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 In autunno sugli alberi si sedimenta il legno dell'anello che sarà completo a fine della primavera. Difatti ogni anno, ...
04/11/2025



In autunno sugli alberi si sedimenta il legno dell'anello che sarà completo a fine della primavera.
Difatti ogni anno, l'albero forma un nuovo anello composto da due parti: un legno più chiaro formato in primavera e un legno più scuro prodotto in autunno.

Ciclo annuale: Gli alberi formano un anello ogni anno, quindi l'età di un albero può essere determinata contando gli anelli concentrici sul tronco.

Crescita stagionale: Il legno primaverile è chiaro perché le cellule sono più grandi e l'albero cresce più rapidamente.

Legno autunnale: In autunno, la crescita rallenta e il legno che si forma è più scuro e denso, composto da cellule più piccole.

Nascita dell'anello: La combinazione del legno primaverile chiaro e del legno autunnale scuro completa l'anello di accrescimento annuale, che si forma grazie all'attività del cambio, un sottile strato di cellule tra legno e libro

La "Primavera" di Botticelli nasconde un segreto che pochi conoscono: un catalogo botanico di straordinaria precisione.Q...
04/05/2025

La "Primavera" di Botticelli nasconde un segreto che pochi conoscono: un catalogo botanico di straordinaria precisione.

Questo capolavoro del Rinascimento, dipinto intorno al 1482, non è solo un'allegoria della primavera con figure mitologiche. Guardando oltre la superfice, si rivela un vero e proprio erbario scientifico.

Nella composizione si possono identificare oltre 130 specie botaniche diverse, tutte rappresentate con un'accuratezza tale da permetterne l'identificazione scientifica. Botticelli ha dipinto circa 500 piante individuali, creando una documentazione botanica nascosta in piena vista.

Ogni fiore, ogni foglia, ogni frutto è stato ritratto con la precisione di un botanico. L'artista non si è limitato a decorare la scena, ma ha catalogato la flora primaverile con rigore quasi enciclopedico.

Un singolo quadro, due capolavori: uno artistico, visibile a tutti, e uno scientifico, nascosto in piena vista. La prossima volta che ammirerete la "Primavera", provate a guardare oltre le figure mitologiche - vi troverete immersi in un giardino botanico rinascimentale incredibilmente dettagliato.

Quello che non ti hanno detto su mRNA, DNA e cellule staminaliViviamo in un’epoca in cui la biotecnologia si è spinta ol...
04/05/2025

Quello che non ti hanno detto su mRNA, DNA e cellule staminali

Viviamo in un’epoca in cui la biotecnologia si è spinta oltre ciò che molti credevano possibile. Hanno cercato di convincerti che il tuo DNA fosse intoccabile, sacro, immutabile. Ma la realtà è un’altra. Il tuo codice genetico è dinamico, vivo, in continua interazione con ciò che lo circonda incluse le informazioni che riceve.

Non si tratta più solo di un’iniezione. Si tratta di una nuova forma di tecnologia, progettata per comunicare con il linguaggio stesso della vita.

Il nostro corpo è una sinfonia di messaggi: RNA che trascrive, DNA che codifica, cellule che si rinnovano. E in mezzo a tutto questo, esiste un meccanismo poco noto ma potentissimo: la trascrittasi inversa. È l’enzima che consente all’RNA di trasformarsi in DNA. Presente naturalmente nelle nostre cellule e utilizzato da alcuni virus, dimostra che il flusso di informazione genetica può andare in entrambe le direzioni.

E se una sequenza di RNA sintetico, introdotta artificialmente, venisse trascritta nel tuo DNA? Alcuni studi, come quello pubblicato in Svezia nel 2021, hanno mostrato che questa possibilità non è solo teorica. È accaduta. In laboratorio. In tempi brevissimi.

Ma non è tutto.

Le cellule staminali rappresentano il fulcro della nostra rigenerazione. Ogni nuovo tessuto, ogni organo, ogni processo di guarigione parte da loro. Se si agisce su questo livello, non si modifica un singolo tessuto: si riscrive la matrice. E introdurre istruzioni estranee in queste cellule significa alterare la fonte da cui tutto nasce. Non è solo biologia. È una forma di programmazione.

