15/12/2025
MACULOPATIA: DALLO ZAFFERANO UNA NUOVA FRONTIERA PER LA PROTEZIONE DELLA VISTA
La maculopatia è una delle principali cause di perdita della vista dopo i 60 anni e, secondo le proiezioni epidemiologiche, entro il 2040 interesserà circa 280 milioni di persone nel mondo. Una patologia silenziosa, progressiva, che oggi trova però un potenziale alleato in un fiore prezioso: lo zafferano.
Grazie a un importante studio biotecnologico dell’ENEA, condotto dal gruppo del professor Giovanni Giuliano, la ricerca italiana ha identificato nel fiore di Crocus sativus una sostanza naturale capace di esercitare un effetto protettivo sulla retina: la crocina, pigmento responsabile del tipico colore rosso degli stimmi.
Le crocine erano note da tempo, ma la ricerca ENEA ha dimostrato che possiedono proprietà terapeutiche particolarmente rilevanti per l’occhio, contribuendo a contrastare i processi degenerativi della macula. È proprio qui che nasce il loro potenziale impiego per chi soffre di degenerazione maculare legata all’età.
Il lavoro dei ricercatori è iniziato quasi per caso nel 2006, quando l’osservazione delle varietà abruzzesi di zafferano ha aperto la strada all’isolamento dei geni responsabili della produzione delle crocine. Oggi, dopo anni di studio, questi geni sono stati quasi tutti identificati e brevettati, permettendo di produrre le crocine per via biotecnologica in organismi come Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito di birra. Questo approccio consente di ottenere la sostanza in modo sostenibile, senza ricorrere alla produzione massiva della spezia e aprendo la strada allo sviluppo di supplementi dedicati alla salute oculare.
Le crocine, oltre alla loro azione protettiva sulla retina, mostrano anche proprietà preventive nei confronti di alcune forme tumorali e di alcune malattie neurodegenerative, grazie alla loro stabilità e alla capacità di agire sia in ambiente acquoso sia lipidico. La biotecnologia permette oggi di valorizzare queste molecole naturali rendendole disponibili in forme più accessibili e controllate.
In questo contesto di innovazione scientifica si inserisce anche il lavoro dei Laboratori OVF, che hanno formulato OVF OPC MACULA 30 cps, un integratore alimentare pensato per sostenere la fisiologica funzione visiva grazie alla sinergia di Tageta capolini, Pino marittimo francese, Centella asiatica e Zafferano, specie vegetali studiate per la loro azione antiossidante e protettiva sul microcircolo oculare.
La ricerca sullo zafferano rappresenta un esempio virtuoso di come le biotecnologie possano trasformare la conoscenza delle piante medicinali in strumenti concreti per la prevenzione e il benessere. Una prospettiva che, nei prossimi anni, potrebbe cambiare l’approccio alla salute della vista, offrendo nuove opportunità per rallentare i processi degenerativi e proteggere la macula.
https://www.parafarmaciaovf.it/Ovf-Opc-Macula-30cps-z-1042