Prof. Andrea Castiello D'Antonio

Prof. Andrea Castiello D'Antonio Psicologo Clinico Psicoterapeuta Psicoanalista. Psicologo del Lavoro dell'Aviazione e Militare. Coach

Sono nato a Roma nel gennaio 1954, e da circa 45 anni mi occupo di psicologia applicata nei diversi contesti di vita. A 24 anni, nel 1978, ho conseguito la Laurea in Psicologia presso l’Università di Roma "La Sapienza" con 110/110 e lode, svolgendo esperienze, tirocini e stage presso strutture sanitarie e educative. Dal 1978 mi occupo di psicologia clinica, psicoterapia e psicologia del lavoro, portando avanti in parallelo queste attività (e alcune altre, come la diagnosi psicologica, e il testing psicologico). Svolgo l’attività professionale di psicologo professionista indipendente a tempo pieno, e sono stato Professore Straordinario di Psicologia all'Università Europea di Roma. Dal 1990, anno in cui in Italia è stata riconosciuta per legge la professione di psicologo ed è stato istituito l’Albo nazionale degli Psicologi, sono iscritto all’Ordine degli Psicologi del Lazio (numero 1603) e sono abilitato all’esercizio della psicoterapia, avendo seguito il percorso quadriennale di formazione, specializzazione, controlli e supervisioni. Oltre all'attività professionale ho sempre svolto ricerche e studi, pubblicando oltre 200 articoli in diversi settori della psicologia applicata, e 25 volumi. Ho ricoperto diversi incarichi scientifico-professionali in ambito nazionale e internazionale, essendo membro delle maggiori associazioni internazionali come l'American Psychological Association. Sulla base di pluriennali esperienze professionali e studi sono diventato esperto di Psicologia dell'Aviazione in ambito civile e militare, e di Psicologia Militare. Il mio studio professionale è a Roma nord, ma da sempre svolgo attività di consulenza in tutta Italia, e attività online (psicoterapia online, videoconsulto, counseling psicologico a distanza). La mia vita professionale è dunque dedicata ai seguenti settori di attività:
(1) La Psicologia Clinica, la Psicoterapia, e il Counseling psicologico per mezzo dei quali mi occupo dei pazienti, in presenza e online. (2) La Consulenza Organizzativa, finalizzata a rendere migliore gli ambienti di lavoro, con attività di Formazione, Assessment, e Sviluppo del Capitale umano. (3) L'intervento in aree specialistiche come quelle della psicologia applicata agli ambienti dell'Aviazione e Militare, o a problematiche specifiche come il Mobbing. (4) Lo studio e la ricerca, la pubblicazione di libri e articoli (scientifici ma anche divulgativi), perché non vi è mai fine alla conoscenza dell’essere umano.

PSICOTERAPIA PER MANAGER (seconda parte)Dopo l’articolo di introduzione al tema pubblicato di recente https://www.castie...
11/11/2025

PSICOTERAPIA PER MANAGER (seconda parte)

Dopo l’articolo di introduzione al tema pubblicato di recente https://www.castiellodantonio.it/psicoterapia-manager-0 ora veniamo al momento in cui il manager sente e capisce di trovarsi in una situazione di crisi personale, di tensione eccessiva e, come talvolta accade, visualizza la rappresentazione di trovarsi sull'orlo di un precipizio o di essere spinto sempre più avanti e sempre più velocemente, senza avere la possibilità di fermarsi, né tantomeno di tornare indietro.

Essendo inseriti nei tipici vortici lavorativi ed avendo ormai assorbito le modalità operative sotto tensione, velocizzate e orientate alle cose-da-fare, il più delle volte il manager in crisi si rende conto che non può continuare ad andare avanti come una macchina molto in là nel suo percorso di esaurimento delle proprie energie psicofisiche.

Insomma - come capita spesso e un po' a tutti - invece di fare opera di prevenzione, si arriva all'ultima spiaggia, senza più fiato e con un notevole peso sulle spalle, e solo allora ci si decide di cercare l'aiuto di qualcuno, di un esperto.
Ciò avviene dopo aver tentato di risolvere i problemi con l'ausilio delle persone vicine o dei propri familiari, anche se in realtà tale percorso non appare molto frequentato dai manager operativi e sotto tensione che, non va dimenticato, vivono il più delle volte in una dimensione di SOLITUDINE ESISTENZIALE, dedicando energie e tempo quasi esclusivamente al proprio lavoro.

