Syintonya

Syintonya Studio Professionale Trattamenti di Medicina Tradizionale Cinese per il Benessere della Persona

Studio Medicina Tradizionale Cinese per il recupero da traumi ed il benessere psicofisico:
- apparato muscolo-scheletrico (stanchezza cronica, artrosi, artriti, cervicali, tendiniti, strappi, stiramenti....)
- apparato gastro-intestinale (gastriti, reflusso, ulcere gastriche, stipsi, emorroidi...)
- apparato cardio-polmonare (problemi respiratori, asma, tachicardia, precordialgia....)
- apparato uro-genitale (uretriti, cistiti, endometriosi, prostatiti, dolori mestruali....)
- sistema nervoso (crisi di ansia, crisi di panico, insonnia, stress da supelavoro)

06/11/2025
Digitopressione per dolori mestruali: un punto utile della Medicina CineseDurante il ciclo mestruale molte donne sperime...
06/11/2025

Digitopressione per dolori mestruali: un punto utile della Medicina Cinese

Durante il ciclo mestruale molte donne sperimentano dolore, pesantezza al basso ventre, crampi e tensione lombare.

Nella Medicina Cinese, uno dei punti più utilizzati per alleviare il dolore è SP6 – Sanyinjiao, il “punto d’incontro dei tre Yin”.

📌 Dove si trova?
Sul lato interno della gamba, circa quattro dita sopra il malleolo interno (la caviglia interna), lungo il bordo della tibia.

📌 Come stimolarlo

* Premi con il pollice o l’indice
* Mantieni una pressione costante e profonda, ma non dolorosa
* Circa 1-2 minuti per lato, respirando lentamente

📌 A cosa serve nella visione della MTC?

SP6 è un punto che:

* muove il Qi e il Sangue nel basso ventre
* rilassa spasmi e tensioni
* sostiene l’equilibrio del ciclo
* calma l’irritabilità legata al dolore

Molte persone lo trovano utile anche in caso di:

* gonfiore
* sensazione di freddo al ventre
* stanchezza durante le mestruazioni e molto altro.

🌿 Un consiglio in più

La digitopressione può essere combinata con un impacco caldo sul basso ventre e respirazione profonda per amplificarne l’effetto rilassante.

🍄 DISPONIBILI PRESSO IL NOSTRO STUDIO I Funghi Medicinali: Alleati del Sistema Immunitario e Agenti ImmunomodulantiI fun...
06/11/2025

🍄 DISPONIBILI PRESSO IL NOSTRO STUDIO

I Funghi Medicinali: Alleati del Sistema Immunitario e Agenti Immunomodulanti
I funghi medicinali sono stati utilizzati per secoli nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC) e in altre culture orientali per le loro notevoli proprietà benefiche. Un campo in cui eccellono è il supporto e la modulazione del sistema immunitario, un'azione che ha suscitato un crescente interesse nella moderna ricerca scientifica, rientrando nell'ambito della micoterapia.

​La caratteristica più importante dei funghi medicinali in relazione al sistema immunitario non è semplicemente la "stimolazione", ma l'immunomodulazione. Questo significa che i funghi non si limitano ad aumentare l'attività immunitaria, ma aiutano a regolarla e riequilibrarla.

​In caso di difese basse (come in stati di debilitazione o convalescenza), possono aiutare a potenziarle.

​In caso di iperattività o risposte sbilanciate (come nelle allergie o nelle malattie autoimmuni), possono contribuire a riportare l'equilibrio.

​Questo effetto bilanciante è cruciale per la salute a lungo termine.

​Il cuore dell'azione immunitaria dei funghi medicinali risiede in una classe di composti noti come polisaccaridi, in particolare i Beta-Glucani (soprattutto i \beta-(1,3) e \beta-(1,6) D-Glucani).

​ I Beta-Glucani sono molecole non digeribili che vengono riconosciute come "segnali di pericolo" da recettori specifici (come il recettore Dectina-1 o CR3) presenti sulle cellule del sistema immunitario innate, come i macrofagi e le cellule Natural Killer (NK).

​Il loro legame con questi recettori innesca una cascata di segnali che:

- ​attivano i macrofagi, rendendoli più efficaci nel fagocitare patogeni e cellule alterate.

