Dott.ssa Livia De Riso

Dott.ssa Livia De Riso Biologa Nutrizionista Rivolgiti alla Dott.ssa Livia De Riso per avere una dieta personalizzata e un percorso di educazione alimentare.

Per avere la certezza di metterti nelle mani di una Professionista della Nutrizione, che determina scientificamente i tuoi fabbisogni nutritivi ed energetici, in base a criteri soggettivi e personalizzati, e ottenere un piano alimentare elaborato sulla persona. Il mio compito è quello di aiutare e indirizzare i pazienti a recuperare il peso forma naturale, al mantenimento del proprio stato di benessere, raggiunto con una sana educazione alimentare.

23/12/2019

Non ingrassare durante le feste di Natale senza rinunciare al piacere della tavola si può. Ecco i segreti per limitare i danni al vostro girovita!
Natale è un periodo critico sia per chi è a dieta e vorrebbe evitare di recuperare il peso perso, sia per chi, costantemente attento alla linea, vorrebbe godersi il piacere della tavola uscendo comunque indenne da cene e veglioni. Allora, come fare per non ritrovarsi a gennaio con kili in più?

Il mio primo consiglio è innanzi tutto di non farsi rovinare il Natale dalla paura di ingrassare. Natale è festa, è gioia, è compagnia, e soprattutto viene solo una volta l’anno. A Natale è quindi concesso lasciarsi andare a qualche sgarro, godersi la festa ed il piacere del cibo. D’altro canto, non bisogna certo usarlo come scusa per ingurgitare cibo a dismisura. Insomma, occorre un compromesso! Ecco quindi un vademecum per concedersi il piacere della festa…senza ingrassare!

NEI GIORNI PRE-FESTIVI
1) Niente digiuni dell’ultimo minuto, nella speranza di perder peso ed avere più “margine di sgarro”. In questo modo infatti non fareste altro che rallentare il vostro metabolismo ed arrivare alle feste con una fame famelica. Inoltre il vostro corpo, costretto al digiuno, tenderà durante le abbuffate ad assimilare di più come forma di difesa da possibili future carestie.

2) Durante gli aperitivi, cene o pranzi pre- natalizie, cercate subito le verdure ed iniziate il pasto con quelle. In questo modo vi potrete saziare tenendovi alla larga da stuzzichini ingrassanti. Tenete sempre in mano il vostro bicchiere di vino o prosecco. Con una mano impegnata sarà più difficile abbuffarsi! E se riuscite a tenervi alla larga da stuzzichini e tartine, puntando invece su insalate di farro, orzo, riso venere, o carpacci ed affettati, potrete anche concedervi un pezzetto di panettone!

TRA NATALE E L’EPIFANIA
natale

1) Porzioni dimezzate per non rinunciare a nulla: durante il grande cenone della vigilia, o il pranzo di Natale, e in genere i giorni “rossi”, mangiate un pò di tutto ma preferite porzioni piccole e soprattutto non fate il bis. Potrete quindi godervi il pasto senza rimorsi, e senza rimpianti.

2) Nei giorni non festivi non digiunate ma rispettate il piano dietetico: anche se nei giorni di festa avete sgarrato, non cercate di recuperare digiunando, semplicemente riprendete in mano la dieta e seguitela come di consueto;

3) Se siete voi a mettervi ai fornelli cercate di limitare i condimenti troppo grassi ed il sale. Date più sapore alle pietanze con aromi come cannella, zenzero e peperoncino, anche zafferano, origano, pepe, pomodorini;

4) Non fate mai mancare le verdure, che affiancheranno secondi a base di carne o pesce ma che potrete anche presentare come antipasto;

5) Scegliete, o il primo o il pane;

6) Il panettone e il pandoro, purché non farciti, possono essere assunti con moderazione, nei giorni festivi, evitando di consumare il pane;

7) Non lasciate dolci e avanzi in giro per la casa. In questo modo potrete limitare i pasti “di sgarro” a quelle che sono le festività canoniche.

