24/08/2025
Interessante, da leggere .
AUTOFAGlA CEREBRALE... IL POTERE DEL CERVELLO DI RIPULIRSI, RINASCERE, RIGENERARE
C’è una parola poco conosciuta, ma fondamentale per chiunque voglia davvero prendersi cura della propria mente, ed è... autofagia cerebrale. È la capacità del cervello di auto-ripulirsi. Di eliminare ciò che è danneggiato, infiammato, vecchio o disfunzionale, per lasciare spazio a cellule nuove, funzionanti, attive. È la chiave nascosta per rigenerare il cervello e prevenire il declino cognitivo.
In questo post ti guiderò in un viaggio affascinante tra neuroplasticità, mitocondri, neuroinfiammazione, digiuno, alimentazione, saune, docce fredde e molto altro. Tutto con un unico obiettivo... aiutarti a capire come dare al tuo cervello la possibilità di guarire.
Per prima cosa, perché dobbiamo occuparci del cervello?
Il cervello è molto più di un organo, regola il battito cardiaco, l’equilibrio ormonale, il tono dell’umore, la memoria, il linguaggio, la digestione, il ritmo sonno-veglia, la percezione di sé. È il nostro software centrale. E come ogni software, può rallentare, andare in crash, intasarsi. Quando succede, spesso non ce ne accorgiamo subito, ci sentiamo stanchi, confusi, svogliati, sbadati. Ma dietro quei segnali “lievi” può esserci una degenerazione in corso.
AIzhelmer, Parklnson, demenza, encefaIopatie tossiche e neuroinfiammazione non compaiono da un giorno all’altro. Si costruiscono silenziosamente, per anni. Ma la scienza ha ormai dimostrato che molte di queste condizioni sono prevenibili. E spesso reversibili, se si agisce in tempo.
Come inizia la degenerazione del cervello?
Immagina il cervello come una metropoli iperattiva. Milioni di neuroni lavorano, trasmettono impulsi, creano connessioni. Ma per farlo hanno bisogno di ossigeno, glucosio, mitocondri efficienti e una buona manutenzione cellulare.
Con l’età, lo stress cronico, l’esposizione a tossine ambientali, una dieta infiammatoria e uno stile di vita sedentario, questa metropoli si sporca. I rifiuti si accumulano. Le strutture si logorano. Alcune cellule smettono di funzionare, altre impazziscono. Il cervello comincia a “infiammarsi”.
Il risultato? Si creano aggregati proteici anomali, come le famose placche beta-amiloidi dell’Alzheimer. I mitocondri si esauriscono, le connessioni sinaptiche si riducono e la lucidità mentale si appanna.
Il corpo non è un sistema passivo, ha un meccanismo straordinario per prevenire il collasso... l’autofagia.
Autofagia significa letteralmente “mangiare se stessi”. Ma non in senso distruttivo, è un processo di riciclo. La cellula si accorge che alcune sue parti sono danneggiate e le smonta (detto in parole povere). Riutilizza gli elementi buoni e smaltisce i rifiuti, così si rigenera.
Nel cervello, l’autofagia permette di eliminare neuroni malfunzionanti, placche tossiche, mitocondri esausti, proteine alterate. In cambio, si formano nuove cellule nervose (neurogenesi) e nuove sinapsi. È come dare al cervello una seconda giovinezza.
Il problema è che la vita moderna ci allontana da questo meccanismo prezioso. Cosa blocca l’autofagia?
- Lo zucchero eccessivo
- La sedentarietà
- Il sonno insufficiente
- Lo stress cronico
- I picchi glicemici
- L’infiammazione sistemica
- Le tossine ambientali (pesticidi, metalli, profumi sintetici)
- La disbiosi intestinale
Se vogliamo un cervello lucido, dobbiamo invertire questa tendenza. E la buona notizia è che si può fare, ogni giorno, con scelte consapevoli.
Ecco alcune strategie per attivare l'autofagia cerebrale:
1. Dormi profondamente e con regolarità
Il cervello si ripulisce mentre dormiamo. Durante il sonno profondo, il sistema glinfatico elimina scorie tossiche. Dormire male o poco blocca questo sistema. Vai a letto sempre alla stessa ora, spegni gli schermi prima delle 22, usa cuscini comodi, luci soffuse e, se vuoi, oli essenziali come lavanda o camomilla romana.
