07/12/2025
LA MIA STORIA – MI RACCONTO
Mi presento… se sei nuova sul mio profilo oggi sento il bisogno di raccontare un po’ della mia storia. Lo faccio con il cuore, perché magari potrà essere utile a tante donne che, come me, si ritrovano improvvisamente a dover affrontare qualcosa di più grande di loro.
Avevo 42 anni, ero mamma, donna, impegnata nella vita di tutti i giorni… e mai avrei pensato di scoprire un carcinoma mammario infiltrante.
Facciamo un passo indietro.
Sono sempre stata una persona molto scrupolosa: ogni anno facevo i miei controlli, controlli che per me erano una routine. A novembre 2017 avevo fatto un’ecografia mammaria ed era risultata completamente pulita.
Poi, a gennaio 2018, tutto cambia.
Un giorno, mentre mi facevo la doccia, sento una piccola pallina. Subito mi allarmo, perché conosco il mio corpo e so quando qualcosa non è come dovrebbe. Senza perdere tempo vado dal mio medico – una donna – che, dopo avermi visitata, minimizza la cosa dicendomi di stare tranquilla: “È solo una cisti, si riassorbirà”.
I giorni passano, ma quella “cisti” non solo non sparisce… cresce.
Intanto ero presa dai preparativi per la cresima di mio figlio dodicenne, impegnata come tutte le mamme, e finivo per mettere in secondo piano qualcosa che invece stava cambiando la mia vita.
Continuavo però a sentirla… quella pallina era lì. Così torno dal medico, più e più volte, chiedendo un controllo più approfondito. Solo dopo insistenza, e con evidente fastidio, mi fa finalmente l’impegnativa per un’ecografia.
E qui voglio permettermi di dire qualcosa col cuore in mano: quanto mi ha fatto male essere sottovalutata da una donna, da un medico che – parliamo sempre di prevenzione! – avrebbe dovuto ascoltare una paziente che sente che qualcosa non va. Mi ha rammaricato, deluso… e anche ferita. Se non mi avesse fatto l’impegnativa sarei andata in privato comunque, ma non è così che dovrebbe funzionare.
Arrivo all’ecografia… e da lì inizia il mio vero viaggio.
Un viaggio difficile, che mi ha cambiata, che mi ha messa alla prova come donna, come mamma e come essere umano.
Un viaggio che oggi voglio condividere, perché se anche solo una donna, leggendo queste righe, deciderà di fidarsi del proprio istinto e fare un controllo in più… allora tutto questo avrà un senso.