Psicologa Psicoterapeuta Roma Dott.ssa Valentina Bigazzi

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Psicologa Psicoterapeuta Roma Dott.ssa Valentina Bigazzi Psicologa Psicoterapeuta Roma. Studio specialistico di Psicologia, Psicoterapia e Psiconcologia. Operatore di training autogeno e Tecniche di Rilassamento.

Dott.ssa Valentina Bigazzi
Psicologa, Psicoterapeuta e Psiconcologa. Laureata in Psicologia dinamica e clinica della persona, delle organizzazioni e delle comunità, iscritta all'albo degli Psicologi della Toscana con il n°5110, specializzata in Psicoterapia della Gestalt presso Istituto Gestalt Firenze. Psicoterapeuta Psiconcologa è docente per il corso biennale in Psicologia Oncologica presso l'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. Specializzata in Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress ed, in particolare, allo stress traumatico. Svolge attività libero professionale in qualità di Psicologa Psicoterapeuta a Roma zona Eur, Marconi, Monteverde. Consulente e formatore aziendale in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Esperienze lavorative
Psiconcologa, Ricercatrice e Psicoterapeuta per lo sportello d’ascolto psicologico per il disagio lavorativo e personale presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Docente presso l’Università La Sapienza di Roma, membro del Comitato Scientifico per la formazione gruppo Asapiens. Ha lavorato per la Lega Italiana per la lotta contro i tumori LILT e il Servizio di Neuropsichiatria Infantile ASL Roma C. Operatore di training autogeno e tecniche di rilassamento.

Il burnout visto con gli occhi della Gestalt.Il burnout non è solo “troppo lavoro” o “stress accumulato”.Dal punto di vi...
01/11/2025

Il burnout visto con gli occhi della Gestalt.
Il burnout non è solo “troppo lavoro” o “stress accumulato”.
Dal punto di vista gestaltico, è il segnale di una interruzione nel contatto con sé stessi, con i propri bisogni e con l’ambiente.

Quando entriamo in burnout, qualcosa dentro di noi smette di essere in dialogo con ciò che accade fuori.
Continuiamo a fare, ma non sentiamo più.
Rispondiamo a richieste, ma perdiamo il senso.
Il contatto diventa meccanico, e la vitalità si spegne.

I sintomi spesso includono:

Mentali / emotivi:
Senso di vuoto o distacco emotivo
Difficoltà di concentrazione
Irritabilità, ansia o tristezza persistente
Perdita di motivazione o di significato nel lavoro

Fisici:
Stanchezza cronica, anche dopo il riposo
Disturbi del sonno
Cefalee, tensione muscolare o disturbi gastrointestinali

Relazionali:
Isolamento o chiusura verso gli altri
Sensazione di non essere compresi
Calo dell’empatia

Dal punto di vista Gestaltico, questi sintomi non sono “errori da correggere”, ma messaggi da ascoltare.
Il burnout parla di un bisogno di ricontatto, di rallentare e tornare a sentire. In terapia, il percorso non mira solo a “recuperare energie”, ma a ricostruire il ponte tra sentire e agire, tra sé e l’ambiente.

È un invito a tornare vivi nel presente, a riconoscere i propri limiti come parte della propria umanità.

Ricomporre. Comprendere. Crescere.La psicoterapia non è solo “parlare dei propri problemi”.È un percorso di ricomposizio...
29/10/2025

Ricomporre. Comprendere. Crescere.
La psicoterapia non è solo “parlare dei propri problemi”.
È un percorso di ricomposizione, dove i frammenti della propria storia trovano un nuovo ordine.
È un processo di comprensione, che porta luce sulle emozioni, sui legami e sui significati nascosti dietro al dolore. Ed è, infine, un cammino di crescita, verso una versione più autentica e libera di sé.

La psicoterapia non aggiunge qualcosa che manca,
ma aiuta a ritrovare ciò che c’è già, ma che nel tempo si è perso di vista.

Amore instabile: narcisista e borderline.Tra narcisista e borderline nasce un amore intenso ma fragile. Lui seduce con s...
24/10/2025

Amore instabile: narcisista e borderline.
Tra narcisista e borderline nasce un amore intenso ma fragile. Lui seduce con sicurezza, lei ama con bisogno.
Si attraggono nei vuoti e si feriscono negli stessi punti: paura dell’abbandono, bisogno di controllo, dipendenza emotiva.

La psicoterapia può spezzare questo ciclo, aiutando entrambi a riconoscere i propri schemi, a gestire le emozioni e a costruire relazioni più sane. Solo comprendendo se stessi si può amare senza perdersi.

