03/11/2025
🧠💥 “Quando il dolore migliora… ma la schiena non è ancora pronta!”
📖Un nuovo studio (Bianchi et al., 2025, Frontiers in Musculoskeletal Disorders) mostra che nei pazienti con ernia lombare e radicolopatia, i sintomi soggettivi (dolore, formicolii, qualità di vita) migliorano prima dei parametri oggettivi (forza, mobilità, test fisici).
👉 Questo significa che il paziente può sentirsi meglio, ma non essere ancora pronto al carico, al gesto atletico o al lavoro.
Il recupero vero richiede tempo, adattamento e un approccio che accompagni anche dopo la scomparsa del dolore.
📈 Combinare questionari soggettivi e test funzionali è la chiave per comprendere davvero come evolve la persona, non solo la sua schiena. L’osservazione dello studio (Bianchi et al., 2025) invita a combinare questionari e test fisici nella valutazione: solo così possiamo davvero capire come sta evolvendo la persona, non solo la sua schiena.
👐 È qui che un approccio osteopatico ragionato trova spazio: favorisce l’adattamento, il recupero della funzione e l’equilibrio neurovegetativo del corpo.
💬 E tu? Ti è mai capitato di sentirti “bene” ma non ancora “pronto”?
DETTAGLIO PER I MENO PIGRI:
"Reliable outcome parameters in patients with lumbar radiculopathy attributed to disc herniation: an observational study" (Bianchi et al., 2025)
✅ Obiettivo
Lo studio ha valutato quali parametri — sia soggettivi (questionari) che oggettivi (test fisici) — siano affidabili e sensibili al cambiamento nel tempo in pazienti con Lumbar Disc Herniation with Radiculopathy (LDHR), indipendentemente dal fatto che ricevano trattamento conservativo o chirurgico.
🧪 Metodi
Studio osservazionale prospettico su 19 pazienti con ernia lombare e radicolopatia; valutazioni a: baseline, 6 settimane, 6 mesi.
🧮Misure incluse: mobilità (finger-to-floor, estensione), forza isometrica, test neurodinamici (SLR), dolore/parestesia, questionari qualità della vita (SF-36), disabilità (ODI) e attività fisica (IPAQ).
📊 Risultati principali
A 6 settimane: miglioramenti significativi nei questionari (SF-36 PCS/MCS), dolore, parestesia, SLR test.
A 6 mesi: miglioramenti anche nei parametri oggettivi, ad esempio flessione anteriore, estensione, forza nei muscoli dell’arto interessato.
🚷Non sono stati osservati cambiamenti significativi nella flessione laterale destra/sinistra o nell’attività fisica misurata con IPAQ.
🎬Conclusione: gli esiti soggettivi migliorano prima rispetto agli obiettivi.
🧐 Implicazioni per la pratica
Per pazienti con ernia lombare e radicolopatia: monitorare sia i questionari che i test fisici, perché cambiano con tempi diversi.
In ambito osteopatico e in riabilitazione: utile scegliere parametri di esito che effettivamente mostrino cambiamento e che siano rilevanti per il paziente. Rende chiaro che non basta solo un test fisico né solo un questionario: serve combinare per ottimizzare la valutazione del progresso clinico.
⚠️ Limiti
Piccolo campione (n = 19) → risultati preliminari.
Solo due follow-up (6 settimane e 6 mesi) → non è possibile identificare in dettaglio il “quando” esatto dei cambiamenti.
Eterogeneità del gruppo (trattamenti variabili: conservativo vs chirurgico).
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