Qui il mio articolo: https://www.castiellodantonio.it/psicoterapia-manager-seconda-parte

ROGER MONEY-KYRLE, PSICOANALISTA DIMENTICATOColgo l’occasione del prosieguo della pubblicazione delle opere di Roger Mon...
09/11/2025

ROGER MONEY-KYRLE, PSICOANALISTA DIMENTICATO
Colgo l’occasione del prosieguo della pubblicazione delle opere di Roger Money-Kyrle in lingua tedesca da parte dell’editore Brandes & Apsel per richiamare l’attenzione su una persona e un’opera poco frequentate nell’attuale panorama.

Nel 2015 sono stati riediti in inglese “The Collected Papers of Roger Money-Kyrle” a cura di Donald Meltzer (Editor: Edna O'Shaughnessy) nel contesto delle “The Harris Meltzer Trust series”.
In italiano si trovano diversi testi di Money-Kyrle, il più rilevante dei quali è senz’altro “Scritti 1927-1977” (Boringhieri: Torino, 2002), cioè la traduzione italiana dei collected papers uscita nel 1978 e introdotta da un bel saggio di un importante analista italiano, Mauro Mancia, che inizia con queste parole: “ Quando andai a trovare Roger Money-Kyrle nella sua casa di Camdem alla periferia di Londra, attratto dalla sua fama di analista e dall’interesse dei suoi scritti, mi trovai di fronte un uomo già in là con gli anni ma attivo e lucido, che viveva in una condizione di estrema modestia”.
In questo testo trovano spazio ben 35 contributi di Roger Money-Kyrle.
L’ultimo è la traduzione di “On Being a Psychoanalyst” (1977).

Oltre agli “Scritti 1927-1977”, ricordo i seguenti volumi di Roger Money-Kyrle tradotti in italiano: “Psicoanalisi e politica”, “All’origine della nostra immagine del mondo”, “Superstizione e società”, “Il significato del sacrificio”.
E non si può prescindere dalle memorie di Roger Money-Kyrle: “Looking Backwards and Forwards”, pubblicate nel sesto volume della “International Review of Psychoanalysis” (1979).

Qui la recensione di “Die Psychologie von Krieg und Propaganda”. pubblicata nel sito web “Psychiatry on Line - Italia”:

Questo testo è parte del progetto editoriale dell’editore Brandes & Apsel che prevede la pubblicazione di alcune opere scelte di Roger Money-Kyrle in lingua tedesca suddivise in quattro volumi. È già stato pubblicato (nel 2022) il secondo volume della serie dal titolo Klinische Beiträge che ra...

DECIDERE DI ANDARE IN PSICOTERAPIAChi non ha esitato almeno una volta prima di decidersi a contattare uno psicoterapeuta...
05/11/2025

DECIDERE DI ANDARE IN PSICOTERAPIA
Chi non ha esitato almeno una volta prima di decidersi a contattare uno psicoterapeuta?
Credo che si tratti di un momento – a volte molto lungo – di perplessità più che giustificabile e comprensibile
Non a caso vi sono coloro che dicono: “Ma come, vai a raccontare i ‘fatti tuoi’ a un estraneo?!?”
C’è ancora molto da fare nel nostro Paese…
Non tanto per avere un maggior numero di psico-terapeuti (di formazione psicologica o medica): sono già troppi!
Ma per sviluppare una CULTURA DELLA CURA DI SÉ, fisica e psichica, che vada oltre l’andare a chiedere aiuto quando si è… all’ultima spiaggia!

Anche tra i professionisti, le opinioni divergono
Vi sono coloro che ritengono che una terapia psicologica vada fatta solo in presenza di gravi sofferenze mentali
Altri la pensano diversamente – e io con loro
Oggi, oltre alle sempre presenti “patologie” mentali, sono diffuse numerose forme di MALESSERE ESISTENZIALE, e le persone possono vivere momenti di vita in cui hanno necessità (anche) di un confronto con una persona esperta.

Per non vivere male
Per non… farsi del male (inutilmente)
Per non fare del male agli altri - naturalmente!

Certo, non tutto è “risolvibile”.
Proprio come nella medicina: non tutto è “guaribile”!
A volte ci si accontenta di lenire il dolore. Di un compromesso
Di limitare un po’ la propria vita. Di venire a patti con momenti di disagio interiore
Ma il più delle volte, “qualcosa” si può fare. E, allora, conviene provare!

