01/11/2025
Il burnout visto con gli occhi della Gestalt.
Il burnout non è solo “troppo lavoro” o “stress accumulato”.
Dal punto di vista gestaltico, è il segnale di una interruzione nel contatto con sé stessi, con i propri bisogni e con l’ambiente.
Quando entriamo in burnout, qualcosa dentro di noi smette di essere in dialogo con ciò che accade fuori.
Continuiamo a fare, ma non sentiamo più.
Rispondiamo a richieste, ma perdiamo il senso.
Il contatto diventa meccanico, e la vitalità si spegne.
I sintomi spesso includono:
Mentali / emotivi:
Senso di vuoto o distacco emotivo
Difficoltà di concentrazione
Irritabilità, ansia o tristezza persistente
Perdita di motivazione o di significato nel lavoro
Fisici:
Stanchezza cronica, anche dopo il riposo
Disturbi del sonno
Cefalee, tensione muscolare o disturbi gastrointestinali
Relazionali:
Isolamento o chiusura verso gli altri
Sensazione di non essere compresi
Calo dell’empatia
Dal punto di vista Gestaltico, questi sintomi non sono “errori da correggere”, ma messaggi da ascoltare.
Il burnout parla di un bisogno di ricontatto, di rallentare e tornare a sentire. In terapia, il percorso non mira solo a “recuperare energie”, ma a ricostruire il ponte tra sentire e agire, tra sé e l’ambiente.
È un invito a tornare vivi nel presente, a riconoscere i propri limiti come parte della propria umanità.