Studio di Psicologia Clinica e Psicoterapia Dott.ssa Pamela Frasca

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26/02/2023
18/02/2023

ALLATTAMENTO MISTO: CONSIGLI PRATICI
Che sia per scelta o per necessità l'allattamento misto presenta non poche difficoltà applicative.

L'indicazione più diffusa è quella di dare un'aggiunta dopo ogni poppata ma il risultato di questo consiglio è molto spesso il rifiuto del seno e la precoce conclusione dell'allattamento.
A ciò si aggiunge quasi sempre il consiglio "allatta 10 minuti a destra, 10 a sinistra, fai la doppia pesata e poi aggiungi il resto di artificiale". NULLA DI PIÙ SBAGLIATO. QUESTA È LA STRATEGIA PIÙ EFFICACE PER FAR FALLIRE L'ALLATTAMENTO IN POCHE SETTIMANE.

Dunque, come si può fare un allattamento misto che non metta troppo a rischio l'allattamento al seno?

Cercherò di darvi qualche direttiva però la verità è che ogni caso va valutato in modo specifico, nel rispetto delle esigenze di madre e bambino e delle reali necessità.

Punto primo: quando si introduce il biberon c'è rischio di interferenza e rifiuto del seno. Perché? Perché l'allattamento richiede impegno da parte del bambino, il flusso del seno è molto più lento di quello di un biberon e di fronte alla facilità dell'alimentazione artificiale il bambino può iniziare a rifiutarsi di poppare.
Cosa aumenta questo rischio?
Due fattori:
- il numero di volte in cui offriamo il biberon
- la velocità di flusso del biberon
Dunque, se la situazione specifica lo permette non dovreste superare le 2-3 somministrazioni nelle 24h;
Optate per un biberon a flusso molto lento! Considerate che per svuotare circa 80 ml un bambino dovrebbe impiegare almeno 10-15 minuti.
Per rallentare ulteriormente il flusso, somministrate il latte tenendo il piccolo seduto tra le braccia e non sdraiato e con il biberon in orizzontale invece che in verticale. Così facendo sarà la sua suzione a regolare effettivamente il flusso.
Inoltre, nell'offrire il biberon, attendete che sia il bambino a mostrare interesse verso la tettarella che avvicinate al suo labbro inferiore e nel momento in cui lo introducete in bocca fate in modo che le labbra poggino quasi sulla ghiera. In questo modo la bocca sarà più spalancata, similmente ad un attacco al seno.
Altra cosa importante, sempre se la situazione lo consente, non offrite biberon né ciucci per almeno le prime 6 settimane di vita, consentirete così l'instaurarsi di un buon allattamento.

Vi ricordo che la principale causa di rifiuto del seno è la presenza della triade seno-ciuccio-biberon. Troppa interferenza e troppa confusione.

Se ne avete la pazienza e la voglia, potete somministrare la formula con tazze apposite, siringhe o dispositivi di alimentazione supplementare. Ciò ridurrà drasticamente il rischio di rifiuto del seno.

Per quanto riguarda i quantitativi, qualche spunto:
Considerata che se l'allattamento fosse totalmente artificiale, il bambino arriverebbe ad assumere circa 100 ml ogni 3h fino al primo mese; 120 ml ogni 3h fino al secondo mese; 150 ml ogni 3-4h fino al terzo mese. Poi via via aumenterà la distanza tra le poppate.

Se state facendo un allattamento misto, dovete lasciare al bambino il desiderio e la voglia di poppare, nonché l'appetito, dunque non possiamo pensare di dare "un'aggiunta" di 90 ml ogni 3h ad un bambino di 20 giorni, perché di certo poi non avrà tutta questa voglia di poppare.
Le aggiunte, quando davvero servono ad ogni poppata, vanno valutate caso per caso e date nei quantitativi opportuni. Per questo una consulenza personalizzata è indispensabile.

Ciò che di generico posso dirvi è che il seno è sempre da offrire prima, è la priorità.
Non si guarda l'orologio e non si stacca da un seno per offrire l'altro.
Il bambino deve autoregolare la poppata, svuotare il seno completamente finché non si stacca o addormenta.
Se necessario potete offrire l'altro seno, ma sarà il bambino a farvi capire di averne la necessità.
Al termine di tutto ciò si può procedere a somministrare l'aggiunta.
NON SI FANNO DOPPIE PESATE! NON SERVONO ASSOLUTAMENTE A NULLA.

Ciò che guida nei quantitativi di latte da somministrare è la curva di crescita del bambino, valutata secondo i parametri dell'OMS.
Se il tuo bambino ha avuto necessità di aggiunte e cresce bene con 3 somministrazioni da 30 ml, non sarà necessario aumentarle nel tempo. Ci sarà il seno a compensare eventuali scatti di crescita.
Se dalla curva di crescita emerge che il bambino ha necessità di maggiore supporto, è meglio aumentare i quantitativi nei 3 biberon, piuttosto che introdurne un quarto o quinto.
Minore è il numero di volte in cui usiamo il dispositivo e minore sarà il rischio di rifiuto del seno.

