Medicina del sonno e Polisonnografia

Medicina del sonno e Polisonnografia Centro Multisciplinare ricerca e cura disturbi del sonno
Prof. Dott. Polisonnografia

3475982287 - 3475982287 Le visite di controllo un costo di Euro 150,00.
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Francesco Peverini

Visite per disturbi respiratori in sonno (apnee notturne) e per insonnia. Centro Multisciplinare per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno

Vengono effettuate visite per disturbi respiratori in sonno (principalmente per apnee notturne) e per insonnia. La maggior parte delle richieste che ci giunge per una visita o per un esame polisonnografico, sono quasi sempre incentrate sul costo e non sul tipo di visita o esame che dovrà essere eseguito (esistono infatti diverse tipologie di studio polisonnografico del sonno). Il termine polisonnografia, è una denominazione generica che accomuna esami differenti, praticati per tutte le patologie del sonno, che sono molte. Uno studio polisonnografico si realizza in maniera “modulare”. Possono quindi essere impiegati da un minimo di 6 sensori ad oltre 40. Troppo spesso il paziente che ha ricevuto dal curante una indicazione a sottoporsi all’indagine polisonnografica, non ha chiare le motivazioni che hanno portato alla richiesta e ignora come si svolga, le indicazioni per una tipologia di polisonnografia rispetto ad un altra, spesso anche le finalità dell'esame. Lo stesso per la visita: per chi immagina una visita di Medicina del Sonno tutta incentrata sulle pillole per dormire, dico subito che non ci siamo. La visita rappresenta il momento diagnostico più importante e bisogna ricordare che almeno la metà dei disturbi del sonno ha motivazioni organiche (metabolismo, cuore, polmoni, tiroide, tanto per fare alcuni esempi). Nel corso della visita si inquadra il sonno vero e proprio, considerando le attività del paziente, il suo ruolo lavorativo, le ore veramente dedicate al sonno, la correlazione con momenti di particolare stress. Nel caso di visite per apnee notturne, oltre al sonno stesso sarà importante avere la documentazione medica recente (analisi ed esami strumentali), per meglio correlare le eventuali apnee ad altre condizioni mediche già presenti (ad esempio episodi di soffocamento notturno, russamento eccessivo, obesità, diabete, ipertensione, bronchite cronica, fumo, aritmie cardiache, sonnolenza eccessiva, stanchezza cronica). Solo dopo questa fase si deciderà se è necessario un esame strumentale come la polisonnografia. In altre parole, non possono esistere protocollo uguali per tutti i pazienti. I costi della polisonnografia dipendono dalla complessità di esame che dovrà essere effettuato. A volte sono concordati con le diverse assicurazioni per chi ha una tutela in questo senso; ma questi costi fanno da riferimento anche per i pazienti non tutelati da una polizza sanitaria. Chiamare, per delucidazioni, il numero 3475982287 oppure la segreteria al numero 3475982287. La prima visita di Medicina del Sonno ha un costo di Euro 200,00.

COME L'APNEA NOTTURNA NON TRATTATA CONDIZIONA LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA - Prima parteFrancesco Peverini31.10.2025Le apne...
01/11/2025

COME L'APNEA NOTTURNA NON TRATTATA CONDIZIONA LA NOSTRA VITA QUOTIDIANA - Prima parte

Francesco Peverini
31.10.2025

Le apnee notturne rappresentano una subdola quanto importante patologia respiratoria notturna, ancora poco diagnosticata, caratterizzata da conseguenze cliniche potenzialmente molto gravi.

Oggi, in Italia, secondo studi 📚condotti nel 2019 da CERGAS SDA Bocconi - Centre for Research on Health and Social Care Management – ribaditi anche dall’AIPO (Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri) – circa 7,5 milioni di persone sono affette da apnee notturne e tra queste, circa 4 milioni presentano un quadro moderato-grave con costi diretti e indiretti relativi a mancata diagnosi pari a circa 5 miliardi € l’anno.
Sembra, inoltre, che finora siano stati diagnosticati appena 400.000 adulti e di questi solo 250.000 abbiano ricevuto effettivamente una terapia.

La mancata diagnosi e la bassa percentuale di soggetti trattati sono tra le principali cause del rilevante impatto medico e sociale dell’OSAS nel nostro Paese.

