23/10/2025
DOLCI COME SURROGATO DI CURA
Il cibo non è la cura per le emozioni.
Se, quando un bambino piange o ha paura, offriamo un dolcetto, stiamo insegnando che le emozioni sgradevoli si silenziano con il cibo.
E invece il cibo è amore da condividere, cura della vita, socialità...
L'offerta di cibo, e peggio ancora di dolci, collegata a manifestazioni di disagio emotivo, può creare una abitudine a ricercare benessere nell'assumere zucchero.
Crescendo, può spingere a cercare conforto nel cibo per colmare i vuoti del cuore, allontanando l'organismo dal percepire il segnale della fame autentica.
Ma quella merendina, quello snack superdolce dicono qualcosa anche del nostro bisogno di adulti di consolare il bimbo un po' troppo in fretta, senza immaginare come contenere la sua tristezza o la sua rabbia.
Perché non c'è bisogno di caramelle, ma di uno sguardo che riconosca, di parole che dicano “ti capisco”, di un abbraccio che accolga senza giudicare.
Ci vuole calma, presenza, ascolto e empatia autentica.
Ci vuole validazione emotiva e capacità di rassicurare, per accompagnare i più piccini a vivere e attraversare le emozioni in una cornice di sicurezza.
dal web (Rosella De Leonibus)