Rita Zampi Psicologa

Rita Zampi Psicologa Sono una psicologa, laureata in Psicologia del Lavoro presso l'Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

Sono iscritta all' albo A degli psicologi della Campania.

🛋️L’altro giorno un paziente mi ha detto:“Rita, ti dico una cosa… i miei pensieri sono come le ciliegie.” Mi sono fermat...
18/11/2025

🛋️L’altro giorno un paziente mi ha detto:
“Rita, ti dico una cosa… i miei pensieri sono come le ciliegie.” Mi sono fermata un attimo su quella frase, l’ho lasciata risuonare in me, come facciamo spesso in Gestalt quando qualcosa ci colpisce. E poi gli ho risposto: “È vero, i pensieri possono essere proprio come le ciliegie: una tira l’altra. Ogni pensiero ne aggancia un altro, poi un altro ancora… e in un attimo ci troviamo con la mente piena, sovraccarica.”

🫵🏻Ma ho aggiunto anche un’altra cosa: “Come le ciliegie, anche i pensieri a volte nascondono qualche parte marcia. Un dubbio che corrode, una critica continua verso noi stessi, una previsione catastrofica. Possiamo imparare a riconoscere quei ‘pensieri-ciliegia’ che non ci fanno bene, che non nutrono ma appesantiscono.”

🍃E poi gli ho fatto notare un’altra immagine semplice ma potente: “Se mangiamo troppe ciliegie ci viene il mal di pancia… e con i pensieri accade esattamente lo stesso. Quando iniziamo a ruminare, a tornare cento volte sullo stesso identico tema, quando non riusciamo a interrompere la catena, alla fine ci sentiamo male, stanchi, confusi, scollegati da ciò che accade davvero.”

🧠Nella prospettiva gestaltica, la ruminazione non è solo “pensare troppo”, ma perdere contatto: con il corpo, con il qui-e-ora, con l’esperienza reale che si sta svolgendo davanti a noi. È come se la mente ci portasse via dal mondo, da ciò che potremmo incontrare davvero, dalle possibilità presenti.

🌱 Imparare a riconoscere quando un pensiero ci nutre e quando ci svuota è un lavoro prezioso, significa tornare a scegliere, a sentire, a restare con ciò che è vivo nell’esperienza presente.

🍒 Quali “ciliegie mentali” stai raccogliendo oggi?

👩🏻‍💻Rita Zampi - Psicologa & Psicoterapeuta

🌿Spesso pensiamo all’ansia come a una nemica da combattere, qualcosa da “ᴛᴏɢʟɪᴇʀᴇ” o “ᴢɪᴛᴛɪʀᴇ”.Ma l’ansia, come tutte le...
17/10/2025

🌿Spesso pensiamo all’ansia come a una nemica da combattere, qualcosa da “ᴛᴏɢʟɪᴇʀᴇ” o “ᴢɪᴛᴛɪʀᴇ”.
Ma l’ansia, come tutte le emozioni, ha un messaggio da comunicarci. È la voce del nostro organismo che ci segnala che qualcosa non è in equilibrio, che stiamo andando oltre i nostri limiti o che abbiamo bisogno di riconnetterci a qualcosa di autentico e che si trova all’interno di noi stessi.

🍃In alcuni casi, soprattutto in certi stati depressivi o di vuoto interiore, l’ansia può rappresentare una forma di vitalità: una spinta, una scarica di energia che ci fa percepire di essere ancora vivi.
Pensiamo a quelle persone che sembrano non fermarsi mai, sempre in movimento, sempre impegnate, spesso quell’iperattività è alimentata proprio dall’ansia. È come se il fare continuo diventasse un modo per sentire l’energia, per restare in contatto con una parte viva di sé.

🧶Nel lavoro terapeutico, l’obiettivo non è “eliminare” l’ansia, ma 𝕒𝕤𝕔𝕠𝕝𝕥𝕒𝕣𝕝𝕒.
Capire cosa ci sta dicendo, quale bisogno profondo sta cercando di portarci alla consapevolezza.
Quando le diamo spazio, invece di respingerla, può diventare una guida preziosa per ritrovare un contatto più autentico con noi stessi e con la nostra vitalità.

