11/08/2025
Se oggi fosse l’ultimo giorno sulla Terra, ti accorgeresti di quanto sia stupido aver passato anni a rimandare la vita.
Ti sveglieresti all’alba, non per abitudine, ma per paura di perderti l’ultima danza del sole con il cielo. Ti verrebbe voglia di strappare con le mani quella distanza che ti separa da chi ami, correre senza fiato verso l’abbraccio che hai negato, dire “ti amo” e “perdonami” con la voce che trema, senza vergogna, senza freni.
Ti guarderesti intorno e capiresti che niente di quello che hai accumulato ti salverà: non le ore di lavoro, non i soldi in banca, non i progetti in agenda. Capiresti che hai vissuto come se ci fosse un domani garantito, come se la vita ti avesse promesso un rinnovo del contratto. E invece no: oggi ti presenta il conto, e dentro non ci sono gli anni che hai sognato, ma solo i giorni che non hai vissuto.
E allora lo capisci: non è la morte che fa paura, è la vita sprecata. Sono le parole mai dette, i baci mancati, i viaggi cancellati, le mani che non hai stretto, gli occhi che non hai saputo guardare fino in fondo. È la persona che hai lasciato andare per orgoglio, è il perdono che non hai avuto il coraggio di dare, è il sogno che hai messo in soffitta “perché non era il momento”.
Oggi lo capisci, ma forse è tardi.
E allora dimmi: perché aspetti l’ultimo giorno per vivere il primo?
Perché aspetti la fine per ricordarti di cominciare?
Vivi adesso.
Urla adesso.
Ama adesso.
Perché quando l’ultimo giorno arriverà, l’unica cosa che ti farà male… sarà renderti conto che non hai mai vissuto davvero. Io ho cominciato !
Giuseppe Totaro su Essere Indaco