Etica del massaggio

Etica del massaggio Riflessologia plantare secondo il metodo Lucia Torri Cianci se volete saperne di più seguiteci......

IL logo rappresenta una R e una C Che si guardano, si incontrano, come Raffaella e Chiara titolari dell' etica del massaggio, la nostra storia di vita nasce a Milano e Jesolo ma si incontra e scontra nella passione per il lavoro che facciamo al quale ci dedichiamo con amore, ecco il simbolo che prende la forma di cuore. Il lavoro, (preferisco chiamarlo passione) è la riflessologia plantare e del corpo secondo il metodo Lucia Torri Cianci del quale siamo opertatori.

FINALMENTE È ARRIVATAAAARigenerazione estrema. Bellezza che rinasce.Non è solo una crema.È un trattamento antiage d’avan...
26/11/2025

FINALMENTE È ARRIVATAAAA

Rigenerazione estrema. Bellezza che rinasce.

Non è solo una crema.
È un trattamento antiage d’avanguardia che parla il linguaggio della rigenerazione cellulare.

Gli esosomi di Centella Asiatica sono i nuovi messaggeri della giovinezza: micro-particelle intelligenti che trasportano informazioni vitali alle cellule, risvegliandole, riprogrammandole, riaccendendo la luminosità originaria della pelle.

L’Ectoina protegge dai danni degli stress estremi, mentre Niacinamide, Ceramidi, Acido Ialuronico e Glucani creano un’alleanza perfetta tra idratazione profonda, nutrimento e compattezza immediata.
L’Acido Ximeninico, infine, sigilla la trasformazione: una pelle più piena, più elastica, più viva.

Il risultato?
✨ Rughe sottili e profonde meno visibili
✨ Tessuti più tonici e rimpolpati
✨ Un incarnato radioso e uniforme che riflette la tua forza interiore

Per pelli mature o precocemente segnate che vogliono un effetto lifting immediato e duraturo nel tempo.

La scienza incontra la bellezza.
E la pelle risponde con una nuova energia.

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💫 “La strana visita dei due gomiti”(Fiaba di Etica del Massaggio)In un ambulatorio un po’ particolare — quello del dotto...
25/11/2025

💫 “La strana visita dei due gomiti”

(Fiaba di Etica del Massaggio)

In un ambulatorio un po’ particolare — quello del dottor Articolando, famoso per ascoltare più che curare — una mattina si presentarono due gomiti molto contrariati.
Uno destro e uno sinistro.

Il primo arrivò con una fascia sportiva, gonfio d’orgoglio (e d’infiammazione).
L’altro con un foulard di seta e una smorfia teneramente malinconica.

— “Nome?” — chiese la segretaria.
— “Epicondilo destro, ma tutti mi chiamano Gomito del Tennista” — rispose il primo con tono da campione olimpico.
— “E tu?”
— “Epicondilo sinistro… anche se negli ultimi tempi mi chiamano Gomito della Stiratrice. Oppure del Mouse, dipende dai giorni” — sospirò l’altro.

La segretaria sbuffò. “Sempre più strano questo mondo. Nemmeno i gomiti sanno più chi sono davvero…”

Appena entrati nello studio, il Dottor Articolando li guardò con occhi attenti e un sorriso gentile.
— “Dunque, chi di voi inizia?”

Il destro partì a razzo:
— “Io, dottore! Dicono che sono infiammato per colpa del tennis, ma io non ho mai visto una racchetta in vita mia! Forse quando il mio umano prova a controllare tutto come se fosse una partita da vincere, sì… allora sì che mi tende come una corda di violino!”

Il sinistro ridacchiò:
— “Ah, beato te che almeno hai una reputazione sportiva! Io, invece, sono la vittima del ferro da stiro e del computer! Dicono che è colpa del mouse, ma a me pare più il peso di tutto quello che il mio umano trattiene e non dice…”

Il dottore rise piano.
— “Vediamo se ho capito: uno si infiamma quando deve spingere, controllare, ottenere. L’altro quando trattiene, sostiene, protegge troppo. Due estremi dello stesso corpo, insomma.”

Il destro fece una smorfia.
— “Io mi irrigidisco quando lui vuole fare tutto da solo. Non delega mai! Deve sempre ‘fare bene’.”

