28/11/2025
Il DONO, dal latino donum (dare) è un’azione generosa che non prevede l'aspettativa di un vantaggio. Nasce come gesto spontaneo, quasi istintivo, legato ad un valore affettivo prima che economico: il donare germoglia nello sguardo amorevole dell’altro. Qualcuno che spontaneamente si ritrova ad avere un’altra persona al centro della propria attenzione e nel momento in cui sta donando il proprio tempo, il proprio spazio mentale e le proprie attenzioni. Attraverso il dono si abbattono le barriere spazio temporali fra due individui e si ricrea la particolare dimensione emotiva dello “stare con”.
Ricevere un dono è come ricevere questo sguardo gentile, autentico e carico di affetto con il quale l’altro ci comunica di averci pensato. È un'esperienza ormai rara in cui dovremmo sentirci appagati e grati a prescindere dalle qualità del dono stesso. Può anche non essere di natura materiale infatti a molte persone sono graditi i doni inattesi, le piccole sorprese.
Il REGALO si lega alle antiche consuetudini delle offerte dovute al Re, un atto atteso, dovuto, il cui scopo è rendersi preziosi agli occhi di una persona importante, una sorta di omaggio promozionale. Il regalo ha i toni di una ufficialità che non appartiene al dono, il più delle volte è strettamente connesso ad un valore economico dell’offerta.
L’oggetto offerto può essere identico ma il significato è profondamente differente. Nel caso del regalo la soddisfazione è legata alla speranza di ottenerne un vantaggio. Possiamo riflettere su come questa azione si può svolgere dentro di noi e nell’altro, portando ad esiti profondamente differenti.
In un’epoca orientata sui consumi e sul valore economico, rischiamo di confondere facilmente i valori delle due azioni (valore affettivo vs economico) non riuscendo più a distinguere il messaggio ed il significato originario, frastornati e confusi fra sentimenti autentici e azioni “dimostrative”.
Riusciamo a ritornare a sintonizzarci sul valore dello spirito che porta una festività come il Natale? Proviamo ad accendere nell'altro (e in primis in noi) quella luce di cui i nostri cuori hanno bisogno? Se quest'anno ti va di farlo, chiamami e penseremo insieme come rendere un