16/10/2025
NERVO TRIGEMINO
(Quinto Nervo Cranico, il messaggero del volto)
Hai mai pensato che ogni espressione, ogni sguardo,
ogni carezza, ogni bacio
Sono trasportati in un condotto elettrico, un cavo inguainato, che vive all’interno del tuo viso?
Il trigemino è quel filo.
Un nervo antico, sottile, custode del tatto, del dolore, della temperatura,
dei brividi che ti raccontano la vita che scorre sulla pelle.
È il quinto dei tuoi nervi cranici,
un re con tre corone
tre rami che si diramano come fiumi
uno veglia sulla fronte e sugli occhi,
uno scorre lungo la guancia,
uno discende fino alla mandibola,
là dove la parola prende forma
Dove il morso incontra la forza.
È lui che ti permette di percepire il mondo,
di distinguere la carezza dal graffio,
il calore dell’amore
dal gelo della paura.
È lui che ti fa sentire vivo.
Quando si infiamma, urla.
Dolori improvvisi, come scosse elettriche,
fulmini che squarciano il volto,
segni di un messaggio che il corpo non riesce più a dire con dolcezza.
A volte è un vaso che lo comprime,
a volte è un’emozione che lo costringe
la paura, la rabbia, il trattenere le parole non dette, lacrime o verità.
Il trigemino è un guardiano, un sentinella,
posto tra ciò che mostri e ciò che taci.
È la soglia del volto, il tuo sorriso
O la tua lacrima di Pierrot
il luogo dove il corpo conosce il mondo e il mondo tocca te.
Quando ti chiudi, quando non vuoi vedere,
quando non vuoi sentire,
Lo fa lui per te.
Ti ricorda che non è sano per te indossare una maschera.
Che la pelle è la prima relazione
Ritrovalo nel respiro che ti accarezza le guance, nella sua mano gentile che ti sfiora il viso
nel sorriso che ti nasce dal cuore.
Quando torni a percepire davvero,
quando ti permetti di essere toccato dalla vita,
il trigemino canta di nuovo, fa brillare una musica di sensibilità e presenza.
Il suo nome significa “tre gemelli”.
Tre fratelli uniti in un solo sentire:
vedere, ascoltare, parlare.
Tre porte del volto, tre chiavi della relazione.
Il trigemino ti invita a stare.
A guardare davvero.
A sentire senza paura.
A dire con verità.
Perché solo quando il volto si apre
e il corpo si affida, spariscono i dolori e
la vita può attraversarti tutta