-​aumentano l'attività delle cellule Natural Killer, essenziali per la difesa contro virus e cellule tumorali.

-​inducono la produzione di citochine, molecole che regolano la comunicazione tra le cellule immunitarie.

​Un altro aspetto fondamentale è la capacità di molti funghi di influenzare l'equilibrio tra le risposte immunitarie Th1 e Th2:

°la ​risposta Th1 è prevalente in presenza di patogeni intracellulari (virus, alcuni batteri) e in caso di tumori.

°la ​risposta Th2 invece aumenta in presenza di patogeni extracellulari e durante i fenomeni di allergia e flogosi non controllata.

​Funghi come lo Shiitake o il Reishi possono aiutare a bilanciare queste risposte, favorendo, ad esempio, la polarizzazione verso Th1 in condizioni dove la risposta Th2 è eccessiva (come in alcuni contesti oncologici o allergici), contribuendo al riequilibrio generale del sistema immunitario

Non abbiate paura quindi dei Funghi Medici nali anche in presenza di patologie autoimmunitarie dove si può avere una importante modulazione grazie a questa millenaria risorsa che la natura ci mette a disposizione🍄🍄🍄🍄

DIGITOPRESSIONE PER L’INSONNIA: UN PUNTO SEMPLICE MA POTENTEL’insonnia non è solo “dormire male”: è una mente che non si...
02/11/2025

DIGITOPRESSIONE PER L’INSONNIA: UN PUNTO SEMPLICE MA POTENTE

L’insonnia non è solo “dormire male”: è una mente che non si spegne, un corpo che non si rilassa e un’energia che non riesce a scendere.

Nella Medicina Cinese, uno dei punti più efficaci per calmare la mente e favorire il sonno è Shenmen – HT7.

✨ Dove si trova?

Sulla piega del polso, lato mignolo.
Fai scorrere il dito lungo l’osso del polso fino a sentire una piccola fossetta: sei nel punto giusto.

✨ Come stimolarlo

* Applica una pressione lenta e costante con il pollice
* Respira profondamente
* Mantieni 1–2 minuti per lato
* Ripeti ogni sera prima di dormire
* Ottimo anche quando ti svegli a metà notte con la mente attiva

Perché funziona?

Shenmen è il “Cancello dello Spirito”: aiuta a calmare ansia, pensieri continui, palpitazioni da stress e quel senso di agitazione interna che spesso impedisce di addormentarsi.

Consigli da abbinare

* Evita schermi e notizie pesanti 1 ora prima di dormire
* Respiri lunghi e lenti: inspiro 4 secondi, espiro 6
* Piedi caldi → mente rilassata: un pediluvio caldo prima di andare a letto fa miracoli

Se l’insonnia è ricorrente o accompagnata da ansia, tensioni o risvegli improvvisi, la digitopressione può diventare parte di una strategia naturale più ampia, personalizzabile per il tuo tipo di energia.

Un sunto dei disturbi trattati nel nostro studio di Pontesesto.
27/10/2025

Un sunto dei disturbi trattati nel nostro studio di Pontesesto.

🌿 Il punto che placa il vento dentro di te: LR03 (Taichong)Ti capita di sentirti tesa, irritabile, confusa o piena di pe...
25/10/2025

🌿 Il punto che placa il vento dentro di te: LR03 (Taichong)

Ti capita di sentirti tesa, irritabile, confusa o piena di pensieri che non si fermano mai?

Quando il Qi del Fegato si blocca, dentro di noi nasce vento, e il vento muove tutto: mente, emozioni, corpo.

💫 LR03 (Taichong) – “Grande Assalto” – è uno dei punti più potenti per rimettere in moto l’energia del Fegato e ristabilire calma e lucidità.
È come aprire una finestra in una stanza dove l’aria ristagnava da troppo tempo.

👉 Effetti energetici principali:

* Purifica il Fuoco del Fegato
* Calma lo Yang iperattivo e placa il Vento interno (tremori, spasmi, vertigini, irritabilità)
* Rilassa i tendini e libera le tensioni muscolari
* Favorisce il libero fluire del Qi e del Sangue
* Disperde Umidità-Calore dal basso addome
* Ristabilisce equilibrio e calma profonda

💚 Indicato per: cefalea, vertigini, insonnia, spasmi, nervosismo, dolore ipocondriaco, gonfiore agli occhi, tensione al collo o nella parte inferiore dell’addome.