8) Occhio all’alcool! Limitate gli alcolici e le bevande zuccherate. L’acqua deve sempre essere la bevanda principale!

9) Non saltate la colazione: entro un’ora dal risveglio, fare una prima colazione abbondante è uno dei gesti che più efficacemente mettono in moto il metabolismo. Quindi fate colazione anche se la sera prima avete mangiato tanto o mangerete tanto a pranzo;

10) Tra una partita a tombola e l’altra evitate di stuzzicare pandori e panettoni, preferite un frutto;

11) Attività fisica. L’unico modo per bilanciare le calorie introdotte in eccesso è il movimento! Fate delle passeggiate.

12)Dopo pasti abbondanti preparatevi una tisana al fi*****io contro il gonfiore addominale. Al bando inoltre lassativi e diuretici. Preferite tisane come tè verde e caffè verde, note per le loro proprietà dimagranti.

13) Non pesatevi! Potreste essere presi dal panico nel vedere qualche etto in più!

Ma soprattutto…

14) Ricordate che i giorni di festa sono solo 4! Vigilia, Natale, Capodanno, Epifania!

DOPO LE FESTE
Tornate semplicemente alle vostre abitudini, non digiunate e non “uccidetevi” in palestra. Semplicemente state leggeri, e tornate a muovervi e se avrete preso qualche etto, vedrete che se ne andrà in un batter d’occhio. Perchè non si ingrassa tra Natale e Capodanno ma tra capodanno e Natale!

Buone Feste!!!

18/06/2019

"La salute si cura a tavola"

29/05/2019

Raggiungere il peso forma, diminuire il giro vita, aumentare la massa magra, tonificare, stare in salute, fare prevenzione....sono tutte conquiste che prevedono:
1 consapevolezza
2 volontà
3 impegno
4 tenacia
NON ESISTONO E NON DOVETE CREDERE A:
💊 pasticche miracolose,
💴 creme che fanno dimagrire mentre si è seduti a poltrire,
🍸bevande brucia grassi.
Non esistono i miracoli e neanche i prodotti miracolosi!!!

Alimentazione dei bambini: 13 consigli per i piccoli fino a 3 anni Far dormire il bambino tutta la notte: ecco alcuni tr...
22/05/2019

Alimentazione dei bambini: 13 consigli per i piccoli fino a 3 anni

Far dormire il bambino tutta la notte: ecco alcuni trucchi
Come avere la casa pulita prima dell'arrivo del bebè
6 buone idee per la cameretta del neonato
L’alimentazione dei bambini è molto importante. Una dieta sana permette il mantenimento di una buona salute e la prevenzione di malattie croniche. Ecco 13 preziosi consigli per far crescere forti e sani i piccoli da zero a 3 anni.
Nel primo anno di vita del bebè si raccomanda il latte materno. Il latte contiene già tutti i componenti e nutrienti necessari per lo sviluppo mentale e fisico del bambino.
Dopo i primi 6 mesi si comincia a introdurre l’alimentazione complementare, che si aggiunge al latte come alimento principale, sia materno che artificiale.
Bambino mangia una pizza: non è sempre consigliata come alimentazione dei bambini fino a 3 anni.
1. Nutrirli quando vogliono
Ecco il primo consiglio da mettere in pratica per una corretta alimentazione dei bambini. Se il bebè beve il latte materno, bisogna permettergli di prendere il seno tutte le volte che lo desidera.

2. Evitare il biberon con bevande zuccherate
Evitare il biberon con bevande zuccherate, come succhi di frutta confezionati. Troppi zuccheri aumentano il rischio di carie dentali.

3. Non obbligare il bimbo a mangiare se non ne ha voglia
Se al bimbo non piace un determinato alimento, o si sente sazio, non dobbiamo forzarlo a mangiare. Sono loro a decidere se mangiare ancora o meno.

4. Insegnare al bimbo a mangiare a tavola
Dopo il primo anno, è opportuno insegnare al bimbo di mangiare a tavola con il resto della famiglia. Inizialmente si potrà rivelare complicato perché avrà bisogno di aiuto, ma aiuterà la sua integrazione nella famiglia all’orario dei pasti.

