Letizia Cavallo - Psicologa e Psicodiagnosta

Letizia Cavallo - Psicologa e Psicodiagnosta Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di Letizia Cavallo - Psicologa e Psicodiagnosta, Psicologo, Rome.

Sostengo e accompagno passo dopo passo le mamme e i papà che faticano a comprendere e a gestire i comportamenti e i "capricci" (crisi emotive) dei loro bambini, dall'età perinatale a 6 anni
Fornisco strumenti concreti, pratici, efficaci e individualizzati

CAPRICCIO” o BISOGNO?⁉️Ti è mai capitato di chiederti se tuo figlio stia davvero avendo un bisogno o facendo un“capricci...
08/11/2025

CAPRICCIO” o BISOGNO?

⁉️Ti è mai capitato di chiederti se tuo figlio stia davvero avendo un bisogno o facendo un
“capriccio”?

E’ la domanda che ogni genitore si fa davanti a un pianto, un “no” o una crisi improvvisa.

✨Riconoscere la differenza tra bisogno e “capriccio” non significa assecondare tutto, ma accogliere prima di correggere.
E’ il primo passo per rispondere con calma e consapevolezza.
Quando impariamo a guardare oltre il gesto, il pianto, il “no”, il rifiuto, scopriamo che spesso il bambino non ci sta “sfidando”, ma ci sta chiedendo di capirlo.

4 Esempi Concreti di Differenza tra BISOGNO E “CAPRICCIO”.

1️⃣ SITUAZIONE

Il bimbo di 3 anni urla al supermercato perché vuole un giocattolo.

COSA STA SUCCEDENDO
Sta provando frustrazione per un “no”.

BISOGNO O CAPRICCIO ?
“Capriccio”.

COSA FARE NELLA PRATICA
Riconosci il suo desiderio e l’emozione (“Capisco che ti piace tanto e sei arrabbiato”), ma resta ferma nel limite (“Oggi non lo possiamo comprare”).
Se il bambino insiste, proporre una soluzione (lista dei regali per Babbo Natale).

2️⃣. SITUAZIONE

Il bambino piange la notte e cerca la mamma.

COSA STA SUCCEDENDO
Ha paura o bisogno di rassicurazione.

BISOGNO O CAPRICCIO ?
Bisogno.

COSA FARE NELLA PRATICA
Vai da lui, rassicuralo, accompagna con calma il ritorno al sonno.

3️⃣. SITUAZIONE

Vuole solo pasta in bianco e rifiuta tutto il resto.

COSA STA SUCCEDENDO
Sta testando limiti o vuole controllo.

BISOGNO O CAPRICCIO ?
“Capriccio” (parziale).

COSA FARE NELLA PRATICA
Offri scelta limitata (“Vuoi pasta o riso?”), ma non cucinare piatti infiniti.

4️⃣. SITUAZIONE
Ti chiede di restare un po’ di più a giocare insieme.

COSA STA SUCCEDENDO
Vuole attenzione e connessione emotiva.

BISOGNO O CAPRICCIO ?
Bisogno.

COSA FARE NELLA PRATICA
Dedica qualche minuto in più o spiegagli quando potrai tornare a giocare.

📌. Ricorda, questi esempi pratici vanno sempre personalizzati alle caratteristiche specifiche tue e di tuo figlio.

Salva questo post come promemoria e condividilo con chi potrebbe averne bisogno.








⁉️“Perché piange solo con me appena mi vede?”Quante volte te lo sei chiesto all’uscita dal Nido o a casa dei nonni?✨La v...
29/10/2025

⁉️“Perché piange solo con me appena mi vede?”

Quante volte te lo sei chiesto all’uscita dal Nido o a casa dei nonni?

✨La verità è questa: il pianto non è un capriccio!
E’ il più grande segno di fiducia che tuo figlio ti possa dare.

E’ un comportamento molto comune nei bambini piccoli, soprattutto in età da nido (0-3 anni). Può sembrare un po’ spiazzante per un genitore: il bambino era tranquillo, poi arriva la mamma o il papà e improvvisamente inizia a piangere, si rifiuta di collaborare o entra in una spirale di richieste e crisi.

