Dott.ssa Marianna Marconcini Psicologa

Dott.ssa Marianna Marconcini Psicologa Psicologa - Psicologia dell'età evolutiva
Consulenze psicologiche, valutazioni dei disturbi dell'apprendimento e dell'attenzione.

potenziamento abilità scolastiche e attentive, percorsi sul metodo di studio, Parent Training adhd.

28/11/2025

- Prof?
- Sì?
- Massimo mi ha chiamata t***a.
- Cos’è che ha fatto?
- Mi ha chiamata t***a.
- Ma è gravissimo. Adesso ci fermiamo un attimo e affrontiamo per bene la questione.
- Grazie prof.
- Aspetta, ce l’hai il consenso?
- Il consenso?
- Il consenso firmato dei tuoi per poter fare educazione sentimentale e sessuale a scuola?
- No.
- Sicura?
- Sì.
- Va bene, T***a era un’antica città dell’Asia Minore, resa celebre dai poemi omerici per la lunga guerra scoppiata dopo il rapimento di Elena. Hai domande?
- Non ho capito.
- Tranquilla, poi approfondiamo quando leggiamo l’Iliade.
- Ma prof, io veramente…
- Qualcun altro?
- Prof, Sara mi ha detto che il mio corpo fa schifo.
- Terribile, davvero terribile. Questa è violenza verbale, e io sono pronto a spigarti tutto dopo che, cortesemente, mi hai mostrato il consenso firmato dei tuoi.
- Non ce l’ho.
- Lo sapevi che nell’arte greca il Corpo Ideale nel canone di Policleto prevedeva proporzioni precise, che peraltro oggi considereremmo irrealistiche?
- Mi ha fatto piangere.
- Mi dispiace, ma hai qualche domanda su Policleto?
- No.
- Benissimo, e anche questa è fatta.
- Prof, ieri un ragazzo mi ha toccata senza che io glielo chiedessi.
- Cosa?
- Ieri un…
- Consenso firmato?
- No.
- E allora fisica: quando due corpi entrano in contatto...
- Veramente io vorrei sapere cosa devo fare se succede ancora.
- Non posso dirtelo senza consenso firmato dai tuoi. Quello che posso dirti è l’anno della caduta dell’Impero Romano d’Occidente.
- Prof, i miei amici dicono che se non faccio certe cose sono uno sfigato. Lei che dice?
- Consenso firmato?
- No.
- E allora, caro mio, io dico 476 d.C.
- Prof, è normale che il mio ragazzo si arrabbi se esco con altre persone?
- Consenso firmato?
- No.
- La Carta delle Nazioni Unite del 1945 dice che ogni entità sovrana ha diritto alla libera autodeterminazione.
- Prof, mi ha chiesto una foto… e se poi la manda in giro?
- Nel Rinascimento il concetto di nudo…
- Prof ci spiega il consenso?
- Hai il consenso firmato dei tuoi?
- No.
- E allora senza consenso non posso spiegarti il consenso.
- Prof.
- Sì?
- Non stiamo capendo niente.
- Ah, voi non state capendo niente? Immaginate di essere me, intrappolato in un doppio paradosso. Da una parte per fare educazione affettiva ho bisogno di un consenso dei vostri genitori. Consenso che prevede la visione preventiva di tutto il materiale del corso, cosa che fra parentesi non accade per le altre materie. Senza scomodare l’articolo 33 della Costituzione, ci sarebbe anche da far notare che questo sottintende neanche troppo velatamente che i genitori sappiano meglio della scuola cosa serva ai ragazzi dal punto di vista educativo. Dall’altra parte, per quanto la scuola possa definire quali siano le esigenze dei ragazzi, non ha la più pallida idea di come mettere in pratica questa risposta a una necessità sempre più evidente. Perché questa educazione è affidata a noi docenti, che con le nostre lauree in italiano, in matematica e in chimica il più delle volte non siamo in grado di trattare un argomento così complesso e delicato. Ma la scuola, per questioni un po’ economiche e un po’ ideologiche, non è sempre disposta a farlo fare agli psicologi.
- E quindi?
- E quindi indovina chi rimane fregato? Bravissimi, giù le mani.
- Ma prof, scusi, io ho un’idea.
- Sentiamo.
- Non potrebbe rendere tutto obbligatorio e poi eventualmente i nostri genitori possono firmare per chiedere di non farci partecipare?
- Ma cosa credi che sia? L’ora di religione?

