ADMS ONLUS

ADMS ONLUS A.D.M.S. ONLUS: ASSOCIAZIONE DIABETE MELLITO E CELIACHIA SARDEGNA L'A.D.M.S.

(Associazione Diabete Mellito e Celiachia Sardegna)
è nata nel giugno del 1998, con lo scopo di favorire e
migliorare la qualità della vita dei diabetici e/o celiaci e delle
loro famiglie.

21/03/2022

ASSEMBLEA ORDINARIA PER I SOLI SOCI IN REGOLA CON IL VERSAMENTO DELLE QUOTE ASSOCIATIVE

Il giorno 23 marzo alle ore 23:00 è convocata, in prima convocazione, l'Assemblea ordinaria dei SOCI IN REGOLA CON IL VERSAMENTO DELLE QUOTE ASSOCIATIVE, e il 24 marzo alle ore 10:00, in seconda convocazione, per discutere e deliberare i seguenti punti all'o.d.g.:
1- approvazione rendiconto 2020
2- approvazione e rendiconto 2021

In linea con le restrizioni COVID-19 l'Assemblea si terrà in modalità telematica, wz.
I soci interessati a partecipare sono pregati di inviare la propria adesione al numero 3286987642.
I soci interessati a visionare il bilancio, possono fare richiesta al medesimo num.

20/07/2020

La denuncia della capogruppo del M5S Desirè Manca dopo i sopralluoghi:"I medici hanno le mani legate, dalla Regione basta proclami ma fatti"

20/08/2018

LAMENTI? NO TRISTE REALTA

La speranza di una organizzazione sanitaria regionale plasmata sulle reali necessità e condizioni della gente sarda svanisce progressivamente.

L’arroganza dei nuovi decisori in sanità, il loro distacco dalla realtà, l’indifferenza riguardo le conseguenze sulla qualità della vita delle nostre popolazioni, che non sono le loro, è palese.

Sono diabetico e parlo di diabete.
Sto assistendo allo smantellamento della già traballante organizzazione per la prevenzione e cura di questa drammatica malattia, deciso nelle segrete stanze, da chi evidentemente non sa cosa voglia dire essere o avere un figlio, un genitore, un coniuge diabetico.

Parliamo di una patologia grave, che fa morire, che ti amputa, che ti condiziona la vita.

Ci si aspetta di trovare, in una regione leader mondiale in prevalenza ed incidenza, investimenti e risorse eccezionali, più che in altri settori, lavorando fianco a fianco con le associazioni, per percorsi, con il malato adeguatamente attrezzato in presidi ed ausili.

Un obbiettivo primario, quindi.
Dovremmo indicare la strada ad altri, siamo invece drammaticamente ultimi nella capacità di decidere, di coinvolgere, di organizzare e di investire.

Leggo una delibera dell’AOU di Sassari (n. 560 del 6 Luglio 2018) che smantella l’unico vero presidio per il diabete presente nel nord ovest della Sardegna, per tutto il centro – nord dell’isola, che fa didattica e ricerca in quanto sede di scuola di specializzazione.

Decisione assurda ed incomprensibile timidamente giustificata dall’idea di potenziare il territorio.
Idea giusta quest’ultima, ma non in contrapposizione a quella di mantenere in vita un centro che possa fare assistenza di livello superiore per i malati dentro e fuori l’Azienda (piede diabetico, patologie oculari, cardiovascolari, pazienti critici e/o fragili, gravide) complicanze oggi drammaticamente non trattate e che nessuno, spero, abbia il coraggio di dire che si possano fare in periferia dove si è raggiunto lo stadio di pre-coma e dove, comunque, di potenziamento ancora non si vede niente.
Necessitano investimenti, quindi, non tagli o spostamenti.
Più personale, ausili, presidi, un progetto ed un programma per una malattia endemica in Sardegna come da nessun altra parte in Italia.
Più coinvolgimento.
Decisioni cruciali vanno condivise. Con gli operatori medici e sanitari, con le associazioni, con i pazienti.

L’evidente distacco dei decisori dalla sanità reale non è colmabile da “consulte” o “tavoli tecnici” raramente convocati e mai ascoltati.

Viene in mente quanto gli ultimi mondiali di calcio hanno mostrato:
i Messi ed i Ronaldo hanno fallito e son tornati a casa.
Ha vinto il collettivo francese.

Michele Calvisi

03/07/2018

Un gelato contro l’ignoranza

Magnifica serata con i bambini e ragazzi con diabete e le loro famiglie.