Qui la mia intervista radiofonica a cura di Vicky Mangone per il GIORNALE RADIO, del 28 maggio 2025

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IMMAGINI CHE CURANO. LA PSICOANALISI VISIVA DI SIGMUND FREUDQuando ho avuto tra le mani il libro di HORST BREDEKAMP sono...
01/11/2025

IMMAGINI CHE CURANO.
LA PSICOANALISI VISIVA DI SIGMUND FREUD
Quando ho avuto tra le mani il libro di HORST BREDEKAMP sono andato a cercare tra le doppie file di libri della mia biblioteca un testo “antico” che avevo quasi del tutto dimenticato.
Si tratta di “FREUD E L’ARTE. LA COLLEZIONE PRIVATA DI ARTE ANTICA”, uscito in inglese nel 1989 e pubblicato in italiano l’anno successivo con “Introduzione” di Peter Gay e “Presentazione” di Simona Argentieri.
Editore: Il Pensiero Scientifico, di Roma, (si tratta dell’editore che aveva pubblicato fino a tutto il 1987 la “Rivista di Psicoanalisi”).

Tra i due testi ci sono molte differenze che ora non si possono riassumere qui.
Basti pensate che il libro uscito nell’ottobre del 1990 si concentrava su 67 oggetti della collezione freudiana, ciascuno illustrato con una scheda apposita, oltre ad avvalersi di brevi ma significativi saggi di diversi esperti del settore.
Il testo di BREDEKAMP – autore di altri importanti volumi https://www.raffaellocortina.it/autore-horst-bredekamp-1190.html - è del tutto diverso.

“IMMAGINI CHE CURANO. LA PSICOANALISI VISIVA DI SIGMUND FREUD” è un testo affascinante, scritto molto bene, facile da seguire e istruttivo anche sotto il profilo “clinico”…
Come sempre accade – almeno dal mio punto di vista – per comprendere davvero la produzione culturale e scientifica di una persona si deve spaziare molto oltre i testi “tecnici” e “teorici”, andando a vedere la vita della persona stessa e l’ambiente intorno.
Nel senso: che tipo di vita faceva, e si faceva, in quei tempi? In quelle atmosfere?
Per questo, testi come quelli di Bruno Bettelheim, con i suoi ricordi sulla “Vienna di Freud”, le “reminiscenze” di Richard Sterba, o ciò che ha scritto Stephen Zweig, tra altri, sono importanti!

La collezione freudiana, tra i 2000 e i 3000 pezzi di varia origine, emerge come qualcosa di più di uno “specchio” della personalità di Freud.
Secondo le parole dell’autore: “Freud coincideva con la propria collezione, e la collezione, senza di lui, era morta. Essa era il suo secondo Io”

Qui la mia recensione:
https://www.psychiatryonline.it/recensioni-librarie/recensione-immagini-che-curano-la-psicoanalisi-visiva-di-sigmund-freud/
visibile anche nel mio sito web: https://www.castiellodantonio.it/le-mie-recensioni

https://www.raffaellocortina.it/scheda-libro/horst-bredekamp/immagini-che-curano-9788832857597-4509.html

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IL CONFLITTO CHE VIVE IN NOILitigare fa bene o male?Come riconoscere e gestire i vari tipi di conflitto nelle RELAZIONI ...
29/10/2025

IL CONFLITTO CHE VIVE IN NOI
Litigare fa bene o male?
Come riconoscere e gestire i vari tipi di conflitto nelle RELAZIONI affettive di coppia, con i figli, i familiari, di amicizia, e nel lavoro?
Quali sono le principali CAUSE di conflitto?
È sempre negativo o può essere utile e sprigionare nuove soluzioni a problemi che sembrano insormontabili?
Risulta assai carente L’EDUCAZIONE (in senso lato) circa il come prevenire o affrontare tali momenti di lenta combustione o di violenta esplosione

Le grandi istituzioni sociali, cioè il sistema dell’istruzione, in ogni suo grado, e il sistema della FAMIGLIA o dei rapporti affettivi primari, in ogni sua declinazione, generalmente non offrono alla persona, giovane e in formazione, suggerimenti o strumenti su come porsi di fronte a situazioni conflittuali. Anche “al di là”, per così dire, della famiglia, quando la persona è in transizione verso L’ETÀ ADULTA e fa il suo ingresso nel MONDO PRODUTTIVO, il tema della prevenzione e della gestione di conflitti interpersonali è sottaciuto o del tutto negletto