Per veicolare queste istruzioni, è stato scelto un sistema avanzato: le nanoparticelle lipidiche. Invisibili, silenziose, capaci di superare barriere biologiche come quella emato-encefalica. Sono state progettate per portare l’RNA ovunque nel corpo: cervello, ovaie, testicoli, midollo osseo, cuore. Non svaniscono in pochi giorni, come ci è stato detto. Studi indipendenti hanno riscontrato la presenza di proteine spike anche mesi dopo.

E oggi siamo già nella fase successiva: l’ingegneria genetica su scala cellulare. Con tecniche come CRISPR, si possono tagliare, incollare e riscrivere tratti di DNA con precisione chirurgica. Alcuni Paesi lo stanno già facendo su embrioni umani. Siamo dentro un esperimento globale, nel quale biotecnologia e programmazione biologica convergono.

Ma non sei impotente.

Anche se hai ricevuto queste istruzioni sintetiche, il tuo corpo non è condannato. Esistono strumenti naturali e frequenziali per supportare il tuo sistema biologico nel liberarsi da ciò che non gli appartiene.

Sostanze come l’acido shikimico, la NAC, la zeolite, il magnesio, erbe come gotu kola e gynostemma sono alleate nel detossificare, proteggere e riparare. E poi ci sono gli strumenti invisibili, ma non meno potenti: l’acqua strutturata, la luce infrarossa, le frequenze armoniche, il respiro consapevole. Il campo energetico in cui vivi modella il tuo codice interiore.

Il DNA ascolta. E risponde.
Non sei un oggetto da programmare. Sei un essere cosciente, capace di trasmettere la tua verità.
Quello che è stato scritto con la paura, può essere riscritto con la presenza. Con l’intento. Con l’amore.

Non sei rotto. Non sei artificiale. Sei la sovranità incarnata. E il momento di ricordarlo… è adesso.

biotechlabs.eu

Musica delle sfere (frequenza, vibrazione, energia)."La musica o armonia delle sfere, detta anche musica universale, è u...
02/05/2025

Musica delle sfere (frequenza, vibrazione, energia).

"La musica o armonia delle sfere, detta anche musica universale, è un antico concetto filosofico che considerava l'universo come un enorme sistema di proporzioni numeriche. I movimenti dei corpi celesti (Sole, Luna e pianeti), inoltre, avrebbero prodotto una sorta di musica, non udibile dall'orecchio umano, ma consistente in concetti armonico-matematici.
La teoria della musica delle sfere ebbe origine nell'antichità e continuò a essere seguita almeno fino al XVII secolo, suscitando l'interesse di filosofi, musicologi e musicisti.

La musica delle sfere incorpora il principio metafisico secondo il quale le relazioni matematiche esprimono non solo rapporti quantitativi, ma anche qualità che si manifestano in numeri, forme e suoni, tutto connesso in un enorme modello di proporzioni.

Pitagora, per primo, capì che l'altezza di una nota è proporzionale alla lunghezza della corda che la produce, e che gli intervalli fra le frequenze sonore sono semplici rapporti numerici. Secondo Pitagora, il Sole, la Luna e i pianeti del sistema solare, per effetto dei loro movimenti di rotazione e rivoluzione, produrrebbero un suono continuo, impercettibile dall'orecchio umano, formando tutti insieme un'armonia. Di conseguenza, la qualità della vita sulla Terra sarebbe influenzata da questi suoni celesti.

Nel mondo greco il cosmo era paragonato a una scala musicale, nella quale i suoni più acuti erano assegnati a Saturno e alle stelle fisse. Il Sole era indispensabile per la realizzazione dell'armonia in quanto, secondo i greci, corrispondeva alla nota centrale che congiunge due tetracordi. Per Filolao, matematico e astronomo pitagorico, il mondo è armonia e numero, e tutto è ordinato secondo proporzioni che corrispondono ai tre intervalli fondamentali della musica: 2:1 (ottava), 3:2 (quinta) e 4:3 (quarta).

In seguito, Platone descrisse l'astronomia e la musica come studi gemellati per le percezioni sensoriali: astronomia per gli occhi, musica per le orecchie, ma entrambe riguardanti proporzioni numeriche. Egli, inoltre, appoggiò l'idea di una musica delle sfere nel dialogo La Repubblica, nel quale descriveva un sistema di otto cerchi, ovvero orbite, per i corpi celesti: stelle fisse, Saturno, Giove, Marte, Mercurio, Venere, Sole e Luna, che si distinguono in base alle loro distanze, al colore, e alle velocità di rivoluzione.