5. Giocare con il cibo è necessario per lo sviluppo
In questo modo i bambini apprendono. Le abilità si acquisiscono man mano, per questo dovete lasciare che il vostro bambino mangi da solo. Anche se ciò comporta un caos generale di macchie e cibo da ripulire. Dobbiamo appoggiare qualsiasi sua iniziativa di mangiare autonomamente.

6. Limitare il consumo di cibo precotto
Gli alimenti a cottura rapida (pizza, hamburger, etc.) contengono grassi saturi, zuccheri e sale. E’ consigliabile dar da mangiare al bambino alimenti più sani possibile.

7. Non saltare la colazione
I bimbi devono sempre fare colazione. Ed è nostro compito servire la colazione più sana e variegata possibile.

8. Evitare la frutta secca fino ai 4 anni
La frutta secca è pericolosa, perché potrebbe provocare soffocamento. È meglio evitare mandorle, arachidi, nocciole e noci almeno fino ai 4 anni, e anche dopo bisogna prestare sempre attenzione.

9. Mangiare spesso
I bambini hanno bisogno di mangiare spesso. Dobbiamo quindi fornire loro degli snack nutritivi e salutari da poter consumare durante la giornata. In questo modo eviteremo che mangino cibi non nutrienti (caramelle, patatine fritte, succhi di frutta confezionati, merendine e via dicendo).

10. Fare attività fisica
A parte una buona alimentazione, è importante l’attività fisica, che nei primi 3 anni di vita, è il gioco. È fondamentale lasciar giocare i propri bambini e magari anche giocare e divertirsi insieme.

11. Lasciare che vi aiuti fare la spesa
A partire dai 2 anni, i bambini possono già “aiutarvi” a fare la spesa. Inoltre, lasciateli liberi di intervenire durante la preparazione dei pasti (lavando le verdure, spremendo arance, preparando un panino oppure organizzando gli strumenti che vi serviranno) Lasciateli liberi di collaborare sempre sotto la vostra supervisione.

12. Né premi né castighi con il cibo
Se il vostro bambino si comporta bene, non lo premiate con i dolci o caramelle. Allo stesso tempo, non sgridatelo e non rimproveratelo per forzarlo a mangiare. Dobbiamo apprezzare le cose che fa bene e chiedere sempre educatamente utilizzando “per favore” e “grazie”. I bambini apprendono tramite il comportamento degli adulti, per questo dobbiamo essere di buon esempio.

13. Dieta sana ed equilibrata
È importante che seguano un modello di alimentazione sana ed equilibrata, dato che proprio nell’ infanzia si stabiliscono le basi di una dieta corretta e salutare.
A questo punto disponete di una varietà di consigli sull' alimentazione dei bambini. Non resta che metterli in pratica per vedere i vostri figli crescere sani e felici.Con affetto la vostra nutrizionista 🥰

21/04/2019

Buona Pasqua!

04/04/2019
18/12/2018

Tosse, raffreddore e acciacchi: che fastidio!
Come sottolineo spesso ad ognuno di voi è oramai noto alla maggior parte delle persone che la migliore prevenzione sta nell’arte del sapersi alimentare; e, ancor più, molte volte il trattamento migliore lo ritroviamo proprio nell’uso appropriato di specifici alimenti. Quindi, è possibile combattere l’infiammazione proprio mediante la nutraceutica “artigianale”, se così la si può definire.
Capita che abbiamo la tosse, il raffreddore, il dolore localizzato alla faringe, la febbre, ed è possibile che il nostro sistema immunitario, indebolito dai cambiamenti climatici in corso e quindi più vulnerabile, venga più facilmente attaccato dagli agenti patogeni o presenti i classici fenomeni da raffreddamento. Molto spesso questi problemi, frequenti e banali, sono però un vero disagio, soprattutto impediscono il normale svolgimento delle attività quotidiane e possono debilitare significativamente il soggetto; nei casi più complessi, l’infiammazione non trattata correttamente può avanzare anche ai bronchi e ai polmoni, per questo è utile non prestare superficialità su una questione che apparentemente potrebbe risultare di basso rilievo clinico.

