Brigitte Zanchetta - Kinesiologa Quantica

Brigitte Zanchetta - Kinesiologa Quantica La Kinesiologia Quantica ti aiuta a trovare la luce che sta nel tuo cuore ❤️

Al giorno d'oggi, è straordinario, potete incontrare Iniziati ovunque, anche nei locali notturni e nei luoghi di piacere...
12/11/2025

Al giorno d'oggi, è straordinario, potete incontrare Iniziati ovunque, anche nei locali notturni e nei luoghi di piacere! E come li riconoscete? Oh, è semplice, sono loro che ve lo dicono: «Io sono un Iniziato». Alcuni aggiungeranno anche di essere arrivati al settimo, all'ottavo o al nono grado dell'Iniziazione, e gli ingenui e i ciechi si rallegrano: hanno trovato un Iniziato che in pochi giorni inizierà anche loro!
In passato, gli Iniziati non erano conosciuti da nessuno, se non da coloro che li cercavano sinceramente e sapevano riconoscerli. Non dicevano mai di essere degli Iniziati, rimanevano segreti, occultati, nascosti, proprio come l'Eremita della nona carta dei Tarocchi. Un vecchio che tiene in mano una lampada e la nasconde fra le pieghe del suo ampio mantello per sottrarla agli sguardi della folla: ecco l'immagine del vero Iniziato.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

C'è un solo modo per capire in che direzione andare. Devi seguire la tua paura.Essa ti mostrerà la via.Fuggire da ciò ch...
04/11/2025

C'è un solo modo per capire in che direzione andare.
Devi seguire la tua paura.
Essa ti mostrerà la via.
Fuggire da ciò che t'impaurisce è un modo per perdere il cammino: così facendo ti allontani sempre più da ciò che stai cercando.
Se hai timore di affrontare quella persona o quella situazione, si trova proprio lì il nodo da sciogliere.
Quel nodo che se riconosciuto e affrontato, ti donerà le chiavi della libertà.
D'ora in poi, quindi, quando avvertirai paura, fastidio, irritazione e preoccupazione non fuggire. Rimani in ascolto di ciò che provi.
E con coraggio addentrati a scoprire il tesoro nascosto nel tuo malessere.
I tesori più preziosi vengono custoditi dal drago più terribile.
Per raggiungere i tesori, bisogna andare dal drago e baciarlo.

Bert Hellinger

Praticare la filosofia, la scienza e l'arte non vi condurrà a niente se prima di tutto non siete ben nutriti e vivi. Dun...
28/10/2025

Praticare la filosofia, la scienza e l'arte non vi condurrà a niente se prima di tutto non siete ben nutriti e vivi. Dunque, ciò che importa anzitutto è nutrirsi, essere vivi, e in seguito potete praticare tutte le discipline, se ne avete la voglia e il tempo.
Nelle università e nelle accademie, si danno agli studenti molte conoscenze, ma non li si nutre. Ecco perché hanno gambe vacillanti, il cuore vuoto e la nebbia davanti agli occhi. Alla scuola dei grandi Iniziati, invece, gli studenti vengono nutriti bene e, quando sono diventati forti e robusti, si dà loro un aratro, si spiega loro come arare la terra e li si mette al lavoro. Direte: «Ma noi non vogliamo arare la terra!». Ovviamente è simbolico. Qui, la terra è quella che ogni uomo possiede: la sua testa.
Quelli che sanno arare e piantare buoni semi nella propria terra mangeranno a sazietà per tutta la vita. Gli altri vedranno crescere solo cardi, spine e rovi che non solo non saranno loro utili, ma nuoceranno a loro e agli altri.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

“Non prendere troppo sul serio le esperienze della vita e, soprattutto, non consentire che ti feriscano, perché in realt...
27/10/2025

“Non prendere troppo sul serio le esperienze della vita e, soprattutto, non consentire che ti feriscano, perché in realtà non sono altro che esperienze di sogno. Se le circostanze che devi sopportare sono difficili, non permettere che diventino parte di te. Recita il ruolo che ti è stato assegnato nella vita, ma non dimenticare mai che è soltanto un ruolo, ciò che perdi nel mondo non sarà una perdita per la tua anima".