Emozioni secondarie. Le emozioni secondarie non sono immediate: si sviluppano come risposta a un’emozione primaria. Nasc...
07/10/2025

Emozioni secondarie. Le emozioni secondarie non sono immediate: si sviluppano come risposta a un’emozione primaria. Nascono dall’elaborazione del vissuto, dal contesto relazionale e dalla nostra storia personale.

Esempio: provo rabbia (primaria) e subito dopo colpa o vergogna per essermi arrabbiato (secondarie).

Alcune emozioni secondarie comuni:

• Senso di colpa
• Vergogna
• Orgoglio
• Gelosia
• Invidia
• Risentimento

Nella terapia della Gestalt, riconoscerle permette di comprendere i passaggi interni tra ciò che sentiamo e come reagiamo, favorendo un contatto più autentico con noi stessi e con gli altri.

Le emozioni primarie: la nostra bussola interiore.Tutti noi, ogni giorno, siamo attraversati dalle emozioni. Alcune di e...
01/10/2025

Le emozioni primarie: la nostra bussola interiore.

Tutti noi, ogni giorno, siamo attraversati dalle emozioni. Alcune di esse sono considerate primarie perché universali, condivise da ogni essere umano, indipendentemente dalla cultura o dal contesto in cui vive.

Le principali emozioni primarie sono:

• Gioia
• Rabbia
• Tristezza
• Paura
• Disgusto
• Sorpresa

Queste emozioni hanno una funzione fondamentale: ci orientano nella realtà, ci aiutano a riconoscere i nostri bisogni e a proteggerci.

Nella prospettiva gestaltica, non esistono emozioni “giuste” o “sbagliate”: ognuna porta con sé un messaggio prezioso. Spesso il lavoro terapeutico consiste nel dare spazio e ascolto a ciò che proviamo, invece che giudicarlo o reprimerlo.

Coltivare consapevolezza delle emozioni significa imparare a stare nel presente e ad accogliere parti autentiche di noi stessi.

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La patologia della rivalsa notturna.Ti è mai capitato di rimandare l’ora di andare a dormire anche se sei stanco? Scorri...
27/09/2025

La patologia della rivalsa notturna.

Ti è mai capitato di rimandare l’ora di andare a dormire anche se sei stanco? Scorri il telefono, guardi un altro episodio della serie, leggi ancora qualche pagina… pur sapendo che domani sarai distrutto.

Questo comportamento ha un nome: rivalsa notturna (revenge bedtime procrastination).
È una forma di “autopunizione” che nasce dal bisogno di riconquistare tempo personale dopo giornate piene di impegni, doveri e responsabilità.

Non si tratta solo di “pigrizia”: è un segnale che qualcosa nella nostra routine non funziona.
Privarsi del sonno diventa un modo per affermare un minimo di controllo sulla propria vita, anche a costo della salute. Nella prospettiva gestaltica, la cosiddetta rivalsa notturna non è solo un “cattivo abitudine”, ma il segnale di un bisogno interrotto.
Il giorno è spesso occupato da doveri, richieste esterne, ruoli da interpretare. La persona si ritrova così a non avere spazio per sé, a rimandare continuamente la soddisfazione dei propri desideri.

La notte allora diventa il luogo della compensazione: invece di ascoltare il corpo che chiede riposo, la mente prende il sopravvento e rivendica tempo per sé.
Non si tratta di “semplice procrastinazione”, ma di un atto di resistenza: un tentativo di ristabilire contatto con se stessi, anche se disfunzionale.

Misofonia: quando un suono diventa insopportabile. La misofonia non è solo “fastidio per i rumori”: è una reazione inten...
21/09/2025

Misofonia: quando un suono diventa insopportabile. La misofonia non è solo “fastidio per i rumori”: è una reazione intensa a suoni quotidiani, come masticare o ticchettare, che può generare rabbia, ansia o isolamento.

In una prospettiva gestaltica, non guardiamo solo al sintomo ma al significato che il suono assume nella storia e nelle relazioni della persona.
Non si tratta di eliminare il rumore, ma di integrare l’esperienza, trovando nuove possibilità di presenza e contatto.

Lasciar fluire è un atto di cura verso sé stessi, crea spazio per ciò che davvero ci fa crescere.Non è abbandonare, è sc...
16/09/2025

Lasciar fluire è un atto di cura verso sé stessi, crea spazio per ciò che davvero ci fa crescere.
Non è abbandonare, è scegliere di non restare intrappolati in ciò che ci pesa.

Lasciare andare non significa “dimenticare”, ma concedersi la libertà di respirare con più leggerezza.