Eppure, dato che L’ESSERE UMANO È UN ESSERE SOCIALE PER DEFINIZIONE, e considerato che nelle relazioni interpersonali la possibilità di diverbio, contrasto più o meno aspro, divergenza e conflitto è sempre presente, sarebbe utile ed intelligente abituare le persone, già negli anni scolastici, a prendere in considerazione questo argomento
Un argomento che è spinoso, senza alcun dubbio, non fosse altro perché chiama in causa le modalità (interne, prima di tutto, cioè psicologiche, e poi esterne, quindi di comportamento) con cui LA PERSONA “GESTISCE” LA PROPRIA E ALTRUI AGGRESSIVITÀ

Nello scenario del XXI secolo, ricco di conflittualità, appare sempre più necessario familiarizzarsi con le tante dimensioni sociopsicologiche nelle divergenze e controversie interpersonali, in vari contesti
È, questo, il campo del MONDO INTERNO DELLA PERSONA, l’area dei desideri, delle mete, dei timori, delle difese, degli interessi espliciti e impliciti
Perché SOTTO LA PUNTA DELL’ICEBERG di un conflitto ci sono idee pregiudiziali, stereotipi, dinamiche e mondi che, se riconosciuti ed esplorati, possono aiutare a trovare soluzioni soddisfacenti per tutti gli attori in gioco, e non solo pseudosoluzioni di ripiego e frustranti in cui ognuno rinuncia a qualcosa pur di chiudere la situazione di disagio

Il conflitto porta con sé LE POTENZIALITÀ DI UN CONFRONTO che, se ben gestito, può diventare produttivo e creativo
Herman Hesse vedeva nell’antagonismo un’area in cui era possibile lo sviluppo di energie trasformative e di tensione vitale, anche richiamandosi all’antica filosofia cinese dello Yin e Yang.
La tensione tra forme opposte può essere trasformata in un rapporto dialettico e di scoperta come è la vita, e DIVENIRE “VITA NUTRITIVA”, difficile sì, ma affascinante anche per questo!

Qui una riflessione tratta dal libro “CONFLITTI” scritto con Luciana d’Ambrosio Marri: https://www.castiellodantonio.it/il-conflitto-che-vive-noi

ATTACCHI DI PANICOCosa vuol dire “attacchi di panico”? Di cosa parliamo? Le parole hanno un peso!Sarebbe interessante sa...
26/10/2025

ATTACCHI DI PANICO
Cosa vuol dire “attacchi di panico”? Di cosa parliamo?
Le parole hanno un peso!
Sarebbe interessante sapere “chi” ha introdotto nel linguaggio pseudo-tecnico la locuzione “Attacco di Panico”
E come mai non si dice “Attacco di Depressione”, o “Attacco di Fobia”
Forse perché già dire “attacco di panico” è… una sciocchezza

Una locuzione terroristica. Fatta di 2 parole, entrambe allarmanti
ATTACCO, come se qualcuno venisse aggredito!
PANICO, uno stato che ti prende e ti rapisce in confusione, agitazione, ecc.
Da cui, poi, impanicare, impanicato… nel linguaggio comune

Non vi era alcuna necessità di inventarsi questa locuzione
Esistono le parole ANSIA e ANGOSCIA che ben rappresentano ciò che oggi si vuol vedere come “panico”
Crisi di angoscia. Picco di ansia. Ansia acuta
Sono modi di dire più che sufficienti

Oggi, anno 2025, è un secolo dalla pubblicazione di un importante saggio di Sigmund Freud: “INIBIZIONE, SINTOMO E ANGOSCIA” (OSF, 1924-1929. Volume decimo).
Un lavoro particolarmente elaborato, quasi sofferto, in cui vi è una grande revisione della teoria dell’angoscia che è discussa in riferimento a molteplici connessioni (difese, rimozione, sintomi, fobie, lutto)

