Studio Dentistico Dott. Angelo Retta

Studio Dentistico Dott. Angelo Retta odontoiatria generale e speciale
psico odontostomatologia estetico funzionale.

si occupa dal 1983 prevalentemente di riabilitazioni protesiche con particolare riguardo all'odontoiatria ricostruttiva, all'impiantistica, all'estetica in protesi fissa ed alla riabilitazione orale di caso complessi. un' attenzione particolare va inoltre dedicata alla odontoiatria olistica ed all'ortodonzia funzionale, con riferimento alla psico-odontostomatologia-estetico-funzionale.

07/09/2025

L’idea che l’Europa debba prepararsi a uno stato di guerra sta radicandosi nelle scelte degli stati membri. È di pochi giorni fa la circolare francese inviata agli ospedali per chiedere di prepararsi a un possibile “impegno importante” entro marzo 2026. Il ministero ha affermato che gli ospedali francesi devono essere consapevoli delle “limitazioni del tempo di guerra” ed essere pronti a curare soldati francesi e stranieri in caso di un conflitto importante.

Qualcosa di analogo avviene anche in Germania. Il Bund tedesco, infatti, ha presentato un “Piano quadro per la difesa civile degli ospedali” che definisce nel dettaglio le misure da adottare nel caso di un conflitto sul suolo europeo.

17/05/2025

Se n'è andato Gaetano Azzolina, uno dei più noti cardiochirughi italiani, talmente grande da esser paragonato a Barnard. E uno di quelli dal cuore d'oro, chiamato "il cardiochirurgo dei bambini. Ne salvò a centinaia nella sua lunghissima carriera, o per meglio dire missione.
Di lui non si è occupato nessuno, neanche i media, impegnati a scrivere di un boss mafioso e dei suoi covi, di un'amante e di un medico infedele. O di una Ferrari e di una Twingo.
È un abominio che la dice lunga sulla decadenza morale di questo paese e sulla scadentissima qualità della sua informazione.

Per questo, caro Professore, desidero ricordarla non con parole mie, ma con quelle - molto più illuminanti - di Renzo Bresci e Sabrina Talarico. Che spiegano in modo perfetto chi Lei è stato, e rimarrà.

"Due giorni fa è deceduto il collega raffigurato nella foto a destra, si chiamava Gaetano Azzolina, uno dei più bravi cardiochirurghi italiani.
All'inizio della mia professione mi capitò di visitare un bambino di pochi mesi che aveva avuto una br**ta sintomatologia respiratoria. Dopo averlo visitato ne parlai con il prof Vichi che dirigeva la Radiologia al Meyer. "Portalo" mi disse. Mentre eseguiva l'rx torace " guarda l'esofago del bambino, è compresso in questo punto qui, accanto all'arco aortico. Questo bambino ha un doppio arco aortico ( l'arco aortico è unico, nds ), telefona ad Azzolina a Massa". Questo mi disse il prof Vichi. Con i familiari contattammo Azzolina. Questi confermo' la diagnosi e dopo pochi giorni operò il bambino. Oggi il bambino è un adulto maturo e conduce una vita come tutti noi. Questi due colleghi, che conoscevo e bene, hanno concorso in modo determinante a rendere la Sanità italiana una delle primissime al mondo".

"𝗚𝗮𝗲𝘁𝗮𝗻𝗼 𝗔𝘇𝘇𝗼𝗹𝗶𝗻𝗮 non c’è più. L’ho saputo solo ora, a distanza di diversi giorni dalla sua scomparsa. Quasi nessuno ne ha parlato, poche notizie di stampa locale, e questo mi rammarica molto. Perché Azzolina é stato un grande cardiochirurgo, forse uno tra i più bravi d’Italia, insieme a 𝗣𝗮𝗿𝗲𝗻𝘇𝗮𝗻 e pochi altri. Italiano di nascita (siciliano) e americano d’adozione, era il cardiochirurgo dei bambini. Quelli 𝗯𝗹𝘂 in particolare, affetti da tetralogia di Fallot. Ne ha operato e salvato migliaia e migliaia. Dopo aver lavorato negli Stati Uniti a fianco di 𝗗𝗲 𝗕𝗮𝗸𝗲𝘆 e 𝗖𝗼𝗼𝗹𝗲𝘆, leggende della cardiochirurgia toracica e vascolare (tra i primi ad effettuare trapianti di cuore dopo 𝗕𝗮𝗿𝗻𝗮𝗿𝗱), é rientrato in Italia. Per mia fortuna. Non finirò mai di ringraziare mio papà, che ha visto in lui il medico di cui fidarsi. Il mio cuore l’ha conosciuto e non potrò mai dimenticarlo. La sua bravura, semplicità, disponibilità, empatia. La sua energia, competenza e tenacia. Ha combattuto contro la burocrazia italiana e i baroni della medicina di quegli anni. É stato il primo in Italia ad intervenire sul cuore di un paziente per curare una malformazione genetica. Sapeva amare e curare i bambini. Sapeva farli sopravvivere e rivivere. A lui devo molto, la mia seconda vita. Addio Azzolina, il tuo 𝗲𝘀𝗲𝗿𝗰𝗶𝘁𝗼 𝗯𝗹𝘂 non ti dimenticherà. Hai salvato tanti cuori, mi sarebbe piaciuto salvare il tuo".