✨ Come stimolarlo con la digitopressione:

* Posizione: si trova sul dorso del piede, tra il primo e il secondo dito, nella fossetta subito dopo l’unione delle ossa metatarsali.

* Stimolazione: siediti comoda, appoggia un piede sul ginocchio opposto e individua il punto.

Premi con il pollice in modo deciso ma non doloroso, mantenendo la pressione per 1-2 minuti.

Respira lentamente e profondamente, immaginando che l’energia scorra libera lungo le gambe e si diffonda nel corpo.

Puoi massaggiarlo su entrambi i piedi, una o due volte al giorno, soprattutto nei momenti di tensione o agitazione.

Quando il Fegato torna a fluire, anche la mente si apre.

LR03 è il punto che trasforma la rabbia in movimento, e il movimento in libertà.

I linfedemi secondo la Medicina CineseNelle profondità del corpo umano si muove la linfa, un fiume trasparente che porta...
21/10/2025

I linfedemi secondo la Medicina Cinese
Nelle profondità del corpo umano si muove la linfa, un fiume trasparente che porta nutrimento, difesa e memoria a ogni cellula.
Quando questo fiume si arresta o rallenta, la vita stessa sembra rallentare con lui.
Secondo la medicina occidentale, il linfedema è un accumulo patologico di liquido interstiziale dovuto a un’insufficienza del sistema linfatico.
Può essere primario, legato a una malformazione congenita dei vasi linfatici, oppure secondario, conseguente a traumi, interventi chirurgici, infezioni, radioterapie o malattie croniche.
Il gonfiore che ne deriva causa dolore, pesantezza, senso di pressione interna. I tessuti si ispessiscono, la pelle perde la sua elasticità, il movimento diventa rigido come il fiume d’inverno.
Il sistema linfatico, strettamente collegato alla circolazione sanguigna, nel nostro organismo si fa carico di raccogliere e depurare, di filtrare ciò che il sangue non può più trattenere.
Quando questo sistema cede, è come se l’organismo dimenticasse la sua arte di lasciar andare. L’acqua ristagna, la terra del corpo si gonfia, e la persona sperimenta il peso simbolico dell’accumulo, sia fisico che emotivo.
Nella Medicina Tradizionale Cinese (MTC), il linfedema rappresenta un messaggio del Qi che non scorre correttamente.
La linfa è vista come una forma di Jinye (i liquidi corporei) governati da Milza (Pi), Polmone (Fei) e Rene (Shen).
La Milza trasforma e trasporta, il Polmone distribuisce e il Rene regola il movimento profondo delle acque.
Quando una di queste tre funzioni energetiche si indebolisce, la linfa si ferma, si addensa, si “addormenta”.
Il linfedema perciò indica una stasi di Qi e Umidità, spesso con componente di Freddo interno o deficit di Yang.
L’acqua, non più mossa dal calore vitale, si accumula nelle periferie, pensiamo ad un lago che non trova via verso il mare.
Le gambe, le braccia, il volto: ogni gonfiore è un poema del non-fluire, un richiamo a riaprire la comunicazione tra alto e basso, tra dentro e fuori.
Simbolicamente, il linfedema rappresenta quindi la trattenuta emotiva: la difficoltà a lasciare scorrere il dolore, la paura, le lacrime. È l’anima che non vuole più rilasciare il suo passato, e lo trattiene in forma d’acqua.
La MTC cerca di ristabilire il movimento del Qi e dei liquidi (Jinye), tonificando ciò che è vuoto e disperdendo ciò che è stagnante.
Il trattamento si basa su tre principi energetici fondamentali:
Tonificare la Milza e il Rene per riattivare la trasformazione e il trasporto dei liquidi.
Aprire i canali e muovere il Qi per liberare le vie di circolazione.
Drenare l’Umidità e l’Acqua stagnante, favorendo l’espulsione attraverso la diuresi e la traspirazione.
Il lavoro sui meridiani principali coinvolge soprattutto:
Milza-Pancreas (Pi Jing), che governa la trasformazione e il trasporto.
Rene (Shen Jing), che muove l’acqua profonda e controlla le vie inferiori.
Vescica Urinaria (Pangguang Jing), che drena e libera.
Stomaco (Wei Jing), che sostiene la Milza nella trasformazione.
Triplice Riscaldatore (San Jiao), regolatore dei passaggi tra alto, medio e basso riscaldatore.