ECCO LA 4° E 5° STRATEGIA

4️⃣ RIMANERE FERMI, MA EMPATICI

Nel caso di richieste “impossibili” o crisi, è possibile dire:

“Capisco che vorresti quella cosa, ma ora non possiamo prenderla”;

“So che sei arrabbiato, va bene. E’ normale! Io resto qui con te”.

Accogliere lo sfogo con presenza e calma, proprio come vorremmo che il nostro partner accogliesse il nostro sfogo rientrando dal lavoro.
Senza dirci: “Ma dai, non è successo niente di grave! Non fare così!”.

5️⃣ DARE TEMPO PER LA TRANSIZIONE

Non avere fretta. Se possibile, dedica qualche minuto tranquillo al momento del ricongiungimento:

-un abbraccio prima di vestirsi;
-un momento seduti vicini prima di uscire;
-lasciare che il bambino si riambienti.

Ricorda però, di prenderti CURA anche del TUO CONTENITORE.

Questo, è fondamentale: non puoi essere una base sicura e accogliente per il tuo bambino se il tuo serbatoio emotivo è vuoto.

Scegliere di non urlare, di restare calmi e presenti quando scoppia la tempesta emotiva, richiede tanta energia.

Non sentirti in colpa per la tua stanchezza o frustrazione: sono segnali che ti ricordano di ricaricare le tue risorse. Il tuo benessere non è un lusso, è la prima forma di educazione emotiva che puoi offrire a tuo figlio.

Se hai voglia di ritrovare la serenità e imparare come gestire i momenti di rabbia e i pianti improvvisi in modo pratico, trasformandoli in occasioni di vera connessione, scrivimi in privato per fare chiarezza sulla tua situazione. Potremo valutare insieme il percorso più adeguato a te.

Salva questo post come promemoria!






🎧 Ieri, tornando a casa, ho sentito una madre dire al figlio:“Ma che ridi! Sei cretino! Quando viene tuo fratello ti mas...
20/10/2025

🎧 Ieri, tornando a casa, ho sentito una madre dire al figlio:

“Ma che ridi! Sei cretino! Quando viene tuo fratello ti massacro, proprio ti massacro!”

Il bambino ha smesso di ridere.
Non ha detto nulla.
Non ha pianto.
Non ha protestato.
Solo uno sguardo abbassato, teso.
Uno di quegli sguardi che ti rimangono addosso.

Come psicologa che lavora nel sostegno alla genitorialità, queste scene mi parlano a più livelli.

Non giudico quella mamma.
So quanto può essere dura.
So quanto si può essere soli, stanchi, esausti, pieni di rabbia, che non trova una via d’uscita.
E so quanto questo si trasformi, a volte, in urla e parole che non vorremmo pronunciare.

Ma so anche che i bambini assorbono tutto.
Che certe parole si incollano addosso.
Che lasciano segni invisibili, ma profondi.
Quel silenzio del bambino è l’eco del suo “smarrimento”.

Questo post non è un’accusa.
È un invito a noi mamme e ai papà a fermarsi, a chiedere aiuto, a non restare soli con la fatica.
Perché si può imparare a dire le cose in un altro modo.
Perché crescere un figlio può essere anche un’occasione per crescere noi stessi.
Ci sono modi per farsi ascoltare senza ferire.
E supporti per farlo, insieme. ❤️

Quel bambino, sentendo quelle parole, è andato in modalità “BLOCCO” o “SOPRAVVIVENZA” (e’ rimasto in silenzio e non ha protestato).
Il suo cervello emotivo (limbico) ha preso il sopravvento.
Non è stata colpa sua, è stata una reazione biologica al dolore.
Ricorda: UN CERVELLO SPAVENTATO NON IMPARA.

Se anche voi, mamma e papà, a volte, sentite la rabbia salire e state per pronunciare frasi del genere, fermatevi un secondo.
Ricordate il “Silenzio che ferisce”.
Fate tre respiri profondi e, se non riuscite a parlare con calma, è meglio tacere che ferire.
Poi, quando la tempesta è passata, cercate il contatto.

Se invece, vengono pronunciate parole che feriscono, ricordiamoci che possiamo RIPARARE, chiedendo SCUSA ai nostri figli.
Perché anche loro, se pur piccoli, sono persone.
Persone che meritano il nostro rispetto.







