Dott.ssa Patrizia La Bruna - Psicologa - Psicoterapeuta

Dott.ssa Patrizia La Bruna - Psicologa - Psicoterapeuta Consulenza, sostegno, psicoterapia adulti coppie e famiglie

Consulenza e sostegno psicologico
Psicoterapia individuale
Psicoterapia di coppia
Servizio di stimolazione e stimolazione cognitiva
Psicoterapia familiare
Superamento di eventi traumatici

03/11/2025
22/10/2025

Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia! Ho 6 anni e oggi è il mio primo giorno di scuola! ho conosciuto subito la popolazione degli unni: sono i miei compagni di classe! nel giro di tre minuti abbiamo urlato a squarciagola la lettera e.

eeeeeeeehhh!!!!!!
Giochiamo a buttasse de sotto dalla finestra? (io mi so buttato loro no)

eeeeeeeehhh!!!!!!
Giochiamo ad ammazzare gli zombi e le femmine fanno gli zombi?

eeeeeeeehhh!!!!!!
Poi ho preso 3 ceffoni, 6 sgambetti e 1 cazzottone in testa, è per questo che mi sono ritrovato al primo banco.
Andrea Rozzi, un compagnuccio scalmanato, mi ha subito ribattezzato “bersaglio mobile” e la mia schiena è diventata il campo di atterraggio di aerei di carta, bucce di banana e matite spezzate… (ride) mi tirano addosso di tutto! all’ultima ora mi è arrivato in testa pure un compasso! É un giorno che non dimenticherò mai… la mia prima cicatrice in fronte!

Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia.
I miei compagnucci nel corso degli anni hanno declinato il mio nome per scherzo in ogni modo: “giancappio, giancavolo, giancacca e giancojòne.
Poi si sono sbizzarriti anche col cognome che ha ispirato una canzoncina mitica che mi cantano sempre a ricreazione: “Catino cretino, sei un quattrocchi e c’hai il pisellino”

Che spasso! Andrea Rozzi per farmi uno scherzo ha sparso la voce che avevo i pidocchi, che matto! Oh, ci credete che da allora nessuno mi ha più invitato a una festa? Adesso oltre a quattrocchi mi chiamano pure pidocchioso! Mio cugino luca che fa la quinta, a ricreazione li ha sentiti e dice che non dovrebbero chiamarmi così… io li lascio fare perché penso che prima o poi smetteranno.

Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia. Ho 11 anni e sto alle medie! Pure i nuovi compagni di scuola sono una banda di buontemponi! Sono stato fortunato perché in classe mia ho trovato anche Andrea Rozzi, cioè così almeno conosco qualcuno! Sono andato un po’ su di peso e così hanno cominciato a chiamarmi con dei nuovi simpatici appellativi: suppli’, bombolone, strofinaccio, cicciottone/carta da parati, quattrocchi e zinnacchione/puzza di piedi, cacone, calcinaccio/sterco, pippa, sega, cicciabomba, palla e straccio.

Non è che mi fa piacere ma pazienza, se penso che Rinaldi lo chiamano vomito, a me è andata di lusso. L’altro giorno mi hanno buttato dentro ad un cassonetto della mondezza! Sono riuscito fuori tutto sporco de sugo e avanzi. Mio cugino luca che è in terza mi ha visto, io per la vergogna mi sono accucciato nel cassonetto e tutti hanno riso, come ci torno a scuola domani…

Certe sere mi affaccio dalla finestra e mi chiedo come sarebbe volare via e sparire per sempre… di sicuro non mi chiamerebbero più sterco…

Mi chiamo Giancarlo Catino e credo nell’amicizia. Ho 14 anni e ho iniziato il liceo scientifico.
In classe mia ci sono due gruppi…. e poi ci sto io.
Ho capito che la cosa migliore è parlare il meno possibile così non mi vedono, invece che p***e non è servito a niente: mi hanno avvolto nel nastro adesivo, mi hanno bruciato i jeans con l’accendino e mi hanno disegnato un pene sulla fronte col pennarello indelebile.
A causa di questo ultimo avvenimento a casa mia si sono accorti di quello che mi fanno a scuola, mia madre ha fatto un sacco di storie, poi mi hanno costretto a parlare con la psicologa, perchè in quel video su you tube non facevo bella figura.
la verità è che mi vergognavo a parlare con i miei… La verità è che vorrei essere diverso… stamattina sono entrato nella palestra di scuola mia e ho puntato il più carogna dei miei compagni, l’ho guardato fisso negli occhi e ho pensato che volevo sconfiggerlo.