Sulla base di quel lavoro molti pseudo-terapeuti ne hanno derivato una superficiale pseudo-rassicurazione da offrire al paziente: l’angoscia è un SEGNALE
Ma l’esperienza sconvolgente che vive chi è in preda a un accesso di ansia non ha nulla a che fare con… un segnale!
Anche questa è null’altro che una sciocchezza
Da un lato si terrorizza (panico!), dall’altro si banalizza (un segnale)

L’angoscia, l’ansia, sono cose serie
Chi le ha provate una volta sola, non le dimentica. E questa traccia, tra l’altro, è uno dei problemi della persona ansiosa
Sarebbe auspicabile non provare mai la vera e propria crisi di angoscia
Ma forse, non per tutti
Ad alcuni, persone “dure”, asettiche, anaffettive, freddamente robotiche, intrinsecamente violente, farebbe bene provare un po’ di ansia. Le renderebbe… più umane

Tornando al panico, molte, troppe persone riferiscono “attacchi di panico” laddove vi sono solo momenti di ansietà.
Con il rischio di farsi medicalizzare
Ansiolitici e stabilizzatori dell’umore dati spesso a piene mani da medici generici senza cognizione di causa!

Inoltre, nel mondo in cui viviamo, qualche linea di “febbre ansiosa” è la norma, di quando in quando
Troppe le pressioni, le sfide, i problemi, le tensioni, le incertezze…
È necessario saper distinguere le normali difficoltà della vita - con i conseguenti momenti di preoccupazione, agitazione - da problemi veri che causano disagi, limitazioni, sofferenze, e che appaiono insormontabili, chiudendo la persona in una prigione, in una gabbia
Ma è anche importante agire precocemente se si sta diventando ansiosi, e non lasciare che lo stile di vita angoscioso-angosciante si cronicizzi
In ogni caso: evitiamo, per favore, parole terroristiche!

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GIORNATA MONDIALE DELL’OSTEOPOROSI 20 OTTOBRE 2025Come ogni anno, oggi è la giornata dedicata a sensibilizzare le person...
20/10/2025

GIORNATA MONDIALE DELL’OSTEOPOROSI
20 OTTOBRE 2025
Come ogni anno, oggi è la giornata dedicata a sensibilizzare le persone contro il RISCHIO DI DEGRADO OSSEO, in specie l’osteoporosi.
https://www.worldosteoporosisday.org/
Come in ogni altra branca della SALUTE, somatica e psichica, LA PREVENZIONE è fondamentale. Ma non sempre le persone sono attente a tenere sotto controllo la problematica della riduzione della densità minerale nel tessuto osseo, soprattutto in determinate regioni del corpo – il “nostro” corpo! Sul quale sarebbe opportuno avere MAGGIORE SENSIBILITÀ e SVILUPPARE CONSAPEVOLEZZA.

Anca, femore, polso, colonna vertebrale.
Sono questi i punti di maggior rischio.
CONTROLLI PERIODICI, soprattutto da una certa età in avanti, diventano indispensabili, in particolare quando si conduce uno STILE DI VITA che non facilita, o addirittura riduce, la struttura dell’osso.
Osso che, non dimentichiamolo, insieme all’apparato muscolare, è ciò che “tiene insieme” il nostro corpo.
Ma dato che la CONSAPEVOLEZZA SOMATICA è assai ridotta nelle persone, suggerisco che ciascuno si doti in casa di un buon libro illustrato di sana divulgazione scientifica in cui potere “vedere”, e non “immaginare”, come è fatto il nostro corpo, e quali siano i tanti rischi a cui si va incontro, anche semplicemente facendo una VITA SEDENTARIA, soprattutto ad una certa età.

La PREVENZIONE per l’osteoporosi si basa sul movimento fisico, sulla corretta alimentazione, sul globale stile di vita e – nei casi necessari – sulla opportuna assunzione di farmaci ed integratori.
L’ATTIVITÀ FISICA funziona come una vera terapia naturale!
CIBI ricchi di calcio, o che favoriscono l’assorbimento del calcio, rappresentano una base di cui non fare a meno in nessun giorno!
Proteine, vitamine, sali minerali e quant’altro potrà consigliare il medico specialista, il fisiatra, e ogni altra figura professionale competente, integrano in modo opportuno l’altrettanto opportuna – e sapientemente gestita – esposizione al sole.
E, naturalmente, si tratta di “non fumare” e “non bere alcolici” – cioè: non assumere dei veri e propri distruttori di calcio!