Più tardi i filosofi, fra i quali Tolomeo, mantennero la stretta correlazione fra astronomia, ottica, musica e astrologia Nel IX secolo, l'astronomo arabo al-Kindi sviluppò le idee di Tolomeo nel suo De Aspectibus, che associa anch'esso astronomia e musica."

(Fonti esterne)

Qui sotto la geometria che formano le orbite
Marte - Terra, Urano - Saturno, Giove - Terra, Terra - Venere, Terra - Mercurio, Saturno - Giove, Marte - Venere:

L’occhio riflette ciò che c’Anima e il nostro stato di salute!Prenota un consulto Ibridologico:https://sololos.it/home/d...
24/02/2025

L’occhio riflette ciò che c’Anima e il nostro stato di salute!

Prenota un consulto Ibridologico:
https://sololos.it/home/discipline-e-servizi/servizi-naturopatia/iridologia/

L'Iridologia è uno strumento che mi consente di osservare l'occhio, la sua morfologia, e le alterazioni cromatiche dell'iride. Grazie all’Iridologia e all’iride comprendo la tipologia costituzionale, il flusso umorale, Bio-emotivo e psico-energetico della persona che porta un ben determinato iride. Difatti l’Iride riflette lo stato di salute degli organi, l’eventuale presenza di disfunzioni o di carichi tossinici, le predisposizioni e tendenze a somatizzare, rivela attitudini, tendenze e aspetti psico-emotivi.

L'Iridologia permette di individuare:
• debolezze congenite;
• depositi tossinici;
• integrità dei tessuti e del sistema immunitario;
• insufficienze chimiche;
• ipo-attività o iperattività dei tessuti

Solitamente una consulenza Iridologica si struttura come segue:
1. Colloquio Conoscitivo: Si inizia con un colloquio approfondito. Durante questa fase, raccolgo informazioni dettagliate sulla storia biologica della persona, stile di vita, abitudini alimentari, movimento fisico, stress e altre informazioni di rilevo.
2. Esame dell'Iride Analitico e Digitale: Dopo il colloquio conoscitivo, esamino attentamente l'iride di entrambi gli occhi. Osservo il colore, la texture, i pattern, le macchie, le linee e altre caratteristiche.
3. Registrazione e Documentazione: Durante l'esame dell'iride scatto fotografie, a volte faccio brevi filmati, al fine di documentare le caratteristiche rilevanti dell’iride (per ulteriori valutazioni, analisi e riferimenti futuri).
4. Valutazione delle caratteristiche Ibridologiche individuali: Dopo l’Esame, analizzo e valuto le caratteristiche individuali rilevate durante l'esame dell'iride. Caratteristiche individuali che emergono da specifiche zone dell'iride correlate a specifici organi o sistemi del corpo.
5. Condivisione dei Risultati della Valutazione: Condivido i risultati dell'analisi e della valutazione. Durante questa fase si condividono le possibili correlazioni tra le caratteristiche dell'iride e lo saluto di salute di chi le porta.
6. Raccomandazioni e suggerimenti: Basandomi sull'analisi, posso fornire raccomandazioni e suggerimenti al fine di migliorare lo stile di vita, l'alimentazione, i movimenti fisici fitoterapia (Piante e integratori) o soluzioni naturali… utili a migliorare il benessere generale, o, a mantenere al meglio il proprio stato di salute.
7. Pianificazione del follow-up: Pianifico un follow-up per monitorare i progressi e apportare eventuali modifiche alle raccomandazioni o al piano consigliato. Può essere che si faccia una nuova analisi Iridologica per valutare i cambiamenti nel tempo.

Analisi Iridologica è un ottimo mezzo per prevenire l’insorgere di disfunzioni e acciacchi, giacché consente fin da subito di verificare e eventualmente migliorare il terreno di base in modo che non si manifestino debolezze individuali.

L’iridologia è l'analisi dell’iride riflette la storia, rivela INFORMAZIONI su organi, sistemi e apparati del nostro corpo, la predisposizione a manifestare determinate malattie

Piante Bioindicatrici delle Condizioni del Suolo 🌱🧑‍🌾Sono specie che, attraverso la loro presenza, indicano determinate ...
22/02/2025