2. Pratica il digiuno intermittente
Il digiuno è uno dei modi più potenti per attivare l’autofagia. Anche un semplice schema 16:8 (16 ore di digiuno, 8 ore di finestra alimentare) aiuta a innescare il riciclo cellulare. Se sei già esperta/o, puoi provare il digiuno prolungato (24–48 ore) o la versione liquida con tisane, brodi, succhi verdi. Ma ricorda, il digiuno non è per tutti. Attenzione a chi soffre di crisi ipoglicemiche e stress surrenale.
3. Mangia cibo vero, ricco di nutrienti
Elimina zuccheri raffinati, farine bianche, cibi confezionati. Nutri il cervello con grassi sani (olio EVO, avocado, cocco), proteine pulite (uova bio, pesce selvaggio), verdure a foglia verde, erbe antiossidanti (curcuma, rosmarino, zenzero), bacche, noci, semi e superfood come spirulina e cacao crudo.
4. Fai esercizio fisico quotidianamente
Il movimento attiva la neurogenesi. Camminare, saltare, ballare, fare yoga, sollevare pesi, fare HIIT… tutto va bene, purché ti muova il corpo e il sangue circoli. Anche solo 30 minuti al giorno fanno la differenza.
5. Entra in chetosi in modo ciclico
Una dieta a basso contenuto di carboidrati può stimolare i mitocondri e la produzione di chetoni, che sono carburante pulito per il cervello. Anche brevi cicli di chetogenica (3–5 giorni) possono attivare l’autofagia senza creare squilibri.
6. Usa la sauna e la doccia fredda
Il calore attiva le “proteine da shock termico” che aiutano la cellula a rigenerarsi. La sauna a infrarossi è l’ideale, ma anche una sauna tradizionale seguita da una doccia fredda stimola la circolazione e l’eliminazione delle tossine.
7. Sottoponiti a “stress buoni”
Il freddo (crioterapia, docce fredde) stimola la produzione di proteine da shock freddo, che promuovono la resilienza cellulare. Anche l’esercizio intenso, il digiuno e l’esposizione controllata al freddo attivano meccanismi di sopravvivenza potenzianti.
8. Assumi erbe e nutrienti mirati
Alcuni principi attivi naturali potenziano l’autofagia cerebrale:
- Curcumina: antinfiammatoria, protegge i neuroni (che sia di qualità per non avere danni epatici)
- Resveratrolo: antiossidante, stimola i mitocondri
- Quercetina: modulatore immunitario
- Tè verde matcha: stimola la termogenesi e la pulizia cellulare
- Rosmarino e salvia: tonificano il sistema nervoso
9. Regola lo stress emotivo
Lo stress cronico crea neuroinfiammazione. Prenditi cura della tua mente con meditazione, preghiera, journaling, tecniche di respirazione, natura, relazioni nutrienti. Il sistema nervoso parasimpatico è il guardiano silenzioso dell’autofagia.
10. Sfrutta la luce solare.
La luce solare migliora la funzione mitocondriale. Anche esporsi al sole al mattino migliora l’umore e il ritmo circadiano
Il cervello puo rogenerarsi? Sì. Oggi sappiamo che il cervello non è statico. Ogni giorno, nel nostro ippocampo, nascono nuovi neuroni. Questo processo si chiama neurogenesi, ma perché avvenga, servono tre cose:
1. Stimoli positivi
2. Nutrienti adeguati
3. Un ambiente interno privo di infiammazione
Ecco perché la sinergia tra sonno, alimentazione, esercizio, emozioni e detossinazione è così importante. Non esiste una pillola magica. Ma esiste una routine magica, fatta di abitudini quotidiane.
Il cervello non ha bisogno solo di stimoli. Ha bisogno di spazio. Spazio per liberarsi dal vecchio e rinascere nel nuovo. L’autofagia cerebrale è il meccanismo che lo rende possibile. Attivarla non è difficile, richiede costanza, consapevolezza, amore per se stessi. Un sonno profondo, un pasto nutriente, una passeggiata al sole, una risata sincera, una doccia fredda, una tisana con rosmarino… sono medicine quotidiane per la mente.
Non aspettare il burnout, la demenza, il crollo cognitivo. Inizia oggi, fallo per la tua memoria, per la tua lucidità, per la tua identità. Fallo perché meriti un cervello pulito, forte, vivo.
🍎
Patrizia Coffaro