Vediamo cinque punti utili per i linfedemi, scelti per la loro azione drenante e armonizzante sui liquidi del corpo:
1. SP9 – Yinlingquan (Sorgente del tumulo Yin)
Situato sul margine interno della tibia, sotto il ginocchio.
È il punto maestro per drenare l’Umidità.
Tonifica la Milza, trasforma i liquidi e libera gli arti inferiori dalla pesantezza.
Agisce come un canale di scolo che riapre il fiume stagnante.
2. KI7 – Fuliu (Ritorno del flusso)
Posto dietro la caviglia, è un punto di grande importanza per regolare l’acqua e il sudore.
Rinforza il Yang del Rene, muove i liquidi e sostiene la capacità del corpo di espellere l’umidità.
È la fiamma che scioglie la nebbia interna.
3. ST36 – Zusanli (Tre miglia sotto il ginocchio)
Uno dei punti più potenti del corpo.
Tonifica Qi e Sangue, sostiene la Milza e lo Stomaco e armonizza la circolazione generale.
Nel linfedema, aiuta a ridare forza al “motore centrale” della trasformazione dei liquidi.
4. SP6 – Sanyinjiao (Incontro dei tre Yin)
Situato sul lato interno della gamba, è il punto dove si incontrano i meridiani di Milza, Rene e Fegato.
Coordina l’equilibrio dell’acqua e del sangue, rilassa la tensione emotiva e favorisce il drenaggio.
È il luogo in cui Yin e Qi imparano di nuovo a comunicare.
5. BL20 – Pishu (Punto Shu del dorso della Milza)
Posto sulla schiena, agisce sulla forza profonda della Milza.
Tonifica la funzione di trasformazione e trasporto, e aiuta a dissipare l’Umidità.
È il vento che torna a muovere le acque addormentate del lago interiore.
Oltre all’agopuntura, la medicina cinese propone diverse vie di sostegno:
Moxibustione, per scaldare il Yang del Rene e della Milza e riattivare il movimento dell’acqua.
Tui Na e massaggio linfatico energetico, per facilitare il drenaggio e liberare i blocchi lungo i meridiani.
Qi Gong e Tai Ji Quan, che attraverso il respiro e il movimento armonico aiutano la linfa a scorrere dolcemente come un fiume d’autunno.
Fitoterapia cinese, con formule che drenano Umidità e tonificano Milza e Rene (come Wu Ling San o Shen Ling Bai Zhu San, adattate al singolo caso).
Dieta energetica, centrata su cibi tiepidi e asciuganti, evitando freddi e umidi: cereali integrali, zucca, miglio, zenzero, fagioli azuki.
Il linfedema quindi è una vera e propria lezione sulla natura del fluire. È il corpo che ci parla attraverso il suo silenzio d’acqua, chiedendoci di ritrovare il ritmo del lasciar andare.
In MTC si dice che “l’acqua si muove solo se il cuore è sereno e la Milza è calda”.
Curare il linfedema significa allora non solo drenare, ma anche riaccendere la fiducia nel movimento della vita.
Come un vecchio maestro che osserva il fiume, il corpo impara a ricordare che ogni ristagno può tornare flusso, che ogni peso può tornare leggerezza, che ogni goccia ferma può ritrovare il suo mare.

Soffri di questa patologia e sei in Lombardia? Prenota un appuntamento al numero: 392.0966399
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19/10/2025
🌿 Punto GV20 – Baihui 百會: il “centro dei cento incontri per sollevare Qi e YangIl punto GV20, chiamato Baihui significa ...
16/10/2025

🌿 Punto GV20 – Baihui 百會: il “centro dei cento incontri per sollevare Qi e Yang

Il punto GV20, chiamato Baihui significa letteralmente 'cento convergenze'. Questo nome indica la sua funzione profonda: un punto in cui convergono tutte le energie dello Yang del corpo, ma anche il luogo d’incontro tra corpo, mente e spirito.

