Dott.ssa Maria Pezzella - Biologo Nutrizionista

Dott.ssa Maria Pezzella - Biologo Nutrizionista Studio Professionale di Nutrizione e Valutazione della composizione corporea della dott.ssa Maria Pezzella. Si riceve per appuntamento.

SI RICEVE PER APPUNTAMENTO. Nello studio specialistico di Nutrizione Umana della dott.ssa Maria Pezzella, si elaborano:

● PIANI ALIMENTARI PERSONALIZZATI, tenendo conto della composizione corporea, degli stati fisiologici e patologici (obesità, diabete, colesterolo, anoressie, bulimie, cardiopatie, atleti, gestanti, puerpere, anziani, bambini, adolescenti, ...)

● ESAME BIOIMPEDENZIOMETRICO, esame della composizione corporea e stima del metabolismo basale.

● ESAME ANTROPOMETRICO e PLICOMETRICO, peso, altezza, circonferenze e pliche.

19/10/2025

🌿 Il Mannosio:
lo zucchero che blocca le cellule tumorali

Negli ultimi anni, un semplice zucchero naturale: il D-mannosio,
presente in alcuni frutti
come mirtilli,
mele e
pesche
ha sorpreso gli scienziati per la sua capacità di bloccare la crescita delle cellule tumorali.

Uno studio pubblicato su eLife (Harada et al., 2023) ha scoperto che, quando le cellule cancerose non riescono a metabolizzare il mannosio per carenza dell’enzima MPI,
vanno incontro a un vero
“ingorgo metabolico”:
non riescono più a costruire DNA,
si indeboliscono e diventano più sensibili alla chemioterapia.
È lo stesso meccanismo che uccide le api,
incapaci di processare il mannosio
un fenomeno chiamato
“sindrome delle api”.

Come funziona
• Nelle cellule sane, l’enzima MPI smaltisce facilmente il mannosio.
• Nelle cellule tumorali con MPI basso (deficit parziale o totale),
il mannosio si accumula
→ blocca la sintesi di nucleotidi →
la cellula si ferma.

Risultati su diversi tumori
• Cancro del polmone: rallentamento della crescita tumorale e aumento dell’efficacia della chemioterapia (Cancer Management and Research, 2020).
• Prostata: il mannosio induce morte cellulare agendo sui mitocondri (Asian Journal of Andrology, 2022).
• Colon: effetto anti-infiammatorio e riduzione del microambiente pro-tumorale (J Cancer Prev, 2022).
• Vescica (studio 2025): il mannosio provoca pirotosi (una forma di morte cellulare infiammatoria) bloccando la lactilazione di PKM2, un enzima chiave nel metabolismo tumorale.
• Tumori ovarici (2025): una dieta arricchita con mannosio rallenta la progressione e potenzia l’immunoterapia, anche grazie all’azione sul microbiota intestinale.
• Leucemie (2024): inibire l’enzima MPI in presenza di mannosio aumenta la sensibilità dei tumori alla chemioterapia (Nature Communications, 2023; Cancer Sci., 2024).

Cosa significa per la ricerca

Le nuove evidenze indicano che il mannosio non agisce in modo indiscriminato, ma colpisce selettivamente i tumori con bassa attività dell’enzima MPI.

Conclusione

Il mannosio, potrebbe rappresentare una nuova via terapeutica metabolica,
capace di affamare il cancro
senza danneggiare i tessuti sani.
Serve ancora molta ricerca clinica,
ma il futuro delle terapie oncologiche potrebbe passare anche da un semplice zucchero naturale.

È  stato approvato in via definitiva il ddl n. 1483, recante disposizioni per la prevenzione e la cura dell'obesità'. Da...
03/10/2025

È stato approvato
in via definitiva il ddl n. 1483,
recante disposizioni per la prevenzione e
la cura dell'obesità'.
Da questo momento
l' obesità
è riconosciuta come malattia cronica,
progressiva e
recidivante.
Il Ddl pone quindi più attenzione e
cura da parte del Servizio sanitario nazionale a
diagnosi e terapie più efficaci
nelle malattie del metabolismo
tra cui il Diabete di tipo 2 e
dislipidemie
colesterolo,
trigliceridi e
malattie correlate;
ictus,
epatopatie,
pancreatite,
artescelosi,
malattie neurodegenerative e
malattie cardiovascolari).
Un traguardo storico contro
un' emergenza globale.

