diagnosi.

⚕️ Al contrario, nelle forme “metacrone” — ovvero nei casi in cui la recidiva peritoneale si manifesta a distanza di tempo da un intervento di gastrectomia — le opzioni terapeutiche disponibili sono limitate a trattamenti di tipo palliativo.

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🩺 Negli ultimi anni, il tema delle recidive peritoneali da neoplasia ovarica è stato oggetto di dibattito, in particolar...
10/09/2025

🩺 Negli ultimi anni, il tema delle recidive peritoneali da neoplasia ovarica è stato oggetto di dibattito, in particolare per quanto riguarda il confronto tra il trattamento chemioterapico e l’eventuale intervento chirurgico, ovvero la cosiddetta citoriduzione secondaria.

⚕️ Sebbene in determinate condizioni — intervallo libero superiore a 6 mesi, ECOG 0, assenza di residuo tumorale alla prima chirurgia e assenza di ascite — la citoriduzione secondaria abbia dimostrato di offrire una prognosi migliore rispetto alla sola chemioterapia (Harter P et al., New England Journal of Medicine, 2021), il ruolo della chemio ipertermia intraoperatoria (HIPEC) non era ancora stato adeguatamente investigato.

🔬 A colmare questa lacuna è intervenuto un recente studio francese, che ha evidenziato come l’associazione tra chemio ipertermia intraoperatoria (HIPEC) e citoriduzione secondaria possa ulteriormente migliorare la prognosi nelle pazienti affette da recidiva peritoneale da neoplasia ovarica.

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💉 Sin dalla diagnosi iniziale, nel trattamento del carcinoma sieroso ad alto grado dell’ovaio (HGSOC), il clinico si con...
04/09/2025

💉 Sin dalla diagnosi iniziale, nel trattamento del carcinoma sieroso ad alto grado dell’ovaio (HGSOC), il clinico si confronta spesso con una diffusa disseminazione peritoneale, che interessa la maggior parte dei quadranti addominali (stadio IIIC della classificazione FIGO).

⚕️In tale contesto, per ottimizzare l’efficacia dell’intervento di citoriduzione, si ritiene necessario somministrare almeno tre cicli di chemioterapia neoadiuvante. A supporto di questo approccio, lo studio olandese coordinato da Van Driel (New England Journal of Medicine, 2018; 378:230–240) ha evidenziato che l’associazione della chemioterapia intraperitoneale ipertermica (HIPEC) può contribuire in modo significativo al miglioramento della prognosi.

🧬 Per le pazienti affette da carcinoma sieroso ad alto grado dell’ovaio (HGSOC) in stadio FIGO IIIC, la raccomandazione di impiegare l’HIPEC al termine dell’intervento di citoriduzione è stata ulteriormente validata da un panel internazionale di esperti appartenenti a diverse società scientifiche (PSOGI, ISSPP, SSO, ESSO, IGCS).

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🔬 Nel post precedente abbiamo iniziato a parlare di ascite e oggi desideriamo approfondire il discorso dei versamenti di...
28/08/2025

🔬 Nel post precedente abbiamo iniziato a parlare di ascite e oggi desideriamo approfondire il discorso dei versamenti di liquido in risposta alla colonizzazione neoplastica del peritoneo.

🧬 In questi casi, ci troviamo di fronte a una vera e propria forma di metastasi, motivo per il quale è fondamentale individuare tempestivamente la neoplasia primitiva responsabile, tenendo presente che quasi sempre l’origine del tumore si localizza all’interno della cavità addominale stessa.

📋 L’anamnesi del paziente rappresenta un primo passo fondamentale, poiché consente di analizzare la storia clinica pregressa e di conoscere gli eventuali trattamenti precedenti per patologie tumorali. Tra gli esami diagnostici da eseguire troviamo la valutazione endoscopica a livello gastrico e colorettale (gastroscopia e colonscopia), a cui deve seguire l’esame che più di ogni altro può fornire indicazioni decisive per l’avvio del trattamento: la laparoscopia di stadiazione.

🩺 Questa indagine diagnostica si effettua in anestesia generale e consente la visualizzazione diretta dell’entità del coinvolgimento peritoneale. Contestualmente, è possibile effettuare una biopsia per analizzare i parametri molecolari indispensabili a definire il corretto approccio terapeutico.

⚠️ È importante sottolineare, inoltre, che la presenza di ascite neoplastica esclude un intervento chirurgico immediato e rende necessario un programma terapeutico iniziale basato sulla chemioterapia.

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Sapevate che una delle condizioni cliniche più frequenti in cui si manifesta un coinvolgimento tumorale del peritoneo è ...
20/08/2025

Sapevate che una delle condizioni cliniche più frequenti in cui si manifesta un coinvolgimento tumorale del peritoneo è l’ascite neoplastica? Scoprite di più su questa patologia sfogliando la gallery.

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15/08/2025

🌞 In questa giornata di relax, auguro a ognuno di voi un momento di serenità e benessere, prezioso per ricaricare mente e corpo. Buon Ferragosto dal professor Sammartino! 🌞

Una dieta corretta e bilanciata contribuisce a sostenere l’organismo nel rispondere alle cure oncologiche, rafforzando l...
06/08/2025

Una dieta corretta e bilanciata contribuisce a sostenere l’organismo nel rispondere alle cure oncologiche, rafforzando le difese immunitarie e alleviando i disturbi causati dall’invasività di radioterapia e chemioterapia.

Con il caldo estivo, è particolarmente importante scegliere alimenti leggeri e facili da digerire, oltre a bere molta acqua e consumare, quando possibile, frutta di stagione, per contrastare la disidratazione causata dalla combinazione di alte temperature ed effetti collaterali delle terapie.

Scoprite altri consigli nel blog:
➡️ https://www.paolosammartino.com/alimentazione-e-cure-oncologiche/

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