Crescere un figlio che sa dire “NO” con rispetto, vuol dire crescerlo libero, sicuro, in connessione con te e consapevol...
14/10/2025

Crescere un figlio che sa dire “NO” con rispetto, vuol dire crescerlo libero, sicuro, in connessione con te e consapevole delle sue azioni.

Non temiamo il dissenso: insegnamelo con l’esempio!
Anche noi possiamo “Ribellarci con Educazione”, non come un atto di scontro, ma come l’affermazione di confini e bisogni essenziali di noi stessi.
Mantenendo allo stesso tempo il rispetto e la guida.

TI è mai capitato che tuo figlio ti dicesse “no”…..ma con rispetto?
Come hai reagito?

Scrivimelo nei commenti.

Salva il post se ti è utile, così potrai rileggerlo quando ne avrai bisogno.

Condividilo con altri genitori a cui potrebbe servire.








“NON NE POSSO PIÙ DEI TUOI “CAPRICCI””!“Piange in continuazione…”“Quando non ottiene qualcosa, si butta per terra e urla...
06/10/2025

“NON NE POSSO PIÙ DEI TUOI “CAPRICCI””!

“Piange in continuazione…”
“Quando non ottiene qualcosa, si butta per terra e urla”!
“Mi spinge e mi dà pugni davanti agli altri…”
“Non vuole andare mai via dal parco quando glielo dico…”
“Sei cattiva!”
“Non ti voglio più vedere!”

Se ti dicessi che questi “CAPRICCI” si possono trasformare in BENEFICI e VANTAGGI per noi genitori e per la crescita SICURA, CONSAPEVOLE ed EQUILIBRATA dei nostri figli ?

Sì, hai letto bene!

I “capricci” aiutano i nostri figli a crescere e a sviluppare una buona regolazione emotiva.

Si’ e’ vero, i “capricci” il più delle volte sono esasperanti, pesanti, scoraggianti e frustranti per noi genitori.

E molto spesso, non si riesce a venirne fuori.

COME FARE?

🎯 Ho creato un incontro IN PRESENZA dedicato a tutti i genitori che hanno bambini da 1 a 7 anni, proprio per spiegarvi COME FARE.

Trattero’ i seguenti aspetti:

✅ 4 ERRORI che spesso noi genitori facciamo quando parliamo di rabbia dei bambini.
PERCHÉ è COME EVITARLI.

✅. PERCHÉ i bambini fanno i “capricci”?
Cosa si nasconde dietro le loro CRISI DI RABBIA?

✅. I 3 BENEFICI (vantaggi a breve/medio/ lungo termine) fondamentali per noi genitori e per i nostri figli, derivanti dai “capricci” se
affrontati in maniera FUNZIONALE e
COSTRUTTIVA.

✅. 4 STEP CONCRETI E PRATICI per passare dalle urla alla calma e al dialogo sereno.

✅. 1 TECNICA PRATICA, CONCRETA ed EFFICACE per capire cosa iniziare a fare
quando nostro figlio fa i “capricci”.

✨ Ricordiamoci che i “capricci” possono diventare la SOLUZIONE se noi genitori sappiamo come gestirli!

📌 Se anche tu ti riconosci in questa situazione, hai la possibilità di iniziare a fare un piccolo passo concreto per il benessere tuo e dei tuoi figli partecipando all’incontro formativo che terrò presso:

la “Librogiocheria Palloncini Rossi”,
in via Antonio Campanozzi, 57-59
Sabato 25 ottobre, dalle 10:00 alle 12:00

Chi è interessato/a può scrivermi nei commenti o in DM.

Vi aspetto con gioia! 😊

Prima di essere una Psicologa, sono una mamma!So cosa significa arrivare la sera esausti e per questo non ti chiederò ma...
28/09/2025

Prima di essere una Psicologa, sono una mamma!

So cosa significa arrivare la sera esausti e per questo non ti chiederò mai di stravolgere la tua vita, ma di fare un passo alla volta.

Capisco che a fine giornata non hai più la forza di applicare la “strategia X”.

🔌 Per questo, nei miei percorsi, partiamo dal
tuo 10% di energia, non dal 100%."

⁉️ Perché?
Perché chiedersi un cambiamento immediato
da zero a cento è insostenibile.
E’ troppo drenante per le poche energie che
restano a fine giornata.

