13/09/2023
📋Rileggendo gli appunti di un* mi* paziente mi sono imbattuta nel ricordo di una riflessione di una collega che trovo essere un'ottima metafora per coloro che pensano o si trovano fisicamente e psichicamente in un momento di difficoltà o di abbattimento e non sanno se sia arrivato il momento di cambiare direzione oppure di continuare sullo stesso percorso. Questo post è un riassunto di un colloquio e lo dedico a tutt* coloro che sono "cadute/i" anche più di una volta al fine di ispirare e promuovere azioni che siano significative e in linea con i propri valori.🪷🪷
Psicologa_ Cosa significa per lei essere cadut*? Significa non poter andare avanti, procedere o mantenersi in equilibrio?"
Paziente_ Beh, si cade quando si è "deboli", stanchi...cadere è la conferma dell'impossibilità di continuare..
Psicologa_ ..quindi quando lei è cadut* si è sentit* bloccat*..e questo fermarsi le provoca dolore?
Paziente_ sì, dolore e confusione.
Psicologa_ certo, posso immaginare che faccia più male rimanere a terra che la caduta di per sè.
Paziente_ sì, è proprio così.
Psicologa_ Bene, per questo motivo se mi dà il permesso vorrei illustrarle una breve storia..." da piccola ho imparato ad andare in bicicletta grazie a mio nonno...ero concentrata a mantenere l'equilibrio quando il nonno mi disse.."finché non cadrai, non saprai andare in bicicletta. Saprai farlo solo dopo essere caduta più volte...solo così potrai imparare a cadere senza più farti male...solo così potrai dire di saper andare in bicicletta"
Paziente_ ...quindi è normale cadere?
Psicologa_ certo, è insito nella natura degli esseri umani e se riusciamo a riconoscere che è normale e naturale avere dei sentimenti dolorosi allora siamo più propensi ad accettarli facendogli spazio...🍃🍃a tal proposito ti insegnerò un'abilità di mindfulness specifica!
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