Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale. Mi occupo di
terapie di gruppo basate sulla Mindfulness
25/11/2025
➡️Educare al rispetto e all'amore è fondamentale, perché nessuno debba più contare gli insulti, gli schiaffi, le aggressioni, le vittime.
L'educazione affettiva e sessuale coinvolge il tuo modo di pensare, come stai in relazione, le tue emozioni, il modo in cui parli e senti ciò che provi e provano gli altri.
🍀Lo psicologo può essere un facilitatore e tutto ciò aiuta a vivere meglio e a mettere di contarre i troppi dati negativi correlati alla !
23/11/2025
La violenza di genere non è incisa nel codice genetico, è un atto ripetuto ai danni di un altro spesso diverso da te.
La violenza è un comportamento imperdonabile che non dobbiamo mai subire. E che invece ogni giorno...
È "il signorina" detto da un collega medico che denigra tutto ciò che ho fatto per diventare ciò che sono!
Donna, Dottoressa, Professionista accanto a chi non ha il coraggio di dire Basta!
22/11/2025
Verso il 25 Novembre...
La bellezza passa. Il coraggio resta. Sì chiamava Lina Cavalieri, e fu «la donna più bella del mondo». Ma prima ancora di essere un volto, fu una voce. E prima ancora una ragazza che non aveva niente — tranne un sogno che faceva rumore.
Era nata nel 1874, figlia femmina di una famiglia povera. La madre, però, si accorse subito che quella bambina aveva un dono. Un maestro la prese con sé per insegnarle il canto. Ma Lina aveva una colpa: essere troppo bella. Lui la sedusse, la mise incinta e poi la abbandonò. Lina rimase sola. Ma da quella solitudine costruì la sua forza.
A quindici anni era già sul palco. La sua voce riempiva i teatri, il suo portamento ipnotizzava la sala. Era grazia e sopravvivenza insieme. La definirono la donna più bella del momdo. D’Annunzio la chiamò Venere sulla Terra. Dietro quel volto perfetto c’era però una ragazza che sapeva cosa sono il dolore, la solitudine, la sofferenza.
Amò con tutta se stessa, più volte e senza paura. Alcuni la tradirono, altri la usarono. Ma nessuno riuscì mai a domarla. Nel 1914 lasciò il palcoscenico per il cinema, senza paura di cambiare vita. E non si fermò a se stessa: aiutò altre donne a sentirsi forti, libere, indipendenti. A trasformare il talento in potere. A trasformare la propria voce in coraggio. Lina Cavalieri non era solo bellezza. Era forza. Era esempio. Era libertà.
Poi arrivò la guerra. Il 7 febbraio 1944 una bomba distrusse la sua casa. Così se ne andò, in silenzio, la donna che aveva fatto sognare intere generazioni. Eppure, Lina non scomparve del tutto. Si racconta che lasciò 100.000 lire, una fortuna all’epoca, per aiutare le ragazze in difficoltà a studiare musica. Perché Lina Cavalieri, la donna ammirata da tutti, non voleva essere ricordata per la bellezza. Ma per le sue azioni. E ancora oggi, a cento anni di distanza, la sua voce fa cantare i cuori.
Guendalina Middei, Professor X (➡️ Ai nuovi: se vi piace ciò che scrivo, qui potete leggere un estratto del mio «Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera» che ho scritto per farvi innamorare della letteratura come me ne sono innamorata io: https://www.amazon.it/innamorarsi-Karenina-leggere-classici-lezioni/dp/8807174359
14/11/2025
La consapevolezza, il coraggio e il sostegno familiare è ciò che può fare la differenza. Denunciare è un atto dovuto per combattere il cyberbullismo.
01/11/2025
Per essere un buon maestro
Vivi il momento presente,
Tieni a cuore la relazione
28/10/2025
Il rinforzo è la forza di una relazione autentica
10/10/2025
Ho scelto di occuparmi di salute mentale!
La mente è parte di noi, come il corpo, come il cuore.
Oggi, nella Giornata Mondiale della Salute Mentale e Giornata Nazionale della Psicologia, ricordiamo quanto sia importante prendersene cura ogni giorno.
La Psicologia ci aiuta a dare voce a ciò che viviamo, a ciò che non comprendiamo, a ritrovare equilibrio, a migliorare i nostri stili di vita, a costruire legami di fiducia e consapevolezza.
03/10/2025
Il nuovo Piano Nazionale di Azione per la Salute Mentale 2025–2030 segna un importante riconoscimento per la Psicologia di Assistenza Primaria, recependo le indicazioni proposte dal CNOP.
“È un passo molto importante – afferma Maria Antonietta Gulino, presidente del CNOP – lo Psicologo di Assistenza Primaria non viene più collocato nei Dipartimenti di Salute Mentale come previsto dal precedente documento, ma nei Distretti sanitari e nelle Case della Comunità, in coerenza con gli obiettivi di prossimità e di prevenzione dichiarati dal Piano stesso”.
Permangono tuttavia criticità rilevanti rispetto al ruolo della Psicologia nei Consultori, dove è necessaria una chiara ridefinizione delle funzioni professionali e dell’inquadramento anche nei rapporti con l’Autorità giudiziaria.