⁉️ Cosa significa "METODO SOSTENIBILE”
nella pratica?
✨. Significa che uno degli obiettivi dei miei PERCORSI, non è darti un'altra lista di cose da fare (che andrebbe ad aggiungersi alla tua giornata già piena!), ma farti riscoprire le risorse che già hai e farti intraprendere un cammino di crescita rispettoso dei TUOI tempi e delle TUE energie.

✨. Ecco perchè propongo percorsi personalizzati alle esigenze e ai bisogni delle mamme e dei papà.

3 ASPETTI CHIAVE

1️⃣. Stop ai Cambiamenti Drastici:
Non ti accompagno a rivoluzionare tutto da un giorno all'altro.
Questo approccio genera solo stress, senso di colpa quando fallisci e il rischio altissimo di
procrastinare e abbandonare il percorso che stai seguendo.

2️⃣. Il Potere del 10%:
Inizieremo a lavorare su un'azione alla volta, un piccolo cambiamento per volta che sia davvero sostenibile. Non un salto nel vuoto, ma un passo in avanti costante.
📌. Esempio:
Invece di imparare 5 tecniche per la
gestione della rabbia, ci concentreremo
solo sull'imparare a fare una pausa attiva
prima di reagire.
Solo quella.
Una volta che quella singola azione sarà
diventata costante e facile per te,
passeremo alla successiva.

3️⃣. Costanza è Meglio di Perfezione.
Non importa se non sarai "perfetto" tutti i giorni.
Importa che, passo dopo passo, tu metta in pratica quella singola azione, trasformandola in
una nuova e sana abitudine.
È la costanza nel piccolo, che genera il grande cambiamento a lungo termine.
Solo integrando le nuove strategie in modo lento e sostenibile, potrai arrivare a fine giornata e sentirti calmo e in controllo anche durante le "tempeste" emotive, senza sentirti esausto o frustrato.

🌱 Ho unito la mia esperienza pratica sul campo, come mamma e Educatrice, alla scienza della Psicologia per creare percorsi che non ti chiederanno di fare di più, ma di fare meglio, in modo sostenibile.

🎯. Ti aiuto a passare dal “non ce la faccio più” al sentirvi una Guida calma e sicura, applicando un solo, piccolo passo alla volta, senza giudizio.

Se senti di essere in questo punto e non sai COME FARE per uscire da questo circolo vizioso, i miei percorsi strutturati e personalizzati sono pensati anche a questo.

Sei pronto a fare il tuo primo passo, quel cambiamento al 10% che non ti farà crollare la sera?

Scrivimi in privato per capire se sono la professionista giusta che potrà aiutarti.







“LASCIA IL GIOCO A TUO FRATELLO, CERCA DI ESSERE RAGIONEVOLE!”L’ERRORE PIÙ FREQUENTE CHE FACCIAMO NOI GENITORI nella vit...
23/09/2025

“LASCIA IL GIOCO A TUO FRATELLO, CERCA DI ESSERE RAGIONEVOLE!”

L’ERRORE PIÙ FREQUENTE CHE FACCIAMO NOI GENITORI nella vita di tutti i giorni con i nostri figli.
Senza volerlo e senza rendercene conto li consideriamo degli “ADULTI IN MINIATURA”.

Loro fanno i “capricci” NON perchè vogliono disubbidirci o vogliono farci un dispetto.
Ma perchè non sono in grado.
Non sono capaci di regolare le loro emozioni e impulsi.
Hanno bisogno di noi adulti per imparare a farlo.

Quando il bambino fa un “capriccio”, è un “ingorgo” in pieno traffico.
Dirigere e gestire questo “ingorgo”, sappiamo che non è per niente facile.

Ma dobbiamo anche sapere che è un “flusso naturale” che con la giusta conoscenza e gli
strumenti adeguati può trasformarsi e diventare scorrevole.

Per questo voglio condividere con te lo STRUMENTO PRATICO:
“RIPETIZIONE-ROUTINE-VALIDAZIONE EMOTIVA”.