Illustrazione di Amandine Delclos.

25/10/2025

Dizionario AIPPI per i Genitori - Una parola alla volta
Paternità
Essere padre non coincide con la nascita di un figlio.
La paternità è un processo psichico che si costruisce nel tempo, un passaggio evolutivo che accompagna la crescita dei figli e trasforma profondamente l’identità dell’adulto.
La psicoanalisi ci invita a pensare la paternità come una funzione della mente: quella che introduce il limite, la differenza, la possibilità di tollerare la frustrazione e di trasformarla in pensiero.
È un lavoro interno, che permette di sostenere l’altro senza confondersi con lui, di proteggere la relazione e al tempo stesso renderla pensabile.
Oggi, in famiglie sempre più diverse nelle forme e nei legami, la paternità rimanda a una posizione psichica che può essere assunta da chiunque sappia pensare, contenere e proteggere la crescita mentale dell’altro.
Diventare padre significa diventare mente che pensa la relazione.
📖 Leggi la voce completa “Paternità” a cura del Dott. Mario Priori nel Dizionario AIPPI per i Genitori
👉 https://www.aippiweb.it/dizionario-aippi-per-genitori/paternit

12/10/2025
Studio "Intreccio" propone,  in partenza da ottobre a Sommacampagna i Laboratori DSA per bambini e ragazzi a partire dal...
10/10/2025

Studio "Intreccio" propone, in partenza da ottobre a Sommacampagna i Laboratori DSA per bambini e ragazzi a partire dalla 3a primaria. Uno spazio dove studiare imparando nuove strategie per lo studio, grazie a tutor specializzati dell'Associazione italiana Dislessia.
Per info https://www.cooperativalatata.it/imparare/laboratori-dsa

https://www.facebook.com/share/1YZLFnY7Vd/
02/10/2025

https://www.facebook.com/share/1YZLFnY7Vd/

Lo psicoanalista J.M. Quinodoz nel suo celebre libro “La solitudine addomestica” ci offre una definizione di ciò che lui intende per qualità di portanza.
“Per qualità di portanza dell’oggetto interiorizzato, indicherei il sentimento dell’analizzando che prova la gradevole sensazione di arrivare a “ volare con le sue ali”, perché percepisce di aver conseguito la capacità di autosostenersi, rendendosi così indipendente dall’oggetto di cui prima aveva bisogno per “essere portato”.
È una sensazione nuova e complessa, di gioia e paura mescolate, accompagnata dal sentimento di essere finalmente se stessi, dalla consapevolezza che ci può dirigere nel tempo e nello spazio conoscendo i propri limiti, e dalla capacità di sperimentare il va e vieni dell’oggetto senza troppa angoscia.”
J.M. Quinodoz, La solitudine addomesticata, p.220, Borla, 2009.

28/08/2025

..."Sentirsi reale è più che esistere; è trovare una maniera di esistere come se stesso, e di entrare in rapporto con oggetti come se stesso, e di avere un Sé entro cui ritirarsi per rilassarsi."

(Winnicot, "La funzione specchio della madre e della famiglia nello sviluppo infantile", 1967)

24/03/2025

L'avere dei limiti, anche all'aiuto rassicurante del genitore, sembra essere un bagaglio importante per un bambino, che gli permetterà di avere dei "contenitori mentali" per le esperienze. Anche lo star male, il dolore e l'angoscia possono essere più sopportabili se ci sono questi contenitori che li delimitano, piuttosto che essere vissuti come infiniti e travolgenti, senza limiti che li contengano.

Alba Marcoli "Il bambino nascosto"

Indirizzo

Piazza Carlo Zinelli 1
San Giovanni Lupatoto
37057

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 13:00

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