Per il terzo anno consecutivo sono onorato di essere stato invitato a partecipare giovedì 28 Giugno
ad uno straordinario incontro organizzato dalla diabetologia pediatrica di Alghero, nato da un’idea
della dottoressa Lidia De Luna e Giovanna Lina Conti, che a mio parere concretizza ciò che per una
patologia cronica come il diabete dovrebbe essere un fatto scontato, ovvero il continuo scambio di
infarmazioni finalizzate alla correzione di eventuali errori comportamentalinella gestione del
diabete di tripo 1.

Le Dottoresse hanno parlato e spiegato in termini sociali e pratici di ipoglicemia, unica vera
urgenza/emergenza del diabete, e del suo trattamento sia in terapia multiniettiva che con microinfusore

I bambini hanno giocato nel giardino della sede e a tutti è stato offerto il gelato, consumato
nello spazio verde del polisoccorso.

E’ il plauso va a quei medici, come i due appena citati, che utilizano il proprio tempo libero per
metterlo a disposizione delle mamme e dei ragazzi con diabete al fine di migliorare le conoscenze
sulla condizione che li accompagnerà per tutta la propria vita.

Il Polisoccorso di Alghero ha generosamente messo a disposizione la propria struttura per accogliere
una trentina di bambini e di ragazzi con diabete di tipo 1 ed altrettanti genitori vogliosi di
condividere i dubbi e le paure che la gestione della salute dei loro figli comporta.

Provocatoriamente si è scelto di offrire a tutti i partecipanti una gelato, al fine di smontare un
vecchio luogo comune che vede la persona con diabete impossibilitata a mangiare dei dolci.

Il tema portante della serata è stato quello dell’ipoglicemia, trattato dalla De Luna e della Conti
in maniera alquanto originale, ossia non come lezione frontale bensì coinvolgendo i ragazzi con
diabete in prove pratiche, mettendoli cioè davanti alle diverse opzioni alimentari in grado di
correggere un evento ipoglicemico in base alla sua gravità.

Per la prima volta,dopo tanti anni di convegni e di incontri specifici, noto con piacere che si è
dato l’adeguato risalto all’importanza del glucagone, un vero e proprio salvavita nell’eventualità
di una ipoglicemia con perdita di coscienza.

Gli interventi sono stati moltissimi ed appassionati, mentre diversi genitori hanno messo in evidenza
degli aspetti inquietanti legati alla scarsa sensibilità degli organismi scolastici in tema di
informazione e di conoscenza della patologia diabetica dei propri figli, a cui spesso viene negato
persino il diritto vitale di misurarsi le proprie glicemie in classe.

A tal riguardo mi ripropongo di ritornare a breve sul tema per illustrare più dettagliatamente la
delicata questione ai media locali per denunciarne l’estrema gravità.

Concludo auspicando che sempre più operatori sanitari imitino questo virtuoso esempio di comunicazione,
essenziale per rendere meno isolati e più partecipi quei giovani cittadini i queli spesso si trovano a
combattere contro la più terribile malattia che non si chiama diabete, bensì ignoranza.

GELATANDO...Ciao a tutti anche quest'anno ci piacerebbe passare una serata con i bambini e ragazzi con diabete e le loro...
20/06/2018

GELATANDO...

Ciao a tutti anche quest'anno ci piacerebbe passare una serata con i bambini e ragazzi con diabete e le loro famiglie. Parleremo di ipoglicemia, unica vera urgenza del diabete, e del suo trattamento sia in terapia multiniettiva che con microinfusore
Ci incontreremo presso la sede del Polisoccorso in via Liguria ad Alghero il 28 giugno alle ore 17,30.
I bambini potranno giocare nel giardino della sede e a tutti verrà offerto il gelato. Potrete dare le vostre adesioni al reparto di Pediatria di Alghero dalle ore 8 alle ore 15 al tel. 079/9955272

Vi aspettiamo numerosi

Michele Calvisi, Lidia de Luna, Giovannalina Conti, Cinzia Coccimiglio

14/06/2018

I diabetici sardi non possono curarsi come nel resto d’Italia: “Chi decide per noi?”
"Chi decide per i diabetici sardi? Nei giorni scorsi i pazienti Diabetici della Sardegna hanno visto sfumare per l’ennesima volta la possibilità di potersi curare come nel resto d’Italia utilizzando farmaci cosiddetti innovativi": leggete l'allarme dei presidenti delle associazioni
Di Redazione Cagliari Online 13 giugno 2018
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Chi decide per i diabetici sardi? Nei giorni scorsi i pazienti Diabetici della Sardegna hanno visto sfumare per l’ennesima volta la possibilità di potersi curare come nel resto d’Italia utilizzando farmaci cosiddetti innovativi.

