Terme di Salsomaggiore

Proprio le fonti saline determinarono lo sviluppo della prima economia locale, basata sull’estrazione e il commercio del sale. Lo sfruttamento passò attraverso vari proprietari dall’imperatore Carlo Magno, che nell’801 lo concesse ad abitanti locali,poi ai Marchesi Pallavicino, fino ad arrivare, dopo diverse vicende storiche legate al periodo comunale, alla proprietà del Ducato di Parma e Piacenza, retto prima dai Farnese e poi dai Borbone.

Risale a quel governo l’idea di servirsi degli ergastolani per ricavare l’acqua salata dai pozzi. Questi, con il cappio al collo, erano messi su una gran ruota ed erano costretti a farla girare col peso dei loro corpi, al fine di prelevare grandi secchi d’acqua dai pozzi. La barbara usanza del “Pozzo della Ruota” fu abolita dal governo francese nel 1810 (fig. 1).

Con il Congresso di Vienna, il Ducato passò a Maria Luigia d’Austria, l’illuminata regnante che nel 1847 concederà a Lodovico Rocca di Parma lo sfruttamento delle acque a scopo terapeutico. La loro sperimentazione era iniziata da poco. Fu infatti il medico condotto Lorenzo Berzieri, nel 1839, ad intuire le proprietà terapeutiche dell’acqua salsobromoiodica e ad applicarla con successo in gravi patologie che non regredivano coi farmaci. Lui pose le premesse per la nascita della stazione termale, che in pochi decenni, divenne famosa e trasformò Salsomaggiore da piccolo Borgo del Sale ad elegante stazione termale, fra le più affermate e frequentate "villes d'eaux" europee con strutture altamente qualificate per i più diffusi problemi di salute.

Nel 1913 cadono le concessioni private e gli stabilimenti passano nelle mani dello Stato, sorgono le imponenti Terme Berzieri, ricche di marmi ,di splendide decorazioni e pitture, il più originale e sontuoso monumento termale italiano inno allo stile "Liberty. Dopo il secondo conflitto mondiale, continuano a frequentarla schiere sempre più folte di "curandi" e dopo i fasti mondani si afferma il ruolo scientifico e sociale della cura termale.con la realizzazione nel 1967 del nuovo e moderno stabilimento termale "Zoja".

La storia giunge velocemente ai giorni nostri supportata dal riconoscimento delle cure termali da parte del Servizio Sanitario Nazionale che da qualche decennio ne convalida la valenza terapeutica nel concetto globale di cura e prevenzione per la salute.

Negli ultimi anni si arricchisce di nuovi servizi e di nuove strutture di accoglienza, nuovi centri che associano all’ideale salutistico, la Remise en Forme e la bellezza, sempre sotto il controllo vigile di un qualificato staff scientifico medico e cosmetologico a garanzia di professionalità e serietà.