10/10/2025
🧠 La salute mentale non è un percorso a punti!!!
Stamattina mi sono imbattuta nell'ennesimo "premio fedeltà":
Esselunga ha appena lanciato una gift card Serenis da 49 euro ottenibile con i punti spesa.
In altre parole: fai la spesa, accumuli punti… e “vinci” una seduta di psicoterapia.
Ci risiamo.
Ancora una volta la salute mentale viene trattata come un prodotto da scaffale, come un buono pasto o un premio raccolta punti.
E invece no.
Una seduta psicologica non è un gadget.
Non è qualcosa che “si regala” per fidelizzare il cliente o aumentare le vendite.
È un incontro umano delicatissimo, fondato sulla fiducia, sul rispetto, sull’etica professionale.
Ridurlo a merce promozionale è pericoloso e profondamente scorretto — per chi lavora nel settore e per chi chiede aiuto.
Pericoloso, perché:
1. Svuota di senso il valore della cura: fa passare l’idea che basti “una seduta in omaggio” per stare meglio, quando il lavoro psicologico è un percorso, non un prodotto usa-e-getta;
2. Indebolisce la fiducia: come può una persona sentirsi tutelata e rispettata se l’accesso alla terapia è parte di una strategia di marketing?
3. Normalizza la disuguaglianza: chi ha più potere d’acquisto può “accumulare punti” per curarsi, mentre la salute mentale diventa un privilegio da supermercato;
4. Svilisce la professione: trasforma il lavoro psicologico in una moneta promozionale, annullandone la dignità, la complessità e la responsabilità etica.
Non è la prima volta.
Abbiamo già visto piattaforme proporre sedute “in prova gratuita”, pacchetti scontati o abbonamenti con logiche da e-commerce. Tutto questo alimenta una narrazione tossica: che la psicoterapia sia un bene di consumo, e non un diritto, una relazione, un impegno reciproco.
Serve dirlo chiaramente:
👉 La salute mentale non può essere un premio fedeltà.
👉 Non può finire in catalogo accanto a una moka o a una padella antiaderente.
👉 Non può essere barattata con la spesa di tutti i giorni.
Chi ha bisogno di aiuto merita rispetto, non una promozione.
Chi offre aiuto merita riconoscimento, non punti.