Tosse, raffreddore e acciacchi: la soluzione è sempre la compressa?
Quando abbiamo la febbre, essa è una reazione difensiva nei confronti del patogeno, e non è una buona consuetudine abbassare la temperatura corporea quando si presenta a circa 37,5 – 38,5 °C: andremo solamente ad allungare i tempi di guarigione e non permetteremo all’organismo di agire a monte del problema e aggredire il patogeno. Stessa cosa vale per gli antibiotici o gli altri farmaci che vanno ad anticipare quello che, nei casi standard, dovrebbe fare il nostro organismo: nel momento in cui prendiamo un antibiotico per ogni qualsivoglia malanno, non solo andremo ad indebolire il sistema immunitario e a disabituarlo da quello che dovrebbe essere il suo compito per la protezione sull’organismo, ma andremo anche a destabilizzare la flora batterica intestinale, provocando un’anomalia di distribuzione tra batteri patogeni e non patogeni all’interno del nostro intestino. Questa iperproliferazione della carica batterica patogena intestinale può dar luogo alla SIBO e a tutte le altre problematiche ad essa correlate, come Leaky Gut Syndrome e tutte le malattie associate ad essa. Per non parlare delle conseguenza riguardo la scelta continua di utilizzare le forme di prevenzione per ogni problema blando di acciacco stagionale!Trattiamo queste forme influenzale con la nutrizione!
Così, nel momento in cui si ha il virus dell’influenza, o altri problemi da patogeni e da raffreddamento, o anche uno dei virus parainfluenzali che sono diffusi nella stagione fredda, è bene sì non trascurare un’eventuale trattamento farmacologico per alcuni casi particolari, mentre la scelta principale da dover tenere in mente è innanzitutto utile trattare il problema anche con alcuni dei rimedi naturali più utili per andare a sollecitare il sistema immunitario e fronteggiare naturalmente il problema.
Iniziamo con un rimedio che già le nostre nonne sapevano bene, e che scientificamente parlando ha dei riscontri positivi riguardo al problema: il brodo di pollo e di ossa!
Il brodo di pollo contiene specifiche proteine vanno a modulare l’infiammazione e contrastare molti sintomi del raffreddamento. Proprio in riferimento a ciò, un gruppo di pneumologi statunitensi ha evidenziato che nella parte liquida del brodo ci sono degli elementi peptidici che riescono ad assolvere alla funzione di riduzione della chemiotassi dei neutrofili; quello che vanno a svolgere è evitare che l’infiammazione si propaghi in maniera significativa, evitando così di sviluppare raffreddore, tosse, mal di gola, malessere generalizzato. E’ stato visto che l’azione inibitoria sui neutrofili era dovuta sia ai vegetali con cui è stato fatto il brodo sia al pollo stesso: ciò permette di farci riflettere sul fatto che l’effetto medicinale del brodo di pollo risiede nella componente liquida in sé e non nella semplice assunzione di carne.
Tuttavia, sappiamo come fare un buon brodo? il brodo di pollo deve essere fatto in modo tale che gli aminoacidi che costituiscono la sua carne escano nell’acqua in modo corretto. Se per fare un buon lesso si deve buttare la carne in acqua già bollente in modo da chiudere immediatamente le porosità della carne e trattenere al suo interno le proteine utili, invece per fare un buon brodo, il discorso è diverso: si mettono pezzi più piccoli di pollo in acqua fredda e si fa innalzare gradualmente la temperatura fino a portare il tutto ad ebollizione. In questo modo gli aminoacidi e le proteine del pollo possono uscire dalla carne e andare a diluirsi nell’acqua; stessa cosa vale per i vegetali presenti nel brodo che andranno a costituire la parte liquida mediante le loro componenti in micronutrienti.
Inoltre, il brodo di pollo permette di idratarci in maniera significativa, un altro elemento fondamentale utile per i periodi di malessere, in cui si tende a ridurre l’intake di liquidi giornaliero.
Sono inoltre molto importanti le verdure con i loro micronutrienti ad attività anti-infiammatoria. Per esempio, i cavoli e i broccoli, che sono in grado di stimolare in modo complementare le azioni del sistema immunitario, e le crucifere in generale, presenti in modo naturale soprattutto nella stagione autunno/inverno, di particolare interesse per la capacità di rimuovere molti inquinanti dall’organismo. Infatti , i broccoli, i cavoli e la verza contengono composti solforati, che hanno un’ottima capacità detossificante per la nostra salute. Utilissimo è il consumo di queste sostanze soprattutto nella stagione fredda in grandi città del nord Italia, dove purtroppo l’inquinamento è notevole e il rilascio di infiammazione è elevato.
Uno studio ha mostrato anche come l’azione di una semplice integrazione con broccoli nei giovani fumatori sia significativa nell’azione antinfiammatoria con netta riduzione della PCR (Proteina C Reattiva) e non solo, ma anche altre citochine.
Ottimi sono i micronutrienti, sia negli alimenti che negli integratori alimentari, di Zinco e Manganese (che attivano il sistema immunitario in senso difensivo) e di betaglucani (anche loro con azione difensiva), ma anche di quelli presenti nell’aglio e nella curcuma, con attività anti-ossidante, anti-infiammatoria e anche anti-piretica.