✨ L’ansia, allora, può trasformarsi da sintomo a segnale di vita, da nemica a messaggera di un bisogno di cambiamento.

❓Se ti riconosci in queste parole, prova a chiederti: “𝐶𝑜𝑠𝑎 𝑚𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑜𝑔𝑔𝑖 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑎𝑛𝑠𝑖𝑎?”
A volte, fermarsi ad ascoltarla è il primo passo verso un nuovo equilibrio.

👩🏻‍💻𝙳𝚛.𝚜𝚜𝚊 𝚁𝚒𝚝𝚊 𝚉𝚊𝚖𝚙𝚒 - 𝙿𝚜𝚒𝚌𝚘𝚕𝚘𝚐𝚊&𝙿𝚜𝚒𝚌𝚘𝚝𝚎𝚛𝚊𝚙𝚎𝚞𝚝𝚊

🧠✨ Ieri, durante una giornata di formazione in Psico-Oncologia al Policlinico, ho incontrato un concetto che mi ha profo...
04/07/2025

🧠✨ Ieri, durante una giornata di formazione in Psico-Oncologia al Policlinico, ho incontrato un concetto che mi ha profondamente colpita: la speranza.

Per molto tempo ho pensato alla speranza come a qualcosa di “spirituale”, quasi mistico. Un atto di fede che va oltre di noi, oltre le nostre possibilità. Un movimento passivo, che semplicemente accade.
Ma ieri ho avuto uno scarto di prospettiva.

➡️ Ho scoperto una visione diversa: la speranza come costrutto attivo, qualcosa che non accade e basta, ma che si attiva attraverso noi stessi.
Con strategie.
Con obiettivi.
Con motivazione.

E allora mi è venuto spontaneo pensare ai pazienti in terapia:
molti iniziano il loro percorso proprio grazie alla speranza.
Non solo quella cieca, ma quella che si costruisce passo dopo passo.
Quella che si allena.
Che si nutre di senso.
Che ha direzione.

💬 Credo davvero che la speranza non sia solo qualcosa in cui si crede, ma qualcosa che si sceglie.
È una forma di responsabilità emotiva, una decisione consapevole di guardare avanti anche quando il presente sembra immobile.
Non si tratta di “pensare positivo” a tutti i costi, né di negare la sofferenza.
Si tratta, piuttosto, di dare un senso alla direzione che scegliamo di prendere, anche nei momenti di grande vulnerabilità.

🎯 Quando un paziente entra in terapia, spesso non ha ancora parole per dire cosa spera. Ma la speranza è lì, magari fragile, silenziosa… eppure è proprio quella che dà il primo passo.
Ed è lì che il lavoro psicologico inizia: nel riconoscere, sostenere e rafforzare quella spinta.

La speranza, quindi, non è un lusso.
È una risorsa interna.
È una bussola.
Ed è, soprattutto, un processo che possiamo aiutare a costruire insieme.

🧩 Questo mi ha ricordato che il nostro lavoro come psicologi non è solo ascoltare o contenere: è anche aiutare le persone a immaginare alternative, a trovare percorsi dove sembrano esserci solo vicoli ciechi.

🌱 E in questo senso, la speranza è forse una delle forze più terapeutiche che esistano.

✨ Durante un percorso di psicoterapia può capitare che chi ti sta intorno non capisca, non approvi o si senta minacciato...
28/05/2025

✨ Durante un percorso di psicoterapia può capitare che chi ti sta intorno non capisca, non approvi o si senta minacciato dal tuo cambiamento.
💬 È normale. Non perché tu stia sbagliando, ma perché stai uscendo da schemi che esistevano da tanto.
🌱 Ogni passo verso te stessa può far tremare equilibri vecchi.
Ma è proprio lì che inizia qualcosa di nuovo.

