21/09/2022
Da psicoterapeuta e coach ho trovato molto interessante questo articolo che in modo semplice mette in discussione alcuni pensieri 'guida' che definiscono e raccomandano come ci si deve comportare per avere un 'posto' nella vita negli scenari attuali.
Mi sembra utile come possibile e valida riflessione poiché suggerisce altri modi di leggere ed interpretare, in termini di necessaria e complessa 'contestualizzazione', le azioni ed i comportamenti, mirati a degli scopi, nella vita di ognuno di noi.
E di come questa vita si sia definita e sviluppata nei vari e diversi percorsi personali e professionali.
Ricordare una buona contestualizzazione significa indicare come sia indispensabile, quando si approccia alla conoscenza delle vite degli 'altri', considerare una molteplicità di variabili (biologiche, psicologiche, familiari, sociali, storiche ) che impattano nelle scelte e nelle risposte agite da ogni individuo.
Ognuno fa quello che può, ognuno è stato ed è in grado di 'scegliere' in relazione alla sua storia, ognuno è impegnato costantemente nella ricerca di un senso e significato coerenti con le proprie esperienze e con le proprie realistiche possibilità e capacità. Non servono né atteggiamenti falsamente compassionevoli e benevoli né atteggiamenti rigidamente salvifici e positivi che possono manipolare dati della realtà difficili da integrare.
Nessuno dovrebbe sintetizzare in frasi così definitive la vita di qualcuno. Volere è potere sembra proprio una frase assoluta e definitiva che lascia poco spazio ad interpretazioni che tengano conto della complessità degli stimoli, delle sollecitazioni, delle prescrizioni, delle esperienze di chi sembra poco volere e poco realizzare.
Evitando semplificazioni massicce sia in un senso , della serie :'se ti impegni ce la farai' 'basta darsi degli obiettivi' sia in un altro :'d'altronde non hai avuto opportunità che altri hanno avuto', ed altre riduzioni similari, forse ci renderebbe più capaci di ampliare la gamma di alternative realmente praticabili per chi richiede un nostro intervento.
Sebbene siano tanti i fattori che possono spingerci a credere che la nostra vita sia solo nelle nostre mani, non è così e crederlo ci fa solo del male.