19/10/2025
Solo che Saviano tiene residenza in un bell'appartamento a New York , come si addice ad un perseguitato di sinistra
Una domanda a Saviano, e anche a Tosa: davvero pensate che solo i giornalisti “di sinistra” vengano attaccati? Saviano oggi fa la vittima di parte, citando Ranucci dopo il vile attentato — che tutti condanniamo senza esitazione — ma lo usa per dire che in Italia vengono colpiti solo quelli che la pensano come lui. Non è vero.
Pensi davvero, Saviano, che quando al governo c’era la sinistra i giornalisti di centrodestra non siano mai stati minacciati, insultati, attaccati? Dici questo, Saviano?
Vallo a dire a quei giornalisti, medici e intellettuali che durante il Covid hanno posto dubbi legittimi e sono stati censurati, radiati, marchiati come complottisti solo per aver fatto domande. Allora nessuno di voi parlava di “tritacarne mediatico”. Anzi, molti lo alimentavano.
La verità è che il giornalismo non ha colore politico. O è libero, o non è giornalismo. E il potere, di qualsiasi parte, reagisce sempre allo stesso modo: screditando chi racconta ciò che non conviene.
E proprio per questo, chi ama davvero la libertà d’informazione oggi deve dire una cosa chiara: solidarietà piena a Sigfrido Ranucci. Perché le idee si combattono con le idee, mai con la violenza.
Alcuni esempi di giornalisti di centro destra vittime di violenze e minacce, ma ovviamente delle quali Saviano non ha parlato:
🔹 Indro Montanelli
Orientamento: liberale-conservatore, vicino al centrodestra.
Attentato: nel 1977 fu ferito alle gambe dalle B.R. per le sue posizioni anticomuniste e la difesa della libertà di stampa contro il terrorismo rosso.
Fu anche oggetto di campagne d’odio e aggressioni verbali dall’estrema sinistra per decenni.
🔹 Vittorio Feltri
Orientamento: liberale, di centrodestra.
Minacce: più volte destinatario di lettere minatorie e pacchi sospetti durante la direzione de Il Giornale e Libero.
Spesso nel mirino di gruppi anarchici e centri sociali.
🔹 Giampaolo Pansa
Orientamento: inizialmente di sinistra, poi voce critica e “revisionista” della Resistenza.
Aggressioni e boicottaggi: dopo Il sangue dei vinti fu fischiato, insultato e minacciato in molte piazze; diverse presentazioni vennero interrotte da gruppi di sinistra radicale.
🔹 Maurizio Belpietro
Orientamento: dichiaratamente di centrodestra.
Attentato fallito: nel 2010 un ex poliziotto armato tentò di colpirlo sotto casa, ma l’arma si inceppò.
Da allora vive sotto scorta permanente.
🔹 Nicola Porro
Orientamento: centrodestra.
Minacce: ha ricevuto numerose intimidazioni online; nel 2020 la Digos di Roma aprì un’indagine per gravi minacce personali via social.
🔹 Daniele Capezzone
Orientamento: liberale, centrodestra.
Minacce e aggressioni verbali: dopo le sue posizioni contro l’ideologia gender e a favore di Israele ha ricevuto intimidazioni e attacchi personali via social e mail.