Così l’ho abbracciato… e ho vinto io.

Monologo di Paola Cortellesi contro il bullismo.

Straordinario!!
21/10/2025

Straordinario!!

6 Verità Sbalorditive sulla Vita Prima della Nascita

Il grembo materno non è solo una sala d’attesa per la nascita — è un intero universo di scoperta, emozione e crescita. Ciò che accade al suo interno è sorprendente, rivelando quanto complessi e umani siamo ancor prima di prendere il nostro primo respiro.

1. I bambini assaporano il mondo prima di nascere
Intorno alla 14ª settimana di gravidanza, il feto inizia a percepire il sapore del liquido amniotico — e il suo gusto cambia a seconda di ciò che la madre mangia. Carote, aglio, cioccolato — tutto influenza delicatamente il palato del bambino. Quando apprezzano il sapore, ne ingeriscono di più, il che significa che le preferenze alimentari potrebbero iniziare molto prima del primo cucchiaio.

2. Sognano prima ancora di vedere il mondo
Nel terzo trimestre, i feti sperimentano il sonno REM — lo stesso stadio in cui noi sogniamo. Cosa sognino resta un mistero, ma i loro cervelli attivi potrebbero già formare schemi di immaginazione e memoria, dipingendo immagini silenziose nell’oscurità.

3. La voce della madre è il loro primo conforto
Verso la 25ª settimana, il bambino può sentire — e il suono più familiare e rassicurante è la voce della madre. Le sue risate, le parole e il battito del cuore creano un ritmo di sicurezza che rallenta il cuore del bambino e lo calma, forgiando un legame molto prima della nascita.

4. I feti maschi possono avere erezioni
Anche nel grembo, i feti maschi sperimentano erezioni. Non è un atto sessuale ma semplicemente parte dello sviluppo ormonale naturale — uno dei tanti modi straordinari in cui il corpo si prepara alla vita esterna.

5. Piangono prima di nascere
Anche se non ci sono lacrime, i bambini mostrano espressioni facciali, schemi respiratori e menti tremanti che assomigliano al pianto. Che sia un riflesso o un’emozione, dimostra che le basi del sentimento umano sono già presenti prima della nascita.

6. Bevono la propria urina — ed è benefica
Il liquido amniotico è composto in gran parte da urina fetale, e i bambini lo ingeriscono regolarmente. Lungi dall’essere qualcosa di sgradevole, questo processo gioca un ruolo vitale nello sviluppo dei reni, dei polmoni e del sistema digestivo, preparandoli alla sopravvivenza nel mondo esterno.

Pensiero finale
Dietro ogni ecografia si nasconde un miracolo silenzioso — un mondo nascosto dove la vita si sviluppa in miniatura. Ogni battito, ogni movimento e ogni momento fanno parte di una storia straordinaria: la nascita di un essere umano.

16/10/2025
25/09/2025

Chi ama le madri?

C’è una parola inglese molto bella nel significato e nel suono – "nurture" - che non ha un corrispettivo immediato in italiano. La sua traduzione più semplice è nutrire, allevare, ma il significato di nurturing è più ampio e avvolgente.
'Nurture' è prendersi cura, nutrire qualcosa o qualcuno che sta crescendo, che si sta sviluppando.
Se ci proiettiamo nello scenario della nascita, significa dare attenzione, dedizione; nutrire con la relazione, il tocco, la voce, l’accudimento. Quando, ad esempio, una madre prende in braccio il suo bambino, porta il viso vicino a quello del piccolo, occhi negli occhi, gli parla, lo bacia, quella madre sta permettendo lo sviluppo del cervello di quel bimbo, delle sue funzioni cognitive, del suo sistema immunitario. Subito dopo la nascita, il nutrimento del bambino è totalizzante per la madre. Per questo si dice che quando nasce un bambino, nasce anche una madre. Non è solo il figlio a svilupparsi, anche la mamma nasce e si trasforma. Cresce e si rafforza nell’accudimento per lui e con lui. Il cervello delle madri si trasforma dopo la nascita – la scienza moderna ce lo conferma - e una donna diventa pian piano qualcosa che prima non era mai stata, la sua mente e tutto il suo essere donna si evolve. Entra in una nuova fase di vita molto delicata, bisognosa più che mai di essere sostenuta.