INTRODUZIONE AL PROBLEMA

Tra i disturbi del sonno, le apnee ostruttive in sonno (i medici le definiscono OSAS da Obstructive Sleep Apnea Syndrome) colpiscono quindi un grande numero di persone.
Si tratta di un grave disturbo respiratorio in sonno, di cui il paziente è spesso del tutto inconsapevole, caratterizzato da russamento ed episodi ripetitivi di parziale o completa chiusura - ostruzione - delle prime vie aeree (gola: base lingua e palato molle), le cosiddette apnee, associato a notevoli ripercussioni sulla salute.

Occorre sottolineare la tendenza culturale, purtroppo consolidata in molti operatori sanitari o responsabili delle politiche sulla salute, a considerare i disturbi del sonno come un problema di “marginale alterazione del benessere”. Tutto questo conduce spesso a minimizzare questa condizione legata alle apnee notturne, riducendo il discorso a semplici casi di alterato “wellness”.
Al contrario, occuparsi di disturbi respiratori in sonno, esaminando le molteplici difficoltà che coinvolgono un numero così rilevante di soggetti, concorre a formare nella popolazione una maggiore cultura sull’argomento e un più elevato senso critico nei confronti del rilevante ruolo sociale e sanitario che hanno, ovunque, i disturbi del sonno ed in particolare le apnee notturne.

COME L'APNEA NOTTURNA INFLUISCE SULLA SALUTE

Le apnee notturne disturbano ogni notte e qualitativamente il sonno, causando spesso un affaticamento che colpisce ogni ambito della vita.
I ripetuti episodi di apnea notturna possono inoltre spaventare chi dorme accanto al paziente perché a volte sembra che la persona stia soffocando o abbia serie difficoltà a respirare mente dorme.

L’apnea notturna non accorcia di per se il sonno ma lo frammenta, determinando grave sonnolenza diurna e i temuti colpi di sonno alla guida (che causano incidenti alla guida e al lavoro). Impedisce inoltre di riposare a sufficienza, il che può causare problemi di concentrazione, di memoria, di presa di decisioni o di controllo del comportamento.

L'apnea notturna può avere effetti che interessano molte parti del corpo.
Può provocare bassi livelli di ossigeno durante il sonno e impedire un sonno di qualità sufficiente.
Inoltre, riavviare la respirazione più volte durante il sonno, richiede un notevole sforzo e questo può danneggiare il cuore, aumentare la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca e creare progressivi danni cardiovascolari.
Possiamo così affermare che i due elementi fondamentali nel determinare il danno organico sono:
1️⃣ l’abbassamento ripetuto dei livelli di ossigeno – IPOSSIA INTERMITTENTE
e
2️⃣ la FRAMMENTAZIONE DEL SONNO.

Questi due fattori possono aumentare il rischio di molte condizioni patologiche:
🔽

🔸Malattie cardiache e dei vasi sanguigni, come le aritmie in genere, la fibrillazione atriale, l’aterosclerosi, l’ipertensione arteriosa (specialmente nei casi di difficile controllo), l’infarto, l’insufficienza cardiaca, l’ipertensione polmonare, gli attacchi ischemici transitori cerebrali (TIA) e l’ictus.

🔸Diabete di tipo 2

🔸Sindrome metabolica

🔸Malattia da reflusso gastroesofageo

🔸Malattia renale cronica

🔸Problemi oculari come il glaucoma

🔸Complicazioni della gravidanza, in particolare nell’ultimo trimestre

🔸Tumori, come il cancro al pancreas, ai reni e alla pelle

🔸Peggioramento degli attacchi d'asma

🔸Frammentazione severa del sonno con possibile eccessiva sonnolenza diurna. Disturbi dell’attenzione, della capacità di concentrarsi e della vigilanza, disturbi della memoria e dell’apprendimento, alterazioni di alcune importanti facoltà intellettive come il ragionamento rapido, l’organizzazione del lavoro, il riconoscimento della mimica facciale altrui, fino a perdita di coordinamento e di destrezza.

🔸Ansia e /o depressione. Spesso porta a sbalzi d'umore, rendendo i pazienti irritabili o ansiosi e talora depressi.