10/09/2025

NUTRIZIONE E ONCOLOGIA

Le cellule tumorali sanno adattarsi benissimo, ecco perché non esiste una “dieta unica” contro il cancro.

Un recentissimo studio pubblicato su Nature Metabolism ci ricorda un fatto essenziale:
dire “tumore”
significa dire molto poco.
Le malattie oncologiche sono tante,
diverse tra loro,
e soprattutto altamente adattabili.

Le cellule tumorali, infatti, possiedono una straordinaria capacità di sopravvivenza.
Se da un lato utilizzano il glucosio (gli zuccheri) come carburante principale,
dall’altro possono
“cambiare rotta”
e sfruttare anche altre fonti, come i chetoni (molecole prodotte a partire dai grassi quando il corpo digiuna o segue una dieta povera di carboidrati).

In pratica, i tumori possono alimentarsi attraverso più vie, attivando veri e propri piani di riserva.

Questo significa che non esiste una dieta terapeutica “magica”
valida per tutti e, quindi, definire una dieta univoca
è pressoché impossibile.
Dire “basta togliere i carboidrati e il tumore muore di fame” è una semplificazione eccessiva che ignora la capacità delle cellule tumorali di adattarsi rapidamente.

Quello che si può fare, invece,
è ridurre zuccheri in eccesso,
limitare i cibi pro-infiammatori e,
soprattutto,
a un’attenta e complessa valutazione caso per caso, personalizzata in base al singolo paziente e
al tipo di tumore.
Questo tipo di valutazione richiede sempre un lavoro sinergico e scrupoloso tra medico e nutrizionista.

ll nemico nascosto del cuore: il GRASSO ADDOMINALEUn nuovo studio identifical’obesità addominale come fattore predittivo...
25/08/2025

ll nemico nascosto del cuore:
il GRASSO ADDOMINALE

Un nuovo studio
identifica
l’obesità addominale
come fattore predittivo cruciale per il rischio cardiovascolare,
più dei comuni fattori di rischio (assetto lipidico, BMI, fumo).
Lo studio ha seguito
oltre 700 adulti,
con età media di 57 anni,
per un periodo superiore a otto anni
I risultati hanno rivelato come
molti dei pazienti coinvolti,
pur rientrando nelle categorie
a basso o moderato rischio
secondo i punteggi convenzionali,
abbiano comunque sviluppato eventi cardiovascolari.
Il comune denominatore?
Una marcata
obesità addominale.
Il tessuto adiposo viscerale,
localizzato nella
cavità addominale
in stretta connessione con
gli organi del sistema digerente,
è noto per la sua attività metabolica
pro-infiammatoria:
può innescare alterazioni sistemiche e disfunzioni metaboliche che aumentano in modo significativo il rischio di patologie cardiovascolari.

Circonferenza vita: un indicatore semplice ma potente
“L’obesità addominale non è solo una questione estetica,
ma un indicatore clinico fondamentale”
Questo studio rafforza l’idea che,
per prevenire davvero
le malattie cardiovascolari,
dobbiamo guardare il paziente e
la sua composizione corporea,
non solo i suoi esami ematochimici”.

LA TORTA AI METALLI PESANTIUn' ennesima foto di compleanno con tanto di tubi scintillanti e fumanti sulla torta.Oggi sem...
17/08/2025

LA TORTA AI METALLI PESANTI

Un' ennesima foto di compleanno con tanto di tubi scintillanti e fumanti sulla torta.
Oggi sempre più in uso sparklers (fontane luminose) sulle torte per ogni tipo di occasione anche per il compleanno dei più piccoli.
Sono dei veri e propri fuochi d'artificio dalla cui combustione
si liberano una serie di metalli pesanti
che cadono inevitabilmente
sulle torte
con un ritorno tossico che potrebbe essere pericoloso.
C'è un vuoto normativo per l'uso di questi prodotti a contatto con i cibi.
Quasi tutti detti sparkler sono prodotti in Cina e gli importatori per il mercato italiano si guardano bene dall'evidenziare il loro eventuale effetto tossico in seguito alla combustione.
Riprendiamoci le
calorose candeline
di sempre (quelle fatte di sola cera) e
l'uso dei fuochi facciamoli lontano dalla torta
meglio se all'esterno
perché è sicuramente più gradevole per la vista e la salute

16/08/2025

Perché il “detox” è un mito di marketing?