02/12/2018

Buon pomeriggio 💕
Quando hai troppe mele verdi e non sai se riuscirai a consumarle tutte, chiudile in un barattolo! 🍏🍏🍏
Confettura di mele verdi e zenzero:
🔹1kg mele verdi 🔹300-400 g di zucchero di canna grezzo 🔹20 g zenzero grattugiato 🔹scorza di limone 🔹120 ml acqua
▶️Molto semplicemente mettete a bollire acqua, zenzero e zucchero e aggiungetevi le mele tagliate e sbucciate con una scorza di limone. Dopo 30 minuti togliete la scorza di limone, la consistenza sarà quella giusta per frullare il tutto e metterlo nei barattoli! I barattoli ben chiusi fateli bollire per 20 minuti almeno per poterli conservare a lungo!

18/11/2018

LA TECNICA DI SCONGELAMENTO È IMPORTANTE PER MANTENERE LE CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI DEI PRODOTTI?
Certamente. A seconda della dimensione dei cibi surgelati si può passare direttamente alla loro fase di cottura senza scongelare preventivamente il prodotto. Nel caso di grossi pezzi di carne o pesce lo scongelamento va operato nel frigorifero e si terrà conto di un tempo adeguato alla grossezza del blocco. Se il surgelato lo si fa scongelare con acqua corrente più o meno tiepida e non protetto dalla confezione, si allontanano una parte delle sostanze solubili in acqua come le vitamine del gruppo B, la C e alcune proteine e zuccheri idrosolubili. Con esse si perdono anche sali minerali. Se lo si lascia scongelare a temperatura ambiente si hanno perdite più consistenti e c’è un rischio di natura igienica maggiore.

LA SURGELAZIONE MODIFICA LE QUALITÀ FINALI DEGLI ALIMENTI?
La surgelazione è un processo di conservazione. Se il prodotto di partenza che viene sottoposto a questo processo è di scarsa qualità resterà tale. Se si surgelerà una carne mal frollata resterà dura così come se si surgela una verdura freschissima nel suo momento migliore di maturazione si avrà una verdura di primissima qualità. Ecco perché i migliori prodotti sono quelli di aziende che sono in grado di far intercorrere il minor tempo possibile fra raccolta e trattamento o fra la pesca del pesce e la sua surgelazione.