🔸Insonnia

🔸Aumento dell’incidenza di demenza negli anziani o comparsa precoce della stessa

🔸La stanchezza costante causata dall'apnea notturna può avere ripercussioni anche sulla salute emotiva (stanchezza cronica – Fatigue).
Possono anche essere peggiorate le conseguenze dello stress e la percezione dei disagi relazionali, rendendo le attività quotidiane opprimenti.

➡️ Fortunatamente, il disturbo non deve rimanere un mistero né dobbiamo rinunciare a trattarlo. Va conosciuto ed affrontato con specialisti del settore.
Molte persone non si rendono conto (anche per anni) di soffrire di apnee notturne. Semplicemente non se ne accorgono se non in presenza di sintomi gravi come il soffocamento notturno o dopo il racconto di partner o parenti.

➡️ Se hai eccessiva sonnolenza diurna o il tuo partner nota sintomi come russare o ansimare, parla con il tuo medico e chiedi informazioni su come ottenere uno studio del sonno.

➡️ Si può morire di apnea notturna?
E’ improbabile che una singola apnea determini la morte di un paziente.
Ma le apnee notturne non trattate possono condurre a complicazioni di salute gravi e potenzialmente fatali.

➡️ Se soffri di apnea notturna e i trattamenti che ti hanno proposto non hanno fatto una differenza significativa fino ad ora, dovresti sapere che probabilmente ci sono altre opzioni che ti attendono.
Ma che richiedono anche il tuo costante impegno a realizzarle.
Cure ben condotte possono sicuramente avere un reale effetto a lungo termine e aiutare i pazienti a vivere meglio e più a lungo.

➡️ Il Prof. Dott. Francesco Peverini conosce queste sfide e si propone di aiutare i pazienti a gestirle in modo efficace. Offrendo dati, spunti e ragionamenti su come questa condizione influisce sul benessere generale, cerca di fornire ai propri pazienti strategie che migliorino la loro qualità di vita e la salute in generale. Affrontare l'apnea notturna non significa solo dormire meglio, ma anche avere giornate migliori ed un futuro più sereno.

Prof. Dott. Francesco Peverini
Specialista in Medicina Interna

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COS'È L'APNEA NOTTURNA - OSAS?

Le apnee notturne comportano pause nella respirazione durante il sonno notturno. Esistono due tipi di apnea notturna. Il tipo più comune è l’apnea ostruttiva, in cui le persone smettono di respirare a causa di un’ostruzione anatomica alla gola. Il tipo meno comune è l’apnea centrale, situazione in cui il corpo non riesce ad iniziare un respiro, torace e addome sono fermi e le prime vie aeree sono paradossalmente aperte.

L’OSAS consiste quindi in una successione lunga di apnee, della durata di molti minuti, che si ripetono in vari tratti della notte; talvolta di continuo. Chiaramente non parliamo di qualche isolata apnea.

QUALI SONO I SINTOMI O I SEGNALI D’ALLARME DELL’APNEA NOTTURNA?

Il primo passo della maggior parte delle persone verso una diagnosi di apnea notturna è chiedere al partner di letto, ad un familiare o a un amico di informarli se mentre dormono hanno una
🔸respirazione anormale ed eventualmente
🔸russano, oppure se
🔸il respiro si interrompe (apnee - pause respiratorie) o compaiono
🔸risvegli improvvisi con fame d'aria, ansimare, soffocare

In altre situazioni, le persone di trovano a sperimentare una anomala stanchezza al mattino, come se non avessero dormito pur essendosi appena svegliate.
▫️Nel mondo frenetico di oggi, spesso diamo per scontato il poter essere sempre stanchi e riteniamo che ciò sia normale.

QUALI POSSONO ESSERE LE CONSEGUENZE DELL’APNEA NOTTURNA – OSAS NON TRATTATA?

L’OSAS non diagnosticata o non trattata colpisce le persone sostanzialmente in sei modi:

1) 🔹Qualità della vita - i pazienti spesso si sentono stanchi e possono iniziare a notare scarse prestazioni sul lavoro o perdita di memoria, difficoltà a prendere decisioni, nervosismo, una anomala irascibilità.

2) 🔹Relazioni interpersonali - l'OSAS può colpire non solo il paziente ma anche le persone che lo circondano. Il russare forte, ad esempio, può essere molto fastidioso. Ho molti pazienti che dicono di dover dormire in camere da letto separate a causa del russamento, il che può avere un effetto significativo sulle relazioni.
▫️Il russamento è la prima causa medica di separazione e in generale è secondo solo all’infedeltà.