Il sinistro annuì.
— “E io quando non riesce a dire no. Tiene, tiene, tiene… finché scoppia. E allora scoppio anch’io.”

Il Dottor Articolando prese un respiro profondo e li guardò con compassione.
— “Sapete qual è la verità, miei cari gomiti?”
Entrambi si sporgono curiosi.
— “Che non siete né del tennista, né del mouse, né della stiratrice. Siete i messaggeri del cuore, stanchi di tanta resistenza. Destra e sinistra siete fratelli che chiedono la stessa cosa: un po’ più di flessibilità, un po’ meno sforzo, un po’ più d’amore verso se stessi.”

Il destro si grattò l’osso e borbottò:
— “Quindi dovrei smettere di spingere?”
— “E io di trattenere?” — aggiunse il sinistro.

— “Esatto. Uno impari a lasciare fluire, l’altro ad accogliere. E magari, ogni tanto, a giocare davvero a tennis… ma con la vita, non contro di essa.”

I due gomiti si guardarono e scoppiarono a ridere.
Da quel giorno, ogni volta che il loro umano cercava di controllare troppo o di trattenere tutto, facevano un piccolo scricchiolio complice, come a ricordargli che la vita scorre solo quando si piega, non quando si irrigidisce.

🌿 Significato simbolico
• Gomito destro → azione, controllo, volontà.
Quando duole, invita a mollare la presa, a non forzare le cose, a riscoprire il piacere del fare senza bisogno di dimostrare.
È il lato del “devo”, che chiede di diventare il lato del “posso”.
• Gomito sinistro → e accoglienza, affetto, sostegno.
Quando si infiamma, segnala che stiamo trattenendo troppo, portando pesi o emozioni che non ci appartengono.
È il lato del “mi prendo cura di tutti”, che chiede di diventare il lato del “mi prendo cura anche di me”.

Non siamo fatti per resistere come leve, ma per muoverci come onde.
Quando un gomito fa male, non vuole fermarti… vuole solo ricordarti come piegarti senza spezzarti.

Raffaella è Chiara

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“Quando fuori fa freddo, la tua pelle merita un abbraccio.”Bio Repair è la coccola che attenua i rossori e calma subito ...
21/11/2025

“Quando fuori fa freddo, la tua pelle merita un abbraccio.”

Bio Repair è la coccola che attenua i rossori e calma subito le pelli reattive.
La sua formula lenitiva protegge dagli sbalzi termici, riduce l’ipersensibilità e regala un comfort immediato, avvolgente, quasi protettivo.

La pelle torna morbida, uniforme, rasserenata pronta ad affrontare anche il freddo più pungente.

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Il Giardino delle ScelteC’era un luogo che non appariva sulle mappe.Un giardino nascosto tra il respiro del mondo e il b...
18/11/2025

Il Giardino delle Scelte

C’era un luogo che non appariva sulle mappe.
Un giardino nascosto tra il respiro del mondo e il battito del cuore,
dove il tempo non correva, ma ascoltava.

Lì, ogni cosa parlava una lingua antica:
quella degli elementi.

Un giorno, un viandante vi giunse, stanco di domande.
Aveva cercato risposte nei luoghi del mondo
e non aveva trovato che echi e polvere.

Davanti a lui, cinque sentieri si aprivano,
ognuno custode di una voce,
ognuno specchio di un frammento dell’anima.

🌿 Il Legno parlò per primo, con voce di vento tra le foglie:

“La tua forza può distruggere o far nascere.
Ogni collera è un seme:
puoi strapparlo con la furia,
oppure lasciarlo crescere fino a diventare luce.”

🔥 Il Fuoco danzò davanti a lui, ardente e puro:

“Puoi bruciare nel desiderio e nella fretta,
o scegliere di essere fiamma che scalda,
che illumina senza consumare.”

🌍 La Terra lo accolse con un respiro profondo:

“Puoi restare immobile, sepolto dal pensiero,
oppure fidarti del tuo ritmo,
guarire, e lasciare che la vita fiorisca dentro di te.”

⚙️ Il Metallo, lucente come un suono d’alba, disse:

“Puoi trattenere ciò che temi di perdere,
o aprire le mani e scoprire
che solo chi lascia andare conosce il valore di ciò che resta.”

