16/02/2022
𝗡𝗜𝗱𝗜 𝘀𝗶 𝗳𝗮 𝗶𝗻 𝗾𝘂𝗮𝘁𝘁𝗿𝗼. 𝗜𝗹 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗼𝘀𝘁𝗶𝗲𝗻𝗲 𝗹𝗲 𝗺𝗶𝗰𝗿𝗼𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗱𝗶 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗮 𝗰𝗼𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝘁𝗿𝗶𝗯𝘂𝘁𝗼 𝗮 𝗳𝗼𝗻𝗱𝗼 𝗽𝗲𝗿𝗱𝘂𝘁𝗼 𝗲 𝘂𝗻 𝗽𝗿𝗲𝘀𝘁𝗶𝘁𝗼 𝘀𝗮𝗿𝗮̀ 𝗮𝗰𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗰𝗼𝗻 “𝗰𝗵𝗶𝗮𝘃𝗶” 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗳𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗶 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶, 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗱𝗼𝗻𝗻𝗲 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗲 𝘀𝘃𝗮𝗻𝘁𝗮𝗴𝗴𝗶𝗮𝘁𝗲 𝗽𝗲𝗿𝗰𝗵𝗲́ 𝗱𝗶𝘀𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘁𝗲, 𝗰𝗼𝗻 𝘂𝗻 𝗹𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗰𝗮𝗿𝗶𝗼 𝗼 𝗰𝗼𝗻 𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗲 𝘂𝗻𝗮 𝗰𝗿𝗶𝘀𝗶 𝗰𝗮𝘂𝘀𝗮𝘁𝗮 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗽𝗮𝗻𝗱𝗲𝗺𝗶𝗮.
𝗦𝗼𝘀𝘁𝗲𝗻𝗲𝗿𝗲 𝗹'𝗮𝘂𝘁𝗼-𝗶𝗺𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗶𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶𝘁𝗮̀, 𝗽𝗲𝗿 𝗻𝗼𝗶, 𝘀𝗶𝗴𝗻𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮 𝗿𝗮𝗳𝗳𝗼𝗿𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗹𝗮 𝗹𝗼𝘁𝘁𝗮 𝗮𝗹𝗹𝗮 𝗱𝗶𝘀𝗼𝗰𝗰𝘂𝗽𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲.
Si parte da giovedì 17 febbraio prossimo. Il budget di 35 milioni di euro è sufficiente a coprire la voglia di impresa che maturerà nel corso di questo 2022, ma noi sappiamo che stiamo muovendoci nel solco sia delle programmazione dei fondi europei 2021-2027, sia della Missione 5 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede misure finalizzate a sostenere la creazione e lo sviluppo delle micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione giovanile o femminile, oggetto di un decreto interministeriale pubblicato appena lo scorso 1° febbraio.
, sigla che sta per Nuove Iniziative di Impresa, finora ha finanziato idee di auto-impiego di 1.975 giovani con età tra i 18 e i 35 anni, 1.527 donne di età superiore ai 18 anni, 130 che stavano per perdere un posto di lavoro, 107 lavoratori precari con partita IVA.
Precarietà e bassi salari determinano povertà lavorativa. Gli individui poveri occupati sono quasi 60 mila: poveri nonostante lavorino e oltre un terzo si concentrano nella fascia 15-34 anni.
E allora questo “nuovo” NIDI prosegue lo straordinario sostegno che, sin dal marzo 2020, quando la pandemia era appena esplosa, abbiamo dato all’economia pugliese raggiungendo anche il cosiddetto “popolo delle partite IVA”: sostegno riconosciuto dalla Commissione europea, dalla Banca d'Italia, da agenzie nazionali e internazionali come così importante e positivo da determinare in Puglia un impatto minore della crisi rispetto a quanto avvenuto in altri territori italiani.
Questa nuova misura sta in quel solco e Interpreta i tempi nella consapevolezza che le grandi opportunità di una fase così impetuosamente di transizione devono essere accessibili a tutti: perciò è importante che il nuovo NIdI sia accessibile anche a part-time fino a 20 ore settimanali, a partite IVA non iscritte al Registro delle Imprese, a chi ha dovuto chiudere o non è riuscito neanche ad aprire a causa della pandemia.
Quali sono le principali novità di un finanziamento larghissimamente a fondo perduto e per il resto coperto da prestiti a tasso zero?
🟢 Possono accedere i soggetti che hanno cessato un’impresa da almeno 1 mese (precedentemente il limite era di 3 mesi).