Spesso le apnee notturne comportano anche riduzione dei livelli di testosterone. La libido, inoltre, può essere diminuita sia nell’uomo che nella donna che soffrono di apnee severe.

3) 🔹Salute cardiaca - i pazienti con OSAS da moderata a grave non curata, presentano un rischio maggiore di eventi cardiovascolari avversi e tassi di mortalità più elevati rispetto alla popolazione generale.
Tra di loro è più frequente l’incidenza di fibrillazione atriale e di altre aritmie, così come si assiste ad un peggioramento di diverse cardiopatie.

4) 🔹Sicurezza - i pazienti con OSAS corrono un rischio maggiore di incidenti durante le attività quotidiane come il lavoro 👷🏻‍♂️con responsabilità verso altri o alla guida 🚌
Può essere una preoccupazione particolare per le persone con determinate occupazioni, come quelle che utilizzano macchinari pesanti, i guidatori commerciali, coloro che per lavoro devono spostarsi in auto.

5) 🔹Metabolismo – i pazienti con OSAS non trattata mostrano un peggioramento del metabolismo in generale, con aumento del senso di appetito, una diminuita capacità di regolare la glicemia se diabetici, alterazioni del quadro lipidico, uno stato infiammatorio generale che favorisce i danni vascolari.

6) 🔹Problemi neurologici – i pazienti con OSAS non trattata, a causa delle apnee e della conseguente riduzione dell’ossigeno circolante, vedono influenzare negativamente le strutture del cervello associate alla memoria, all'umore, al funzionamento esecutivo di alto livello e all'attenzione.
Causano una diretta riduzione anatomica della quantità di materia bianca e grigia (rilevate alla risonanza magnetica dell’encefalo), strutture del cervello responsabili della capacità di elaborare informazioni e apprendimento. Nel corso degli anni, l’OSAS è stata anche collegata a problemi di compromissione della memoria e del giudizio. Infine, pazienti con OSAS possono avere una maggiore incidenza di eventi vascolari cerebrali, come TIA e Ictus.

COMPRENDERE L'IMPATTO DELL'APNEA NOTTURNA SULLA ROUTINE QUOTIDIANA

Quando si soffre di apnea notturna, le notti sono spesso caratterizzate da un sonno interrotto, che lascia una sensazione di spossatezza al mattino. Questa mancanza di sonno ristoratore influisce sui livelli di energia mattutini. Tutto ciò influirà naturalmente sul modo in cui si inizierà la giornata, sull'umore e sulla prontezza ad affrontare i problemi.

EFFETTI SULLA COMPONENTE EMOTIVA

Si nota prevalentemente l’aumento di sbalzi d'umore, irritabilità, aumento dell'ansia, maggiore sensazione di stress o percezione di sopraffazione (“sentirsi accerchiati”).
Vi è un accentuato rischio di depressione con stanchezza cronica.

IN CONCLUSIONE

👉🏼 Comprendere l'impatto multiforme dell'apnea notturna è fondamentale per affrontarla in modo efficace. Questo disturbo non solo peggiora il sonno, ma sconvolge anche la vita quotidiana attraverso le sue sfide fisiche, emotive e mentali.
Gli effetti a catena sono significativi e toccano ogni aspetto del benessere.
Riconoscere precocemente questi impatti apre la strada a interventi che possono migliorare notevolmente la qualità della vita.

✅ Il metodo clinico scelto dal Prof. Dott. Francesco Peverini offre un approccio pratico alla gestione dell'apnea notturna, rivolto principalmente al paziente e al di fuori dei metodi convenzionali che prevedono per la terapia una semplicistica opzione tra ventilazione CPAP o intervento chirurgico.
✅ I suoi consigli si concentrano anche su piccoli, continui, gestibili cambiamenti dello stile di vita, volti a migliorare la salute generale e quella respiratoria notturna.

In altre parole,
✅ viene personalizzata la terapia delle apnee notturne o si chiariscono le eventuali soluzioni ai pazienti che non desiderano più seguire le terapie prescritte.
Le visite si basano infatti su un adeguato ascolto e viene dedicato tempo alla spiegazione di quanto rilevato.

