17/04/2018
OSTEOPOROSI
L'osteoporosi, ovvero la progressiva rarefazione minerale ossea, è una patologia riguardante soprattutto il sesso femminile in età peri-menopausale.
È infatti causata nella maggior parte dei casi da squilibri ormonali legati a quella fascia di età; può essere anche secondaria a patologie quali isterectomia, patologie gastro-intestinali che limitano l'assorbimento della vitamina D, ipo-vitaminosi, ipertiroidismo, sindrome di Cushing, etc , oppure secondaria ad alcune terapie mediche, come ad esempio terapie di lunga durata con cortisonici; spesso è legata all'età del/la paziente: negli ultimi tempi, di pari passo con l'invecchiamento della popolazione, si registra infatti un notevole incremento delle fratture di femore e fratture vertebrali del tratto dorsale e lombare (ma anche fratture di polso).
Se pensiamo che la frattura di femore nell'anziano è una delle prime cause di morte (anche se operata tempestivamente) entro il primo anno all'episodio traumatico, ecco che bisogna assolutamente attuare un piano adeguato di prevenzione.
Oggi giorno, anche se l'osteoporosi è una patologia difficile da riconoscere perché non presenta alcun sintomo (se non quando si verifica una frattura da osteoporosi, ma a quel punto è conclamata) abbiamo gli strumenti per una corretta prevenzione, a cominciare dagli esami strumentali, come la MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata), che misura lo stato di mineralizzazione ossea Del rachide lombare e del collo del femore.
Anche gli esami di laboratorio sono di aiuto per una corretta diagnosi, quali fosfatemia, calcemia, fosfatasi alcalina, paratormone, livelli sierici di vitamina D attiva, calciuria e fosfaturia nelle 24 ore, etc.
Considerate le numerose possibili cause di origine, le varie forme di osteoporosi richiedono approcci terapeutici diversi.
Comuni sono invece gli obiettivi del trattamento, che consistono nel migliorare le caratteristiche qualitative e quantive del tessuto osseo e nel rallentare il processo patologico.
I farmaci cosiddetti "anti-osteoporotici" agiscono fondamentalmente secondo 2 diversi meccanismi:
1) alcuni, quali ad esempio i bifosfonati, inibiscono il riassorbimento osseo (sono chiamati "anti-riassorbitivi"), hanno cioè la capacità di rallentare i processi fisiologici di degradazione della massea ossa da parte degli osteoclasti;
2) altri sono farmaci osteo-formativi, ad esempio i modulatori selettivi dei recettori per gli estrogeni (SERM), quali il raloxifene; oppure il teriparatide, un analogo dell'ormone paratiroideo che favorisce l'apposizione di nuovo materiale osseo.
Ovviamente ogni terapia medica deve essere impostata dallo specialista ortopedico di concerto col medico di medicina generale sulla base delle caratteristiche individuali di ogni singolo paziente.
PREVENZIONE: la prevenzione e' fondamentale: una regolare attività fisica, anche una bella camminata di 1 oretta al di a passo sostenuto, è il primo baluardo per favorire il turn-over osseo e rinforzare la muscolatura che, ricordiamolo, protegge le ossa!
Mantenere uno stile di vita corretto, quale una alimentazione sana ed equilibrata, evitare fumo ed alcool, esporsi al sole, è di grande aiuto nella prevenzione di questa subdola patologia.
Così come l'urologo raccomanda un esame della prostata agli uomini over 40 per prevenire patologie che potrebbero, se non curate tempestivamente, essere molto pericolose, l'ortopedico esorta le donne in età peri-menopausale e gli anziani a sottoporsi a visita ortopedica per attuare le strategie adeguate alla prevenzione di una patologia subdola quale l'osteoporosi, che purtroppo, come già detto, non si manifesta se non con la frattura da fragilità ossea, quando la situazione minerale ossea è ormai gravemente compromessa e difficilissima da recuperare.
Per prenotare la vostra visita ortopedica, cellulare: 3471911584
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