14/11/2025
Cosa c'entra la rabbia con il dolore?
Chi convive con dolori cronici, come lombalgie, emicranie, fibromialgia, sa quanto può essere frustrante sentirsi bloccati, incompresi, a volte traditi da un corpo che non risponde più come prima.
Quello che spesso ignoriamo è che emozioni come rabbia, frustrazione, senso di ingiustizia non sono solo una reazione al dolore.
Sono risposte umane, lecite, comprensibili.
Ma in alcune persone, possono diventare una delle componenti che alimentano un circolo complesso: il dolore attiva emozioni intense, queste emozioni influenzano il sistema nervoso, che diventa più reattivo. E il dolore può continuare, anche quando i tessuti non sono, o non sono più, danneggiati.
È solo uno dei tanti meccanismi che possono contribuire al dolore persistente, non l’unico, né il più importante per tutti. Ma riconoscerlo può aprire nuove strade nel percorso di cura.
❌ Questo non vuol dire che il dolore è nella testa.
✅ Vuol dire che mente e corpo si parlano di continuo, e che anche la fisioterapia, può tenerne conto.
Io non sono uno psicologo. Sono un fisioterapista, e come tale lavoro nel rispetto delle mie competenze.
Ma ogni giorno, con i miei pazienti, incontro persone vere, con il loro dolore, la loro storia, le loro emozioni. E non posso far finta che non esistano.
Per questo, quando necessario, collaboro con colleghi psicologi, in un’ottica di rispetto reciproco e presa in carico integrata.
La fisioterapia non “cura le emozioni”, ma può offrire un percorso che tiene conto della persona, anche quando il dolore sembra parlare con la voce della rabbia.
Adachi T, Yamada K, Fujino H, Enomoto K, Shibata M. Associations between anger and chronic primary pain: a systematic review and meta-analysis. Scand J Pain. 2022;22(1):1–13. doi:10.1515/sjpain-2021-0154