✅ Adottando queste strategie, le persone con apnea notturna possono recuperare le energie, stabilizzare l'umore e ridurre i rischi per la salute associati a questa condizione.

✅ Se tu o qualcuno che conosci sta affrontando le difficoltà dell'apnea notturna, devi sapere che affrontarle da soli potrebbe portare a deprimenti insuccessi, anche dopo aver profuso molto impegno.
Il consiglio di un esperto consente di identificare soluzioni personalizzate, come quelle offerte dal Prof. Dott. Francesco Peverini

COSA RICORDARE?

🔸Il sonno è uno dei fattori fondamentali per la nostra salute, correlato al benessere fisico e mentale e in ultima analisi alla nostra longevità.
🔸Se ritieni di non dormire bene, non dovresti accettarlo semplicemente come un prodotto di una vita frenetica o troppo faticosa, ma dovresti farti forza e cercare delle soluzioni.
🔸E’ necessario evitare l’improvvisazione.
🔸Sottoporsi a un'analisi del sonno può aiutarti ad affrontare l'apnea notturna e ridurre il rischio di gravi complicazioni in futuro.
🔸Seguire una corretta terapia con uno specialista in Medicina Interna che coordina abitualmente tutti gli aspetti in
questione, potrebbe fare la differenza.

COME FARE DIAGNOSI DI OSAS E QUALI SONO LE TERAPIE PIU’ ALL’AVANGUARDIA
▶️ SARANNO ARGOMENTI OGGETTO DEL PROSSIMO POST

Prof. Dott. Francesco Peverini
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28/09/2025

RUSSARE, APNEE NOTTURNE E FIBRILLAZIONE ATRIALE

Prof. Dott. Francesco Peverini
NAPOLI, 28.09.2025

Russare non è una variabile rumorosa del dormire.

La forma più grave di russamento, che si manifesta con le apnee notturne (quasi la metà dei russatori), può comportare un rischio maggiore di patologia cardiaca e cerebrale.

Se vai in apnea e avverti un disturbo del ritmo cardiaco, una accelerazione irregolare della frequenza, potresti avere un episodio di alterazione del ritmo cardiaco chiamato FIBRILLAZIONE ATRIALE.

Gli studi dimostrano che le persone affette da apnee notturne - circa due milioni in Italia - hanno cinque volte più probabilità di sviluppare la fibrillazione atriale. E molti di loro (oltre tra l’80 e il 90%) non sono ad oggi diagnosticati.

Sappiamo che le apnee notturne aumentano il rischio di gravi problemi di salute come ipertensione, diabete di tipo 2 e depressione, ma da alcuni anni è chiaro l’importante impatto di questa patologia sul cuore, con un aumento significativo del rischio di fibrillazione atriale e ictus.

RUSSI E SEI A RISCHIO DI APNEE?
Se hai:
pause respiratorie nel sonno,
sonnolenza diurna,
cefalea al mattino,
perdita di concentrazione e attenzione,
si, potresti avere apnee notturne.

I FATTORI DI RISCHIO PER LA FIBRILLAZIONE ATRIALE includono invece:
🔹 Invecchiamento – anche se si può sviluppare fibrillazione atriale a qualsiasi età,
🔹 Obesità
🔹 Ipertensione
🔹 Diabete
🔹 Apnee notturne (si, anche le apnee possono causare Fibrillazione Atriale)
🔹 Insufficienza cardiaca, malattia coronarica, malattia cardiaca valvolare
🔹 Ipertiroidismo
🔹 Malattia polmonare ostruttiva cronica (bronchite cronica ostruttiva)

La diagnosi di apnee notturne è facile, si ottiene con un esame chiamato Polisonnografia, un’apparecchiatura che durante la notte studia con precisione il sonno, la respirazione e l’ossigeno, il ritmo cardiaco.
L’esame può essere eseguito a domicilio.

Perché attendere se i tuoi sintomi sono chiari.
Parlane con il tuo medico e chiedi una visita di Medicina del Sonno.

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La presenza di apnee notturne nei pazienti con Fibrillazione atriale è associata ad un aumento dei sintomi (aritmia avvertita) e degli episodi stessi oltre ad un incremento del rischio di ricoveri ospedalieri.
Le apnee non trattate, sono anche associate a un aumento del rischio di recidiva di fibrillazione atriale (ricomparsa dell’aritmia) dopo ablazione trans-catetere o cardioversione elettrica inizialmente efficaci.
Gli studi suggeriscono che la più classica terapia delle apnee notturne, con la ventilazione CPAP, può attenuare questo rischio.