Paramahansa Yogananda

Molti credono che, per essere uno spiritualista, sia necessario consacrare tutta la giornata alla meditazione e alla pre...
27/09/2025

Molti credono che, per essere uno spiritualista, sia necessario consacrare tutta la giornata alla meditazione e alla preghiera. No, qualunque attività, anche mistica, può diventare estremamente profana quando non contribuisce alla realizzazione di un'idea sublime, di un'ideale superiore. E infatti, quando si vedono le ragioni per cui sempre più persone si dedicano a pratiche spirituali per ottenere denaro, successo, per sedurre uomini e donne... c’è di che rattristarsi e indignarsi.
Invece, qualunque lavoro fisico può essere spiritualizzato se si sa come introdurre in esso un elemento divino tramite il pensiero. Essere uno spiritualista non consiste nel rifiutare ogni attività fisica, ma nel fare tutto tramite la luce e per la luce. Essere un vero spiritualista significa saper utilizzare qualunque lavoro per armonizzarsi con il mondo divino e legarsi al Creatore.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

26/09/2025

Abbiamo un “Secondo Cuore”

Il sistema cardiovascolare umano è un sofisticato meccanismo composto da cuore, vasi sanguigni e sangue. Il cuore ha il compito primario di p***are il sangue ossigenato verso i tessuti periferici e di raccogliere quello ricco di anidride carbonica per inviarlo ai polmoni. Tuttavia, il ritorno del sangue venoso dagli arti inferiori al cuore rappresenta una sfida fisiologica significativa, soprattutto a causa della forza di gravità. È in questo contesto che si parla del *polpaccio come “secondo cuore”*, per il suo ruolo determinante nel facilitare il ritorno venoso.

Struttura e funzione del muscolo del polpaccio

Il polpaccio è composto principalmente da due muscoli: il *gastrocnemio* e il *soleo*, che insieme formano il *tricipite surale*. Questi muscoli avvolgono le vene profonde della gamba e, durante la contrazione muscolare, comprimono i vasi sanguigni, *spingendo il sangue verso l’alto*, in direzione del cuore.

Questo meccanismo prende il nome di *p***a muscolare del polpaccio*. Esso è facilitato da un sistema di *valvole unidirezionali* presenti nelle vene, che impediscono al sangue di rifluire verso il basso durante le pause tra una contrazione e l’altra. Durante l’attività fisica, ogni contrazione del muscolo del polpaccio agisce come una spinta propulsiva per il sangue venoso, supportando attivamente il lavoro del cuore.

Il ruolo fisiologico nel ritorno venoso

Il ritorno venoso dagli arti inferiori è fondamentale per mantenere l’equilibrio emodinamico e prevenire fenomeni patologici. In condizioni normali, circa *2/3 del volume sanguigno* totale si trova nel compartimento venoso, e una porzione significativa è localizzata negli arti inferiori. In posizione eretta prolungata o durante l’immobilità, il sangue tende a ristagnare nelle vene delle gambe, aumentando la pressione venosa e favorendo l’insorgenza di edemi.

Quando la funzione della p***a muscolare del polpaccio è compromessa (ad esempio, per inattività, età avanzata, obesità o insufficienza venosa cronica), si può verificare un *deficit nel ritorno venoso*, con conseguente stasi ematica, gonfiore, dolore, e, nei casi più gravi, lo sviluppo di *ulcere venose*.

