07/04/2023
Buone feste di Pasqua a tutti.
Lo studio quest'anno, nonostante la stanchezza rimarrà aperto, eccezion fatta per Pasqua e Pasquetta, così come quello di molti altri miei colleghi credo, non siamo degli “stakanovisti” del lavoro ma è evidente che la psicoterapia nella società moderna dovrebbe ve**re incontro ai bisogni di cura di persone che soffrono di Disturbi emotivi comuni, i così detti “Dec” (che riguardano secondo l’Oms il 30% della popolazione), per i quali la psicoterapia appunto è considerata il rimedio d’elezione, a volte con e a volte senza una terapia farmacologia integrata. Ma evidentemente così non è, per cui niente vacanze.
Purtroppo la Psicoterapia, nonostante sia inserita tra i Livelli essenziali di assistenza sanitaria (Lea), ovvero delle cure che i cittadini dovrebbero ricevere per diritto dal Servizio Sanitario Nazionale, non riesce a trovare un'adeguata risposta presso i Centri di Salute Mentale, costretti a privilegiare i casi più “gravi” per l’esiguità degli organici, e questo è un dato oggettivo che prescinde da ulteriori considerazioni o riflessioni critiche che non sono di mia competenza.
La minore gravità dei Dec, rispetto ad esempio ai disturbi psicotici, è tuttavia opinabile sul piano del vissuto soggettivo, un attacco di panico,ad esempio, può essere percepito da chi lo prova con un senso di angoscia e sofferenza maggiore rispetto ad una crisi delirante o ad uno stato di eccitamento maniacale.
Ma ripeto questa è la realtà nel nostro Paese. E di questo vuoto assistenziale , di cui credo con moltà onestà, e nonostante svolga esclusivamente attività privata, sono il primo a dispiacermi, comporta che tali disturbi tendano a ricevere dal medico di base o dallo stesso Psichiatra del Servizio Pubblico, come unico trattamento preferenziale esclusivamente una terapia farmacologia, sicuramente utile, ma spesso insufficiente per trattare adeguatamente il loro problema, se non affiancata da un contemporaneo trattamento psicoterapico. Considerazioni non personali ma contenute negli stessi indicatori di efficacia che le Linee Guida Ministeriali suggeriscono per i Disturbi Emotivi Comuni , secondo le quali la linea di intervento più efficace e risolutiva per un Disturbo d'Ansia è al primo posto : 1) la psicoterapia ( a orientamento cognitivo-comportamentale), seguita solo al secondo posto dalla terapia farmacologica, definita di dubbia efficacia, in quanto da considerarsi non risolutiva rispetto ad una definitiva chiarificazione delle problematiche che tale sintomo hanno scatenato....è un po' come andare dall'elettrauto, perchè la batteria è scarica, farsela ricaricare, andare a ritirarla, pagare, senza che nessuno ti domandi perchè la batteria si è scaricata, perchè la macchina, pur con la batteria carica, la lascerai per altri 6 mesi chiusa in garage... forse ho paura di guidare la macchina, forse non c'è niente che mi stimoli ad uscire utilizzando la macchina, sì forse c'è qualcosa che potrebbe stimolarmi ma ne ho paura, oppure più “semplicemente” non ne ho voglia, del resto mi è sufficiente sapere che la macchina è in garage pronta all'utilizzo, poi se non la uso chisennefrega.... e potrei continuare all'infinito con le ipotesi... rimane il fatto che tra 6 mesi tornerò dall'elettrauto perchè la batteria si è scaricata di nuovo....evviva gli elettrauti !!!
Concludo scusandomi con i tanti pazienti che mi hanno chiesto aiuto in questo periodo di grande affanno e che mio malgrado non ho potuto seguire, con la consapevolezza, amara, che se le cose in futuro non cambieranno avremo sempre più pazienti che ricorreranno periodicamente all'elettrauto e sempre meno pazienti che (a batteria carica ) riprenderanno a utilizzare la macchina, senza più paure e con grande piacere.
Mi auguro di sbagliarmi, buone feste a tutti.
Cristiano Ceccarelli.