📍 Dove si trova:
Sulla sommità del capo, sulla linea mediana, in corrispondenza del punto più alto della testa.

Per trovarlo facilmente:

* unisci le punte delle orecchie con una linea immaginaria;
* il punto si trova al centro di quella linea, proprio sulla metà superiore del cranio.

Funzioni energetiche principali:

Secondo la Medicina Tradizionale Cinese, GV20:

* solleva il Qi e lo Yang, aiutando nei casi di cedimento energetico, stanchezza, prolassi, depressione;

* ancora lo Yang in eccesso e calma il vento interno, utile in caso di cefalea, vertigini, tremori o agitazione;

* schiarisce la mente e calma lo Shen, migliorando concentrazione, lucidità e serenità;

* armonizza l’energia del canale Du Mai, che governa la colonna vertebrale e il sistema nervoso centrale.

Quando utilizzarlo:

Puoi stimolare GV20 in diversi casi:

* Cefalee o sensazione di pesantezza alla testa;

* Stanchezza cronica, mancanza di motivazione, apatia;

* Ansia, insonnia, pensieri confusi o agitazione mentale;

* Acufeni

* Rigidità al collo, articolazioni

* Disturbi dell'equilibrio

* Emorroidi

* Nervosismo

* Ipotensione o tendenza al collasso energetico;

* Parkinsonismo o tremori, per ancorare lo Yang e calmare il vento interno;

* Stati depressivi o difficoltà a “stare nel corpo”.

Questo punto ovviamente non farà da solo sparire i sintomi indicati ma aiuta molto nel percorso energetico.

Modalità di stimolazione:

ppoggia il polpastrello medio o indice sul punto, esercitando una pressione dolce e costante per 1–2 minuti, respirando lentamente.

* Meditazione o Qi Gong: porta l’attenzione sul punto durante la pratica. Visualizza un filo luminoso che collega la sommità del capo al cielo: è un modo per “ricaricare” la tua energia Yang in modo armonioso.

Indicazioni energetiche speciali

* Se sei debole o esaurita, GV20 ti aiuta a sollevare lo Yang in modo dolce e a ricaricare la mente.

* Se hai molto vento interno o Yang in eccesso (agitazione, vertigini, tremori), stimolalo in modo lieve, magari con la sola presenza mentale, senza pressione prolungata.

* In caso di depressione o vuoto di Qi della Milza, GV20 combinato con ST36 (Zusanli) e CV6 (Qihai) aiuta a far “risalire” la vitalità.

Nel Qi Gong e nella meditazione taoista, GV20 è considerato il punto in cu il Cielo incontra l’Uomo.
È la porta superiore che collega la coscienza individuale all’energia universale.
Stimolandolo regolarmente, si migliora non solo la concentrazione, ma anche la percezione di equilibrio interiore e centratura.

Suggerimento pratico

Ogni mattina, prima di iniziare la giornata, posa il dito su GV20 per qualche secondo, respira profondamente e immagina una luce dorata che entra dall’alto e si diffonde nel corpo.

È un gesto semplice ma potentissimo per ritrovare presenza, equilibrio e lucidità.

La cefalea a grappolo secondo la Medicina CineseLa cefalea a grappolo è una delle forme di dolore più intensamente descr...
13/10/2025