📌 Ti sei mai sentita dire una di queste frasi? Scrivilo nei commenti o condividi il post con chi sta facendo questo percorso.

👩🏻‍💻Rita Zampi - Psicologa & Psicoterapeuta

🗣️In terapia non tutto si dice.Non perché manchi interesse, ma perché il vero cambiamento nasce dallo spazio che ti è la...
08/05/2025

🗣️In terapia non tutto si dice.
Non perché manchi interesse, ma perché il vero cambiamento nasce dallo spazio che ti è lasciato per sentire, scegliere, capire.

🧩La psicoterapia é uno spazio in cui essere visti, ascoltati e sostenuti a ritrovare fiducia nelle proprie risorse.
Lo psicoterapeuta è una guida, non un giudice né un amico.
Il suo compito è stare accanto, non davanti.

❓Ti sei mai chiesto cosa non dovrebbe mai dirti uno psicoterapeuta?
Scrivilo nei commenti o condividi il post con chi sta pensando di iniziare un percorso.

👩🏻‍💻Rita Zampi - Piscologa & Psicoterapeuta

🧶Me lo ha detto un paziente una volta, quasi sussurrando, come se stesse dando un nome a qualcosa che sentiva da tempo. ...
07/04/2025

🧶Me lo ha detto un paziente una volta, quasi sussurrando, come se stesse dando un nome a qualcosa che sentiva da tempo. A volte ci si avvicina alla terapia con mille dubbi:
“Non servirà a nulla.”
“Non ci credo più.”
“Non cambierà le cose.”

Eppure ci si resta.
Non perché si sia già pronti a risalire, ma perché, anche nel caos, qualcosa dentro continua a cercare un appiglio, qualcosa a cui aggrapparsi per poter star meglio.

Terapia non è sempre “migliorare”.
È spesso “resistere”.
Restare.
Tenersi a galla.
E riconoscere che quel restare è già un atto di cura.

🪡Non devi avere tutte le risposte per iniziare.
Basta che tu non voglia più farlo da solo.

👩🏻‍💻Rita Zampi - Psicoterapeuta

❤️‍🩹L’altro giorno una paziente mi disse: “Ho delle ferite di cui mi vergogno e non voglio che gli altri vedano le mie f...
26/02/2025

❤️‍🩹L’altro giorno una paziente mi disse: “Ho delle ferite di cui mi vergogno e non voglio che gli altri vedano le mie fragilità attraverso di esse.”
Sentendo queste parole, mi fermai un attimo a riflettere. Quante volte, tutti noi, abbiamo nascosto il dolore per paura di essere giudicati o di apparire deboli agli occhi degli altri? A volte ci sembra che le nostre cicatrici siano una vulnerabilità da nascondere, ma la verità è che spesso proprio quelle cicatrici raccontano la nostra forza.

🌱Mi venne in mente una scottatura che mi ero fatta qualche sera prima, e senza pensarci troppo, la mostrai alla mia paziente. Le dissi: “Guarda, qualche sera fa mi sono ferita, ma tu questa ferita non l’avresti potuta vedere se non fossi stata io a mostrartela. È nascosta sotto la manica, invisibile a chi non sa guardare davvero. Ma questa ferita non mi rende fragile. Sono io a decidere quando e con chi voglio condividerla.”

🌹Le ferite, sia fisiche che emotive, fanno parte della nostra esperienza, ci accompagnano nel nostro cammino. Sono come cicatrici che, anziché segnare il nostro declino, raccontano la nostra capacità di guarire e andare avanti. La ferita può sembrare dolorosa nel momento in cui si presenta, ma è il processo di recupero che ci rende più forti, più consapevoli di noi stessi.