Cosa significa sostenere una madre appena nata? Semplicemente, offrirle quello stesso nutrimento che lei offre al bambino. Un nutrimento globale, fatto di relazione, parola, tocco, supporto. Entrambi richiedono quella cura – il nurturing – necessaria alle creature che si affacciano alla vita e devono crescere.
Come già altre volte abbiamo ribadito, per crescere una bambino serve un villaggio, perché per nutrire un neonato, è necessario che qualcuno stia nutrendo sua madre.

Non possiamo dire di amare i bambini se non amiamo le madri.
Non possiamo dire di amare le madri se non amiamo le donne. E non ameremo mai le donne se non amiamo il femminile, nelle sue fasi e cicli vitali, di cui la maternità fa parte.

Impresa difficile in un contesto sociale che troppo spesso non ammette spazio e tempo per le evoluzioni del femminile. Si chiede alle donne di lavorare in gravidanza come se non lo fossero; di allevare un neonato e mantenere efficienza mentale e prestanza fisica. Quando poi solitudine e stanchezza hanno il sopravvento, troppo spesso anziché accogliere le difficoltà delle madri, accade che emettiamo giudizi più o meno velati, fino alla condanna nei casi di cronaca più tragici e per fortuna rari.

Chiediamoci sempre chi ha amato quelle madri prima di giudicare.

Chiediamoci come possiamo noi, nel nostro quotidiano, testimoniare amore per le madri, le donne e il femminile che portano con sé.

Ostetriche Valeria Gianni e Marzia De Franceschi, ArteOstetricapadova; Immagine dal web 💗

14/09/2025

Dal 15 settembre al 14 novembre 2025 è possibile presentare domanda per il Bonus Psicologo 2025, contributo fino a 1.500 euro per le sessioni di psicoterapia, con importo variabile in base all’ISEE (fino a 50.000 euro).

📌 La domanda va inoltrata esclusivamente online sul portale INPS, accedendo con SPID, CIE o CNS al servizio dedicato “Contributo sessioni psicoterapia”.
📌 Ai beneficiari verrà attribuito un codice univoco da utilizzare presso i professionisti aderenti.
📌 Entro 60 giorni dall’accoglimento della domanda deve essere effettuata almeno una seduta; in caso contrario il beneficio decade.

Il CNOP accoglie positivamente l’avvio del bonus come strumento di sostegno concreto, ma la Presidente Maria Antonietta Gulino sottolinea anche la necessità di "servizi di psicologia accessibili e di prossimità, con lo psicologo di base nei territori, capaci di intercettare i bisogni crescenti e di garantire la prevenzione e una presa in carico appropriata, soprattutto per i giovani".

🔗 Tutte le istruzioni per presentare domanda nella circolare INPS 👉 https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/notizie/dettaglio-news-page.news.2025.09.bonus-psicologo-2025-istruzioni-per-la-presentazione-della-domanda.html

03/09/2025

Lo sport dovrebbe educare al rispetto, alla collaborazione e alla crescita, non diventare terreno di conflitto.

A Collegno, un episodio di violenza ha coinvolto un genitore che, durante una partita giovanile, ha aggredito un ragazzo della squadra avversaria del figlio. Un gesto che dimostra quanto la gestione emotiva degli adulti possa compromettere il vero spirito dello sport.

Giancarlo Marenco, Presidente dell'Ordine degli Psicologi del Piemonte e Vicepresidente CNOP, commenta: "Un papà non può entrare in campo e picchiare un ragazzo. Non è difendere un figlio, è non accettare che un giovane possa affrontare delle difficoltà." Marenco sottolinea che questo comportamento non riguarda solo lo sport, ma anche la scuola: "I genitori devono supportare i figli, non sostituirsi agli insegnanti o creare conflitti."

Il Ministero dell'Istruzione conferma questa visione, ribadendo che i genitori dovrebbero svolgere un ruolo di accompagnamento, non di confronto diretto con i docenti.
Marenco aggiunge: "Il danno maggiore non è solo quello inflitto alla vittima, ma anche quello che subiscono i figli di questi genitori che mettono in atto condotte violente. Un bambino che vede il proprio padre aggredire un avversario o un insegnante non impara la protezione, ma la vergogna. Impara che la violenza è una scorciatoia, invece di capire che le difficoltà fanno parte della crescita."

