26/10/2025
⏱️Perché gli psicologi chiedono un preavviso di almeno 24 ore per annullare un appuntamento?
È una domanda più che legittima, che apre molte riflessioni.
Capita talvolta che un paziente annulli la seduta poche ore prima o che non si presenti affatto. Nella maggior parte dei casi, lo psicologo addebita comunque l’incontro mancato. Ma perché accade questo?
💰 Il valore simbolico del denaro
Per alcuni terapeuti, il pagamento della seduta fa parte del processo stesso di cura: pagare significa dare valore al proprio percorso.
Proprio come quando si coltiva un giardino, ciò che si cura con costanza cresce e mette radici. Se invece si salta un incontro senza riconoscerne il valore, è come lasciare il terreno incolto: il processo di crescita si interrompe, e ciò che si stava costruendo insieme rischia di disperdersi.
Naturalmente, ogni comportamento va compreso nel suo contesto: non esiste un’unica spiegazione valida per tutti.
⚖️ La flessibilità del terapeuta
Ogni psicologo gestisce queste situazioni con una certa discrezionalità. L’addebito o meno di una seduta saltata dipende dalle circostanze e dal significato che l’evento assume nel percorso del paziente.
È importante, però, che queste regole siano chiare fin dall’inizio, attraverso il consenso informato.
🧩 Le funzioni terapeutiche della regola
Stabilire un preavviso minimo e mantenere il pagamento in caso di mancata presenza non è solo una questione economica.
Avere uno spazio garantito — anche se non utilizzato — aiuta il paziente a sentire che il proprio tempo e quello del terapeuta hanno un valore, rafforzando il senso di continuità e impegno nel percorso.
Inoltre, le “regole” del setting offrono uno spunto prezioso di lavoro: le eventuali infrazioni del contratto terapeutico permettono di esplorare come certe dinamiche della vita quotidiana del paziente si riproducono nella relazione con il terapeuta.
Dott.ssa Ilaria Quattrociocche Psicoterapeuta -
🦋 Dove la mente incontra la cura 🦋