💧 L’Acqua infine lo sfiorò, sussurrando come un ricordo:

“Puoi farti ghiaccio nella paura,
oppure diventare fiume,
fidarti del flusso, rinascere nel tuo stesso cammino.”

Il viandante ascoltò.
E comprese che non doveva scegliere una sola via,
perché tutte le vie erano in lui:
la collera che sa trasformarsi in crescita,
la fiamma che sceglie di illuminare,
la terra che guarisce,
il metallo che libera,
l’acqua che scorre e perdona.

Allora chiuse gli occhi,
e nel silenzio del giardino sussurrò:

“Ogni giorno la vita mi chiama.
Mi offre due vie: una per consumarmi,
e una per trasformarmi.
E la mia forza sarà sempre
nel modo in cui scelgo di usare la mia energia.”

Da quel giorno, il viandante non cercò più la strada,
perché aveva imparato a camminare con tutte dentro di sé.

Raffaella e Chiara

Vista la Stagione…. Una Fiaba da raccontare ai Bimbi e Ricordare ai grandi 🔥 La Fiaba del Piccolo Sole nel CorpoC’era un...
11/11/2025

Vista la Stagione…. Una Fiaba da raccontare ai Bimbi e Ricordare ai grandi

🔥 La Fiaba del Piccolo Sole nel Corpo

C’era una volta, dentro ogni corpo umano, un piccolo Sole.
Non viveva nel cielo, ma in una stanza speciale nel cervello: l’Ipotalamo, il Custode del Calore.
Il suo compito era semplice e sacro: mantenere la temperatura giusta perché tutto nel corpo potesse vivere in armonia — né troppo freddo, né troppo caldo.

Un giorno, però, accadde qualcosa.
Dal mondo esterno arrivarono piccoli messaggeri invisibili — germi, virus, batteri — che bussarono alle porte del corpo.
Le cellule sentinella, che si chiamavano Macrofagi, li videro e corsero a riferire la notizia al Sole dell’Ipotalamo:
«C’è un’invasione! Dobbiamo alzare il fuoco per bruciare gli intrusi!»

Il Sole allora decise di aumentare la fiamma.
E subito tutto il corpo cominciò a tremare.

🌬️ Il regno dei Brividi

I muscoli, che dormivano tranquilli, si misero a danzare in silenzio.
Non per paura, ma per produrre calore: ogni piccolo tremito era una scintilla che accendeva il fuoco interno.
Le mani diventavano fredde, la pelle si stringeva e perfino le ossa gemevano per la fatica.
Era come quando, prima di accendere un camino, si sente un freddo che viene da dentro.

I brividi non erano nemici — erano i tamburi del risveglio, il segnale che il corpo stava radunando la sua forza per combattere.

🔥 Il Regno del Calore

Dopo un po’, il piccolo Sole sentì che il calore era abbastanza alto.
Allora disse: «Basta tremare. Ora lasciate che il fuoco si espanda».

I vasi sanguigni si aprirono come fiori che sbocciano,
il sangue portò il calore ovunque, e la pelle si fece rossa e brillante come la brace viva.
Il corpo diventò un tempio caldo, pieno di luce.

Il bimbo (o l’adulto) sentiva ardere la fronte, le guance, le mani, eppure miracolosamente i dolori sparivano.
Il fuoco stava bruciando ciò che non serviva più, purificando i liquidi, risvegliando il sistema immunitario.

Le cellule guerriere, come piccoli cavalieri luminosi, andavano a caccia dei nemici.
Era il grande tempo del coraggio, dove ogni febbre diventava una battaglia di guarigione.

💧 Il Regno del Sudore

Poi, un giorno o una notte dopo, il Sole si accorse che la missione era compiuta.
I nemici erano stati sconfitti, la foresta del corpo era tornata serena.

Allora, con voce calma, sussurrò:
«Ora basta fuoco. Aprite le finestre. Lasciate uscire il calore».

E il corpo cominciò a sudare.
Gocce di luce uscivano dalla pelle, come piccole lacrime di gioia.
Il calore diminuiva, la temperatura scendeva piano piano.
Arrivava un dolce sollievo, un senso di leggerezza e pace.