🔵 Possono accedere i soggetti con un contratto di lavoro a tempo indeterminato part-time inferiore alle 20 ore settimanali.
🟣 Possono accedere i titolari di partita IVA non iscritti al Registro delle Imprese senza limiti al numero dei committenti (precedentemente era fissato un limite a 2 committenti) con un fatturato inferiore a 15 mila euro.
Con il nuovo Avviso sarà possibile l’avvio di attività che precedentemente erano escluse:
🟡 ristorazione senza cucina, quali bar, pub, gelaterie e pasticcerie;
🟠 attività che prevedano servizi automatizzati, quali lavanderie e autolavaggi self-service.
🟤 Inoltre le attività di commercio elettronico saranno rivolte solo alle compagini giovanili e alle imprese femminili, in quanto per tali tipologie di compagini si vuole stimolare l’avvio di attività in settori in maggiore espansione e che a fronte di investimenti di minore entità, possano dare maggiori prospettive economiche.
1️⃣ Le 𝗖𝗼𝗺𝗽𝗮𝗴𝗶𝗻𝗶 𝗚𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶𝗹𝗶 devono essere società partecipate interamente da giovani con età compresa tra i 18 e i 35 anni, che prevedano investimenti fino a 50 mila euro e con aiuti che possono arrivare a coprire il 100% dei costi. Non sarà previsto alcun limite per le opere edili, purché il piano degli investimenti sia completo, organico e funzionale.
2️⃣ Le 𝗜𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗙𝗲𝗺𝗺𝗶𝗻𝗶𝗹𝗶 sono imprese individuali o società partecipate interamente da donne, che prevedano investimenti fino a 100 mila euro, con intensità di aiuto del 100%. Anche in questo caso non sarà previsto alcun limite per le opere edili, purché il piano degli investimenti sia completo, organico e funzionale.
3️⃣ Le 𝗡𝘂𝗼𝘃𝗲 𝗜𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 sono una tipologia che riprende le caratteristiche dell’attuale avviso, con la previsione che le compagini siano partecipate per la metà da soggetti in condizione di svantaggio lavorativo, che prevedano investimenti fino a 150 mila euro e con intensità di aiuto dal 100% fino all’80%, per metà come sovvenzione a fondo perduto e per metà nella forma del prestito, che dominuisce all’aumentare degli investimenti. Anche qui nessun limite per le opere edili, purché il piano degli investimenti sia completo, organico e funzionale.
4️⃣ Le 𝗜𝗺𝗽𝗿𝗲𝘀𝗲 𝗧𝘂𝗿𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗵𝗲 devono essere partecipate per la metà da soggetti svantaggiati e devono essere finalizzate a promuovere un turismo innovativo e sostenibile, che prevedano investimenti fino a 150 mila euro, con intensità di aiuto dal 100% fino all’80%, per metà come sovvenzione a fondo perduto e per metà nella forma del prestito, decrescente all’aumentare degli investimenti. A fronte della previsione di un limite del 20% degli investimenti destinato alle opere edili, si dovranno prevedere contributi per investimenti innovativi e sostenibili, quali: dotazioni tecnologiche per l’innovazione, la domotica e servizi per i turisti; piattaforme e app per la gestione delle prenotazioni; interventi per l’accessibilità alle persone con disabilità (non considerati opere edili), mezzi di locomozione sostenibile.
Per le compagini giovanili e le imprese femminili saranno previste altre specifiche forme di aiuto:
• I contributi sulle spese di gestione a fondo perduto saranno incrementati da 10 mila a 15 mila euro, prevedendo che il contributo aggiuntivo pari a 5 mila sia destinato a spese in servizi informatici;
• Il prestito sarà pari al 25% del totale degli investimenti agevolati e un ulteriore 25% sarà costituito da un aiuto nella forma dell’assistenza rimborsabile. Il prestito e l’assistenza rimborsabile saranno restituiti secondo un piano di ammortamento complessivo di 60 mesi e l’addebito delle prime 30 rate sarà finalizzato al rimborso del prestito. Ai beneficiari che saranno in regola con la restituzione delle rate del piano di ammortamento prima della scadenza della 31a rata, e che avranno adempiuto alla corretta e completa dimostrazione di spesa, sarà riconosciuta una premialità di importo pari alla somma delle 30 rate dell’assistenza rimborsabile. Tale premialità, pari al 25% dell’importo agevolato, sarà concessa mediante l’integrale abbuono delle 30 rate restanti.