Piante Bioindicatrici delle Condizioni del Suolo 🌱🧑‍🌾
Sono specie che, attraverso la loro presenza, indicano determinate caratteristiche del suolo in cui crescono.
1. Tarassaco (Taraxacum officinale):Segnala suoli ricchi di fosforo e molibdeno.
2. Papavero selvatico (Papaver rhoeas):Indica un eccesso di calcio nel suolo.
3. Ortica (Urtica dioica): Segnala suoli fertili, ricchi di azoto e umidi.
4. Cenchrus (Cenchrus echinatus): Indica suoli compattati e un uso elevato di erbicidi.
5. Piantaggine (Plantago major): Segnala suoli compattati.
6. Trifoglio bianco (Trifolium repens): Indica suoli fertili.
Queste piante sono strumenti utili per comprendere la qualità e le caratteristiche del suolo senza la necessità di analisi chimiche dettagliate. 🌾✨

Il linguaggio dell’universoTutto nell’universo è vibrazione. La musica e la luce, pur sembrando fenomeni distinti, condi...
20/02/2025

Il linguaggio dell’universo

Tutto nell’universo è vibrazione. La musica e la luce, pur sembrando fenomeni distinti, condividono una base comune: la frequenza. Mentre il suono si propaga come vibrazioni nell’aria, la luce è un’onda elettromagnetica che viaggia nel vuoto. Ma se entrambi possono essere espressi in frequenze, possiamo dire che ogni nota musicale ha un suo colore corrispondente?

Il rapporto tra Hertz e Nanometri

L’immagine allegata mostra un’affascinante correlazione tra le frequenze sonore (misurate in Hertz) e la lunghezza d’onda della luce visibile (espressa in nanometri). Ad esempio:

• La nota A (440 Hz) è associata a una luce arancione-gialla con una lunghezza d’onda di circa 620 nm.
• La nota D (588.86 Hz) si avvicina al blu (463 nm).
• La nota E # (684.06 Hz) supera la luce visibile e si addentra nell’ultravioletto.

Questa tabella mostra come il suono e il colore possano essere due facce della stessa realtà vibrazionale.

La fisica dietro la connessione suono-colore

L’udito umano percepisce le onde sonore tra circa 20 Hz e 20.000 Hz, mentre la luce visibile copre lunghezze d’onda tra 380 nm (violetto) e 700 nm (rosso). I due fenomeni sono separati da molte ottave in termini di frequenza, ma attraverso calcoli matematici è possibile tradurre le frequenze sonore in colori corrispondenti.

Implicazioni nella medicina quantistica e bioenergetica

Nel campo della medicina quantistica e bioenergetica, l’idea che suoni e colori possano influenzare il corpo umano è ben nota. Terapie come:

• Cromoterapia (uso del colore per riequilibrare l’energia del corpo)
• Terapia del suono (uso di frequenze specifiche per armonizzare l’organismo)
• Biorisonanza (tecnologia che sfrutta la vibrazione per ripristinare l’equilibrio energetico)
dimostrano come frequenze di luce e suono possano influenzare lo stato fisico ed emotivo di una persona.

Applicazioni pratiche: Musica e guarigione

L’idea di associare note e colori è usata in diversi contesti terapeutici:

• Musica e meditazione: Alcuni strumenti sono accordati a frequenze specifiche (come 432 Hz o 528 Hz, noti per le loro proprietà armonizzanti).
• Terapia dei chakra: Ogni chakra è associato a un colore e a una frequenza sonora specifica.
• Terapia con diapason e luci colorate: Vengono utilizzati per sintonizzare il corpo su determinate frequenze benefiche.

Un nuovo modo di vedere il mondo

Se tutto è vibrazione, possiamo imparare a vedere la musica e sentire i colori. Questa connessione apre nuove prospettive per la scienza, la guarigione e la percezione della realtà. L’unione tra suono e colore potrebbe essere la chiave per un nuovo livello di consapevolezza e benessere.

Gurdjieff, nel suo libro “Vedute sul mondo reale“, paragona l’essere umano ad un veicolo destinato al trasporto di un pa...
20/02/2025