Lo sport non è solo competizione, ma una lezione di vita che insegna a rialzarsi, a rispettare sé stessi e gli altri. Quando gli adulti dimenticano il loro ruolo educativo, tradiscono i valori fondamentali dello sport.

Per leggere l’articolo completo 👉🏼 https://www.tecnicadellascuola.it/genitori-violenti-per-difendere-i-figli-a-oltranza-anche-fuori-scuola-a-collegno-invade-il-campo-e-frattura-malleolo-e-zigomo-al-portiere-13enne-rischia-anni-di-carcere

23/08/2025

Bonus psicologo 2025, al via le domande: quali sono le scadenze e i requisiti

Il contributo è di 50 euro per seduta di psicoterapia, fino a un massimo di 1.500 euro per beneficiario. È possibile fare richiesta dal 15 settembre al 14 novembre 2025. La modalità di presentazione è solo online

A partire dal 15 settembre e fino al 14 novembre 2025 è possibile presentare la domanda per il Bonus psicologo, un sostegno economico per chi vuole intraprendere un percorso psicoterapeutico. L'istanza potrà essere inoltrata esclusivamente online. Per ottenere la prestazione è necessario essere in possesso di un attestato Isee in corso di validità, con un valore, al momento della presentazione della domanda, non superiore a 50mila euro.

Cos'è il Bonus psicologo

Come spiega l'Inps, il Bonus psicologo è un contributo nato nel 2022 per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia. In altre parole, è una misura volta a fornire assistenza psicologica alle persone che si trovano, per qualsiasi motivo, in condizione di ansia, stress, depressione o fragilità psicologica, e che intendono beneficiare di un percorso psicoterapeutico per provare a guarire. Inizialmente, il bonus era stato concepito come un sostegno alla salute mentale dopo il periodo della pandemia di Covid-19; poi è stato confermato anche per gli anni successivi.

Chi può richiederlo

Il bonus può essere richiesto per sé stessi ma anche per altre persone (ossia figli minorenni, con presentazione della domanda da parte del genitore o del tutore legale; persone interdette, inabilitate o soggette ad amministrazione di sostegno, con presentazione della domanda da parte del tutore, del curatore o dell'amministratore). All'atto di presentazione della domanda, bisogna essere in possesso di alcuni requisiti: essere cittadino italiano; essere residente in Italia; avere un Isee in corso di validità con valore non superiore a 50mila euro. L'Isee è l'Indicatore della situazione economica equivalente, che serve a valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari. Se l'Isee è scaduto, la domanda per il Bonus psicologo non verrà accolta.

L'importo

Il bonus consiste in 50 euro per seduta, fino a un massimo di 1.500 euro per beneficiario. Nello specifico, in caso di Isee inferiore a 15mila euro, il contributo è erogato fino al raggiungimento dell'importo massimo di 1.500 euro per ogni beneficiario. Se l'Isee è invece compreso tra 5mila e 30mila euro, il contributo è erogato fino al raggiungimento dell'importo massimo di 1.000 euro per ogni beneficiario. Infine, se l'Isee è superiore a 30mila euro e non va oltre i 50mila euro, il bonus è erogato fino al raggiungimento dell'importo massimo di 500 euro per ogni beneficiario.

Dove si può usare

Il contributo può essere richiesto una sola volta ed è utilizzabile presso gli specialisti privati regolarmente iscritti nell'elenco degli psicoterapeuti - Albo degli psicologi - che abbiano comunicato l'adesione all'iniziativa al Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi (Cnop). L'elenco dei professionisti che hanno aderito all’iniziativa è consultabile all'interno dell'area riservata sul portale dell'Inps: la lista viene fornita all'ente previdenziale dal Cnop. Durante la seduta, il professionista dovrà inserire in un'apposita sezione online il codice univoco - ricevuto dal beneficiario al momento della domanda - unito al codice fiscale.

Come fare domanda

Chi vuole beneficiare del contributo deve inviare le domande online, attraverso il portale dell'Inps (www.inps.it). Basta entrare nella sezione dedicata "Contributo sessioni psicoterapia" e selezionare "Contributo sessioni psicoterapia domande 2025". Per accedere, viene richiesto Spid (Sistema pubblico di identità digitale, almeno di livello 2), Cie (Carta d'identità elettronica) o Cns (Carta nazionale dei servizi).

Indirizzo

Via Alghero, 6
San Sperate
09026

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00

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