Il corpo si rilassava, e anche il cuore diventava più morbido.
Era il tempo del lasciare andare, del riposare, del ricominciare puliti e rinnovati.

🌱 Il messaggio del Piccolo Sole

Così il Sole dell’Ipotalamo, prima di addormentarsi, lasciava sempre lo stesso messaggio:

“Ogni febbre è un fuoco che purifica.
Prima si trema, perché ci si prepara al cambiamento.

Poi si arde, perché si trasforma ciò che non serve più.
E infine si suda, perché si torna liberi e leggeri.
Non temere il calore: è la vita che ti ricorda di essere viva.”

Raffaella e Chiara

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💧 Idratazione multi-strato che ricostruisce, nutre e protegge.Un siero che agisce come un vero trattamento rigenerante: ...
08/11/2025

💧 Idratazione multi-strato che ricostruisce, nutre e protegge.

Un siero che agisce come un vero trattamento rigenerante: la sua texture fluida penetra negli strati più profondi della pelle, restituendo equilibrio e luminosità.

I biopolimeri naturali e l’Acido Ialuronico catturano e legano l’acqua come una rete di vita, regalando immediata morbidezza e turgore.

La Betaina e i Fattori Naturali di Idratazione (NMF) stabilizzano questa riserva d’acqua, mantenendo la pelle idratata a lungo.

Il Gluconolattone e le Ceramidi rinforzano la barriera cutanea, migliorando la resistenza, la compattezza e la capacità della pelle di difendersi dalle aggressioni esterne.

Un gesto quotidiano che diventa rituale di cura consapevole: la pelle ritrova armonia, comfort e una bellezza che nasce dall’interno.

✨ Ascolta la tua pelle. Restituiscile acqua, forza e respiro.
Scopri il potere dell’idratazione profonda con Etica del Massaggio.

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🌿 La Fiaba del Regno Invisibile e il Piccolo TimoC’era una volta, dentro ogni essere umano, un Regno Invisibile.Non era ...
04/11/2025

🌿 La Fiaba del Regno Invisibile e il Piccolo Timo

C’era una volta, dentro ogni essere umano, un Regno Invisibile.
Non era fatto di pietra o di cielo, ma di cellule, respiri e suoni che solo il silenzio poteva ascoltare.
Al centro di quel Regno, in una stanza di luce proprio dietro lo sterno, viveva un bambino gentile di nome Timo.
Il suo compito era insegnare alle giovani cellule guerriere a riconoscere ciò che era amico da ciò che era estraneo, ciò che doveva restare da ciò che doveva andare.
Ogni mattina, il piccolo Timo radunava le sue allieve e diceva:

“Ricordate, non tutto ciò che arriva è nemico.
Imparate a riconoscere, non solo a combattere.”

Attorno a lui, nel grande Regno, vivevano altri Guardiani.
Uno era il Colon, un vecchio saggio che custodiva le storie non dette.
Nel suo lungo corridoio scuro, raccoglieva parole trattenute, emozioni non espresse, lacrime ferme nel respiro.
Ogni volta che qualcuno nel Regno si arrabbiava ma non parlava, o aveva paura di lasciare andare, il Colon si gonfiava e brontolava:

“Io trattengo tutto! Ma a forza di trattenere, non riesco più a far scorrere la vita.”

Più a nord, sulle colline del Sangue, viveva Madre Milza, una donna paziente e saggia.
Filtrava ogni giorno i fiumi che passavano attraverso di lei, ripulendo e rinforzando le cellule del Regno.
Ma quando le preoccupazioni aumentavano, quando gli abitanti pensavano troppo e sentivano poco, il suo sorriso si faceva opaco.

“Non posso generare forza se tutto intorno a me vibra di ansia,” sospirava.
E i suoi fiumi rallentavano, stanchi di portare pensieri invece che linfa.

Nel Sud, il Fegato, un vecchio artista dal mantello verde, si occupava di trasformare ogni tossina in esperienza.
Ma quando la rabbia veniva repressa e non lasciata fluire, le sue acque si facevano torbide, e il fuoco nel suo laboratorio diventava troppo intenso.

