27/01/2018
Ho studiato per un sogno personale... Un giorno forse insegnerò la mia esperienza ad altri per un sogno in comune.
Ho conosciuto Colleghi che mi hanno insegnato molto ed hanno arricchito il mio spirito: ho imparato a chiamarli Maestri! Ne ho conosciuti altri che sono stato contento di aver dimenticato in fretta. Ho avuto grandi soddisfazioni. Ho avuto enormi delusioni.
In sala operatoria ho riso spesso dietro la mascherina. A volte, uscendone, ho cantato ed urlato di gioia, nascosto tra gli armadietti degli spogliatoi.
Sì...qualche volta ho pianto. Spesso, per frasi di Pazienti che non commuoverebbero nessun altro: “Dottore, ho visto posti meravigliosi ed osservo con gioia i miei nipoti crescere”.
Qualche volta ho perso la pazienza ed ho avuto paura di diventare quello che non volevo. Altre volte, ho raggiunto risultati impensabili e sono stato per un istante consapevole di essere quello che non speravo.
Mi sono bloccato alla lampada a fessura a guardare degli occhi senza capirli. Altre volte alcuni occhi hanno incrociato la mia anima e, nonostante il camice, mi sono sentito n**o.
Ho sorriso e confortato dei perfetti sconosciuti... Eppure, nella vita, fanno fatica a farlo persone che vedo tutti i giorni.
Sono uscito di casa, la mattina presto, con i demoni dentro... E sono tornato a casa con l’orgoglio nel cuore. Altre volte ho pensato di aver sbagliato tutto.
Tutte le volte che entro in sala operatoria, penso a quanto sia meraviglioso. Ho passato delle ore a raccontarlo e persino i miei genitori mi hanno guardato con perplessa ammirazione.
Ho speso dei soldi che non potevo. Ho fatto rinunce e sacrifici. Ma tutte queste non valgono un solo decimo per cui ho lottato.
Non è “un Lavoro” né “una Professione”.
È l’espressione migliore del mio Spirito e di quel che sono. E a chi mi dice che sono un pazzo, di smettere di sognare ad occhi aperti e di crescere... insomma, di fare la persona seria, io rispondo: “Io sono un Oculista”