Dott.ssa Romina Porro - Educare con il sì

Dott.ssa Romina Porro - Educare con il sì Compito dello psicoterapeuta è accompagnare la persona alla ricerca del suo vero Sè

25/05/2024

Robin Norwood ha raccontato bene in tutti i suoi libri questo assunto che ogni giorno è visibile a tutti.⬇️

Se i nostri genitori hanno avuto con noi un atteggiamento ostile, critico, crudele, autoritario, arrogante comunque inappropriato, ci sentiremo "a posto" quando incontreremo qualcuno che manifesti,magari anche in modo elusivo o smorzato,le stesse attitudini e lo stesso comportamento.

Ci sentiremo a casa con gente che ricrea lo stesso tipo di rapporto che avevano caratterizzato la nostra infanzia, mentre, magari,ci sentiremo a disagio con persone più dolci,più gentili o comunque, semplicemente più sane.

Foto: VisionGuides

08/04/2024

Noi dobbiamo liberarci dall'idea che l'infanzia sia un tempo evolutivo destinato ad essere oltrepassato, il tempo prelinguistico, il tempo delle nostre prime esperienze che necessariamente poi deve essere superato dalla maturazione evolutiva, stadiale della vita. Invece, e questa è una grande intuizione di Freud che Sartre in fondo riprende, l'infanzia è qualcosa che ci accompagna costantemente, perché è inassimilabile, perché continueremo nel resto della nostra vita [...], Sartre dice, a "Girare attorno sempre agli stessi punti”. Perché questo girare attorno sempre agli stessi punti, alle immagini della nostra infanzia, è ciò che ci definisce come essere singolari.

[Massimo Recalcati]

16/04/2023
01/11/2021

Questo messaggio mi arriva davvero più spesso di quanto si pensi. 🤔⁣

E si basa sul dubbio degli adulti che i bambini non siano in grado di gestire e processare determinate informazioni.⁣

Ovviamente ogni singolo caso è a sè stante.⁣
Ma ci sono due principi cardine a cui possiamo far riferimento:⁣

🛑 Se usiamo termini adatti e spiegazioni adeguate, possiamo spiegargli potenzialmente qualunque cosa.⁣
⚠️ Se ci stanno ponendo la domanda, vuol dire che sono in grado di gestire la risposta. ⁣

E questo si applica anche agli argomenti complessi, controversi e potenzialmente dolorosi.⁣

⚠️ Quindi "sì, possiamo parlargli del fatto che siamo tristi perchè abbiamo litigato con un amico."⁣
Non entriamo nei dettagli (che servono a noi per sfogarci), ma diamogli il contesto per capire cosa ci sta succedendo. ⁣

⚠️ Quindi "sì, possiamo parlargli delle persone che sono morte".⁣
Perchè è vero che parlarne potenzialmente ci fa stare male, ma è anche vero che ci pensiamo e li ricordiamo anche se non lo verbalizziamo con gli altri.⁣
E esplicitare che possono farci domande e che è normale essere tristi, fa tutta la differenza del mondo. ❤⁣

⚠️ Quindi "sì, possiamo parlargli di sessualità".⁣
Su questo si aprirebbe una parentesi infinita. E infatti sul blog c'è l'articolo apposito, dove approfondisco i punti principali! 😊⁣


16/05/2021

“Insegnare ad un bambino a non calpestare un bruco, è tanto importante per il bruco quanto per il bambino”.

Bradley Millar ✨🌱🐛✨

30/04/2021

Dott.ssa Elena Formisano - Pedagogista :
Ogni volta che qualcuno ti tratta male, ti offende, ti ridicolizza, ti umilia, ti urla contro, ti prende in giro, non sta dicendo nulla su di te. In realtà sta parlando di sé.

Il motivo per cui ti sta attaccando non è una tua responsabilità. Nessuno è causa dei sentimenti degli altri.

Il vero motivo è dentro di lui: si sente ferito, è frustrato perché si sente non visto, non ascoltato, non all'altezza.

È il bambino umiliato, non visto, non ascoltato che è stato, a scatenare le sue reazioni.

Nelle tue azioni rivede ciò che lo fa stare male nel profondo e da sempre.

C'è sempre un motivo profondo e apparentemente invisibile dietro ai comportamenti aggressivi o umilianti.

Quando incontri qualcuno che ti tratta così, ricordati di leggere oltre.

Quando sei tu a comportarti così, ricordati di leggere oltre.

Nessuno è causa dei sentimenti degli altri. Sei tu a scegliere come sentirti. Allenati alla consapevolezza e scoprirai anche la resilienza e la libertà.
🌼Elena Formisano Pedagogista 🌼

10/03/2021

Non sempre potete prevenire le crisi emotive dei vostri piccoli. Alcune avvengono senza che possiate fare nulla: il bimbo perde il controllo.

Voi non perdetelo!