Buon viaggio, e grazie ❤

Piero Gurrieri tra la gente

13/04/2024

Queste la mia dichiarazione alle agenzie:

PER IL PARLAMENTO EUROPEO L’ABORTO È UN DIRITTO FONDAMENTALE DELLA UE. È QUESTA L’EUROPA CHE DOVREMMO VOTARE?
“Ieri il Parlamento europeo ha votato a favore dell’inserimento del diritto all’aborto nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. A larga maggioranza, con i voti della sinistra e di una parte significativa del Partito Popolare Europeo, l’euro-Parlamento ha seguito l’esempio della Francia che ha inserito il diritto all’aborto nella propria Costituzione. L’obiettivo di queste operazioni è uno solo: quello di mettere fuori legge i medici obiettori di coscienza e le associazioni che cercano di fare propaganda contro l’ interruzione della gravidanza. Qui siamo molto oltre la semplice depenalizzazione dell’aborto, ma siamo alla sua esaltazione come esempio massimo del diritto delle donne a decidere sul proprio corpo. Cioè quello stesso diritto che invece viene negato quando si vogliono imporre le campagne vaccinali al servizio degli interessi della multinazionali del farmaco. Dimenticando completamente che qui la decisione non riguarda sole le donne ma sopratutto il diritto alla vita del nascituro, cioè della persona umana più fragile e indifesa. È questa l’Europa che dovremmo votare? È questo il radioso futuro del +Europa?".

17/12/2023

Il cammino dell'analisi, quella vera e non di facile consumo, richiede impegno, apertura autentica di mente e cuore. Richiede da parte del terapeuta profonda umiltà, condivisione emotiva. Il mestiere di analista del profondo non si impara semplicemente con l'avere frequentato un corso di formazione. Si è terapeuti dell'anima per predisposizione naturale, affinata dalle esperienze vissute, coltivata attraverso lo studio indefesso, la sensibilità estrema a cogliere gli aspetti più inverosimili dell'esistenza. Non ci sono tecniche migliori di altre da apprendere, sono forse tutte valide, ma non bastano. L'analista è in continua cura di sé stesso poiché nessuno può definirsi completo, o che ha annullato le ferite del passato. Sono sempre lì, e lì dove furono devono restare perché sono la verità con cui l'analista può entrare nelle difficoltà dell'altro. L'analisi non è il superamento del passato in vista di un futuro senza macchia. È piuttosto la continua riesumazione di esso affinché, riportato alla luce, non sia un ca****re in putrefazione cui si è messa una pietra sopra ma un humus da rivangare affinché sia terreno fertile per nuovi frutti. Il passato non si può e non si deve in nessun modo cancellare. L'analista ci convive, consapevole che è l'unica ricchezza di cui dispone. Un'analisi che prometta facili superamenti è disumana e id**ta.
L'analisi non è per tutti, è per quei pochi capaci di sostenerla. Non promette falsa felicità, promette solo verità, per quanto sia possibile arrivarvi. La verità è il più delle volte scomoda. Smonta ogni idea che ci si è fatti di sé. La verità è cruda e solo chi ha coraggio vi si espone. Non si guarisce da chissà cosa. Si impara a convivere con le proprie fragilità facendole diventare punti di partenza per diventare forti e nello stesso tempo flessibili.
Si acquisisce semplicemente la capacità di accettarsi e accettare chiunque vivendo passato, presente e la contingenza del futuro ignoto, con coraggio e la volontà di cercare di migliorare, consapevoli che siamo tutti uguali per valore, ognuno nella sua diversa e indiscussa unicità.
L'analista non salva nessuno, non è né più né meno di nessuno e, se non sa questo, è meglio che faccia un altro mestiere.
Il paziente usa l'analista come il violinista usa il violino per inventare la sua musica.
L'analista non dà consigli, non offre soluzioni. Fa domande affinché l'altro si interroghi come l'analista stesso è in continua autointerrogazione.
L'analista lavora con l'anima e si offre all'altro, si mette a disposizione dell'altro affinché l'altro faccia buon uso della sua. Non ci sono miracoli.
Attraverso il buon uso dell'analista il paziente trova la verità su sé stesso per sciogliere problemi che gli apparivano insolubili e riuscire a vivere al meglio la propria vita.
L'analisi richiede tempo, tutto il tempo necessario per giungere alla meta desiderata. Non si raggiunge di corsa la vetta di una montagna. Si va piano, attenti ai crepacci e ben equipaggiati.
Una casa si costruisce a partire dalle fondamenta, non dal tetto. A volte, per eccessivo entusiasmo, ci si illude di essere giunti subito alla meta quando invece è solo un miraggio. Ci vuole pazienza, anche da parte dell'analista che sarebbe opportuno non si vantasse di un facile successo. Pazienza, calma, prudenza affinché ciò che si è costruito resista ben solido nel tempo ai sismi della vita.

