Centro di psicologia e psicoterapia, dedicato alla conoscenza e gestione dello stress.
22/12/2025
Non tutte le emozioni delle feste sono semplici da vivere.
La gioia può intrecciarsi con la nostalgia; la gratitudine può convivere con la fatica; la serenità può alternarsi al senso di pressione.
Accogliere questa complessità non significa “rovinarsi il Natale”, ma riconoscere che sei umano.
Dare un nome alle emozioni, senza giudizio, permette di muoversi attraverso di esse con maggior chiarezza e gentilezza.
18/12/2025
Le festività portano gioia, ma anche un carico emotivo fatto di aspettative, tradizioni, dinamiche familiari e ruoli che spesso sentiamo di dover mantenere.
I confini non sono muri: sono chiarezza. Chiarezza su ciò che puoi sostenere, su ciò che ti mette a disagio, su ciò che protegge il tuo benessere.
Dare un limite, chiedere una pausa, non partecipare a tutto… non significa essere egoisti.
Significa conoscersi e rispettarsi.
Questa stagione funziona meglio se non ti perdi mentre ti prendi cura degli altri.
15/12/2025
Dicembre porta con sé un ritmo particolare: più lento, più introspettivo, più sensibile 🎄
Eppure spesso lo viviamo rincorrendo impegni, scadenze, regali, aspettative.
Rallentare non significa fermarsi del tutto, ma riappropriarsi del proprio passo. Significa ascoltare il corpo, osservare ciò che affiora, concedersi spazi di quiete.
Quando rallentiamo, tutto diventa più chiaro: priorità, bisogni, confini.
Una domanda utile per questo periodo:
Di cosa ho bisogno per sentirmi più presente?
11/12/2025
Eiréne continua ad allargarsi 🩵
Pochi giorni fa è venuto al mondo il piccolo Niccolò 🧸
Tanti auguri alla nostra neo mamma Alessia e al suo papà 😊
25/11/2025
Viviamo con l’urgenza impressa addosso.
Ma rallentare non è rinunciare: è scegliere con cura come investire le proprie risorse.
Prendersi tempo per sé non significa sottrarsi agli impegni; significa mettere in sicurezza la propria capacità di rispondere alle richieste con qualità.
Oggi concediti un intervallo: non è un lusso, è una scelta strategica per essere più efficace, più presente, più saldo.
21/11/2025
Nella narrazione comune, il fallimento viene spesso stigmatizzato. Nella pratica psicologica, invece, è un laboratorio: l'errore mostra limiti, preferenze, priorità.
Costruire resilienza significa leggere il fallimento con curiosità, estrarre la lezione e riprogettare il passo successivo con più consapevolezza. Non è una scorciatoia emotiva: è un allenamento alla ripartenza.
19/11/2025
La critica interna è spesso la voce più dura che ascoltiamo. Non è nemica da abbattere, ma interlocutrice da conoscere.
Mettere distanza, analizzarne il tono e rispondere con gentilezza sono pratiche concrete che trasformano il dialogo interno.
17/11/2025
La gratitudine non è un sentimento passeggero, è un modo di orientare lo sguardo. Non serve aspettare grandi eventi per sentirla: si riconosce in un gesto gentile, in un caffè condiviso, in un respiro profondo.
Praticare gratitudine vuol dire allenare lo sguardo a trovare risorse anche nelle giornate più ordinarie.
Oggi prova a nominare tre piccole cose per cui sei grato: vedrai che si amplifica il senso di presenza e riconoscimento.
12/11/2025
Mostrarsi vulnerabili non significa essere deboli, ma veri.
Nascondere le emozioni può sembrare una protezione, ma nel tempo diventa un peso.
La vulnerabilità, invece, è presenza: la capacità di dire “mi serve aiuto”, “non ce la faccio”, “sto provando qualcosa”.
È un atto di fiducia e coraggio che apre la strada a connessioni più sincere con gli altri e con noi stessi.
04/11/2025
Viviamo in un ambiente costante di stimoli: notifiche, voci, impegni che si sovrappongono. Spesso perdiamo il contatto con quello che sentiamo davvero.
Il silenzio non è assenza: è uno spazio attivo in cui la nostra
esperienza può emergere con chiarezza.
Concedersi anche pochi minuti di calma non è fuga, è ritorno a ciò che conta.
Prova oggi: blocca due minuti, respira e ascolta. Cosa senti?
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Nella nostra professione ci siamo rese conto di quanto la necessità di un maggiore equilibrio psicologico sia sempre di più un bisogno trasversale.
Uno dei maggiori motivi di malessere nella società odierna è lo stress: chi di noi non ha mai detto almeno una volta nella vita sono stressato, questa vita è troppo stressante, questo lavoro mi stressa?
Tuttavia, se ci fermiamo un attimo a pensare a cos’è realmente lo stress e quali conseguenze provoca su di noi e la nostra vita, ci rendiamo conto di quante sfumature racchiuda questa parola così usata.
Quindi ci siamo dette: “Perché non creare un servizio dedicato interamente allo stress, che possa fornire un aiuto concreto a chi sente di voler migliorare la propria vita, o anche a chi semplicemente vuole essere più informato al riguardo?”
Così nasce il progetto Eiréne, rivolto a chi è alla ricerca di pace o vuole iniziare a capire come ristabilirla nel proprio pezzetto di mondo.
Pensando a come organizzare un percorso di riappacificazione con sé stessi e la propria vita, ci siamo accorte che nel momento della sofferenza la domanda che spesso le persone si pongono è Perché? (perché mi è successo questo? Perché proprio a me?). Quello che invece ci sembra più utile chiedersi è Come?: Come posso fare per migliorare? Come posso risolvere questo problema?
Perché è una delega di responsabilità, una battuta d’arresto: si trova qualcosa o qualcuno a cui affidare la colpa di tutto e non si fa niente al riguardo. Come è l’inizio del cammino, la presa di impegno in un percorso di cura. Accettare la responsabilità della propria sofferenza è un enorme passo in avanti ed è da qui che secondo noi bisogna partire per poter vivere meglio.
Quello che ci piacerebbe fare, quindi, è accompagnare le persone in questa ricerca del “come”, e vorremmo farlo basandoci su alcuni valori per noi fondamentali:
• La professionalità, intesa come passione per il nostro lavoro, trasparenza e continua voglia di aggiornamento in un’ottica sempre il più scientifica possibile.
• L’attenzione al singolo individuo nella sua unicità, fatta di storie personali, debolezze, ma anche e soprattutto risorse.
• La voglia di diffondere fiducia nella possibilità di cambiamento, in un mondo che sembra essere sempre più scoraggiato.
Perché abbiamo scelto questo nome?
Nella mitologia greca Eiréne era la dea della Pace, colei che dà significato ai travagli degli uomini mortali come ci spiega Esiodo.
Questo è proprio quello che ci piacerebbe fare: promuovere uno stile di vita improntato alla pace e al benessere psicologico.
Centro di psicologia e psicoterapia, ma anche spazio dedicato alla diffusione di conoscenza sullo stress, le sue conseguenze e le strategie per affrontarlo.