“Io non voglio bruciare, voglio trasformare,” ripeteva.
E ogni volta che riusciva a esprimere un’emozione in modo sincero, il fuoco si calmava e tornava luminoso.

Sulle montagne più alte, i Fratelli Surreni custodivano le torce dello stress.
Accendevano scintille di forza quando c’era bisogno di agire, ma se il fuoco rimaneva acceso troppo a lungo, le fiamme cominciavano a bruciare anche i fiori del Timo.
Il piccolo Timo allora si indeboliva, e le sue giovani cellule guerriere non sapevano più come distinguere:
alcune dormivano, altre si confondevano, e il Regno perdeva equilibrio.

Fu allora che il Cuore, custode della Saggezza Antica, parlò con voce che riempì tutto il Regno:

“Ogni emozione è un messaggero.
La rabbia chiede espressione,
la preoccupazione chiede fiducia,
la paura chiede presenza.
Se le ascolterete, torneranno amiche e non nemiche.”

Il Colon si rilassò, liberando le antiche storie.
La Milza riprese a sorridere e le sue acque tornarono chiare.
Il Fegato iniziò di nuovo a trasformare, con pazienza, ogni emozione in saggezza.
I Surreni spensero il fuoco in eccesso e conservarono solo la fiamma della forza giusta.
E il piccolo Timo, sentendo l’armonia ritornare, tornò a vibrare di luce dorata.

In quell’istante, tutto il Regno invisibile si accese come una costellazione vivente.
Ogni cellula danzava, riconoscendo il proprio posto, e le difese del corpo si fecero solide e morbide allo stesso tempo: forti come una quercia, ma tenere come la luce del mattino.

Da quel giorno, nel Regno del Corpo, si imparò che il vero potere del sistema immunitario non è nella guerra, ma nella collaborazione tra organi, emozioni e respiro.
Il Timo divenne il simbolo del coraggio,
la Milza della fiducia,
il Colon del lasciar andare,
il Fegato della trasformazione,
i Surreni della forza giusta,
e il Cuore — come sempre — della memoria dell’amore.

✨ E quando tutto nel corpo si ricorda chi è,
la vita fluisce come un unico respiro che sa guarire da sé. 🌿

Raffaella e Chiara

Un grande benvenuto ai nostri nuovi follower! Siamo felici  di avervi tra noi!E che vi piacciamo i nostri contenuti Cont...
01/11/2025

Un grande benvenuto ai nostri nuovi follower! Siamo felici di avervi tra noi!
E che vi piacciamo i nostri contenuti
Continuate a seguirci 🥰

Raffaella e Chiara

Pina Segati, Barbara Bruschi, Alba Maria Paolini, Simonetta Distefano, Paola Anessi, Sara Granzella Prioni, Antonella Nardin, Annalisa Bonaretti, Antonella Lotto, Fulvia La Morocha, Marina Panzavolta, Michela Tamagnone, Fabiana Baroni, Marta Scapin, Silvana Sciandra, Geno Veffa, Monica Presotto, Gabriella Soffientini, Francesca Dall'Acqua, Tiziana Rebello, Marta Pasqualin, Renata Biani, Silveria Olivieri, Paola Colombari, Francesca Torelli, Chiara Dolfi, Mara Sperduto, Elisabetta Calandra, Federica Cibba, Ossoli Lucia, Monica Franceschini, Simona Rosa, Elisa Ciceri

Siamo super felici di inaugurare il nostro Blog Le forme della donna nella storia, corpi in viaggio nei 5 elementi https...
31/10/2025

Siamo super felici di inaugurare il nostro Blog
Le forme della donna nella storia, corpi in viaggio nei 5 elementi

https://eticadelmassaggio.it/corpi-in-viaggio-i-cinque-elementi-e-la-forma-della-donna-nella-storia/
Per comodità il link è questo

C’è un filo invisibile che attraversa i secoli e le forme: il corpo femminile. Mutano le epoche, le mode, gli sguardi, ma il corpo resta — sempre — la prima dimora del femminile, la sua frontiera, la sua mappa segreta. Nella mia ricerca, da un attimo di curiosità, mi sono imbattuta nell’os...