18/10/2023

Fuori tempo i politici che parlano di più fondi per la sanità. Prendete esempio da Israele, gli ospedali si bombardano.

10/06/2023

🖋️ «Dopo si è messo a parlare della paura. Ha detto [Jung]:

“Lei deve aver paura del mondo, perché il mondo è grande e forte; e dei demoni dentro di lei, perché sono molti e brutali; ma non deve avere paura di sé stessa, perché quello è il suo stesso Sé.”

Io ho fatto notare che avevo paura di aprire la porta, per timore che i demoni si riversassero fuori a distruggere. E Jung ha osservato:

“Se li tiene rinchiusi, allora sicuramente saranno distruttivi. L’unico modo per scoprire i confini del Sé è di fare esperimenti. Si spinga fin dove arriva il suo desiderio, e scoprirà di essersi spinta fin dove lo permettono le sue proprie leggi. Se le viene paura, abbia il coraggio di ba***re in ritirata. Si trovi un buco in cui nascondersi, perché così agisce l’uomo coraggioso, e così facendo eserciterà il coraggio. Ben presto la codardia avrà esaurito la sua spinta, e il coraggio prenderà il suo posto.”.

Io ho aggiunto: “Ma così si dà un’impressione di terribile incostanza e incoerenza!”.

Jung ha risposta: “Ebbene, perché non dovrebbe essere incostante? Una nuova coerenza si ristabilirà da sola. Viviamo per noi stessi o per gli altri? Qui è dove si impara il vero altruismo.”

Le leggi sono state fatte dagli uomini. Le abbiamo fatte noi. Dunque esse sono al di sotto di noi, e noi al di sopra delle leggi. Come disse San Paolo: “Sono redento, e sono affrancato dalla legge”. San Paolo aveva capito che, in quanto uomo, lui aveva fatto la legge. Allo stesso modo un contratto non può vincolarci, perché noi, che l’abbiamo fatto, possiamo anche scioglierlo.

Lo stesso vale per il vizio: se assunto con sincerità come mezzo per scoprire il Sé ed esprimerlo, non è più vizio, perché l’integrità e il coraggio escludono questa possibilità. Ma quando a limitarci è una barriera artificiale, o sono leggi e norme morali pe*****te in noi dall’esterno, allora non riusciremo mai a scoprire, e neppure a intravedere, che al di là di questa barriera artificiale esiste un limite reale, il Sé.

Abbiamo paura che, se infrangiamo la barriera artificiale, ci ritroveremo in uno spazio senza limiti. Invece, dentro ciascuno di noi, c’è il Sé che si autoregola.»

📙 Tratto dal bellissimo libro "JUNG PARLA. Interviste e incontri". Dai taccuini di Esther Harding, 1922-25

➡️ VAI AL LIBRO: amzn.to/2A4n3p
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09/06/2023

La nevrosi è un tentativo, talvolta pagato a caro prezzo, di sfuggire alla voce interiore e quindi alla propria vocazione ...
Dietro la perversione nevrotica si cela la vocazione dell'individuo, il suo destino, che è crescita della personalità, piena restaurazione della volontà di vivere, che è nata con l'individuo.
Nevrotico è l'uomo che ha perso l'amor fati; colui, invero, che ha fallito la sua vocazione ... ha mancato di realizzare il significato della sua vita.

Carl Gustav Jung, Lo sviluppo della personalità

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Salerno
84122

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