Il disturbo dissociativo, da una prospettiva gestaltica, può essere compreso come un’interruzione del contatto. Di front...
11/09/2025

Il disturbo dissociativo, da una prospettiva gestaltica, può essere compreso come un’interruzione del contatto. Di fronte a esperienze troppo intense o dolorose, la persona non riesce a rimanere nel qui e ora e si allontana da sé, dalle proprie emozioni o dall’ambiente.

È un adattamento creativo: un modo per proteggersi, che nel tempo può trasformarsi in una frammentazione difficile da sostenere.

La terapia della Gestalt non mira a “correggere” il sintomo, ma a favorire consapevolezza e integrazione. L’obiettivo è aiutare la persona a ritrovare un contatto autentico con sé stessa, con le proprie emozioni e con l’altro, ricomponendo poco a poco le parti della propria esperienza.

Non sei un sintomo, sei un organismo che cerca la propria pienezza.

Settembre porta con sé il profumo di nuovi inizi.Dopo la pausa estiva, spesso ci sentiamo spinti a correre: nuovi proget...
03/09/2025

Settembre porta con sé il profumo di nuovi inizi.
Dopo la pausa estiva, spesso ci sentiamo spinti a correre: nuovi progetti, nuove responsabilità, nuovi obiettivi.

Eppure, il vero “nuovo” nasce quando scegliamo di tornare prima a noi stessi.

In Gestalt parliamo di consapevolezza: ascoltare il proprio respiro, riconoscere i propri bisogni, dare spazio alle emozioni. Solo così possiamo accogliere davvero ciò che è nuovo, senza ripetere vecchi schemi.

Fermati.
Ascoltati.
Concediti di ricominciare da te.

Ogni passo che muovi da questa base diventa autentico, perché nasce da chi sei in questo momento.

Figure e sfondi estivi.Quando la routine rallenta e i doveri si fanno meno pressanti, qualcosa si muove nello sfondo.Des...
17/08/2025

Figure e sfondi estivi.
Quando la routine rallenta e i doveri si fanno meno pressanti, qualcosa si muove nello sfondo.
Desideri dimenticati, impulsi trascurati, emozioni lasciate in attesa… iniziano a farsi sentire.

L’estate non è solo una pausa, è uno spazio di transizione. Un’occasione preziosa per osservare cosa emerge quando il “fare” lascia spazio al “sentire”.

In Gestalt, chiamiamo questo movimento un cambiamento di figura e sfondo: ciò che era marginale può diventare centrale, ciò che era invisibile può prendere forma. È il momento giusto per esplorare le polarità interne: Dovere ↔ Piacere - Controllo ↔ Abbandono - Isolamento ↔ Relazione.

Non si tratta di scegliere un polo, ma di riconoscere la danza tra gli opposti, ascoltare il bisogno che si manifesta e trovare il proprio equilibrio autentico. Lascia che l’estate ti sorprenda. Chiediti: cosa vuole emergere, se mi concedo di non controllare tutto?

Indirizzo

Via Baldassarre Castiglione 82
Rome
00142

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 21:00
Martedì 09:00 - 21:00
Mercoledì 08:00 - 21:00
Giovedì 11:00 - 19:30
Venerdì 13:00 - 21:00
Sabato 09:00 - 14:00

Telefono

339 82 89 259

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Dott.ssa Valentina Bigazzi

Psicologa, Psicoterapeuta e Psiconcologa. Operatore di training autogeno e Tecniche di Rilassamento. Laureata in Psicologia dinamica e clinica della persona, delle organizzazioni e delle comunità, iscritta all'albo degli Psicologi della Toscana con il n°5110, specializzata in Psicoterapia della Gestalt presso Istituto Gestalt Firenze. Psicoterapeuta Psiconcologa, docente per il corso biennale in Psicologia Oncologica presso l'Istituto Nazionale Tumori Regina Elena di Roma. Specializzata in Terapia EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) approccio terapeutico utilizzato per il trattamento del trauma e di problematiche legate allo stress ed, in particolare, allo stress traumatico. Svolge attività libero professionale in qualità di Psicologa Psicoterapeuta a Roma zona Eur, Marconi, Trastevere-Monteverde. Consulente e formatore aziendale in tema di salute e sicurezza sul lavoro. Esperienze lavorative Psiconcologa, Ricercatrice e Psicoterapeuta per lo sportello d’ascolto psicologico per il disagio lavorativo e personale presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena. Docente presso l’Università La Sapienza di Roma, membro del Comitato Scientifico per la formazione gruppo Asapiens. Ha lavorato per la Lega Italiana per la lotta contro i tumori LILT e il Servizio di Neuropsichiatria Infantile ASL Roma C. Operatore di training autogeno e tecniche di rilassamento.