29/10/2025
Siedi in quiete.
Non cercare di diventare calmo: lascia che la calma ti trovi.
Il cuore conosce la via.
Non occorre capire, non occorre sforzarsi:
solo permettere che ciò che è più sottile si faccia sentire.
Nel silenzio che nasce, senti la presenza del Maestro non davanti a te,
ma dentro il tuo stesso cuore.
Non un volto, non una forma —
una presenza vivente, che pulsa come una luce gentile,
che non chiede nulla,
che soltanto irradia amore.
Questa è la Pranahuti:
un respiro che non viene dai polmoni,
una vibrazione che non appartiene al tempo.
È la vita del Divino che tocca la tua vita,
è l’eco dell’origine che si risveglia in te.
Non c’è separazione tra colui che riceve e colui che dona.
Nel momento in cui ti apri,
l’energia sottile scorre,
purifica, alleggerisce, dissolve.
Non con forza, ma con tenerezza.
Non con volontà, ma con amore.
Rimani quieto.
Lascia che il cuore diventi trasparente come un lago all’alba.
Ogni pensiero che appare, benedicilo e lascialo andare.
Ogni sensazione che si muove, accoglila come un amico.
Il cuore non è solo il centro dei sentimenti,
è la porta del Sé, il punto dove l’infinito entra nel finito.
Lì, nel punto più intimo,
il Maestro opera senza rumore.
E tu, senza sapere come,
inizi a sentire una pace che non proviene da te, una dolcezza che non ha causa,
una presenza che ti appartiene e ti trascende allo stesso tempo.
Rimani in quel respiro.
Lascia che il cuore diventi il luogo del mondo.
E quando la mente si posa,
riconosci:
non c’è più un Maestro e un discepolo,
ma solo la Luce che si trasmette a sé stessa...