Implicazioni cliniche e prevenzione

Nel contesto clinico, il rafforzamento della funzione del “secondo cuore” è parte integrante della prevenzione e trattamento di patologie come:
- *Insufficienza venosa cronica*
- *Trombosi venosa profonda*
- *Edemi periferici*
- *Ulcere venose croniche*

Interventi preventivi o riabilitativi comprendono:
- *Esercizi specifici* di contrazione e rilassamento dei muscoli del polpaccio (es. sollevamenti sulle punte dei piedi)
- *Camminate regolari*
- *Uso di calze a compressione graduata*
- *Fisioterapia e linfodrenaggio*

In ambito ospedaliero, nei pazienti allettati o con mobilità ridotta, si utilizzano dispositivi meccanici (come pompe pneumatiche intermittenti) per simulare la contrazione muscolare e prevenire la trombosi venosa.

Conclusioni

Il polpaccio merita l’appellativo di “secondo cuore” per la sua funzione fondamentale nella dinamica circolatoria. Agendo in sinergia con il cuore, i muscoli del polpaccio garantiscono un efficace ritorno del sangue venoso al torace, contribuendo a mantenere la pressione venosa entro limiti fisiologici e prevenendo numerose patologie vascolari.

Promuovere l’attività muscolare del polpaccio non è solo utile per la salute delle gambe, ma rappresenta una strategia preventiva essenziale per la salute cardiovascolare generale.

20/09/2025

È strano come proprio da ciò che ci spezza nascano le parti più autentiche di noi. Non è un processo immediato, né indolore. È un percorso che inizia tra le macerie, quando tutto sembra perduto, quando guardi la tua vita e non la riconosci più. I sogni sono crollati, le certezze hanno tremato fino a frantumarsi e tu resti lì, al centro di un silenzio che fa rumore.

Ma è proprio in quel vuoto che qualcosa comincia a respirare. Una voce sottile, quasi impercettibile, che sussurra: ora che non c'è più niente da difendere, puoi ricominciare da te. E così, poco a poco, tra la polvere del dolore e le schegge del passato, inizi a ricostruirti. Non come prima, non come eri, ma come sei destinato a diventare.

Perché le ferite, se curate con amore, diventano aperture. Ti insegnano a riconoscere cosa conta davvero, ti mostrano chi resta quando tutto crolla, ti spingono a lasciare andare ciò che non ti somigli più. Ed è lì che ti scopri diverso, più vero. Con meno illusioni forse, ma con più profondità. Con meno rumore dentro, ma con una luce più calda, più intima.

Le cicatrici raccontano la tua forza, non la tua rovina. E la parte di te che nascerà dopo il dolore non sarà un semplice riflesso di ciò che eri: sarà una versione più integra, più consapevole, più viva. Non perfetta, ma reale. Capace di sentire il mondo con occhi nuovi, di abbracciare la vita anche nei suoi giorni storti, di non avere più paura di cadere, perché sai di saper risalire.

Non c’è rinascita senza distruzione. E non c’è vera bellezza in chi non ha mai conosciuto la frattura. La tua migliore versione non sarà quella immune al dolore, ma quella che avrà saputo attraversarlo senza perdersi. Sarà quella che, pur tra le macerie, avrà trovato in sé la forza di ricominciare

