Dott.ssa Veronica Natali - Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

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Dott.ssa Veronica Natali - Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR Psicologa, Psicoterapeuta, Terapeuta EMDR

Ricevo c/o Studio di Via Alfredo Panzini 4, Roma

Ed ecco che è arrivato un altro lunedì... l'ennesimo, che da l'avvio ad una nuova settimana. Come ogni lunedì c'è la spi...
02/11/2020

Ed ecco che è arrivato un altro lunedì... l'ennesimo, che da l'avvio ad una nuova settimana. Come ogni lunedì c'è la spinta a fare, realizzare, concretizzare, progettare e porsi dei nuovi obiettivi.
Tutto questo si scontra ormai da mesi con una complessità ed una grande pressione difficile da ignorare.
Ognuno di noi ha una parte che si attiva nelle difficoltà o di fronte alle sfide della vita. E' quella parte di noi che ci fa riemergere quando pensiamo di aver toccato il fondo, che ci da uno spiraglio di luce quando di fronte a noi vediamo tutto nero, è quella che porta in sè la pulsione di vita, la spinta a ripartire nonostante tutto.
E voi? Riuscite ad entrare in contatto con questa parte? Potreste descriverla?
Essere in contatto consapevole con essa, la rende e ci rende più efficace.

In questi giorni stiamo cambiando radicalmente il nostro modo di vivere: tutto scorre secondo un tempo che non possiamo ...
25/03/2020

In questi giorni stiamo cambiando radicalmente il nostro modo di vivere: tutto scorre secondo un tempo che non possiamo scegliere noi ma che è conseguenza di norme molto restrittive sulla nostra libertà. Dobbiamo reinventare il nostro lavoro o lasciarlo momentaneamente, ricreare nuovi equilibri familiari, tollerare distanze, nostalgie e incertezze. La nuova condizione in cui ci troviamo a vivere può creare disagio poiché diversi aspetti della nostra vita quotidiana sono stati stravolti contemporaneamente. La sfida che ci viene imposta di accettare per un bene superiore è ardua e non è stato chiesto a nessuno di noi se era il momento di viverla o meno. Tutti questi elementi gravano sull'equilibrio psicologico di ognuno di noi e in qualche modo, che sia visibile o meno a noi stessi o agli altri, in qualche momento se ne sente di più il peso. È NORMALE. Spesso affrontare tutte queste difficoltà da soli non aiuta ad avere sollievo ma si rischia di farsi sempre le stesse domande e avere sempre le stesse risposte. Se sentite di essere in un vortice senza uscita, preda delle vostre emozioni o dei vostri pensieri cogliete l'occasione per parlarne con un professionista e capire meglio ciò che sta accadendo. Noi ci siamo.

“Credo che il cosmo abbia il suo modo di riequilibrare le cose e le sue leggi, quando queste vengono stravolte.Il moment...
16/03/2020

“Credo che il cosmo abbia il suo modo di riequilibrare le cose e le sue leggi, quando queste vengono stravolte.
Il momento che stiamo vivendo, pieno di anomalie e paradossi, fa pensare.
In una fase in cui il cambiamento climatico causato dai disastri ambientali è arrivato a livelli preoccupanti, la Cina in primis e tanti paesi a seguire, sono costretti al blocco; l'economia collassa, ma l'inquinamento scende in maniera considerevole. L'aria migliora; si usa la mascherina, ma si respira.

In un momento storico in cui certe ideologie e politiche discriminatorie, con forti richiami ad un passato meschino, si stanno riattivando in tutto il mondo, arriva un virus che ci fa sperimentare che, in un attimo, possiamo diventare i discriminati, i segregati, quelli bloccati alla frontiera, quelli che portano le malattie. Anche se non ne abbiamo colpa. Anche se siamo bianchi, occidentali e viaggiamo in business class.

In una società fondata sulla produttività e sul consumo, in cui tutti corriamo 14 ore al giorno dietro a non si sa bene cosa, senza sabati nè domeniche, senza più rossi del calendario, da un momento all'altro, arriva lo stop.
Fermi, a casa, giorni e giorni. A fare i conti con un tempo di cui abbiamo perso il valore, se non è misurabile in compenso, in denaro.
Sappiamo ancora cosa farcene?

In una fase in cui la crescita dei propri figli è, per forza di cose, delegata spesso a figure ed istituzioni altre, il virus chiude le scuole e costringe a trovare soluzioni alternative, a rimettere insieme mamme e papà con i propri bimbi. Ci costringe a rifare famiglia.