Il corpo, IN SALUTE, ha già un sistema di depurazione: fegato (biotrasformazione), reni (filtrazione ed escrezione), polmoni (CO₂ e composti volatili), pelle (barriera e sudorazione), intestino (feci e bile). Le cosiddette “tossine” non vengono risucchiate da succhi o cerotti; ciò che conta sono dieta equilibrata, idratazione, sonno, niente alcol e farmaci solo se necessari.

Sudore ≠ grasso
La bilancia scende dopo una seduta intensa? È acqua. Il dimagrimento reale è la riduzione del tessuto adiposo nel tempo: deficit calorico sostenibile, proteine adeguate, allenamento di forza + attività aerobica.

Grasso e muscolo: due strade biochimiche diverse
Il grasso si riduce quando la lipolisi supera la lipogenesi; il muscolo cresce quando la sintesi proteica muscolare supera la degradazione. Sono processi paralleli, non una “trasformazione”.

Lattato innocente (e utile)
Il lattato sale con sforzi intensi, viene riconvertito a piruvato o a glucosio (ciclo di Cori) e usato come energia. Il dolore che arriva 24–48 ore dopo (DOMS) è legato a microlesioni miofibrillari e alla risposta infiammatoria, non a “acido lattico fermo nei muscoli”.

Digiuno: quando ha senso e quando no
Intermittente o time-restricted eating possono aiutare in sovrappeso/insulino-resistenza; ma non sono panacee e vanno personalizzati. Evitare fai-da-te in pazienti fragili o in terapia. Il cardine resta la qualità della dieta e l’aderenza nel lungo periodo.

Prodotti “detox”: perché diffidare
Claims vaghi, assenza di outcome clinici duri, spesso solo studi su marker surrogate o in vitro. In più, alcune piante possono dare epatotossicità se concentrate/abusate. Il miglior “detox” resta eliminare ciò che intossica: alcol, fumo, eccessi calorici, sedentarietà.

Altri miti rapidi da smontare

“Addominali localizzati bruciano la pancia”: no, il grasso si perde in modo sistemico.

“Tuta sauna = più grasso bruciato”: solo più sudore e rischio disidratazione.

“Acqua alcalina cambia il pH del sangue”: il pH è rigidamente regolato.

“Integratori brucia-grassi” miracolosi: effetti modesti o nulli; attenzione a caffeina/simpaticomimetici.

In pratica (piccola linea guida) per mantenerci in salute.

- Dieta mediterranea ben fatta, proteine 1.2–1.6 g/kg se si allena, fibre da cibi veri.

- Forza 2–3×/settimana + camminata/HIIT modulato.

- Sonno 7–9 h, alcol al minimo, controllo del peso.

- Digiuno solo se indicato e supervisionato.

Bibliografia

Klein AV, Kiat H. Detox diets for toxin elimination and weight management: a critical review of the evidence. J Hum Nutr Diet. 2015;28(6):675-686. doi:10.1111/jhn.12286

Huang WC, Hsu YC, Li H, et al. Lactate metabolism and its effects on exercise performance and recovery. Front Physiol. 2025;16:1459717. doi:10.3389/fphys.2025.1459717

Sonkodi B. The potential role of delayed onset muscle soreness in muscle adaptation. Int J Mol Sci. 2025;26(5):2319. doi:10.3390/ijms26052319

Kibret KT, et al. Comparative effectiveness of intermittent fasting regimens on cardiovascular risk factors: a network meta-analysis. Curr Nutr Rep. 2025. doi:10.1007/s13668-025-00684-7

De Cabo R, Mattson MP. Effects of intermittent fasting on health, aging, and disease. N Engl J Med. 2019;381:2541-2551. doi:10.1056/NEJMra1905136

Mayo Clinic. Detox foot pads: do they really work? Mayo Clinic. 2025.

Oggi 15 MARZOgiornata delDCA ( disturbo del comportamento alimentare)
15/03/2025

Oggi 15 MARZO
giornata del
DCA ( disturbo del comportamento alimentare)