EMPATIA 🌸

20/09/2025

Conoscevate la storia di Clitemnestra? L’eroina greca punita, odiata e disprezzata per essere nata donna.
Tutto ha inizio con la guerra di T... I greci stanno perdendo. E allora l'indovino Calcante dice ad Agamennone di sacrificare agli dei sua figlia: Ifigenia. Ed è questo che fa Agamennone: richiama sua figlia facendole credere che dovrà sposare Achille. Ed Ifigenia arriva, vestita da sposa, il cuore trepidante di gioia. Si avvicina all’altare. Ma proprio in quel momento Agamennone le taglia la gola. Senza pensarci due volte. Come se fosse una cosa.
Quando sua madre Clitennestra scopre com’è morta, il suo cuore si schianta. Non fa che pensare e ripensare alla sua bambina. Ma non dice nulla. Perché il dolore non è quello che dici, ma quello che taci. E non siamo mai così indifesi
, come nel momento in cui amiamo. Ma l'amore di una madre non muore mai, non può essere sconfitto né dal Tempo né dalla morte.
Passano gli anni, ma Clitemnestra non dimentica. E poi finalmente, al termine della guerra, Agamennone torna a casa. Mentre è nel bagno, Clitemnestra lo colpisce con quella stessa spada che aveva tolto la vita a sua figlia. Ed è così che muore il Re dei Re, l’uomo più potente del mondo: in una vasca da bagno. Trafitto dall’essere più umile e insignificante della terra: una donna. Da quel momento Clitemnestra fu odiata e temuta da tutti.
«Nessuno si scusa mai per come ti tratta, al massimo ti incolpano per come hai reagito». Il destino di Clitemnestra è il destino di quelle donne che non hanno voluto piegarsi e per questo sono state giudicate dei mostri da una società che ha visto nelle donne soltanto degli oggetti. Delle cose. Ma è anche la storia di un uomo che viene punito per un motivo: per aver messo il potere al di sopra di ogni cosa. E allora che sia da monito: ricordiamo la storia di Clitemnestra, e rendiamole giustizia.
- Testo di Guendalina Middei

18/09/2025

Siete stati offesi, calunniati. Certo, è doloroso, vi sentite feriti. Ma perché fermarvi a quello e autocommiserarvi per ore intere? Smettete di rattristarvi e cominciate un po’ a riflettere. Dite: «Alcuni mi hanno maltrattato, ma molti altri mi amano, ho una famiglia, degli amici...». E anche se non ne avete, dite a voi stessi che il Signore vi ama e che gli angeli vi amano.
Così, pensando ai vostri amici, al mondo divino e al Signore che ha creato tante cose belle e buone di cui beneficiate in ogni momento dell'esistenza, dimenticherete il male che vi è stato fatto. È esercitandovi in questo modo che riuscirete a diventare insensibili al lato negativo. Non potete impedire agli altri di dire cose che vi fanno male, però voi avete i mezzi per proteggervi.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

01/09/2025

Imparate a mettere a confronto le piccole contrarietà dell'esistenza con tutti i beni che la Provvidenza vi ha largamente distribuito, e traetene le conclusioni: potrete solo provare gratitudine. Invece, voi non smettete di paragonare il poco che possedete – per così dire – con tutto ciò che possiedono gli altri più privilegiati di voi.
Ebbene, sono paragoni sbagliati. Se avete assolutamente bisogno di fare paragoni di questo genere, perché non vedere tutti i vantaggi che possedete rispetto a tante altre persone nel mondo che vivono in condizioni veramente spaventose? L'ingratitudine e il malcontento costanti da parte degli esseri umani sono il segno di una mancanza di intelligenza: invece di prendere coscienza delle benedizioni di cui il Cielo li colma, vedono ovunque solo motivi per essere infelici.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

28/08/2025

Chi vuole conoscere la vera vita non deve lasciarsi andare alla tristezza e al pessimismo. Alcuni considerano i pessimisti dei grandi filosofi; in realtà, spesso sono dei grandi ambiziosi che desiderano cose impossibili e che, non potendo realizzarle, cadono in un profondo malumore. Da lì traggono una concezione disincantata della vita e la diffondono ovunque, immaginando di dar prova di grande lucidità e di grande profondità. Niente affatto!
È permesso rattristarsi, ma solo a causa delle difficoltà o dell'infelicità degli altri, non a causa delle proprie ambizioni o desideri inappagati. Coloro che cadono frequentemente in questo stato sappiano che non sono molto evoluti, poiché la loro tristezza generalmente è legata a cause inferiori.

Omraam Mikhaël Aïvanhov

Indirizzo

Via Pasquale Paoli 12
Sassari
07100

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