In una dimensione in cui le relazioni, la comunicazione, la socialità sono giocate prevalentemente nel "non-spazio" del virtuale, del social network, dandoci l'illusione della vicinanza, il virus ci toglie quella vera di vicinanza, quella reale: che nessuno si tocchi, niente baci, niente abbracci, a distanza, nel freddo del non-contatto.
Quanto abbiamo dato per scontato questi gesti ed il loro significato?

In una fase sociale in cui pensare al proprio orto è diventata la regola, il virus ci manda un messaggio chiaro: l'unico modo per uscirne è la reciprocità, il senso di appartenenza, la comunita, il sentire di essere parte di qualcosa di più grande di cui prendersi cura e che si può prendere cura di noi. La responsabilità condivisa, il sentire che dalle tue azioni dipendono le sorti non solo tue, ma di tutti quelli che ti circondano. E che tu dipendi da loro.

Allora, se smettiamo di fare la caccia alle streghe, di domandarci di chi è la colpa o perché è accaduto tutto questo, ma ci domandiamo cosa possiamo imparare da questo, credo che abbiamo tutti molto su cui riflettere ed impegnarci.
Perchè col cosmo e le sue leggi, evidentemente, siamo in debito spinto.
Ce lo sta spiegando il virus, a caro prezzo."

F. Morelli

  serali 🎈Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.Adulto è colu...
09/12/2019

serali 🎈

Adulto è colui che ha preso in carico il bambino che è stato, ne è diventato il padre e la madre.
Adulto è colui che ha curato le ferite della propria infanzia, riaprendole per vedere se ci sono cancrene in atto, guardandole in faccia, non nascondendo il bambino ferito che è stato, ma rispettandolo profondamente riconoscendone la verità dei sentimenti passati, che se non ascoltati diventano presenti, futuri, eterni.
Adulto è colui che smette di cercare i propri genitori ovunque, e ciò che loro non hanno saputo o potuto dare.
È qualcuno che non cerca compiacimento, rapporti privilegiati, amore incondizionato, senso per la propria esistenza nel partner, nei figli, nei colleghi, negli amici.
Adulto è colui che non crea transfert costanti, vivendo in un perpetuo e doloroso gioco di ruolo in cui cerca di portare dentro gli altri, a volte trascinandoli per i capelli.
Adulto è chi si assume le proprie responsabilità , ma non quelle come timbrare il cartellino, pagare le bollette o rifare i le lavatrici. Ma le responsabilità delle proprie scelte, delle proprie azioni, delle proprie paure e delle proprie fragilità.
Responsabile è chi prende la propria vita in carico, senza più attribuire colpe alla crisi, al governo ladro, al sindaco che scalda la poltrona, alla società malata, ai piccioni che portano le malattie e all’insegnante delle elementari che era frustrata.
Sembrano adulti ma non lo sono affatto.
Chi da bambino è stato umiliato, chi ha pensato di non esser stato amato abbastanza, chi ha vissuto l’abbandono e ne rivive costantemente la paura, chi ha incontrato la rabbia e la violenza, chi si è sentito eccessivamente responsabilizzato, chi ha urlato senza voce, chi la voce ce l’aveva ma non c’era nessuno con orecchie per sentire, chi ha atteso invano mani, chi ha temuto le mani: per tutti questi “chi”, se non c’è stato un momento di profonda rielaborazione, se non si è avuto ancora il coraggio di accettare il dolore vissuto, se non si è pronti per dire addio a quel bambino, allora “l’adultità” è un’illusione.
Io ho paura di questi bambini feriti travestiti da adulti, perché se un bambino ferito urla e scalcia, un adulto che nega le proprie emozioni è pronto a fare qualsiasi cosa.
Ciò che separa il bambino dall’adulto, è la consapevolezza.
Ciò che separa l’illusione dalla consapevolezza è la capacità di sostenere l’onda d’urto della deflagrazione del dolore accumulato.
[...]
Non si può essere adulti se nessuno ha visto il bambino che siamo stati, noi per primi."

[Janusz Korczak]

Corso EMDR II livello (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione ...
13/11/2019

Corso EMDR II livello (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, Desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) tenuto dal prof. Roger Solomon.

Grazie a tutti per queste giornate formative!
✌🏻📚🔎👀

Indirizzo

Via Alfredo Panzini, 4
Rome
00100

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 21:00
Martedì 08:00 - 21:00
Mercoledì 08:00 - 21:00
Giovedì 08:00 - 21:00
Venerdì 08:00 - 21:00
Sabato 08:00 - 21:00

Telefono

+393519222639

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