15/02/2025

VITAMINA D e SONNO. Oggi la difficoltà a prendere sonno e’ una condizione sempre più diffusa. Frequenti i risvegli notturni.
Condizione che genera una riduzione della massa muscolare.
Esiste un rapporto diretto
tra la dose giornaliera di proteine alimentari, vit,
muscolo e cervello.
Ogni giorno il 4% delle proteine cerebrali si rinnova. Non introdurre dosi adeguate di proteine può incidere in modo negativo su muscolo e cervello. Condizioni che partecipano nel causare insonnia.
Oggi sempre più studi ci dicono che la vitamina D agisce sulla qualita’ e durata del sonno e suggeriscono un’assunzione giornaliera di vitamina D alla dose di 2000 UI.
L’integrazione di vit D va eseguita quando il suo valore nel sangue e’ al di sotto di 30 ng
Ma molte persone non conoscono il valore della loro vit D nel sangue perché non l'hanno mai determinata.
L’intestino ha un limite nell’assorbimento della vitamina D e dosi superiori di vitamina D, assunte in una unica somministrazione, hanno il rischio di non essere assorbite.
Quindi non si consiglia l' assunzione settimanale o mensile di vitamina D,
ma una assunzione giornaliera.
L'esposizione al sole stimola la produzione di vitamina D, ma con il passare degli anni la cute,
anche sotto l’azione dei raggi solari,
riduce la sua produzione.
La vitamina D viene conservata,
nel nostro organismo,
nel grasso corporeo e chi ha eccesso adiposo può avere basso valore di vitamina nel suo sangue perché e’ sequestrata dentro la sua massa adiposa.
Dorme male e può russare.
Si consiglia di assumere la vitamina D a cena per assicurare la sua presenza nel sangue circolante durante la notte, in grado di agire sui centri del sonno per migliorare la durata e la qualità del sonno.
L’azione vitamina D va oltre il metabolismo del calcio.
La vitamina D interviene nei percorsi biochimici di produzione della melatonina,
l’ormone coinvolto nei ritmi circadiani umani e del sonno.
Inoltre la vitamina D e’ attiva nella sindrome delle gambe senza riposo e nella sindrome dell’apnea ostruttiva notturna.

Previeni la tuaSALUTE,con CIBO e MOVIMENTO. Le patologie cardio vascolaricausano il 35% dei decessi nelle donne eil 43 %...
14/02/2025

Previeni la tua
SALUTE,
con CIBO e
MOVIMENTO.

Le patologie cardio vascolari
causano il 35% dei decessi nelle donne
e
il 43 % nei maschi.
Quattro sono le principali cause:
1- assetto lipidico nel sangue: trigleridi, colesterolo, omocisteina, lipo proteina a (Lpa)
2- ipertensione arteriosa (v. superiori a 130 / 80)
3- alterata sensibilità all'insulina
4- eccesso di peso: il grasso addominale.
Per prevenire in modo efficace ateroscleosi e patologie cardio vascolari
è indispensabile un'alimentazione personalizza e
un' attività motoria
per lo più aerobica e
poco di resistenza
per mantenere la massa magra e
introdurre maggiori quantità di ossigeno.
Non delegare ai farmaci ciò che puoi fare con il cibo e il movimento!!!!

Il cavolo nero o cavolo riccio, è un ortaggio tipico della cucina italiana.È ricco di vitamine (A, C, K), minerali (calc...
22/01/2025

Il cavolo nero o cavolo riccio, è un ortaggio tipico della cucina italiana.
È ricco di vitamine (A, C, K),
minerali (calcio, ferro, potassio)
e antiossidanti.

La Terra ce lo dona da novembre a marzo.
È resistente al freddo, e le sue foglie diventano più dolci dopo una gelata.

Ci apporta benefici cardiovascolari, grazie al contenuto di antiossidanti e fibre.
Ci rafforza il sistema immunitario per il suo alto contenuto di vitamina C.
Protegge le ossa e le articolazioni perché è ricco di calcio e vitamina K.
Un toccasana per la stitichezza, il suo alto contenuto di fibre favorisce la regolarità intestinale.

Qualche ricetta?

1. La ribollita

Un classico piatto invernale.
• Ingredienti: Cavolo nero, fagioli cannellini, carote, cipolle, sedano, pomodori, olio evo e aglio.
Cuoci lentamente e servi caldo con pane raffermo.

2. Cavolo Nero Croccante al Forno

Uno snack sano e delizioso.
• Ingredienti: Cavolo nero, olio evo e sale grezzo.
• Preparazione:
Lava e asciuga le foglie di cavolo.
Condisci con olio e sale.
Inforna a 180°C per 10-15 minuti finché non diventano croccanti.

3. Pasta con Cavolo Nero e Noci

Un primo piatto semplice e nutriente.
• Ingredienti: Cavolo nero con pasta e aggiungi da crudo olio evo, noci e pecorino grattugiato.

16/03/2024

D CARENTE?
NON SI ALZA?

DIVERSI I MOTIVI per cui non si riesce ad alzare il valore della vitamina D anche se è stata integrata per alcuni mesi.

