20/10/2025
Selvaggio blu - considerazioni finali
Poi giuro che non scrivo più 😁 per organizzare questo selvaggio blu ci sono voluti mesi e tanto tempo per capire davvero bene quello a cui andavamo incontro, alternando momenti in cui pensi di avere tutto sotto controllo a momenti in cui hai il terrore di avere tutto sotto controllo perché forse stai sottovalutando i problemi. Ora che abbiamo finito (e non rischiamo più di essere punite dagli spiriti del Selvaggio Blu) mi sento di dire alcune cose:
- è possibile fare il selvaggio blu da soli?
Sì, se sei capace di fare le cose tecniche richieste (le calate in particolare), se non soffri di vertigini (ma questo problema lo avresti anche andando accompagnato) e senza sottovalutare la probabilità di perderti spesso
-Come preparare l'itinerario?
Noi nello specifico abbiamo comprato la guida di Telemaco Murgia che abbiamo trovato utile anche se avremmo gradito una descrizione più dettagliata del percorso, poi abbiamo utilizzato la traccia GPS di Mario Verin su due diverse app di mappe (io ho usato Locus map), avere la mappa sul telefono è stato fondamentale anche per avere i punti di riferimento rispetto al territorio. Abbiamo usato tantissimo i video di Francesco e Giulia di , che sono stati fondamentali (grazie ragazzi, bravissimi!)
- come organizzarsi col supporto logistico?
Avere la possibilità di non girare con tutto sulle spalle ci ha permesso di essere molto più agili e veloci, e dunque lo consiglio. Noi ci siamo appoggiate a e ci siamo trovate bene. Avere già esperienza di bivacchi è stato importante per fare bene i bagagli e non dimenticare nulla, probabilmente senza esperienze precedenti consiglierei di fare qualche notte di prova prima in modo da sapere esattamente cosa serve. Un punto importante è stata l'organizzazione del cibo, su cui farò un post a parte
- quanti giorni servono?
Noi abbiamo fatto la versione "originale" del selvaggio blu, che richiede 4 tappe (3 notti fuori), in realtà è possibile spezzare ulteriormente dividendo la prima tappa in due