La fiaba di oggi è dedicata a tutti i bambini con  ADHD, una diagnosi necessaria, ma che per ignoranza viene spesso etic...
28/10/2025

La fiaba di oggi è dedicata a tutti i bambini con ADHD, una diagnosi necessaria, ma che per ignoranza viene spesso etichettata.

🌈 Elio Luce e il Bosco delle Mille
C’era una volta un bambino di nome Elio Luce,
che portava nel cuore un sole e nella mente un temporale.
I suoi pensieri non camminavano — volavano.
Volavano come farfalle colorate, come lucciole nel buio,
come note di una musica che solo lui sapeva ascoltare.

Ogni mattina Elio si svegliava pieno di idee:
voleva costruire un razzo, scrivere un sogno, correre dietro a un arcobaleno.
Ma nel villaggio non tutti riuscivano a stargli dietro.
Gli adulti gli dicevano spesso:
«Fermati!» «Concentrati!» «Smettila di distrarti!»

Elio allora abbassava la testa, convinto che ci fosse qualcosa di sbagliato in lui.
E dentro, piano piano, cresceva una rabbia silenziosa,
una tempesta che non trovava un cielo dove sfogarsi.
Sentiva il corpo pieno di energia, ma non sapeva dove metterla.
Le mani si muovevano da sole, la mente correva più veloce delle parole,
e a volte scoppiava come un lampo —
non per fare male, ma perché dentro di lui c’era troppo cielo tutto insieme.

E allora succedeva che veniva additato,
che qualcuno lo chiamava “agitato”, “impossibile”, “fuori posto”.
A volte lo cacciavano fuori dal gioco, fuori dalla classe,
fuori da quella normalità che sembrava non avere spazio per la sua luce.
E ogni volta che accadeva, una lucciola dentro di lui si spegneva un po’.

Finché un giorno, stanco di sentirsi “troppo”,
Elio scappò nel Bosco delle Mille Luci,
un luogo di cui parlavano solo i sogni.

Camminò a lungo, finché tutto si fece silenzioso.
E in quel silenzio, una voce calda e profonda lo chiamò per nome:

“Elio Luce… non sei confusione.
Sei un cielo in tempesta che sa creare arcobaleni.
Non devi fermare le tue luci,
devi solo imparare a danzare con loro.”

Davanti a lui apparve un grande Gufo dalle ali blu e oro,
il Custode del Bosco.
I suoi occhi brillavano come due lune serene.

«La rabbia che senti,» gli disse «non è cattiva.
È solo la forza del vento che non ha ancora imparato a soffiare piano.
Respira, piccolo Elio, e lascia che il vento diventi musica.»

Elio chiuse gli occhi e inspirò.
E quando espirò, il vento dentro di lui si fece dolce.
Le sue farfalle di pensieri si posarono sulle spalle,
le lucciole si accesero una a una,
e tutto il bosco cominciò a brillare di calma e di colori.

Per la prima volta, Elio non si sentiva troppo.
Si sentiva pieno, vivo, integro.
Capì che la rabbia non era il suo nemico,
ma la spinta della sua luce che voleva uscire nel mondo.

Quando tornò al villaggio, portava negli occhi una serenità nuova.
I genitori lo guardarono e videro la sua bellezza,
la forza creativa che prima non avevano compreso.
E, piano piano, anche loro impararono ad entrare nel Bosco delle Mille Luci,
a respirare con lui,
a capire che ogni bambino ha un ritmo diverso,
e che la vera armonia nasce solo quando si ascoltano le differenze.

Da quel giorno, nessuno chiamò più Elio “agitato”.
Lo chiamavano “Il Bambino che illumina i pensieri”.
E il villaggio intero imparò che:

Nessun bambino è un problema da correggere.
Ogni bambino è una luce da conoscere.

Le menti come quella di Elio non sono disordinate,
sono orchestrate da stelle.
Serve solo qualcuno che sappia ascoltare la loro musica.

Ogni bambino che “brilla troppo”
non è difficile è meravigliosamente vivo.
Dentro la sua energia c’è un messaggio:
“Accoglimi, e ti insegnerò un nuovo modo di vedere il mondo.”

