31/07/2025
SI CONTINUA A DONARE IN SICUREZZA
Le trasfusioni sono sicure e, contrariamente a quanto emerso in alcune ricostruzioni stampa, non è stato imposto nessuno stop alle donazioni dovuto alla diffusione in alcune regioni italiane del West Nile Virus. Nelle 31 province dove, fino a questo momento, è stato rilevato il virus ogni sacca di sangue raccolta viene sottoposta ad un apposito test, il cosiddetto test NAT (Nucleic Acid Test) WNV, che rivela tracce del materiale genetico del virus e che permette quindi di intercettarlo anche in donatori apparentemente asintomatici.
Le Regioni possono poi decidere, pur non vigendo alcun obbligo, di adottare i test NAT anche in territori dove non è stata rilevata la presenza del virus (è il caso per esempio di Lazio, Campania, Veneto, Friuli, Toscana ed Emilia-Romagna). Nel caso in cui decidano di non farlo esiste comunque un’ulteriore misura di sicurezza, quella che prevede la sospensione temporanea di 28 giorni solo e soltanto per quei donatori che hanno sostato, anche solo per una notte, nelle province affette.
Questo sistema, in vigore da anni, ha permesso di intercettare dal 2020 ad oggi circa 230 donatori positivi al West Nile Virus ed ha scongiurato qualsiasi di contagio del virus per via trasfusionale. Visto l’esiguo numero di donatori sottoposti a sospensione temporanea il sistema in vigore non ha mai avuto ricadute sul numero di donazioni, specie in un periodo come l’estate quando si possono registrare delle carenze a livello locale, risolte ricorrendo al sistema della compensazione.
“Il sistema di sorveglianza epidemiologica dei donatori è tarato ed efficace – commenta la professoressa Luciana Teofili, direttore del Centro Nazionale Sangue – tanto che nessun paziente italiano è stato contagiato dal West Nile Virus con una trasfusione”.
L’invito a donare resta dunque più che mai valido, soprattutto in questo periodo: le scorte di sangue sono fondamentali per garantire l’assistenza a migliaia di pazienti.
Fonte:
Centro Nazionale Sangue