•. C'è un ERRORE nella MODALITÀ di ASSUNZIONE, va assunta ogni giorno in rispetto del Ciclo Circadiano o dopo colazione o dopo pranzo (meglio) in unica soluzione.

•. La vitamina D va ASSUNTA DOPO un PASTO abbondante: si fornisce più tempo all'intestino per assorbire la vitamina D.
Nota: ripeto: evitare di prenderla nelle ore tardive pomeridiane.

•. OBESITÀ: fabbisogno di vit D è di 2/3 volte più alto per i soggetti obesi e 1,5 volte maggiore per i soggetti sovrappeso rispetto ai soggetti con peso normale.

•. Il FUMO riduce del 30% l'assorbimento di vitamina D.

•. Assumere TROPPI GRASSI polinsaturi la riduce del 20%.

•. Bere COCA COLA comune e altre bevande analcoliche la riduce del 20%. Infatti la coca cola rimuove il calcio messo in circolo dalla vitamina D consumata nel ripristino del calcio.

•. Alcuni OLI D'OLIVA RAFFINATI riducono l'assorbimento del 25%.

•. Una CARENZA di MAGNESIO riduce del 30% l'assorbimento di vit D - L'intestino ha bisogno di Mg per assorbire la Vit. D.

•. La CARENZA di VITAMINA K2 riduce del 10% la Vitamina D, se la integrate é da assumere almeno 10 ore dopo la D.

•. CARENZA di OMEGA 3 - Perché l’Omega 3 innalza del 60% l’attività della vitamina D nel sangue.

•. Se il Boro è basso aumenta del 15% il fabbisogno di vitamina D e quindi ne consuma facendola calare di 6 punti (ng.).

•. Fare una DIETA POVERA di COLESTEROLO. Il colesterolo è necessario per produrre vitamina D dal sole, mentre sembra non influire sulla supplementazione di vitamina D.

•. Il FEGATO GRASSO RIDUCE del 40% l'assorbimento di vit D.

•. Quando il corpo è molto carente e debilitato tutta la vit. D viene immediatamente consumata.

•. ASSUNZIONE FARMACI quali statine, Orlistat, Chemioterapia, Omeprazolo...

•. A volte prendendo sia la D2 che la D3 insieme, infatti la D2 in realtà attenuerà il livello di D3.

•. I RAGGI UVA sembrano effettivamente DIMINUIRE i livelli di vitamina D. Evita di prendere molto sole attraverso le finestre o molto presto / tardi.

•. Il laboratorio potrebbe avere commesso errori (ripetere l’esame altrove).

•. Recenti INTERVENTI CHIRURGICI e traumi richiedono maggior presenza di vitamina D.

•. Essere in ECCESSO di VITAMINA A.

•. Fegato intossicato da Glifosato (grano contaminato dai pesticidi), DDT, plastica.

•. I PROBIOTICI nel 30% dei casi favoriscono l'innalzamento della vit D (vedi Lactobacillus Reuteri), mentre nel 20% dei casi la diminuisce.

•. LO STRESS che produce il CORTISOLO consuma il colesterolo necessario per produrre vitamina D.

•. La CISTIFELLEA è importante per assorbire le vitamine disciolte nei grassi, se non ce l’hai piu’ considera altre forme di vitamina D: biomulsione, solubile in acqua.

•. INSUFFICIENZA PANCREATICA e come ogni vitamina liposolubile non sarà assorbita, lo stesso vale per
l'INSUFFICIENZA EPATICA

•. INSUFFICIENZA RENALE

•. Dev'essere ad alta BIODISPONIBILITÀ e in olio di oliva.

Una porzione di lenticchie è in grado di soddisfare circa 1/4 della quantità di fibra giornaliera raccomandata.Questo le...
02/01/2024

Una porzione di lenticchie è in grado di soddisfare circa 1/4 della quantità di fibra giornaliera raccomandata.
Questo legume, inoltre, apporta buone quantità di proteine, vitamine e minerali, tra cui il ferro.
Le lenticchie sono un alimento pratico e veloce, infatti non necessitano di un periodo di ammollo e i tempi di cottura, già minori rispetto agli altri legumi, sono ulteriormente ridotti dall’uso della pentola a pressione.
Infine, anche quelle in scatola possono costituire una valida alternativa, l’importante è sciacquarle bene per eliminare il sale, suo conservante, quindi il liquido di governo, di cui spesso è ricco.
Buon appetito e buona salute

Indirizzo

Corso Atellano 119
Sant'arpino
81030

Telefono

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