02/12/2025
⚽️Come dice l’etologo Desmond Morris: “il calcio non è semplicemente lo sport più popolare del pianeta, per alcuni è una religione”. E come ogni religione vive anche di dogmi e di liturgie considerati intoccabili e che solo con fatica possono essere messi in discussione.
🌎Eppure il mondo sta cambiando velocemente e con lui inevitabilmente cambiano i contesti e le condizioni in cui il calcio va in scena. Ad alti livelli gli interessi economici, le pressioni mediatiche, la quantità di partite giocate, la velocità con cui è necessario produrre risultati stanno generando un quadro generale al quale volente o nolente il calcio si adatta.
🧢Ma il dogma dell’allenatore che non può allontanarsi fisicamente dai sui atleti ancora resiste.
👁️Qualche mese fa il fatto che Luis Enrique vedesse un tempo della partita della sua squadra per sua scelta dalla tribuna ha attirato su di lui sconcerto e molte critiche. La motivazione della sua scelta, ispirata dal rugby, era legittima e nasceva dal fatto che dalla tribuna “si vedono molte cose interessanti” o meglio cose diverse che dalla panchina è impossibile osservare e lui voleva prenderne consapevolezza in tempo reale e personalmente.
👁️Ultimamente un altro comportamento è stato sottoposto a giudizio, quello di Antonio Conte che si è preso alcuni giorni di riposo dal Napoli lasciando la direzione degli allenamenti ai suoi collaboratori.
⚽️Queste due scelte ci parlano una della necessità del calcio moderno di evolvere e sperimentare soluzioni nuove e l’altra del bisogno della persona allenatore/atleta di prendersi pause necessarie e funzionali all’interno di un’attività frenetica, prolungata, impegnativa e stressante.
✋Compiere “stranezze” di questo tipo senza conseguenze è concesso solo a chi porta risultati e vittorie immediate e per questo il giudizio negativo, a volte latente e a volte manifesto, che giornalisti, dirigenti e appassionati danno di molti tentativi innovativi di adattamento al sistema, porta solo gli allenatori più coraggiosi a fare queste scelte “rischiose” sebbene le loro motivazioni potrebbero essere condivise da molti altri operatori e meriterebbero l’apertura di uno spazio di riflessione.
🧠Spazi di riflessione che ritengo ormai indispensabili e in cui, ovviamente, la psicologia non può mancare.