La cefalea a grappolo secondo la Medicina Cinese
La cefalea a grappolo è una delle forme di dolore più intensamente descritte nella letteratura medica.
Viene chiamata anche “cefalea di Horton”, dal nome del neurologo che per primo ne delineò i tratti: attacchi ricorrenti, unilaterali, che colpiscono la regione orbitaria, sovraorbitaria o temporale, accompagnati da lacrimazione, congestione nasale, miosi, ptosi e agitazione psicomotoria.
Il dolore compare in grappoli, ossia in cicli ravvicinati di giorni o settimane, seguiti da periodi di remissione.
La durata di ogni crisi varia da 15 a 180 minuti, con una regolarità quasi circadiana: spesso il dolore irrompe alla stessa ora del giorno o della notte.
La medicina occidentale la definisce una cefalalgia primaria del gruppo “trigemino-autonomico”, in cui la radice del dolore si trova nel sistema trigemino e nelle vie vegetative craniche.
Le cause precise, pur rimanendo parzialmente oscure, individuano l’ipotalamo (il centro regolatore dei ritmi sonno-veglia) come l'epicentro di una disfunzione neurovascolare.
Il dolore, dunque, nasce da un disordine del tempo biologico e del controllo vasomotorio, da un cortocircuito fra i nervi del viso e il respiro stesso del cervello.
Farmaci e ossigenoterapia sono gli strumenti che la medicina moderna impiega per tentare di arginare un dolore che ha in sé la furia di un uragano concentrato nel cranio.
Ma l’esperienza di chi vive la cefalea a grappolo non è solo una questione neurochimica: è un lampo che attraversa il proprio corpo, una fessura che apre la persona verso la propria interiorità, come se un dolore immenso si manifestasse nel punto esatto in cui il cielo e la testa si toccano.
In Medicina Tradizionale Cinese, la testa è il “luogo dove si riuniscono tutti gli Yang”. È il trono della chiarezza, la cupola dove lo Shen (il sistema mente-cuore) si manifesta al mondo.
Secondo questa visione un dolore violento, profondo e ciclico come la cefalea a grappolo indica un turbamento energetico che non riguarda soltanto il corpo, ma anche gli aspetti relativi al nostro Cielo Interiore.
Il dolore orbitario e temporale parla spesso del meridiano di Shao Yang, in particolare del meridiano della Vescicola Biliare (colecisti), che percorre i lati della testa, attraversa le tempie e sale fino all’angolo laterale dell’occhio.
La ciclicità degli attacchi rimanda al movimento del Legno, la cui energia, oltre che alla colecisti, è legata al Fegato, regolatore del Qi e delle emozioni.
Quando il Qi del Fegato ristagna, si trasforma in fuoco che risale lungo i canali di Shao Yang, incendiando la testa con dolori pulsanti e brucianti.
Il carattere a grappolo, periodico, suggerisce anche un coinvolgimento del movimento dell’Acqua (e quindi del Rene), poiché il dolore emerge e scompare un po' come fanno le onde che tornano a riva seguendo il ritmo naturale.
Il Fegato e il Rene sono legati dal livello energetico Shao Yin; la loro relazione è come quella fra il lampo e la sorgente che lo alimenta.
Quando il Rene è debole, non riesce a contenere il Fuoco del Fegato: il calore risale incontrollato, e il dolore si manifesta come una fiamma che arde dietro l’occhio.
In questa visione, la cefalea a grappolo è un vero e proprio grido energetico, il segnale che l’equilibrio tra Yin e Yang della testa è spezzato, che il Fuoco non trova più la sua Terra per radicarsi, che la rabbia, la tensione, l’insonnia o il rimpianto si sono fatti vento e risalgono lungo i canali verso il cielo del cranio.
Il dolore della cefalea a grappolo parla con la sua voce fortissima e ci dice: “Fermati. Non puoi più trattenere ciò che scorre dentro di te.”
Il dolore che perfora l’occhio è un simbolo di visione forzata, di un vedere troppo o di non voler più vedere. L’occhio, sede dello Shen del Fegato, rappresenta la nostra capacità di percepire la direzione, di muoverci nel mondo con chiarezza.
Quando l’energia si blocca, l’occhio diventa un campo di battaglia fra luce e oscurità.
La ciclicità degli attacchi suggerisce anche un disturbo dell’orologio interno dell’anima, governato dall’Ipotalamo, ma in termini energetici dal Pericardio e dal Triplice Riscaldatore (San Jiao), custodi del ritmo interno e della comunicazione fra i livelli dell’organismo.
