29/02/2020
PSICOTERAPIA INFANTILE
Sono previsti 3 colloqui iniziali solo con i genitori per la raccolta dei dati anamnestici del bambino e definire lo scenario.
Seguono 3 colloqui con il bambino per procedere ad una diagnosi.
In questa fase si utilizzano giochi, disegni e/o test specifici.
In ultimo si effettua un colloquio di restituzione con i genitori
Nell'incontro coi genitori si concorda il percorso più appropriato per offrire un sostegno al bambino.
Il percorso terapeutico prevede una frequenza settimanale, ed offre al bambino l’esperienza di uno spazio in cui essere contenuto emotivamente ed aiutato ad elaborare le proprie insicurezze
Metodologia:
L'obiettivo della psicoterapia infantile è affrontare conflitti psichici e emozioni cariche di angoscia, che il bambino esprime attraverso manifestazioni di disagio e sintomi. E’ un intervento costituito da una serie di sedute settimanali, con l'obiettivo di intervenire sul suo disagio, aiutandolo a rendersi consapevole delle proprie dinamiche emotive e relazionali.
Il terapeuta utilizza, oltre al dialogo, la tecnica del gioco, del disegno come espressioni del mondo interno del bambino.
Il gioco è il metodo stesso della terapia
È necessario interpretare non solo le parole, ma soprattutto le attività dei bambini, intuendo che il modo naturale di esprimersi per un bambino è il gioco ed è quindi l'adulto che deve mettersi in comunicazione tramite questo linguaggio.
Nel gioco i bambini riproducono simbolicamente fantasie, desideri, esperienze.
Attraverso il gioco il bambino esprime le sue preoccupazioni, i suoi conflitti, le sue fantasie.
La psicoterapia infantile si occupa della cura e dell’intervento in tutte quelle difficoltà che il bambino incontra nelle diverse fasi del suo sviluppo, quello cognitivo, quello affettivo, quello emotivo e quello relazionale.
Lo psicoterapeuta infantile lavora non solo con il bambino, ma in stretta collaborazione con i principali contesti educativi in cui egli vive, ossia la famiglia e, ove ce ne sia bisogno, la scuola.
E' dunque fondamentale, per aiutare il bambino, aiutare i genitori a comprendere da dove nascono le difficoltà dei propri figli, che significato abbiano e quali risorse devono essere utilizzate e messe in campo per risolverle.
Tra i disturbi più comuni nello sviluppo infantile possiamo citare:
ADHD sindrome da deficit di attenzione e iperattività,
Disturbo d'Ansia (con o senza somatizzazione)
• Disturbo della Condotta (comportamento distruttivo, aggressivo, provocatorio)
• Difficoltà di Relazione (isolamento sociale, incapacità nel costruire e mantenere le amicizie)
Difficoltà nella sfera dell'autostima: autosvalutazione, timidezza eccessiva, chiusura e demotivazione nei rapporti sociali.
Disturbi Specifici dell'Apprendimento DSA : (Dislessia, Disortografia, Discalculia, Disgrafia)
Incapacità di apprendimento
Paure e Fobie
Disturbo Ossessivo-Compulsivo
Rifiuto Scolastico
Disturbi dello Sviluppo
Ansia da separazione
Difficoltà di inserimento scolastico
Insuccesso scolastico
Disturbi del comportamento e/o del rendimento scolastico
Il bambino immigrato e la scuola
Disturbo dell'Alimentazione
Incubi e Disturbi del Sonno
Disturbi del Pensiero
Difficoltà reattive al controllo degli sfinteri: enuresi, encopresi
Disturbi psicosomatici: mal di pancia, dolori localizzati, mal di testa ricorrenti, ecc.
Ritardo mentale
I Tic
Disturbi del linguaggio
Balbuzie
Depressione infantile