19/12/2025
STORIE MISTERIOSE DEL PARANORMALE:
tra amici veggenti, ventagli e pazienti provenienti da tutti i continenti e addirittura pazienti extraterrestri!
Questa è la storia vera di un ventaglio “restituito” dal sogno e da un’amicizia che ha superato i confini della vita.
Tutto inizia con Pino Tesio, giornalista, scrittore, scultore, poeta, veggente... ma soprattutto il mio amico del cuore. Grazie a lui ho conosciuto personaggi incredibili: Mino Damato, Tony Binarelli, il famoso Heynek, un ufologo, Eufemio Del Buono e Vincenzo Croce, astrofisico all’Osservatorio Astronomico di Roma.
Pino mi raccontava fatti clamorosi, a volte così assurdi che lo prendevo per visionario… eppure, spesso aveva ragione!
Nel ’78, Pino, con una poesia in romanesco a me dedicata: "ER MEDICO MIO", aveva previsto che avrei avuto contatti con pazienti da tutti i continenti e addirittura con gli extraterrestri!
Incredibilmente, il 12 aprile 1981, tramite il Tg1 e il noto giornalista e grande amico, Mino Damato, ho potuto parlare di John Young e Bob Crippen, pionieri dello Space Shuttle Columbia.
Abbiamo discusso della loro dieta, degli adattamenti anatomici e funzionali del cuore nello spazio.
Poi il famoso ventaglio in madreperla, dono di un collega di Giakarta, capitale dell'Indonesia, il dr. Muhammad Wahyu Suhantoro, volevo incorniciarlo e mi affidai a Pino, che conosceva ogni corniciaio di Roma.
Poi, la tragedia: Pino morì improvvisamente. Il ventaglio sparì dalla mia memoria… finché, mesi dopo, il sogno di Rita cambiò tutto. Lei vide Pino che le mostrava dove trovare il ventaglio, pur non conoscendo la sua casa. Chiamai Laura, la vedova di Pino, e insieme facemmo come nel sogno: Rita entrò, aprì il cassetto più alto con doppio fondo, mise la mano nell’angolo destro e… eccolo!
Il ventaglio, tornato dal mistero.
Non è magia, ma amicizia vera che supera qualunque confine. 🪭
Gli amici, anche quando non ci sono più, dovrebbero essere ricordati ogni giorno, ma a Natale il cuore batte più forte!
Per onorare Pino, pubblico la sua poesia che ogni volta mi emoziona e mi ricorda quanto sia prezioso il legame tra le persone, anche quando sembra impossibile.
ER MEDICO MIO.
"Sto medico che ciò' è 'n simpaticone, Pure tra mille impegni, canta e core, Dispensano salute e... buonumore. Ma quer che meravija è er "cervellone " cor quale s'aricorda tutto quanto. Lui pensa -pe' modestia-che dipenna da un cervello "de carta", ch'è l'agenna, e che più de 'n amico je sta accanto. Però, come ogni "genio cia' er difetto che spesso po' soffri' de distrazione. Presempio a me, lo sa che so' costretto a rinuncia' a più d'una tentazione... 'Mbe', nun è lui che, quasi pe' dispetto, tutto quer ch'e' proibbito, me propone? Certo er lavoro suo lo fa cor core E come specialista è bravo assai . Dice che quer che sa, nun basta mai pe' fa' der bene e p'allevia' er dolore. Studia, s'aggiorna, segue 'gni Congresso E pe' la Medicina de lo Sporte, in de la quale pare che va forte, ce s'è specializzato proprio adesso. Sta in mezzo a 'n carosello de crienti che a piedi, in bicicretta, in aereoplano, jariveno da tutti i Continenti. De Parenti ne cura 'na dozzina e je ce avanza er tempo (state attenti!) ...per Rita, pe' Francesca e pe' Cristina!
E le vecchiette?... ognuna bona bona fa la fila a lo studio e, chiacchieranno, ognuna se racconta er su' malanno, ripetenno:" Che bravo! Che persona!". Finché de corsa ariva lui, cantanno, co' 'na carezza e 'na parola bona sistema tutti....ma ecco che già sona er telefono, dannoje l'affanno. Ma lui risponne sempre gentirmente nun solo, ma in più lingue t'assicuro, perché ne sa sett'otto, egreggiamente. Anzi, state tranquilli che in futuro, tra i pazzienti in arrivo giornarmente.... ce sta...'n' extraterrestre de sicuro!"
Firmato: Pino Tesio Roma, aprile 1978