IL CONTENUTO NUTRIZIONALE DEI SURGELATI È MIGLIORE DELLE VERDURE FRESCHE FUORI STAGIONE?
Le verdure disponibili come primizie o fuori stagione sono in genere cresciute in serre protette e condizionate come temperature. I vegetali in serra subiscono più trattamenti protettivi di quanti non siano necessari per i prodotti coltivati in campo, al sole. Inoltre sviluppano meno elementi di difesa utili al nostro organismo. Questi elementi non sono strettamente elementi nutrizionali ma fanno parte di quella categoria di sostanze (antiossidanti) che si sono dimostrate protettive nella prevenzione delle malattie tumorali e in quelle dell’apparato cardiocircolatorio. In parte esse limitano i danni dei radicali liberi e in parte favoriscono lo sviluppo di adeguate difese nel nostro organismo. I vegetali surgelati provengono da coltivazioni in campo e vengono raccolti maturi: al massimo della loro ricchezza di sostanze utili per ogni individuo.

18/11/2018

Che gran problema il gonfiore e la sensazione di disagio che esso provoca!
Molto spesso mi capita di ascoltare pazienti che si lamentano di gonfiore addominale, di “aria nella pancia”, che per alcuni crea un disagio fisico ,mentre per altri crea anche un disagio maggiore associato ad un calo di benessere provocato dalla sensazione di non sentirsi in forma e sentirsi in disagio con se stessi e quando si è con gli altri.
Con questo articolo mi propongo di illustrarvi le più comuni cause che generano il gonfiore e quali possono essere i comportamenti da adottare per evitarne la formazione.
Cause del gonfiore addominale: stile di vita
Innanzitutto, quando non esistono patologie particolari a cui associare la genesi di gonfiore, le cause di pancia gonfia sono spesso da ricercare nei comportamenti alimentari che adottiamo innanzitutto.
Partiamo dalla bocca. A chi non capita di mangiare veloce e sentirsi la pancia gonfia: vuol dire che non abbiamo masticato bene il cibo.
Quante volte mi batto sul fatto che la masticazione è il primo processo di digestione, da cui dipendono tutti gli altri, processo base per la formazione del bolo alimentare. Il boccone deve essere masticato con calma, a lungo, in modo tale che i primi enzimi presenti nella saliva, tra cui ricordiamo la ptialina, la quale ha azione sugli amidi, agiscano sugli alimenti permettendo la corretta formazione del bolo alimentare. Se questa fase di masticazione non avviene come dovrebbe, il cibo non masticato correttamente giunge nell’apparato gastroenterico arrecando eccessiva fermentazione dei carboidrati e putrefazione delle proteine, generando problemi all’alvo intestinale quali formazione di gas di scarto, stipsi, diarrea, malassorbimento e fenomeni di infiammazione dovuti all’alterazione della funzionalità della barriera intestinale, la quale vede giungere alimenti non completamente digeriti e li riconosce come “ospiti indesiderati”: la conseguenza è l’arruolamento di citochine infiammatorie che spronano l’azione del sistema immunitario: da qui tutti i fenomeni di flogosi, risposta immunitaria, fino a giungere alla genesi di intolleranza verso quella determinata categoria alimentare.
Può essere importante anche separare, in un pasto, gli amidi degli altri alimenti dagli zuccheri della frutta, ad esempio, mangiandola da sola, come spuntino o poco prima di un pasto, per evitare spiacevoli fenomeni di fermentazione e formazione di gas metabolici che generano il gonfiore.
Un ulteriore fattore di causa di gonfiore addominale è data dal fenomeno di disbiosi intestinale, in cui a livello intestinale si ha un anomalo rapporto tra la flora batterica nociva (clostridi, salmonelle, E. Coli, candida ecc.)e quella benefica (SIBO). I batteri nocivi ostacolano la digestione del cibo digerito, con formazione di prodotti di fermentazione e scarto, quali putrescina, cadaverina e altri gasi che contribuiscono al gonfiore. In questi casi è utile, come faccio fare spesso ai miei pazienti, disinfiammare l’intestino e disintossicarlo dall’azione dei batteri nemici, mediante la nutrizione adeguata, e successivamente utilizzare probiotici ed enzimi digestivo che ripristino il tutto, portando ad una situazione di miglioramento!

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