Lo ha deciso la Commissione Tecnica insediata presso la Regione Sardegna impegnata periodicamente a stabilire ciò che si può o non si può concedere in termini di farmaci appunto. Le motivazioni che abbiamo avuto modo di leggere sono a nostro avviso poco sostenibili e poco hanno a che fare con le reali esigenze terapeutiche.

Ciò che in realtà a nostro modo di vedere si cela dietro la decisione presa è il solito e discutibile ragionamento puramente economico riferito ad un periodo ristretto di tempo.

Stabilito infatti che il maggior costo iniziale che si affronta si traduce assolutamente in maggiori risparmi nell’arco degli anni successivi perché siabbattono le complicanze e le ospedalizzazioni, così recitano tutti gli studi e le ricerche anche recenti, non si comprende perché si continui ad adottare una politica ed una strategia economica assolutamente miope se non addirittura assolutamente cieca in termini di prospettive migliori per il singolo ma anche per la collettività.

Non appare neppure superfluo sottolineare che, sempre recenti studi dimostrano come le terapie innovative abbattono la mortalità e prevengono pericolosi eventi cardiovascolari.

Vorremo essere rassicurati sul fatto che dietro questa decisione ci sia stata veramente la volontà di fare il bene dei Diabetici sardi come qualcuno ha dichiarato, ma per contro dobbiamo registrare un fatto quanto meno bizzarro visto che a noi consta invece che la totalità dei Diabetologi della Sardegna rappresentano attraverso i loro documenti ufficiali l’auspicio e la possibilità di utilizzare il farmaco.

Medesima situazione ed incongruenza che purtroppo registriamo sul fronte dei nuovi sensori per il monitoraggio glicemico sui quali la Consulta Regionale per la Diabetologia si è espressa a favore del loro utilizzo e distribuzione in convenzione già da 2 mesi ma che ancora oggi non vede avviato il relativo processo di approvvigionamento.

Le domanda che ci sorgono spontaneamente e sulle quali attendiamo risposta sono:

“dove si inceppa il meccanismo, ma soprattutto, chi è che decide per i diabetici della Sardegna?

Rappresentanti delle Associazioni dei pazienti diabetici:

Francesco Pili Diabete Zero Onlus

Stefano Garau Coordinamento delle Associazioni dei diabetici della Sardegna

Marcello Grussu Aniad Sardegna

Ultima modifica: 13 giugno 2018

23/05/2018

L'ADMS associazione diabete mellito Sardegna organizza per il 25 Maggio 2018 una Serata dedicata al tema del Monitoraggio in continuo della glicemia per le persone con diabete.
Tale evento si terrà alle ore 15:00 presso la sede dell'associazione in via Mario Carboni 45/A

23/05/2018

PROPOSTA AZIONE TUTORAGGIO PER PAZIENTI DIABETICI
Il diabete è una vera e propria epidemia in costante crescita in tutto il mondo ed è senza dubbio uno dei più importanti problemi di sanità pubblica a livello mondiale. Anche in Italia i numeri delineano quella che a buon conto può essere definita una patologia "sociale": ne soffre piu’ del il 5,4% degli italiani, ossia oltre 3,27 milioni di persone, a cui va aggiunto circa 1 milione di persone che non sanno di avere la patologia.
In Sardegna la prevalenza del diabete è di circa il 6%, per un totale di oltre 110.000 persone, di cui almeno 1000-1200 con diabete tipo 1 insulino dipendente.
In Italia ogni minuto viene effettuata una nuova diagnosi di diabete, ogni 3 minuti e mezzo un soggetto con diabete ha un attacco cardiaco.
All'aumentare della prevalenza aumentano anche i costi economici oltre che sociali: in media ogni malato spende 2.600 euro l'anno per la sua salute, di cui solo il 4,2% deriva dalla spesa per i farmaci per il diabete, mentre il 50,2% è legato ai costi dei ricoveri ospedalieri dovuti a complicanze cardiovascolari, renali, oculari e neuropatiche.
Alcuni lavori scientifici hanno calcolato che il costo per i pazienti che presentano complicanze sia addirittura quadruplo rispetto ai pazienti non complicati ( Economicaspects in the management of diabetes in Italy. Marcellusi A, Viti R, Sciattella P, Aimaretti G, De Cosmo S, Provenzano V, Tonolo G, Mennini FS.BMJ Open Diabetes Res Care. 2016 Oct 10;4(1)).
Per ridurre il rischio di gravi complicazioni, le ricadute sulla qualità della vita e l'elevato assorbimento di risorse, è fondamentale fare prevenzione, oltre che assicurare un autocontrollo puntuale e un adeguato trattamento.
Al momento vi è carenza per il supporto sociale ed educativo dei pazienti diabetici tipo 1 e 2 che presentano tra l’altro, due problematiche diverse.
Si propone di costituire nell’ambito della ADMS un gruppo di volontariato che si prenda cura di questi aspetti. In particolare:
a) Diabetici tipo 1 all’esordio:
Famiglie di pazienti con diabete tipo 1 in regime di volontariato supporteranno le famiglie in cui ci sia stato un recente caso di insorgenza di diabete tipo 1 infantile
b) Diabetici tipo 1 dopo l’esordio ma in non completa autosufficienza
Pazienti diabetici tipo 1 con esperienza di gestione del diabete aiuteranno i pazienti in difficoltà nella gestione quotidiana del diabete incluso lo sviluppo del counting dei carboidrati, le iniezioni di insulina, sedi di rotazione
c) Diabetici tipo 2 in terapia orale con difficolta’ di accesso alle strutture ospedaliere
Pazienti diabetici tipo 2 con esperienza nella gestione della modifica dello stile di vita