La Fibrillazione atriale non dovrebbe mai essere ignorata.
Di fatto, se avvertita, allarma i pazienti che si rivolgono al curante. Ed è un bene poiché può essere pericolosa per la vita e comporta un rischio cinque volte maggiore di ictus.
Inoltre, può comportare la presenza di pericolosi microemboli (coaguli) nel circolo sanguigno, insufficienza cardiaca e altri gravi problemi di cuore, oltre a influire sulla qualità della vita del paziente.

I SINTOMI

I sintomi della Fibrillazione Atriale iniziano a diventare estremamente fastidiosi e preoccupanti quando il battito cardiaco aumenta velocemente e possono includere affaticamento, palpitazioni, frequenza cardiaca irregolare, vertigini, talvolta episodi di svenimento, mancanza di respiro e dolore al petto.

Per ridurre il rischio di incorrere nella Fibrillazione atriale è opportuno smettere di fumare, limitare il consumo di alcool, controllare il peso corporeo, seguire una dieta salutare per il cuore, fare esercizio fisico e sottoporsi a screening per le apnee notturne.

L'apnea notturna invece si verifica se le vie aeree si chiudono mentre si dorme. Per varie cause (che ho affrontato in altri post) questa condizione provoca russamento e impedisce di respirare correttamente, con pause respiratorie nel sonno o vero senso di soffocamento e risvegli con tosse o fame d’aria.
Le apnee notturne di interesse medico si ripetono molte volte durante la notte ed esercitano un carico di lavoro e pressione sul cuore che potrebbe alterare il sistema di conduzione elettrico e causare la Fibrillazione atriale.
Un’altra teoria riguarda i livelli di ossigeno nel sangue che diminuiscono ad ogni apnea anche per decine di secondi e anche tutto questo mette sotto stress il cuore.

LA DIAGNOSI

Gli smartwatch di oggi, ormai ampiamente disponibili, sono diventati efficaci nel rilevare il russamento e alcune alterazioni del sonno, ma anche battiti cardiaci anomali, portando più persone a cercare aiuto e a controllare meglio la propria salute.
Tutavia, per fare diagnosi di apnee notturne e curare le persone è necessario sottoporsi alla polisonnografia.

La polisonnografia è la registrazione strumentale di una notte di sonno, una metodica che oggi è il principale strumento di diagnosi nel campo della Medicina del sonno.
Un test polisonnografico approfondito fornisce dati sul sonno, sulla sua struttura (fasi REM e fasi non-REM), sulla respirazione, sui livelli di ossigeno in continuo, sul ritmo cardiaco con lo studio dell’elettrocardiogramma, sulla pressione arteriosa e sui movimenti degli arti inferiori o gli spostamenti (posizione) durante la notte.

LA TERAPIA DELLE APNEE NOTTURNE

La terapia della sindrome delle apnee ostruttive si basa sul principio che è necessario ripristinare quanto prima un corretto respiro durante il sonno, evitando che si instaurino complicanze.

CONSIDERAZIONI GENERALI SUL PROBLEMA

La sindrome delle apnee notturne è una vera malattia cronica e come tale necessita di trattamenti complessi, come con l’ipertensione arteriosa e il diabete, una considerazione non ancora assimilata da molti medici e tanti pazienti.

Non solo.
Spesso l’OSAS si manifesta in associazione ad altri disturbi del sonno o è parte integrante del quadro clinico generale di altre patologie (malattie neurologiche, cardiovascolari, respiratorie, depressione, diabete) e richiede anche approcci differenziati a seconda dell’età e del sesso del paziente.

Nonostante l’importanza del riconoscimento precoce della sindrome delle apnee notturne e del suo trattamento, l’impegno della maggior parte dei Centri del sonno esistenti è incentrato prevalentemente sulla diagnosi piuttosto che sulla gestione globale del paziente e del suo disturbo, trascurando la visione multidisciplinare del problema che è requisito indispensabile per una corretta terapia.

È necessario, infatti, come avviene per altre malattie croniche, considerare un adeguato periodo di tempo per la diagnosi, le scelte terapeutiche, i controlli e le eventuali modifiche dello stile di vita.
Le apnee notturne, ma i disturbi del sonno in generale, non possono quindi essere adeguatamente trattati in una sola visita ambulatoriale.

