08/11/2025
✨Qualche giorno fa ho ricevuto una telefonata che mi ha profondamente toccato.
Era di un ex paziente che avevo seguito circa tre anni fa.
Con il suo consenso e la sua piena autorizzazione, condivido questa storia, che per me è una testimonianza preziosa del senso più umano della psicoterapia.
🌟Abbiamo concluso il percorso quando lui si è sentito pronto, dopo un lungo lavoro su di sé, sulla paura, sulla solitudine, sulla possibilità di tornare a fidarsi della vita.
Mi dice: “Non ti contatto perché sto male… ma perché voglio condividere delle novità.
Mi hai sempre ricordato che posso scriverti anche per raccontarti il bello.”
🔥Quelle parole mi hanno scaldato il cuore.
Spesso, chi inizia un percorso terapeutico lo fa nel momento del dolore, quando tutto sembra pesare, quando le giornate perdono colore, quando anche uscire di casa può sembrare impossibile.
Ed era così anche per lui: arrivato in piena crisi depressiva, con attacchi di panico che lo bloccavano, con la sensazione di non avere più una direzione.
❤️Poi, passo dopo passo, respiro dopo respiro, ha cominciato a riemergere.
Abbiamo lavorato sulla fiducia, sulla libertà, sulla possibilità di riconoscersi come persona capace di scegliere, di desiderare, di vivere.
E un giorno, è stato il momento del congedo: la terapia si era compiuta, come un viaggio che arriva a una riva nuova.
Tre anni dopo, la chiamata.
Ci rivediamo.
E davanti a me non c’è più lo sguardo impaurito di allora, ma quello di un uomo pieno di vita.
Mi racconta che ha trovato il lavoro che cercava da sempre, quello in cui si sente davvero sé stesso.
Che si è sposato.
E poi, con un sorriso pieno di luce, mi dice: “Mi vuoi accompagnare nel mio percorso di papà? Ne sono tre!”
Ci siamo messi a ridere, entrambi.
🌺E in quel momento ho sentito quanto la terapia non è solo il luogo in cui si cura la ferita, ma anche quello in cui si impara a custodire la vita.
A riconoscere la bellezza quando arriva.
A saper chiedere non solo aiuto, ma anche condivisione.
Perché sì, la terapia serve a superare i momenti difficili, ma anche a imparare a vivere tutto il resto: la gioia, la sorpresa, la gratitudine!