1️⃣. RIPETIZIONE
Ripetere con coerenza una regola o un
comportamento desiderato,
senza aspettarsi che funzioni subito.
📌 Esempio:
Tuo figlio ti colpisce; spinge il fratellino o lancia un oggetto quando è arrabbiato, prova
con:
🎯. “Capisco che sei arrabbiato, ma non si
colpisce perchè fai molto male. Possiamo
usare le parole”.
Ogni volta che accade, ripeti la stessa frase con calma, ma con fermezza, senza cedere al
nervosismo o alla tentazione di reagire con rabbia.
✨ RISULTATO NEL TEMPO:
Il bambino inizia ad associare l’aggressività fisica ad una risposta coerente e calma, che
rinforza l’uso delle parole per esprimere emozioni.

2️⃣. ROUTINE
Crea abitudini prevedibili che danno
sicurezza e regolano tempi e
comportamenti.
📌 Esempio:
🎯 Prima della nanna.
Bagnetto / Pigiama / Storia / Coccola / Luce
spenta
✨ RISULTATO:
Sempre nello stesso ordine: il cervello del bambino anticipa, si calma e si adatta meglio.

3️⃣. VALIDAZIONE EMOTIVA
Accogliere l’emozione di nostro figlio senza
giudicarla, anche quando il comportamento
non va bene.
📌 Esempio:
Bambino arrabbiato perchè non può avere un gelato.
🎯. “Capisco che sei deluso. Anche a me a volte
dispiace quando non posso avere qualcosa.
(Poi si può guidare verso un’alternativa o un limite).
✨ RISULTATO
L’emozione viene accettata.
Il bambino si sente capito.
E’ più disposto ad ascoltare.

Prova questo strumento per una settimana e osserva come inizia a cambiare la qualità dell’interazione tra te e tuo figlio.

Ti sei mai trovata in una delle situazioni elencate negli esempi?
Raccontamelo nei commenti o scrivimi in DM, ti leggerò con piacere.







15/09/2025
09/09/2025







I “Capricci Utili”!Quei “capricci” che, se “Attraversati” e affrontati con il giusto Equilibrio di emozioni, cambiano Si...
02/09/2025

I “Capricci Utili”!

Quei “capricci” che, se “Attraversati” e affrontati con il giusto Equilibrio di emozioni, cambiano Significato.
Cambia la prospettiva!
E diventano Utili.
Sani.
Necessari.

Ma ricordiamoci che dipende da noi.
L’equazione è semplice….
E’ direttamente proporzionale….
Più noi, mamme e papà, stiamo calmi, più loro si calmano.

Ma poi la bellissima notizia è che, questi “capricci” (che a volte tolgono il fiato) possono produrre dei Benefici, come quelli scritti nel post.

Questa è la vera forza.
Il motore.
L’energia.
La spinta che, ti fa un attimo prendere fiato, e poi ti fa dire: “ok, ne vale la pena. Ce la posso fare! Ce la voglio fare!”.
Ecco, questo è quello che succede a me!

Proprio per questo, mamme e papà, vi lascio 3 Domande che vi potranno aiutare a Distinguere i “Capricci Utili” dei vostri figli.

Valuta ogni richiesta di tuo figlio con queste 3 Domande:
1. E’ sicura o è pericolosa?
2. Insegna qualcosa?
3. Rispetta i bisogni di tutti?.

Le risposte potranno aiutarvi a capire quando dire un “no” oppure dire un “si”.
Ricordandoci che un “no” motivato e’ più educativo di un “si” automatico.

Mamme e papà conoscevate i benefici elencati nel post?
Vorreste conoscerne altri?
Vorreste approfondire qualche concetto?

Scrivete qui nei commenti o in privato il “capriccio” più frequente che fa vostro figlio e insieme troveremo il beneficio che c’è dietro.









Il ruolo di Educatrice.A volte, la nostra percezione è molto diversa da quella che i Genitori hanno nei nostri confronti...
03/08/2025

Il ruolo di Educatrice.

A volte, la nostra percezione è molto diversa da quella che i Genitori hanno nei nostri confronti.

Genitori che tutti i giorni si affidano e ci affidano i loro preziosi bambini.

Ma ogni volta che si conclude un Anno Educativo si "tirano le somme"....

Si fa un pò il punto della situazione.

E ci si "interroga"....

Ci si chiede: "ma ho fatto abbastanza?".

Ecco, qualche giorno fa ho ricevuto una parte di risposta a questa domanda....

❤️ ❤️ ❤️






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