Sottoporsi a un'analisi del sonno può aiutarti ad affrontare l'apnea notturna e ridurre il rischio di gravi complicazioni in futuro.
Parlane sempre con il tuo medico.

Prof. Dott. Francesco Peverini
Specialista in Medicina Interna
Medicina del Sonno

✔️Esperto qualificato in Distirbi respiratori in Sonno

✔️Direttore Scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno Onlus

BIBLIOGRAFIA📖
Sleep apnea independently predicts incident atrial fibrillation in the young - Implications for targeted screening. European Society of Cardiology 2023
Sleep Disruption and Atrial Fibrillation: Evidence, Mechanisms and Clinical Implications, Circulation Research. 2025, Volume 137, 5.
Saleb Moousa J: Mechanisms of Atrial Fibrillation in Obstructive Sleep Apnoea. Cells, 2023, 12 (12), 1661

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Visite per disturbi respiratori in sonno (apnee notturne) e per insonnia. Polisonnografia

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SONNOLENZA E STANCHEZZA CRONICA - DISTURBI DEL SONNO E RISCHI ALLA GUIDAProf. Dott. Francesco PeveriniNapoli, 27.09.2025...
28/09/2025

SONNOLENZA E STANCHEZZA CRONICA - DISTURBI DEL SONNO E RISCHI ALLA GUIDA

Prof. Dott. Francesco Peverini
Napoli, 27.09.2025

Morire di sonno. Non è solo un modo di dire quando gli occhi non ce la fanno più a stare aperti.

Il colpo di sonno è invece il rischio subdolo e micidiale che corrono le persone che guidano senza sapere che il sonno da cui si sono appena svegliati è stato inutile e soprattutto non è stato sufficiente a cancellare la stanchezza.

Chi guida per lavoro (auto, furgoni o camion) o è costretto ad usare l’automobile molto spesso e per lungo tempo, sa bene cosa sia la stanchezza o la sonnolenza alla guida.

Le cause principali di questo disturbo sono l'insonnia e le pericolose apnee notturne.
Il riposo non è ristoratore, si forma un debito di sonno a causa delle apnee e aumenta il rischio di incidenti stradali, di poco inferiore a chi fa uso di alcool e droghe.

Se soffri di sonnolenza o distraibilità alla guida sei in zona “rossa”. Non trascurare il sintomo.

La buona notizia è che i medici hanno gli strumenti per diagnosticare il rischio di essere vittima di apnee notturne con una visita specialistica e con un esame semplice e non invasivo, come la 🔹polisonnografia, che può essere eseguito anche a domicilio.
Il primo passo è capire se siamo a rischio di apnee notturne. Non vanno ignorati sintomi come:
🔹russamento
🔹pause respiratorie nel sonno (se ne accorgono i familiari)
🔹sonnolenza diurna
🔹cefalea al mattino
🔹stanchezza cronica
🔹perdita di memoria
🔹eccessiva distrazione

Quindi, se hai il sospetto di soffrire di un disturbo del sonno che a tuo parere già si è manifestato in attività importanti come la guida di un autoveicolo, chiedi una visita specialistica di Medicina del sonno per affrontare e risolvere il problema.

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La vera minaccia per i guidatori è il colpo di sonno.
Mettersi al volante assonnati equivale a mettersi alla guida ubriachi. Il livello di attenzione di una persona che non ha dormito la notte o ha perso il sonno per una severa insonnia o per apnee notturne gravi è infatti quello di un individuo che ha bevuto una bottiglia di vino a digiuno.

Con la differenza che, ad un controllo della polizia, l'abuso di l’alcool e droghe può essere facilmente accertato con un semplice test e in qualche modo le persone si sentono «obbligate» a non bere prima di mettersi al volante, mentre oggi nessuno può chiedere a chi va in apnea di andare da un medico per una visita e una eventuale polisonnografia, in altre parole di giungere ad una diagnosi e curarsi.