“Il testo è ora all’attenzione della Conferenza Unificata – conclude Gulino – e confidiamo che il lavoro fin qui svolto venga sostenuto dalle Regioni e dai rappresentanti istituzionali, per consolidare definitivamente il ruolo della Psicologia nel nuovo quadro normativo della salute mentale e del benessere psicologico”.
Non basta più condividere...
La rabbia e l'indignazione devono poter diventare azioni concrete!
Azioni impegnate verso il benessere e la promozione di relazioni autentiche che la società e la scuola in primis dovrebbero promuovere.
Paolo Mendico si è tolto la vita. Aveva solo 14 anni e si è ucciso la mattina dell’11 settembre, poche ore prima dell’inizio dell’anno scolastico nel comune di Santi Cosma e Damiano (Latina).
La Procura di Cassino ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio. Secondo i genitori e il fratello, il ragazzino era vittima di bull*smo: una condizione che la famiglia ha dichiarato di aver denunciato più volte alla scuola e agli insegnanti.
Gli investigatori hanno sentito la dirigente scolastica ed è stato disposto il sequestro di cellulare e dispositivi mobili del ragazzino. Secondo alcune indiscrezioni, sono stati sequestrati anche i telefoni di alcuni coetanei.
Il Fatto scrive che "Nelle scorse ore, il fratello Ivan Roberto ha scritto una lettera a Giorgia Meloni per raccontare del bullismo di cui era vittima il giovane. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha fatto sapere di aver ordinato due ispezioni: nella scuola media che ha frequentato Mendico in passato e in quella superiore dove avrebbe dovuto iniziare il nuovo anno".
“Nostro figlio è stato un perseguitato”, ha dichiarato la mamma Simonetta La Marra a la Repubblica, “abbiamo sempre denunciato tutto alla scuola. Ma siamo rimasti inascoltati. Era un bravo studente ma ultimamente diceva che la scuola non gli piaceva più. Alle elementari sono arrivate le aggressioni dei compagni e lo scherno delle maestre, alle medie il bulli*mo dei professori. Poi sono arrivati gli apprezzamenti al primo anno dell’istituto informatico Pacinotti. Altro bulli*mo, altra sofferenza. Quante volte l’ho visto piangere”, ha detto.
“Paolo amava portare i suoi capelli biondi molto lunghi. Dopo i primi quattro giorni di scuola superiore hanno cominciato a chiamarlo ‘Paoletta’, ‘femminuccia’, ‘Nino D’Angelo’. Lo aspettavano in bagno. Prima era uno, poi sono diventati di più. Ci siamo rivolti subito alla scuola, ci hanno assicurato che l’avrebbero aiutato. Ma tutto è finito solo dopo che Paolo ha deciso di tagliarsi tutti i capelli. L’altra frase per prenderlo in giro era ‘Piccolo Principe’ perché mio figlio ogni mattina non usciva di casa se non aveva fatto la doccia”.
Secondo quanto riferito dalla madre, la prima denuncia è stata presentata in quinta elementare. “Ci siamo rivolti ai carabinieri perché un compagno ha puntato contro nostro figlio un cacciavite in plastica, diceva che lo doveva ammazzare. E la maestra non è intervenuta. Noi eravamo genitori molto presenti nella vita scolastica di nostro figlio e questo dava fastidio. Tutte le altre sono state denunce scritte e verbali agli istituti, ma non facevano niente”.
Ne emerge un quadro di ferocia quotidiana (dei coetanei carogne), di impotenza e talora complice menefreghismo (dei docenti), di dolore senza fine e senza salvezza dei familiari. E soprattutto del ragazzo.
E' una morte figlia di una società incancrenita, di ragazzini spietati (che meriterebbero 30 anni di galera minimo), di genitori spesso non meno colpevoli, di una scuola al collasso e di uno stato assente (ieri come oggi).
Notizie così gelano il sangue e sanciscono la morte dell'umanità. Tutto ciò è terrificante.
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Sono una psicologa, psicoterapeuta cognitivo-comportamentale e fornisco consulenze e terapie individuali, per adulti e adolescenti, e di coppia.
Organizzo gruppi per la tutela del benessere psicologico orientati dalla pratica meditativa Mindfulness e gruppi di educazione per una nutrizione consapevole e salutare, in collaborazione con diversi colleghi nutrizionisti.
Mi sono spesso occupata di laboratori educativi-emozionali per i bambini e di sostegno ai neogenitori.
I miei interessi principali riguardano le problematiche adolescenziali come l’ansia di prestazione, i disturbi alimentari, l’autolesionismo, ma anche le patologie croniche come la Sclerosi Multipla e le patologie oncologiche. Sono volontaria presso l’AISM e socia presso la Società Italiana di Psico-oncologia (SIPO).
Se hai difficoltà non esitare, prova ad affidarti ad un professionista.
Lavoreremo insieme per raggiungere un cambiamento possibile e fare in modo che “la tua vita sia ricca, piena e significativa” (Harris).