Molte crisi sono amplificate dal comportamento del genitore:
andare in ansia, mostrare un comportamento mutevole, contraddirsi... state certi che il bimbo non si calmerà.

Vi ricordate come vi sentivate voi?
Io me lo ricordo: provavo un immenso senso di ingiustizia (perché ero fermamente convinta di ciò che volevo), impotenza, rabbia perché non venivo ascoltata, frustrazione. Volevo gridare, ma non mi usciva la voce, mi mancava l'aria e poi singhozzavo...

Ecco, loro si sentono così. Mettiamoci nei loro panni.

Di cosa NON hanno bisogno? Di essere sgridati, sminuiti, spaventati, derisi.

Di cosa hanno bisogno?
Di essere ascoltati: "Ci sono per te".
Di essere bloccati SOLO se arrecano danno a sé stessi, persone o cose: possono sfogarsi fisicamente, se ne hanno bisogno, pestando i piedi o gridando. Ma vanno CONTENUTI se esagerano, con gesto o tono deciso, sicuro e mai aggressivo.

In questo momento è perfettamente inutile dare spiegazioni: il loro cervello non ascolta, ma... SENTE.

Il punto cruciale è calmare: aprite le braccia, accogliete e dite "Va tutto bene". SENTE perfettamente il modo in cui lo fate, ma soprattutto COME VI SENTITE voi. All'inizio potrebbe respingere, ma poi verrà a cercarvi.

Sta finendo.
Ora singhiozza, ma ha ripreso il CONTROLLO, è stanco e triste. È il momento di verbalizzare "Ti senti triste? Ti senti arrabbiato?", aiutateli a esprimere ciò che sentono, sarà utile per la prossima volta.
E poi, quando tutto è finito potete dare spiegazioni. È un grande momento educativo, non perdetene l'occasione! Ma a crisi conclusa!

Il "capriccio" è un evento normale nello sviluppo, mi preoccuperei non ne facesse.
È stancante, ma è una grande OCCASIONE per mostrarvi come MODELLI: siete presenti, sapete ascoltare, non giudicate, siete fermi sulle vostre posizioni (autorevolezza), ma senza usare la forza anche se siete più forti e siete accoglienti.

Ricordate che tutto ciò che seminate in questi primissimi anni, lo raccoglierete in futuro: adolescenza compresa!

BUON 2021 ♡ Essere mamma di una bambina prematura significa non essere pronta. Significa non poter stringere, toccare, b...
07/01/2021

BUON 2021 ♡

Essere mamma di una bambina prematura significa non essere pronta. Significa non poter stringere, toccare, baciare, cullare. Significa sfiorare una culla di vetro per fingere di dare una carezza. Ma tu, piccola mia, mi hai insegnato che possiamo recuperare ogni istante perso in quell'inizio... cuore a cuore nel marsupio o accoccolata in fascia sulla schiena.
Non ho scelto il Babywearing, sei tu che mi hai portata lì. 💜

Le parole hanno un peso: i bambini credono agli aggettivi che diamo loro. Noi etichettiamoli!
07/01/2021

Le parole hanno un peso: i bambini credono agli aggettivi che diamo loro. Noi etichettiamoli!

Quante volte ti rendi conto di parlare di tu@ figli@ dandogli un AGGETTIVO?

È monello, è bella, è mammone, è iperattiva, è una peste, è egoista, è timido... ecc!

Ti do due motivi per SMETTERE di farlo:

1.- CREDERÀ nelle tue parole e quel comportamento finirà per perpetuarsi in lui/lei.

2.- Lo/la fai sentire GIUDICAT@ (anche se non sembra), aggredit@, ferit@, umiliat@ e di conseguenza può comportarsi in modo aggressivo o poco collaboratore.

🤯RICORDA:

⛔Se devi correggere, concentrati nell'azione e NON il suo essere...

⛔MAI etichettare tu@ figli@ né positivamente né negativamente.

⚠️ATTENZIONE alle tue parole perché sono "autoprofezia".

⚠️PROTEGGI la sua serenità emozionale e allenati a scegliere ogni parola con la quale ti rapporti con tu@ figli@.

⚖ LE PAROLE HANNO UN PESO.

Rosicler

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27/08/2020

"Tutto l'amore che ti fu negato nella tua infanzia devi rinunciare a cercarlo da grande perché nessuno te lo darà, neppure coloro che ti ameranno sul serio, perché loro ti ameranno da grande e tu inconsciamente vorrai essere amata da piccola.
Finché questa rinuncia non avverrà, ogni amore adulto è a rischio di fallimento, ogni tuo tentativo di amare non sarà che mendicare comprensione e, peggio ancora, il tuo amore per quanto intenso non sarà mai adulto, bensì sarà solo il continuo piagnucolare di un bambino smarrito."

tratto dal blog "Fiabe per adulti di cuore"
Image by Kathrin Honesta

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