10/03/2021
Non sempre potete prevenire le crisi emotive dei vostri piccoli. Alcune avvengono senza che possiate fare nulla: il bimbo perde il controllo.
Voi non perdetelo!
Molte crisi sono amplificate dal comportamento del genitore:
andare in ansia, mostrare un comportamento mutevole, contraddirsi... state certi che il bimbo non si calmerà.
Vi ricordate come vi sentivate voi?
Io me lo ricordo: provavo un immenso senso di ingiustizia (perché ero fermamente convinta di ciò che volevo), impotenza, rabbia perché non venivo ascoltata, frustrazione. Volevo gridare, ma non mi usciva la voce, mi mancava l'aria e poi singhozzavo...
Ecco, loro si sentono così. Mettiamoci nei loro panni.
Di cosa NON hanno bisogno? Di essere sgridati, sminuiti, spaventati, derisi.
Di cosa hanno bisogno?
Di essere ascoltati: "Ci sono per te".
Di essere bloccati SOLO se arrecano danno a sé stessi, persone o cose: possono sfogarsi fisicamente, se ne hanno bisogno, pestando i piedi o gridando. Ma vanno CONTENUTI se esagerano, con gesto o tono deciso, sicuro e mai aggressivo.
In questo momento è perfettamente inutile dare spiegazioni: il loro cervello non ascolta, ma... SENTE.
Il punto cruciale è calmare: aprite le braccia, accogliete e dite "Va tutto bene". SENTE perfettamente il modo in cui lo fate, ma soprattutto COME VI SENTITE voi. All'inizio potrebbe respingere, ma poi verrà a cercarvi.
Sta finendo.
Ora singhiozza, ma ha ripreso il CONTROLLO, è stanco e triste. È il momento di verbalizzare "Ti senti triste? Ti senti arrabbiato?", aiutateli a esprimere ciò che sentono, sarà utile per la prossima volta.
E poi, quando tutto è finito potete dare spiegazioni. È un grande momento educativo, non perdetene l'occasione! Ma a crisi conclusa!
Il "capriccio" è un evento normale nello sviluppo, mi preoccuperei non ne facesse.
È stancante, ma è una grande OCCASIONE per mostrarvi come MODELLI: siete presenti, sapete ascoltare, non giudicate, siete fermi sulle vostre posizioni (autorevolezza), ma senza usare la forza anche se siete più forti e siete accoglienti.
Ricordate che tutto ciò che seminate in questi primissimi anni, lo raccoglierete in futuro: adolescenza compresa!