Raffaella e Chiara

✨ Le Fiabe del Martedì – Grazie di Cuore ✨Ci sono cose che nascono per gioco.Un giorno io e Chiara ci siamo guardate e c...
25/10/2025

✨ Le Fiabe del Martedì – Grazie di Cuore ✨

Ci sono cose che nascono per gioco.
Un giorno io e Chiara ci siamo guardate e ci siamo dette:
“E se trovassimo un modo semplice, leggero, ma profondo… per parlare al corpo, alle emozioni, alla vita che si muove dentro di noi?”

Così sono nate le Fiabe del Martedì

Storie che accarezzano, che fanno sorridere e riflettere, che portano luce nei luoghi dove spesso ci dimentichiamo di guardare.

Non sono solo racconti: sono piccoli viaggi di consapevolezza.
Ogni parola è un invito ad ascoltarsi, ogni immagine un passo verso il proprio sentire.

E il vostro entusiasmo, i vostri messaggi, il vostro affetto…
ci fanno capire che stiamo camminando nella direzione giusta. 💫

Per questo vogliamo dirvi grazie di cuore — per esserci, per leggere, per sentirvi parte di questo spazio che parla al corpo e all’anima.

Con Gratitudine
Raffaella e Chiara
Etica del Massaggio

Il respiro di MartaMarta aveva sempre avuto paura di esporsi. Anche una semplice riunione di lavoro le faceva salire il ...
24/10/2025

Il respiro di Marta

Marta aveva sempre avuto paura di esporsi. Anche una semplice riunione di lavoro le faceva salire il cuore in gola: le mani sudate, la voce spezzata, la mente che si svuotava come un foglio bianco.
Diceva a sé stessa che era solo ansia, che sarebbe passata. Ma il corpo raccontava un’altra storia.
Ogni volta che ingoiava un’emozione, lo stomaco si chiudeva. Quando accettava qualcosa che non voleva, la schiena le faceva male per giorni.
Era come se ogni “no” non detto le restasse incastrato tra le vertebre.

Un pomeriggio, dopo l’ennesima notte insonne, decise di andare da una riflessologa consigliata da un’amica.
La donna, gentile e silenziosa, prese i suoi piedi tra le mani e iniziò a premere punti che sembravano risvegliare memorie antiche.
Il corpo parla, sai?
Disse, senza alzare lo sguardo.
A volte urla, quando non lo ascoltiamo abbastanza.

Marta sorrise, ma dentro sentì una stretta. Forse era proprio così: il corpo le stava parlando da anni,
e lei non aveva mai voluto capirlo.

Seduta in silenzio, percepiva le dita della terapeuta che toccavano punti nascosti, e ad ogni pressione un pensiero emergeva: le volte in cui aveva taciuto per paura, i giorni in cui aveva sorriso quando avrebbe voluto piangere.
Era come se il corpo stesse svuotando i cassetti della memoria, uno per uno.

Nei giorni seguenti, qualcosa cambiò. Il dolore alla schiena si fece più lieve. Il respiro più ampio.
Si sorprese a parlare con più sincerità, a dire “non mi va” senza sentirsi in colpa.
Non era solo la riflessologia a guarirla, ma il coraggio di ascoltarsi.
Il corpo, finalmente, smetteva di trattenere tutto ciò che la mente non osava dire.

Raffaella e Chiara
☎️ per info 370 149 4482

Indirizzo

Via Unica Sorigherio 1/e
San Donato Milanese
20097

Orario di apertura

Martedì 09:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 18:30
Sabato 09:00 - 15:00

Sito Web

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Chi Siamo

Siamo Raffaella e Chiara e nasciamo come estetiste e cresciamo specializzandoci nel massaggio olistico e nella riflessologia plantare con il Metodo Lucia Torri Cianci.

L’esperienza con il Metodo LTC ci ha aperto una visione nuova e completa nel campo dell’estetica, un’estetica nuova, innovativa, dove la persona è al centro del trattamento.

Un’estetica che non si basa sul classico concetto del bello, ma che fonda i suoi principi sulla consapevolezza che vede negli “inestetismi” l’opportunità che il corpo ci offre per poter dialogare con lui.

Ad oggi siamo titolari del centro ETICA DEL MASSAGGIO, dove dedichiamo passione e tempo alla cura e al benessere delle persone .