Perché tutta questa “fatica”?
O qualcosa che qualcuno potrebbe vedere come una “fatica”?
Per evitare cadute rovinose, fratture invalidanti, perdite di equilibrio, diminuzioni drammatiche di tono muscolare…
Insomma, tutto il panorama che troppo spesso aggredisce le donne dopo la menopausa, le persone obese che mangiano, fumano e bevono… “come se non ci fosse un domani”… i super-sedentari, gli “esseri viventi-da-scrivania”, che si siedono alle 09.00 del mattino alla postazione di lavoro e si alzano alle 18.00…

Qui la pagina dedicata all’osteoporosi dell’ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
https://www.epicentro.iss.it/focus/osteoporosi/osteoporosi

Solo una donna su due affetta da osteoporosi sa di esserlo. Stessa mancanza di consapevolezza su questa patologia riguarda un uomo su cinque. Il 50% delle persone che pensano di essere ammalate di osteoporosi non lo sono, mentre la metà di quelli realmente affetti dalla malattia non sa di esserlo. ...

FEMMINICIDIO. Capire il femminicidioPer capire il femminicidio – almeno in una delle sue tante “forme” – si dovrebbe asc...
16/10/2025

FEMMINICIDIO. Capire il femminicidio
Per capire il femminicidio – almeno in una delle sue tante “forme” – si dovrebbe ascoltare “LELLA”, una canzone scritta nel 1969 dal cantautore Edoardo De Angelis insieme a Stelio Gicca Palli.

In questo meraviglioso brano musicale c’è tutto.
Il RAPPORTO D’AMORE che si infrange una mattina d’inverno, con Lei che dice “Basta!” e lui che “non ci vede più”, le mette le mani al collo, e stringe.
Lui per anni si porta dentro IL SEGRETO. Ma non può più tenerlo e lo confida a un amico.

In realtà, come spesso accade, vorrebbe sia mantenere il segreto, sia rivelarlo.
Lo fa, ma con il patto di “Non dirlo a nessuno!”.
E dice all’amico… “Non ci volevi credere che ero proprio io che stavo con Lella”…
Tutti pensavano che fosse scappata, ma no: “Sono stato io!”.

Al momento del rifiuto di Lella, che “Con aria indifferente” gli dice che la loro relazione finisce, lui scatta e l’aggredisce. E non si ferma.
Ma aggiunge, come a cancellare quel fatto, che quando torna lì, vicino al mare, tra le barche abbandonate, ci va… “Solo per guardare il mare” – non ci pensa a chi sta sotto la sabbia.

Ha tenuto il segreto.
Ha confessato.
Ha chiesto al “confessore” di non rivelare nulla.
Ha negato ciò che ha fatto.
Ha razionalizzato, ed è passato oltre…

Fine della storia.

Da ascoltare e da far ascoltare:

Una eccezionale versione live di Lella con l'autore, Edoardo De Angelis, Neri Marcorè e Claudio Baglioni sul palco di Piazza Duomo a Spilimbergo, per Folkest...

IL BENESSERE NEL LAVOROOttobre. Decisamente la “ripresa” del lavoro è ormai ampiamente avviata.Si ha di fronte “un anno”...
14/10/2025

IL BENESSERE NEL LAVORO
Ottobre. Decisamente la “ripresa” del lavoro è ormai ampiamente avviata.
Si ha di fronte “un anno” di lavoro, come si dice calcolando il tempo che passa tra SETTEMBRE e LUGLIO.
All’incirca il tempo che ci separa dal periodo di riposo estivo.

Allora conviene predisporsi nel VIVERE AL MEGLIO questi mesi.
Mesi autunnali, invernali, poi primaverili e di inizio estate. Non è poco!
Conviene evitare di partire a mille per poi ritrovarsi a febbraio del tutto esauriti.
Conviene iniziare subito il movimento fisico o l’attività sportiva, per evitare di rincorrere uno stato di benessere fisico che sarà faticoso recuperare.
Conviene fare un check sullo stato di salute fisica generale, e predisporre integrazioni o terapie appropriate.

