21/11/2025
Allora premetto che la situazione è molto intricata e non si conoscono a pieno tutti i dettagli...
Da una parte una famiglia decide di crescere i propri figli in un modo alternativo...estremo si, perché così facendo estromettono i bambini dalla socialità prevalentemente con i pari e dalle opportunità sociali in generale che per quanto discutibili (anche io non amo questo mondo moderno fatto di tablet, pagamenti digitali, vincoli innaturali, ecc) sono le condizioni del mondo attuale ..inoltre, in prospettiva futura... vuoi o non vuoi con una educazione così "bucolica" porterebbero i bimbi ad una crescita totalmente divergente dalla società, nel senso che un domani avrebbero serie difficoltà eventualmente a re-inserirsi e ad imparare tutte le informazioni necessarie a navigare nel mondo del futuro.
Tuttavia c'è da riconoscere che in questa circostanza il vero "trauma" (o "danno emotivo" nel qui ed ora) lo commetterebbe lo stato separando "brutalmente" genitori e figli (almeno il papà pare sia attualmente estromesso dal collocamento congiunto) che in ogni caso dovrebbe veder garantito il diritto all'educazione della propria prole.
Insomma, personalmente (per quanto anche io non ami questo modello sociale attuale) non riuscirei a far vivere i miei figli nei boschi...
Ma dico...una via di mezzo si poteva trovare???
Non so...una casetta "popolare" in campagna??? Una vecchia casa cantoniera??? Forse sarebbe stata una via più saggia...
Ai posteri l'ardua sentenza...