🫀A volte pensiamo che le nostre ferite ci definiscano, ma non è così. Siamo noi a scegliere cosa mostrare e a chi. Non tutte le persone che incontriamo devono per forza sapere che ci siamo fatti male. È nostro diritto decidere quando aprirci e come raccontare la nostra storia. Non è necessario essere perfetti per essere forti; la vera forza sta nel saper essere vulnerabili, nel concedersi il tempo di guarire e nel scegliere consapevolmente chi far entrare nel nostro mondo.

Come dice Carl Jung: “Le cicatrici sono il segno che il passato è stato reale.” Le ferite, fisiche o emotive che siano, non sono mai un segno di debolezza, ma una testimonianza della nostra capacità di crescere e di guarire.

👩🏻‍💻 Rita Zampi - Psicoterapeuta

🌱Se anche tu ti sei chiest* cosa accade nella stanza di terapia, scorri il carosello per scoprirlo. ✨👩🏻‍💻Rita Zampi - Ps...
07/02/2025

🌱Se anche tu ti sei chiest* cosa accade nella stanza di terapia, scorri il carosello per scoprirlo. ✨

👩🏻‍💻Rita Zampi - Psicoterapeuta

🗣️Un giorno un mio paziente mi disse: “Dottoressa io penso che tu e chi fa questo lavoro come te, sia un un supereroe pe...
29/01/2025

🗣️Un giorno un mio paziente mi disse: “Dottoressa io penso che tu e chi fa questo lavoro come te, sia un un supereroe perchè almeno per quanto mi riguarda mi stai aiutando tanto.”

🛋️In quel momento mi sono fermata a pensare alle sue parole e a quanto in realtà siamo tutti un pò supereroi sotto mentite spoglie. Ogni giorno affrontiamo sfide che ci mettono alla prova sia fisicamente che emotivamente. E penso che anche se non indossiamo mantelli o voliamo, il coraggio che mettiamo nel nostro cammino è straordinario. Soprattutto quando scegliamo di intraprendere un percorso psicoterapeutico.

🦸🏻‍♀️Riconoscere che qualcosa dentro di noi non sta andando come dovrebbe e compiere il primo passo per cercare aiuto è un atto di immenso coraggio. Ogni supereroe ha un “potere speciale” che spesso deve imparare a riconoscere e a utilizzare. In psicoterapia, questo potere è dentro di noi. È la nostra capacità di crescere, di affrontare il dolore, di trasformarci. Non è facile, ma è uno dei gesti più potenti che possiamo fare per noi stessi.

🦸🏻‍♂️Ciò che ci rende supereroi non è l’assenza di paura, ma fronteggiare le vicissitudini della vita nonostante essa. Ogni momento in cui ci scegliamo e ci diamo il permesso per guardarci dentro, stiamo compiendo un piccolo passo verso l’espressione del nostro potenziale. La psicoterapia non designa l’essere debole o malato, ma ci permette di crescere e di diventare la versione migliore di noi stessi. In psicoterapia non stiamo solo “curando” qualcosa, ma stiamo evolvendo.

💬Un fumettista molto famoso una volta disse:
“𝑆𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜𝑛𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑙𝑜 𝑟𝑒𝑛𝑑𝑖 𝑣𝑢𝑙𝑛𝑒𝑟𝑎𝑏𝑖𝑙𝑒, 𝑎𝑖 𝑙𝑒𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒𝑟à, 𝑛𝑒𝑚𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑠𝑒 ℎ𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑠𝑢𝑝𝑒𝑟-𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑖.”
Stan Lee

👩🏻‍💻Rita Zampi - Psicoterapeuta

🌱Lo spazio terapeutico punta all’autonomia. La persona attraverso la scoperta di sé e la ricostruzione personale riesce ...
22/01/2025

🌱Lo spazio terapeutico punta all’autonomia. La persona attraverso la scoperta di sé e la ricostruzione personale riesce a portare il proprio mondo interiore fuori dal setting terapeutico facendosi guidare dai propri bisogni e dando valore alle proprie idee.
Non c’é nulla di male nel chiedere aiuto, anzi é un segno di coraggio. 🌱

👩🏻‍💻Rita Zampi - Psicoterapeuta

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