Il dolore che si ripete ogni giorno alla stessa ora è un segnale che il nostro orologio energetico — il ritmo dei meridiani — ha perso la sua sincronia con il cielo esterno.
Per la MTC, il trattamento deve ristabilire la circolazione del Qi nei meridiani di Shao Yang e riequilibrare il rapporto Fuoco-Acqua, Fegato-Rene.
Occorre:
Sedare il Fuoco del Fegato e della Vescicola Biliare
Muovere il Qi stagnante di Shao Yang
Tonificare il Rene per ancorare lo Yang e nutrire lo Yin
Aprire gli orifizi e calmare lo Shen
È un lavoro di armonizzazione profonda, che non si riduce a spegnere il dolore, ma a ricreare un flusso dove il corpo e lo spirito possano respirare insieme.
Cinque punti di agopuntura utili per la cefalea a grappolo
Taiyang (EX-HN5) – Tempia, nella depressione a livello del sopracciglio e del canto esterno dell’occhio.
→ Dissipa il Vento e il Calore, calma il dolore temporale, rilassa i tendini.
Simbolicamente, è il punto del “Grande Yang”, la porta attraverso cui la luce torna a entrare nella mente.
Fengchi (VB20) – Alla base del cranio, nella depressione fra i tendini dello sternocleidomastoideo e del trapezio.
→ Disperde il Vento-Esterno, apre gli orifizi sensoriali, armonizza Shao Yang.
È il ponte tra Terra e Cielo, dove il vento interno e quello esterno si incontrano.
Hegu (LI4) – Sul dorso della mano, tra il primo e il secondo metacarpo.
→ Disperde il Vento, calma il dolore, regola la faccia e la testa.
È il punto della libertà: fa scorrere ciò che è trattenuto, ridà respiro alla tensione compressa.
Taichong (F3) – Sul dorso del piede, fra il primo e il secondo metatarso.
→ Drena il Fuoco del Fegato, muove il Qi stagnante, armonizza il Legno.
È il punto della primavera interiore: aiuta a trasformare la rabbia in movimento creativo.
Taixi (R3) – Tra il malleolo interno e il tendine di Achille, in depressione.
→ Tonifica il Rene, nutre lo Yin, ancora lo Yang.
È il pozzo che spegne il fuoco, la radice che trattiene la fiamma.
In sinergia, questi punti creano un asse verticale: piede – mano – tempia – nuca – occhio.
Un filo energetico che unisce Yin e Yang, Fegato e Rene, Terra e Cielo.
Oltre all’agopuntura, la MTC suggerisce diversi strumenti di armonizzazione:
Coppettazione sul tratto cervicale e paravertebrale (VB20, BL10, GB21): per liberare il vento interno e distendere i muscoli occipitali.
Moxibustione dolce su Taixi (R3) o Yongquan (R1): per radicare lo Yang e nutrire lo Yin.
Digitopressione e Tuina su Hegu e Taiyang durante l’attacco: per calmare il dolore acuto.
Fitoterapia cinese, con formule come Tian Ma Gou Teng Yin (per calmare il vento del Fegato) o Long Dan Xie Gan Tang (per drenare il Fuoco di Fegato e Vescicola Biliare).
Qi Gong e respirazione meditativa centrata sull’asse Ren-Du: per ritrovare il ritmo interiore e regolare l’energia fra alto e basso.
In ogni caso, il principio resta lo stesso: ricondurre il Fuoco alla sua radice, insegnare all’energia a tornare al centro, far sì che il vento non si agiti più senza scopo.
La cefalea a grappolo, nella sua intensità devastante, ci costringe quindi a guardare dove non vogliamo più guardare.
È una richiesta del corpo di silenzio, di introspezione, di riconnessione.
Nel linguaggio della medicina cinese, è un po' come se il Fuoco del Cielo chiedesse all’Acqua della Terra di ricordargli la calma, la profondità, il ritmo lento della vita.
Curare in questo caso, oltre ad eliminare il dolore, significa ricostruire il dialogo fra i due poli dell’esistenza: il movimento e la quiete, il giorno e la notte, la tensione e l’abbandono, lo Yin e lo Yang.

Soffri di questa patologia e sei in Lombardia? Prenota un appuntamento al numero: 392.0966399. Studio Syintonya. Il punto di riferimento per la medicina tradizionale cinese nell'hinterland sud Milano.
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Centro Trattamenti Olistici - Recupero Funzionale da Traumi e Benessere della Persona - (disturbi osteo-muscolari, sistemici e psico emotivi, crisi di ansia, stress e panico) tramite digitopressione Tui Na, Massaggio Sportivo, Ginnastica Antalgica, Recupero da traumi.

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