OPERATIVAMENTE

1) Identificazioni delle persone diabetiche disposte a fare azione di tutoraggio sia per i punti a),b) e c)
2) Corsi differenziati per i diversi punti da parte di personale sanitario in volontariato (medici, infermieri, dietisti/nutrizionisti, laureati in scienze motorie, podologi), i corsi si prevedono che prendano due ore a serata per un periodo di 10 serate a tema con superamento di esame finale a quiz per valutare l’apprendimento
3) Corso in tre serate da due ore ciascuno con uno psicologo per la “comunicazione sanitaria”, anche in questo caso esame finale per la valutazione dell’apprendimento
I corsi saranno rivolti a 6-10 persone alla volta e prevedono una certificazione finale.
Prima di iniziare si cercherà supporto da chi ha gia’ fatto questo percorso (ass ADIUVARE per esempio)

Nel contesto della comunità, l’infermiere formato può promuovere la salute facilitandone la partecipazione attiva addestrando/formando “leader informali”, affinché si realizzi una formazione tra pari (health coach). Particolarmente interessante nel contesto Europeo l’esperienza del modello HOPE (European Hospital and Healthcare Federation) promossa nel 2009 in Danimarca (HOPE (European Hospital and Healthcare Federation) (2009). Health Professionals in Europe: New roles, New Skills. Sintesi dei principali risultati della conferenza finale a Lisbona dell’HOPE Exchange Programme 2009. Scaricabile al seguente indirizzo:
http://www.hope.be/wp-content/uploads/2015/10/HOPE-exchange_2009-synthesis1.pdf
Si tratta di un articolato modello di nuovi ruoli e competenze assistenziali per i diversi professionisti della salute nell’ottica della multi-professionalità e del TS che prevede, inoltre, l’inclusione dei pazienti stessi tra gli attori del team multidisciplinare, con esplicitazione e regolamentazione dei compiti di cui il paziente stesso deve farsi carico all’interno del team.

COUNSELING BREVE INFORMATIVO DA PARTE DI UN OPERATORE SANITARIO
Per quanto riguarda le modalità di trasmissione del messaggio, la formazione deve essere mirata a sviluppare gli aspetti correlati alla comunicazione. Tra le varie possibilità, molto utile può risultare una formazione specifica al counseling breve informativo, strumento utile, come già detto, a sviluppare l’empowerment delle persone e a supportarne il coinvolgimento nel percorso sanitario (engagement). La formazione al counseling si fonda sull’apprendimento attraverso l’esperienza. L’approccio didattico è orientato ad una stretta connessione tra gli aspetti pratico-esperienziali e l’approfondimento teorico e favorisce il “saper essere” e il “saper fare”. Molto spazio viene lasciato all’esercizio dell’arte dell’ascolto, dell’osservazione e del colloquio, anche attraverso il lavoro di gruppo e i role-playing.

15/05/2018

L'ADMS associazione diabete mellito Sardegna organizza per il 25 Maggio 2018 una Serata dedicata al tema del Monitoraggio in continuo della glicemia per le persone con diabete.
Tale evento si terrà alle ore 15:00 presso la sede dell'associazione in via Mario Carboni 45/A

15/05/2018

L'ADMS associazione diabete mellito Sardegna organizza per il 25 Maggio 2018 una Serata dedicata al tema del Monitoraggio in continuo della glicemia per le persone con diabete.
Tale evento si terrà alle ore 15:00 presso la sede dell'associazione in via Mario Carboni 45/A

Indirizzo

Via Mario Carboni 45/a
Sassari
07100

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 16:00

Telefono

079395800

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