Anche qui, una valutazione specifica è indispensabile, ma bisogna partire sempre dal minimo indispensabile e poi valutando la crescita regolarsi successivamente.

Una cosa a cui prestare attenzione:
Se con le aggiunte che state dando, il bambino finisce per non attaccarsi al seno per 5-6 h o anche di più, evidentemente state esagerando con i quantitativi.

Ricordate che la produzione di latte è molto "meccanica".
SE IL SENO VIENE SVUOTATO COMPLETAMENTE E CON UNA BUONA FREQUENZA, LA PRODUZIONE AUMENTA. SE LASCIATE IL SENO PIENO E TESO E NON LO SVUOTATE PER TANTE ORE, LA PRODUZIONE CALA E SI ADEGUA.
Dunque, attendere il senso di pienezza del seno è sbagliato e controproducente! Tempo qualche giorno e questa sensazione sparirà perché al vostro seno arriva il segnale "Hey, riduci questo latte che tanto non lo beve nessuno!".
Un buon allattamento prevede un senso sempre morbido e che venga drenato spesso e a fondo.

Se hai dubbi riguardo al tuo allattamento non esitare a chiedere il consulto di uno specialista.

Dott.ssa Tramontano Roberta

https://www.miodottore.it/roberta-tramontano/medico-di-base/campobasso

16/02/2023

FATE GIRARE!!

27/01/2023

Il prof entra in aula: "Chi non è di Ravenna si metta da questa parte".

Gli studenti lo guardano con sospetto, chi non è nato nella città romagnola, e sono poco meno della metà, si sposta ciondolando senza capire le motivazioni.

"Bene, volevo dirvi che d'ora in poi non potrete più fare lezione in questa classe, non potrete più ve**re a scuola".

Facce allibite, "Prof, ma è serio?", "Dai, è uno scherzo".

"Sono serissimo, ora toglietevi orologi, braccialetti, collanine e appoggiateli su quel banco. Voi che avete gli occhiali, via anche quelli".

"Ma non ci vediamo!".

"È così. Le cinture anche, ragazzi. E le scarpe, non vi servono più. Ragazze, tiratevi indietro i capelli, legateli, nascondeteli come se non li aveste più".

Una ragazza tornando verso il gruppo dei "non nati a Ravenna" senza scarpe dice: "Non mi sento più io". Chi ammette di essere in imbarazzo, chi sogghigna. Poi cala il silenzio. Gli studenti ravennati, a bassa voce, uno con l'altro commentano: "Ma dai, ma perché?".

Quelli che non sono nati a Ravenna vengono spostati verso le finestre, fa freddo dagli spifferi, gli altri possono stare al caldo accanto ai termosifoni.

Il professore si ferma: "Chi di voi ha capito?"

Tutti hanno capito: "Ci ha fatto vivere cosa hanno provato gli ebrei quando sono stati separati dai loro compagni, quando sono stati deportati".

"E voi come vi siete sentiti?"

"A disagio, gli altri mi vedevano come io non voglio essere vista". E ancora: "Ma senza occhiali non vedevo nulla". Tutti concordano: non è giusto, ovvio. Eppure è stato.

L'insegnante ha continuato, rivolgendosi al gruppo dei nati a Ravenna: "E voi, perché siete stati zitti?".

"Perché lei è il prof".

"Ma se l'autorità commette qualcosa di atroce voi NON DOVETE TACERE. Succedeva cosi anche con le leggi razziali: alcuni avevano paura di esporsi pur riconoscendo che non erano giuste, altri hanno reagito con un atteggiamento superficiale".

Lezione conclusa.

Accadeva 4 anni fa. La Shoah spiegata agli studenti dal prof. di lettere Diego Baroncini, allora trentenne. Grazie

05/11/2022
Aggiornamento dati-del 29 Aprile- dei singoli comuni della provincia.   #
29/04/2020

Aggiornamento dati-del 29 Aprile- dei singoli comuni della provincia. #

Il presidente del Consiglio G.Conte ha nominato la dott.ssa Elisabetta Camussi-docente di Psicologia Sociale all’univers...
26/04/2020

Il presidente del Consiglio G.Conte ha nominato la dott.ssa Elisabetta Camussi-docente di Psicologia Sociale all’università di Milano Bicocca- a far parte della task force di esperti, guidata da VIttorio Colao, che supporterà il Governo nelle linee di azione per la “fase 2” della pandemia, quella della ricostruzione e della ripartenza.”Questa e’un’ulteriore testimonianza del ruolo che può svolgere la professione e le scienze psicologiche per il paese in questa crisi”.

Indirizzo

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81057

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