E la SALUTE MENTALE?
Certo, il fisico sta alla base di tutto, ma l’interazione è costante, continua, forte, importante.
Consultare uno specialista della salute mentale, uno psicoterapeuta, può aiutare ad impostare fin dall’inizio un sano stile di vita.
Anche nel campo del BENESSERE PSICOLOGICO vale la regola del prevenire piuttosto che curare.
E vale la regola dell’INTERVENTO PRECOCE, piuttosto che… lasciar andare e non pensarci…
Qui la mia recensione di un recente libro sul benessere nel lavoro e sull’equilibrio tra vita personale e vita di lavoro:

Tra i numerosi lavori che hanno trattato il bilanciamento tra vita personale e vita di lavoro nel corso degli ultimi decenni, questo libro curato da Connie Zheng si distingue per diversi motivi. Come osservazione generale credo che possa essere utile considerare – almeno dal mio personale punto di...

PSICOTERAPIA PER MANAGER  Manager in crisi? Può sembrare strano parlare di crisi di manager e di leader, ma si tratta di...
10/10/2025

PSICOTERAPIA PER MANAGER

Manager in crisi?
Può sembrare strano parlare di crisi di manager e di leader, ma si tratta di situazioni che accadono molto più spesso di ciò che può apparire ad uno sguardo di superficie sul nostro “mondo del lavoro”.

Del resto, non dovrebbe sorprendere pensare a situazioni di difficoltà psicologiche in persone che occupano ruoli “ad alta responsabilità organizzativa” (quindi anche professional e specialisti, gestori di clienti, persone di staff) se si considera, oggi, “come” si lavora.

Il carico che pesa sulle spalle di queste persone è notevole. E se si aggiungono i tempi stretti, l’incertezza, le responsabilità, la competizione (interna ed esterna) ci si potrebbe chiedere come mai non “tutte” queste persone sono stressate…!

In questo articolo inizio un sintetico discorso sulle crisi psicologiche ed esistenziali in cui può entrare una persona che vive la vita nel modo sommariamente indicato: https://www.castiellodantonio.it/psicoterapia-manager-0

LA RELAZIONE ANALITICA45 anni fa, a metà del 1980, era terminato da pochi mesi a Taormina il “IV Congresso Nazionale del...
06/10/2025

LA RELAZIONE ANALITICA
45 anni fa, a metà del 1980, era terminato da pochi mesi a Taormina il “IV Congresso Nazionale della Società Psicoanalitica Italiana” (30 maggio – 3 giugno 1980)
Titolo: “La relazione analitica”.
Fu un congresso importante, proprio per il tema che venne scelto, ma anche per l’organizzazione dei lavori.
Infatti, oltre alle classiche “relazioni” comunicate in plenaria, erano stati organizzati dei gruppi di lavoro che, nei 4 giorni del congresso, presentarono i risultati delle discussioni in appositi Panels (ben 16).

Oltre 200 persone, tra soci e candidati, si sono così confrontati in sessioni parallele, potendo sperimentarsi in uno scambio, né accademico né formale, tra anziani e giovani, provenienti da diversi centri, e con background molto diversi.

I primi lavori congressuali che furono pubblicati comparvero sul secondo numero della “Rivista di Psicoanalisi” del 1980 – vedi la “Relazione introduttiva” di Gaddini, le “Conclusioni” di Corrao, e la “Cronaca del Congresso” di Simona Argentieri. Molti altri lavori sui numeri seguenti e negli anni seguenti.

Si tratta per la maggior parte di riflessioni del tutto attuali.
Basti vedere i report di due gruppi di lavoro, il primo su “Formazione della coppia analitica e identità dello psicoanalista”, coordinato da Bellanova, e il secondo su “Identità personale professionale dello psicoanalista”, di cui fu moderatore Carloni (pubblicati nel numero 1 del 1981).
Alcuni lavori congressuali “scavalcarono” il numero monografico dedicato a Wilfred Bion, cioè il numero 3-4 del 1981 (un fascicolo bilingue di ben 760 pagine) venendo pubblicati nell’anno seguente.

L’artista Enotrio (Enotrio Pugliese, nato a Buenos Aires da famiglia calabrese l’11 maggio 1920 e scomparso a Pizzo Calabro il 21 agosto 1989), molto amico di Piero Bellanova (v. https://www.castiellodantonio.it/terapie-senza-dogmi-il-difficile-mestiere-di-piero-bellanova), regalò al congresso la litografia che si vede nell’immagine con la dedica “Omaggio dell’artista al IV Congresso Nazionale di Psicoanalisi – Taormina 1980”

Indirizzo

Viale Pinturicchio 58
Rome
00196

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