COLPO DI SONNO ALLA GUIDA

Esiste una stretta correlazione tra incidenti d'auto da colpo di sonno e apnee notturne.
In sostanza, un soggetto affetto da apnee notturne è sottoposto a una grave frammentazione del sonno che diviene ‘non ristoratore’ e del tutto inefficace ai fini del vero riposo, con la conseguenza che di giorno si determina una severa difficoltà di concentrazione, con riduzione di attenzione e distrazione alla guida o addirittura, di colpi di sonno al volante, veri brevissimi addormentamenti di qualche istante anche ad occhi aperti (microsleep – microsonni di 3 – 5 secondi) o pericolosamente più lunghi (veri colpi di sonno).

Da molti anni sappiamo che circa il 3% degli incidenti avrebbe come causa il classico ''colpo di sonno'', mentre la sonnolenza, la riduzione della vigilanza e dell'attenzione, la distraibilità alzerebbero questa percentuale al 20%, con tassi di mortalità due-tre volte superiori rispetto agli altri incidenti (non si mettono in atto manovre di evitamento).

LE NORME DI LEGGE E LA PATENTE DI GUIDA

Le norme di Legge prevedono che “La patente di guida non deve essere ne' rilasciata ne' rinnovata a candidati o conducenti affetti da disturbi del sonno causati da apnee ostruttive notturne che determinano una grave ed incoercibile sonnolenza diurna, con accentuata riduzione delle capacità dell'attenzione non adeguatamente controllate con le cure prescritte”.

👩‍⚖️ Decreto Legge Delrio del 22.12.2015 e succ. Decreti attuativi (recepimento della direttiva della commissione 2014 / 85 / UE concernente la patente di guida).

Il 90% dei pazienti. e oltre, non è però consapevole di soffrire di tale disturbo.
Per loro il rischio di incidenti sul lavoro o alla guida aumenta notevolmente.

Per quanto concerne i colpi di sonno, il discorso si trasferisce dal letto alla strada e riguarda tutti coloro che, per ragioni professionali, debbono tenere immutata la soglia di attenzione e di veglia, come conducenti, piloti, macchinisti e addetti a plance di controllo e gestione di sistemi complessi.

CONTROMISURE PER LA SONNOLENZA ALLA GUIDA

Sono scarsamente efficaci le contromisure empiriche che gli automobilisti adottano per scongiurare i colpi di sono al volante.
🔸Il 54% si ferma e si accontenta dei classici due passi;
🔸 il 52% alza il volume della radio;
🔸 il 47% apre il finestrino;
🔸 il 45% prende un caffè.
🔸 Ne' serve muoversi mentre si è al volante (27%),
🔸mangiare caramelle (32%),
🔸 bere limonata o altre bevande (26%)
🔸 sino ad arrivare a chi ritiene (5%) che sia addirittura utile guidare più velocemente per imporsi maggiore attenzione contro la sonnolenza.

Il fattore umano riveste una grande ed ineludibile importanza nella salute pubblica.

Il mio consiglio è uno solo ed è molto semplice:
👉🏼 se ti senti stanco interrompi la guida e mettiti a dormire in un'area di sosta per almeno 30 minuti.
E poi parlane con il tuo medico.

Prof. Dott. Francesco Peverini
Specialista in Medicina Interna
Medicina del Sonno

✔️Esperto qualificato in Distirbi respiratori in Sonno

✔️Direttore Scientifico della Fondazione per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno Onlus

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Prof. Francesco Peverini - i disturbi del sonno, diagnosi e cura

Tutto quello che dovreste sapere sul sonno e i suoi disturbi

Perché talvolta si fa fatica ad addormentarsi o il sonno viene interrotto una o più volte per notte? Come si può spiegare che dopo 8 e più ore di sonno ci si possa svegliare stanchi e sentirsi tutt’altro che riposati e durante il giorno essere irritabili, ansiosi, scarsamente attenti? Accade almeno al 25% degli italiani. E il 50% delle persone, almeno una volta, ha sperimentato cosa sia dormire male.

Troppe tendenze culturali, portano oggi a pensare che dormire sia poco più che un fastidio, un ostacolo alla nostra efficienza h24. Ma vedere compromessa anche una sola notte di sonno, quale ne sia il motivo, rende la giornata che segue praticamente improduttiva. Ci si sente intontiti, irritabili, si commettono errori anche banali e, all’improvviso, semplici attività sembrano diventare complicate.

Il Centro Multidisciplinare per la ricerca e la cura dei disturbi del sonno - Roma, Firenze