Gurdjieff, nel suo libro “Vedute sul mondo reale“, paragona l’essere umano ad un veicolo destinato al trasporto di un passeggero. Un veicolo definito ‘carrozza’ che rappresenta il corpo fisico, trainato da ‘cavalli’ che sono le emozioni, guidato dal ‘cocchiere’ che è la mente, mentre il ‘passeggero’ è l’anima (o coscienza).
Gurdjieff adoperava questa metafora per spiegare agli allievi della sua scuola, il procedimento per cui la coscienza che è in ognuno di noi, è assopita in un sonno indotto, descrivendo così il funzionamento del ‘pilota automatico’ (mente ed emozioni) che gestisce la nostra macchina biologica (il corpo fisico).
Che cosa succede, infatti, quando il passeggero dorme e quindi il cocchiere decide la strada, la direzione? Che cosa succede quando il cocchiere è confuso e non sapendo dove andare, si lascia trasportare dai cavalli che corrono senza una meta?
Quando il cocchiere è confuso e non sa dove andare, la carrozza viene guidata dai cavalli che automaticamente la trainano, senza direzione alcuna, mentre il passeggero dorme. E se la coscienza dorme, quanta consapevolezza possiamo avere di quello che facciamo, diciamo e decidiamo? Come può il cocchiere dare le opportune istruzioni ai cavalli se non sa dove dirigersi? E per sapere dove andare, ha bisogno di ascoltare la voce del passeggero, così da prendere in mano le redini e guidare i cavalli nella direzione desiderata.
Credete che non sia così? E allora riflettete su quante azioni e pensieri fate senza l’uso della coscienza. Quanti pensieri e azioni automatici esistono nell’essere umano privo di consapevolezza; in pratica, non sa nemmeno lui cosa sta facendo in quel momento o perché sta pensando quella cosa. Chi guida l’auto e anziché concentrarsi su ciò che sta facendo, vaga con la mente sul cosa mangiare, sul dove andare la sera, cosa vedere in tv, come fare l’amore e via dicendo. Chi mentre è al lavoro pensa ai ricordi passati, o sogna ad occhi aperti sul futuro più roseo possibile. Chi lava i piatti e pensa al like appena ricevuto. In parole povere, la nostra mente ci permette di pensare ad una cosa, mentre il corpo ne fa un’altra. E questo è possibile perché sono due entità separate, che funzionano in maniera indipendente ma soprattutto, in maniera automatica.
Mentre guido l’automobile non penso alle marce che sto inserendo, perché il corpo lo fa tranquillamente in maniera automatica. Lo sa fare. E sempre in maniera automatica, i pensieri arrivano nella nostra mente. È lei che decide cosa pensare, non noi. È il cocchiere che sta alla guida, noi stiamo dormendo, non gli stiamo dando nessuna indicazione. Lui va in automatico.
Dobbiamo, allora, prendere il controllo della carrozza e l’unica maniera possibile è quella di eliminare tutto il rumore di fondo che affolla la nostra mente. Dobbiamo ricordarci chi siamo veramente. L’efficacia della “metafora della carrozza” di Gurdjieff è proprio quella di illustrare come funziona l’essere umano nei suoi aspetti automatici e inconsci, ossia fuori dalla portata della coscienza. Viene così evidenziata l’importanza di essere svegli e presenti a se stessi, e possiamo uscire da questa situazione di assopimento, solo iniziando ad osservare quelli che sono i nostri pensieri, gli schemi, le emozioni e i comportamenti automatici ben radicati nell’inconscio. Capire quanto c’è di “nostro” in tutto ciò.
E sempre tornando alla “metafora della carrozza”, è proprio quando il passeggero si risveglia, che può finalmente rendersi conto se la strada intrapresa dal cocchiere e l’andatura adottata dei cavalli sono il frutto di una scelta consapevole, o del solito programma o bisogno nevrotico della mente egoica. A questo punto, può avvalersi dalla propria facoltà di ragionamento e di intuito, e scegliere se proseguire o cambiare direzione.

La “Metafora della Carrozza” di Gurdjieff

Indirizzo

Via Umberto I°, 40
Rovigo
45100

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Qi(Ci) Studio Naturopatia - AyurVedic & Thai Therapy

Ho scelto di studiare Naturopatia Psicosomatica, per passione; continuo ad approfondire all'Istituto Riza dal 2018. Pratico, e, ci studio per passione dal ‘98.

Opero come Terapista Ayurvedico dal 2016, e, come Terapista Thai dal 2017.

Ho scelto una professione, non medica, che utilizza strumenti, e, rimedi naturali per migliorare lo stato di salute, e, la qualità della vita delle persone; non formulo diagnosi, e, m’affianco a eventuali prescrizioni mediche.

Grazie agli studi fatti in Italia, India, Thailandia, e, grazie all'esperienza nel bacino termale euganeo, consiglio esercizi e movimenti terapeutici adeguati e personalizzati (es. Qi Gong e Yoga), tecniche di rilassamento, respirazione (es. Pranayama), e, meditazione; solo quando indicate l’Idroterapia e la Fango-terapia.