04/09/2021
Esistono differenti tipi di vibrato:
• D’intensità: si mantiene la stessa nota aumentandone periodicamente il volume. Utilizzato anche dai musicisti a fiato grazie l’attività muscolare del diaframma e dell’addome. Non deve confondere però i cantanti che invece devono ricreare il vibrato solo sul fiato regolando la velocità soprattutto quando si mantiene un acuto;
• Di modulazione: con i muscoli della parete faringea della gola si mantiene lo stesso volume cambiando periodicamente l’altezza della nota e creando un effetto ad onda in cui la nota si muove in modo alternato e misurato da crescente a calante da creare un approssimativo riferimento acustico centrale. Se però la lingua viene irrigidita troppo, si rischia la stonatura;
• Misto o Brillante: con una combinazione dei precedenti si ottiene un vibrato di gola molto veloce utilizzato anche dai cantanti lirici;
• Di spezzatura: con le corde vocali si eseguono piccole interruzioni della nota emessa eseguite in modo abbastanza veloce;
• Muto: flusso continuo e lineare di aria compressa su cui vengono applicati aumenti d’intensità ritmici producendo un soffio senza fonazione laringea. Viene utilizzato maggiormente come esercizio abbinato all’R.P.A. per ottenere Consapevolezza, Elasticità e Padronanza del diaframma;
Delayed: una nota sostenuta che inizia con una nota ferma e che passa gradualmente al vibrato. viene utilizzato solitamente per esprimere tristezza. (Jurman & Howard, 2010)